[QUOTE=Pikkolo;19888734]Spostare in agorà? [/QUOTE]
Mah. Non è che sia un fan di Agorà come unica sezione dove ha senso discutere di questioni importanti. Il thread è nel posto giusto e per me resta qua.
[QUOTE=Von Shanks;19888957]33 morti, uno dei più grandi massacri in giappone, per fortuna c’è la pena di morte, pare che abbia gettato proprio addosso alla gente che scappava.[/QUOTE]“Per fortuna c’è la pena di morte”.
Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero torbido è seguita dalla sofferenza, come la ruota del carro segue lo zoccolo del bue.
Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero limpido è seguita dalla gioia, come la tua ombra ti segue, inseparabile.
“Mi ha insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha derubato.”
Se coltivi questi pensieri vivi immerso nell’odio.
“Mi ha, insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha derubato.”
Abbandonando questi pensieri ti liberi dell’odio.
In questo mondo l’odio non può porre fine all’odio.
Solo l’amore è capace di estinguere l’odio.
Questa è la legge eterna.
Questo qui con una tanica di benzina ha fatto più morti di Asahara col suo branco di invasati che hanno attaccato TokyoMetro col sarin....
KyotoAnimation era una perla nel porcilaia che sta diventando l'industria dell'animazione giapponese. Nella KyoAni i disegnatori erano lavoratori assunti e non schiavi pagati a cottimo come altrove.
Tuttavia l'edificio... Beh l'edificio aveva una metratura tale da essere giusto sotto la soglia dove l'installazione dell'impianto antincendio è obbligatoria. Ed essendo uno stramaledettissimo studio d'animazione ogni superficie orizzontale o pressappoco era occupata da pile e pile di fogli di carta.
Risultato: è bruciato veloce come poche cose al mondo.
Pare che quel giorno le serrature degli ingressi al piano terra fossero "all open" perché doveva esserci uno special dell'nhk, mentre il portone che dava al soffitto (dove presumibilmente molti avrebbero potuto trovare rifugio) fosse chiuso in modo da poter essere aperto solo dall'esterno (il soffitto, insomma) perché avevano avuto problemi con mozziconi di sigarette...
La pena di morte in Giappone è una specie di 41 bis dove non sai mai se oggi che ti sei svegliato sarà "quel giorno" o se seguirà un domani. Un po' quello che hanno subito le 33 vittime, che non immaginavano di morire quel giorno in quel modo.
Da quanto ho potuto aver notizia pare che la struttura dell'edificio fosse caratterizzata da una vano scale interno tubolare, a chiocciola insomma, e questo avrebbe operato quale la cappa di un camino indirizzando il calore ed i fumi sprigionati dalla combustione verso l'alto intrappolando i presenti che istintivamente ma inconsapevolmente si sarebbero diretti verso il posto dove la concentrazione di esalazioni sarebbe stata maggiore, il pianerottolo antistante la porta che dava sul tetto.
Sono perplesso che non vi fosse un scala d'emergenza antincendio esterna ma sarvirebbe spulciare tra le disposizioni ed i regolamento d'edilizia giapponesi e comunque pare rispettasse gli standard di sicurezza richiesti.
Che disdetta, in primo luogo per le vittime, e poi perche' e' sempre doloroso vedere la distruzione di un luogo di creativita'; persino io, che non seguo il settore dell'animazione giapponese da tempo e mai stato particolarmente addentro ad esso, conoscevo la Kyoto Animation per fama e per merito. Chissa' se la societa' potra' riprendersi, il danno subito e' enorme.
Sta emergendo un'ipotesi tragicomica sul movente. Sono da cellulare quindi questa perla non la posso riassumere, ma se volete assaporare una badilata di disagio cercate la parola "barisaku"
[QUOTE=strites;19889480]Sta emergendo un’ipotesi tragicomica sul movente.
Sono da cellulare quindi questa perla non la posso riassumere, ma se volete assaporare una badilata di disagio cercate la parola “barisaku”[/QUOTE]