E se poi continuano a salire dopo che li hai venduti? Non guardarli da un punto di vista “speculativo”, ma da un punto di vista che con questi ti prendi la tua rendita passiva del x % l’anno e amen.
Poi ovvio volendo ci puoi tradare intorno, quello devi vedere te. I costi devi chiedere al tuo gestore, io pago 0.19% sul valore dell’ordine con un cap massimo a 75 eur. Poi indirettamente facendo entra esci ci paghi lo spread denaro-lettera.
Ovvio che quelle polizze sono cagate che avranno alte commissioni e dentro c’hanno di tutto di piu che manco il consulente ti sa dire: lascia perdere.
ETF sono dei fondi scambiati sui mercati/borse (beh ovvio lo dice l’acronimo stesso) e abbastanza regolati (=maggiore sicurezza di trasparenza, modi con la quale vengon gestiti, ecc) con documenti informativi fatti in un certo modo ecc. Ci sono quelli gestiti attivamente con costi di gestione alte (se le prendono direttamente dal “prezzo” del titolo) e quelle gestite passivamente con costi di gestione bassi che seguono 1 a 1 (o 2 a 1, 3 a 1, ecc) tutti gli indici o sottostanti che puoi immaginare: S&P, Nasdaq, FTSE, indici mondiali tipo MSCI, azioni settoriali/per paese, obbligazioni, oro, silicio, e vari mix.
I costi di gestioni sono on-top delle commissioni pagate alla banca per acquistarle/venderle, e solitamente sono inglobati nel prezzo del titolo stesso, quindi te é come se non lo vedessi.
Vai di ETF di top players alla Blackrock quindi Ishares o Vanguard. Ti dico già che é na giungla ma i termini non sono tantissimi:
accumulating / distributing: sui primi dividendi dei sottostanti dove investono inglobano i relativi dividendi nel prezzo del titolo stesso (serve per eludere le tasse tipo da me dove sul capital gain non paghi tasse mentre sui dividendi le pagheresti). I secondi invece i dividendi vengono effettivamente distribuiti a chi ha investito nell’ETF.
EUR/USD/salcazzo denominated /hedged/non-hedged: ovviamente investire in indici mondiali hai il problema di valute differenti. Quindi ci sono fondi simili ma denominati in EUR, o USD (significa che il gestore del fondo cambieranno ogni tot (o magari non li cambiano mai ma solo quando esci/vendi) i titoli/dividendi in valuta diversa nella valuta indicata del fondo, ovvio che in questo caso hai una componente di rischio cambio nell’EFT stesso. Ci sono quelli che invece di tenere dentro il rischio cambio se lo coprono, in questo caso però queste coperture avranno un costo (costi di transazione ma sopratutto il differenziale dei tassi delle valute per il tempo, che impattano la performance dell’ETF.