Dal tuo post sopra mi sembra che tu abbia le idee abbastanza confuse o forse sono io tonto a capire male.
Proprio perché sono un investitore medio, ricorro a strumenti efficienti come può essere un ETF (come peraltro consigliano proprio i Buffet o i Ray Dalio), per aver maggiore diversificazione, evitare lo stock picking che nel lungo termine è una strategia fallimentare, tenendo i costi i più bassi possibile.
Investire (=/ speculare) vuol dire comprare azioni o bond. Non è che ci siano molte altre alternative (ok, il real estate, ma lì gettone di ingresso è alto e sul singolo investimento ci sono altri rischi “nascosti”, non per niente puoi raggiungere lo stesso risultato con le stocks di società immobiliari, le REITs, etc…).
Se tu “investi” in oro, speculi sul fatto che per qualche ragione da qui a dieci-vent’anni anni il suo valore salirà. L’oro, come ogni commodity, è improduttiva. Magari fra 50 anni scoprono un modo per recuperare tutto l’oro sparso negli oceani e indovina che succede per la legge della domanda/offerta?
Crolla il sistema capitalistico? Beh a quel punto forse varrà solo la terra, possibilmente produttiva di cibo, e magari la possibilità di avere o costruire armi.
Se io compro azioni Coca Cola, so che l’azienda genera x mld di profitti all’anno, e quindi posso confidare su una certa ROE (e ROI) da qui ad X anni. Poi storicamente so anche che i profitti sono sempre saliti, ma non è detto che sia così.
Se tra 10 anni Coca Cola smettesse di generare profitti, come Blockbuster, verrà liquidata e al limite uno investirà in Pepsi, per rimanere nel settore.
PS: nel 1989 il Nikkei pesava oltre 45% del market cap mondiale. Se ci fosse stato un VWCE all’epoca, la mia asset allocation geografica sarebbe mutata “in automatico” verso gli USA o l’Europa, anno per anno. E’ proprio questo il vantaggio della diversificazione. Potrebbe succedere la stessa cosa con l’SP500, come no, almeno in un arco temporale medio.
Quello che mi interessa è intercettare i profitti generati dalla maggior parte e “migliori” aziende mondiali.