Investimenti

Quindi nessuno sa nulla sul bonus a gennaio dell’1.5% sulle polizze prospettiva sostenibile e/o doppio centro insurance?

Comunque mi sono convinto a fare:
-una parte BTP 2044 isin IT0004923998 suggerito da Franky86 e confermato da voi altri come valido sul lungo periodo(4.66% rend. netto anno)
-una parte(inferiore, diciamo i 3/5 di quello che investo nei BTP) nei certificati che mi proporrà la consulente, con protezione 100 e scadenza più breve, credo 5 anni

Rimane appunto da capire le polizze, ma non mi ispirano molto

curiosissimo della robaccia che ti farà comprare :asd:

cioè ma tu hai capito che ti ha fatto comprare un qualcosa che, a meno che il mib, nei prossimi 6 anni non raggiungerà nuovi massimi storici nell’era euro, ti renderà 0 (e intanto l’inflazione erode…)
ti va bene una cosa del genere?

E nella migliore delle ipotesi, rende quanto un conto deposito?

Boh allora dico di no?
Solo che non so allora cosa proporre come alternativa e tenerli sul conto fermi mi dà fastidio…ho l’appuntamento oggi, proponetemi qualcosa :asd:

Sarebbe da andare sulle azioni, ma non seguo e non conosco e si rischia di perdere molto

wygga, fatti dare gli isin, e chiedi esplicitamente il rendimento massimo e minimo, e confrontali con un conto deposito o simile.
E vedi un po’ che viene fuori

Ci sono gli etf poi, se ne è parlato tantissimo…

mi gioco i miei 5 centesimi che esce la storiella che la moneta fiat è un’inculata per la gente normale e solo le crypto ti possono proteggere

titoli cambiati in oro sinceramente non ne conosco neanche io, al max si parla di titoli che si rivalutano in base alla quotazione dell’oro, ma sono sembre comunque legati ad una moneta (tipicamente dollaro)

Ok grazie.
Allora le chiedo questo e prendo tempo per pensarci, dirò che al momento posso fare solo l’investimento in BTP perchè ho in mente altri progetti

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bravo wygga, non farti abbindolare dalla fretta dell’appuntamento. Qui sei te che hai in mano il gioco (e i soldi) non loro.

i banchieri che vi forzano a comprare i loro fondi o robe strane che a momenti non capisco nemmeno io mandateli a fanculo.

Servono solo a ingrassare loro di piu in commissioni, alla stregua dei venditori di contratti telefonici, ma fatto solo a piu alto livello.

Anche questa cosa della fretta. Anche se hai l’appuntamento oggi chissenefotte, non c’é nessuno che ti punta la pistola che entro oggi devi investire per forza. Ti dira ehhh é solo per oggi. chissenefrega.

Loro, come noi, non hanno la sfera di cristallo quindi quello che dicono é solo per ingrassare loro. Fatevi un conto trading online con la stessa banca dove hai accesso a tutti i titoli in autonomia e con tutta calma.

Ho principalmente investito su due etc oro fisico (wisdomtree e blackrock), qualcosa in speculativo e un chip in btp Italia per curiosità, più un minimo di liquidità.
Poi “l’oro di carta” non è che sia una grande protezione, visto che chissà quali porcate fanno sotto il banco e quante volte è stato rifinanziato lo stesso lingotto, e questo a monte della lenta e inesorabile demonetizzazione di uno strumento che ormai al di fuori dei circoli finanziari nessuno ricorda più neanche che veniva utilizzato come moneta, però imo comunque più sicuro del resto nel clima attuale, l’ideale sarebbe acquistarlo fisico ma tenerlo al sicuro ed eventualmente venderlo sarebbe un discreto sbattimento.
Comunque non stavo dicendo che ci siano dei titoli denominati in oro appetibili, sto solo dicendo che esistono visto che mi chiedevi in cosa possono essere denominati i titoli se non in valuta, come se fosse l’unico tipo di denominazione possibile.

non è l’unico, ma quasi, dai…
di fatto è come andare da un compro-oro e mettersi i lingotti in casa (tralasciando la questione sicurezza).

non ho nulla contro l’oro, ma questa fobia dei titoli in valuta non la capisco.
Cosa può succedere secondo te?

Succede che dopo più di cinquant’anni in cui la valuta globale ha perso qualsiasi correlazione con una commodity a garantirne le proprietà di moneta si è perso qualsiasi contatto con la realtà e gli abusi da chi detiene il monopolio sono sempre più all’ordine del giorno.
Si affonda sempre più nel baratro in cui gli Stati devono stampare per non andare in bancarotta, ma nel frattempo devono aumentare i tassi per evitare che l’inflazione cresca a livelli da paese del terzo mondo, dopo due grosse crisi finanziarie in cui è stato permesso di stampare migliaia di miliardi senza incorrere in nessun tipo di conseguenza da parte di chi le conseguenze le ha subite non c’è più nessun tipo di freno inibitorio nell’ inflazionare la massa monetaria a piacimento e personalmente non vedo scenari in cui la cosa possa finire bene.

Una percentuale di oro in un portafoglio ha senso (personalmente non andrei mai oltre il 5%, per altri fino al 10% è “safe”), però è il solito discorso, è ragionevole quando si parla di portafogli di una certa dimensione (diciamo dai 100k in poi).

Quelli ETC sono validi, teoricamente sono garantiti da depositi fisici.

Il tenere lingotti o bullion in casa sarebbe la soluzione più logica, visto la finalità hedge dell’oro, soprattutto in scenari apocalittici (guerre, etc…), però è chiaro che il rischio di furto/perdita è dietro l’angolo.

In generale però azionario >>> oro. Si parla pur sempre di un asset produttivo vs un asset improduttivo.

Warren Buffet in una lettera agli azionisti (mi pare del 2011 o 2012) spiega molto bene questo concetto…

L’oro ha senso solo per orizzonti temporali molto piu’ lunghi di una vita umana: Investing In Gold - YouTube

Se volete un inflation hedge, comprate TIPS et similia
Se invece volete difendere i vostri soldi nel caso del fallimento dello stato in cui vivete, se vivete in un paese occidentale, investite in scatolette di fagioli e bunkers

ma chi lo garantisce che sia un asset produttivo :asd:
ma tu investiresti il 60% del tuo capitale nell’azionario italiano, francese, spagnolo, giapponese, o in un’economia che non sia quella statunitense e solo perchè sei abituato al fatto che le azioni statunitensi salgono senza capirne il motivo?

Che (l’oro) sia improduttivo è un dato di fatto.

Un terreno coltivato a mais è produttivo.

Una fabbrica che produce macchine per stampi, pure lo è.

Al limite anche un immobile locato.

Io lato azionario attualmente sono investito solo su VWCE, cioè su quasi 4000 società sparse in tutto il mondo, tra mercati evoluti ed emergenti (ovvio, essendo cap weight, gli USA pesano per circa il 60% attualmente).

Non capisco il tuo rilievo.

Le azioni “salgono” (sarebbe meglio parlare di total return in realtà) perché, tendenzialmente, col tempo, aumentano anche i profitti, anche solo in quanto “ancorati” all’inflazione. In realtà (anche) perché aumenta la produttività, in base ai settore, etc…

ma che discorso è scusa, le aziende hanno dei costi, possono essere in passivo o fallire, un terreno o un immobile possono costare di più di quel che rendono.
vallo a dire ai coltivatori italiani di piantare senza gli incentivi, o a chi ha un immobile che non riesce a far fruttare più di quel che gli costa.
ma chi l’ha detto che diversificare ti para il culo, c’è un motivo per cui gli etf azionari world sono di fatto un s&p 500 leggermente annacquato che fa peggio dell’s&p e se ad esempio l’indice nikkei che rappresenta una delle economie più grandi e produttive al mondo dopo aver perso per vent’anni è ritornato al valore degli anno 90 trent’anni dopo.

l’oro, se pure viene considerato sempre meno come tale, è una moneta estremamente solida, con un tasso di inflazione estremamente prevedibile e che richiede del lavoro per essere estratto.
e come moneta è un proxy di una percentuale del valore dell’economia mondiale, per cui al lordo dell’inflazione e della demonetizzazione (o in alcuni periodo di crisi di monetizzazione) che ha contraddistinto questa merce in particolare nell’ultimo secolo, dovrebbe guadagnare o perdere valore in base al valore totale dell’economia, senza avere le eventuali passività che possono avere un’azienda o un asset potenzialmente produttivo.

ma chi l’ha detto che bisogna per forza improvvisarsi investitori senza capire un cazzo di investimenti e ripetendo a pappagallo i mantra del getore patrimoniale di filiale.
in un’economia sana gli investimenti si lasciano a chi ne capisce del settore in cui sta investendo, non all’impiegato 8/5 che non capisce un cazzo dei settori in cui investe e fa una marea di ginnastica mentale nel tentativo di giustificare i suoi sforzi nel non essere depredato ulteriormente del valore di quel poco che gli rimane del suo stipendio e dei suoi pochi risparmi

Aspetta che traduco il tuo post e lo inoltro a Warren Buffet.

warren buffet ha migliaia di dipendenti che passano la vita ad analizzare aziende e mercati per fare stock picking estremamente mirato, non compra gli etf, ha un accesso al credito a condizioni enormemente privilegiate e ha connessioni politiche.
e per inciso tu non sei warren buffet come non lo sono io o non lo è il risparmiatore medio

Dal tuo post sopra mi sembra che tu abbia le idee abbastanza confuse o forse sono io tonto a capire male.

Proprio perché sono un investitore medio, ricorro a strumenti efficienti come può essere un ETF (come peraltro consigliano proprio i Buffet o i Ray Dalio), per aver maggiore diversificazione, evitare lo stock picking che nel lungo termine è una strategia fallimentare, tenendo i costi i più bassi possibile.

Investire (=/ speculare) vuol dire comprare azioni o bond. Non è che ci siano molte altre alternative (ok, il real estate, ma lì gettone di ingresso è alto e sul singolo investimento ci sono altri rischi “nascosti”, non per niente puoi raggiungere lo stesso risultato con le stocks di società immobiliari, le REITs, etc…).

Se tu “investi” in oro, speculi sul fatto che per qualche ragione da qui a dieci-vent’anni anni il suo valore salirà. L’oro, come ogni commodity, è improduttiva. Magari fra 50 anni scoprono un modo per recuperare tutto l’oro sparso negli oceani e indovina che succede per la legge della domanda/offerta?

Crolla il sistema capitalistico? Beh a quel punto forse varrà solo la terra, possibilmente produttiva di cibo, e magari la possibilità di avere o costruire armi.

Se io compro azioni Coca Cola, so che l’azienda genera x mld di profitti all’anno, e quindi posso confidare su una certa ROE (e ROI) da qui ad X anni. Poi storicamente so anche che i profitti sono sempre saliti, ma non è detto che sia così.

Se tra 10 anni Coca Cola smettesse di generare profitti, come Blockbuster, verrà liquidata e al limite uno investirà in Pepsi, per rimanere nel settore.

PS: nel 1989 il Nikkei pesava oltre 45% del market cap mondiale. Se ci fosse stato un VWCE all’epoca, la mia asset allocation geografica sarebbe mutata “in automatico” verso gli USA o l’Europa, anno per anno. E’ proprio questo il vantaggio della diversificazione. Potrebbe succedere la stessa cosa con l’SP500, come no, almeno in un arco temporale medio.

Quello che mi interessa è intercettare i profitti generati dalla maggior parte e “migliori” aziende mondiali.

idee confuse su cosa esattamente? imo è il contrario.
l’etf azionario come cercavo di farti notare è uno strumento efficiente solo se pensi che l’azionario americano continuerà a salire come ha fatto nell’ultimo secolo, visto che la maggior parte delle altre economie non hanno offerto performance degne di nota nel loro complesso (ho fatto l’esempio del giappone), e non avrebbero offerto alcuna protezione del capitale diversificando su tutti i settori. se esistesse un etf spalmato equamente su tutti i settori di tutte le economie sviluppate probabilmente sarebbe in forte perdita.
investire è per definizione speculare, in quanto vai a mettere capitale su entità che hanno dei costi e delle passività da sostenere.

secondo te l’asset allocation di un etf cambierebbe in tempo da ribilanciare prima che il tuo capitale abbia già perso buona parte del suo valore? sempre che sia nella possibilità del gestore entrare con un quantitativo di capitali adeguato all’interno di un’economia in cui non ha sede in caso di un ribilanciamento sostanziale.
che fanno gli etf, prevedono il futuro e cambiano la loro composizione prima del mercato? o quando il mercato gli dice che tale economia e tali aziende sono già aumentate di valore.

i profitti delle migliori aziende mondiali non li lasciano di certo intercettare all’impiegato che compra l’etf passivo, e imo l’azionario americano non ha la possibilità di ripetere quello che è successo nell’ultimo decennio, è un settore che ha già subito un’enorme monetizzazione dovuta agli influssi di capitali mondiali che arrivano sia per il ruolo che ha il dollaro nell’economia globale, sia perchè c’è stata una fuga di massa dei capitali dalle valute tradizionali, che sono diventate lo short preferito dei grandi investitori a scapito del potere d’acquisto di chi lavora. gli stati uniti hanno un deficit di duemila miliardi l’anno previsto e in crescita, hanno spostato le catene produttive all’estero e sono a rischio stagflazione, con una spesa di governo sempre più aggressiva. non sembra esistere al momento un’economia in grado di prendere il posto che ha avuto quella statunitense nell’ultimo secolo, le tensioni geopolitiche sono sempre più all’ordine del giorno, e le valute tradizionali diventano sempre più abusate avvicinandosi sempre più pericolosamente a diventare spazzatura da paese in via di sviluppo.

non è un clima in cui è facile capire su cosa investire, e pensare che un etf world possa preservare il tuo capitale in caso di grossi cambianti a livello macro economico imo è estremamente naif.

poi a ognuno il suo per carità.

quello che molti investitori non capiscono è che di base la moneta dovrebbe già essere un proxy dell’economia che rappresenta, che aumenta e diminuisce di valore in base a quanto sono produttive le persone che la utilizzano, e l’oro per quanto sia sempre meno utilizzato assolve ancora in parte al ruolo di moneta a livello globale.
gli etf super diversificati sono un surrogato, cercano di fare quello che una buona moneta di base dovrebbe fare da se, ma senza rischio di controparte e gestori che rubano percentuali.

mi sembra un investimento rischiosetto quello di puntare unicamente su una materia prima e sul suo andamento nel corso dei prossimi decenni, magari domani trovano altre 10 miniere d’oro e il tuo guadagno va a puttane nel giro di niente, a causa banalmente del rapporto domanda/offerta.

Comunque il tuo ragionamento fallace è basato sul fatto che le monete hanno un’inflazione galoppante perchè gli stati nazionali hanno stampato moneta senza alcun riguardo, il che è banalmente falso, senza la pandemia con conseguente blocco del ciclo produttivo e conseguente richiesta pazzesca di materie prime non ci sarebbero stati questi picchi di inflazione soprattutto in europa (ma anche negli USA), quindi l’effetto inflazionistico è stato solo in minima parte dovuto alle scelte di politica monetaria delle banche centrali