Ilva: Ohibo' nessuno ha aperto niente?


Proprio perche' per le Aziende Italiane tutto quello che non sia denaro sonante da mettere via anziche' reinvestire e' un costo.
Mentalita' da bottegai falliti infatti.
Ieri a Radio24 Giannino ricordava qualche fatto interessante:

- L'Ilva é stata statale per decenni durante i quali ha inquinato e avvelenato senza problemi. E' vero che fino a vent'anni fa non c'era l'attenzione che c'é adesso su questi temi, ma il primo responsabile del casino è lo Stato.

- Come sempre lo Stato in anni di gestione incapace e dissennata aveva portato l'azienda alla rovina. Nel 91 la Riva ha aquisito un impianto pieno di debiti, al collasso gestionale praticamente fallito.

- È un impianto vecchio e gli ammordernamenti possono avvenire lentamente senza spegnere il forno principale, che comporterebbe la chiusura definitiva.

- La Riva, che è una multinazionale che possiede impianti anche in Germania, ha fatto qualcosa, forse poco, ma nel corso di dieci anni ha investito quasi tre miliardi di Euro per ammordernare gli impianti e bonificare le situazioni più compromesse. Forse è poco e insufficiente ma non è proprio vero che non hanno fatto nulla e si sono ingrassati alle spalle dei lavoratori. In ogni caso i Riva hanno risanato la situazione economica e gestionale e l'azienda da anni sta sul mercato normalmente con le sue gambe. Se hanno colpe è giusto che paghino, ma ho anche la sensazione che la magistratura si stia accanendo andando un po' oltre i suoi compiti e questo non aiuta a trovare una soluzione.

- Rimodernare completamente l'impianto richidede un investimento di almeno altri tre miliardi di Euro, questa volta tutti insieme. Tecnicamente sarebbe molto più semplice chiuderla e ricostruire da un'altra parte.

- Il settore è in crisi profonda da tre anni, la concorrenza cinese e turca (che ahimé se ne fottono dell'ambiente e della salute) é molto forte e in questo momento non è realistico pensare di investire tanto, non ci sono i margini per rientare. A meno di buttare nell'altoforno una nuova barcata di fondi pubblici, cosa per fortuna vietata dall'Unione Europea.

- Bloccare la produzione e sequestrare il materiale prodotto significa anche esporre l'Ilva a penali verso i suoi clienti. Quello che sta succedendo sta avendo impatti devastanti sulla possibilitá dell'azienda di prendere nuove commesse e fare fronte a quelle esistenti. Se chiude Taranto salta l'intero circuito della produzione e lavorazione dell'acciaio in Italia, con relativi impatti sulla produzione industriale nazionale, migliaia di posti di lavoro e perdita di punti di PIL.

Non ho risposte in tasca. Tutto questo per dire che è una situazione davvero molto complicata, non ci sono buoni da una parte e cattivi dall'altra e il radicalismo di certe posizioni (magistratura in primis) peggiora le cose invece di favorire una soluzione.
Non è esattamente ILVA related perchè è un paragone (e non vuole essere un off topic) ma vorrei aggiungere che:

sono stati bruciati 500,000 posti di lavoro nell'edilizia grazie (anche) alle tasse di questo governo.
Come 72( SETTANTADUE) ILVA.

Ma se non urli e strepiti, in questo derelitto paese, non gliene frega niente a nessuno.

EDIT:

Ok...
il problema è che se quei 500.000 sono divisi in 100.000 piccole aziende il loro strepitio non è efficace e coordinato in chiave elettorale.
NOn conta l'urlo in se ma la qualità dell'urlo.

Non levatevi gli occhiali: è la realtà ad essere sbagliata.
500k mi sembra un numero bello gonfiato senza contare che nell'Edilizia c'e' una valanga di nero quindi penso siano proprio gli ultimi aventi il diritto di lamentarsi anzi.
EDIT: messo sotto spoiler per verificare correttezza del dato

Spoiler

Hmm no Clive, i numeri sono secondo istat: l'occupazione da 2008Q2 a 2012Q3 (ultimo dato) è passata da 23.45 a 23.0 milioni, cioè -450K.
In più, la popolazione è aumentata.

La disoccupazione è passata da 1.5 a 2.7 milioni, nel frattempo, di cui 400K proprio negli ultimi quattro trimestri.



Però non si può pretendere l'impossibile.
L'edilizia è un settore saturo, in Italia ci sono più case che abitanti non puoi pretendere che si costruisca in eterno sempre di più, come Marchionne che pretende di produrre sette milioni di auto l'anno e non ci sono abbastanza uomini con reddito adeguato a comprarle.
Si' ma fermati allora quei 500k s'intendono come disoccupati nel settore edile o in generale?
Perche' io urlavo al "dati gonfiati" pensando che fossero solo dell'edile.
Ottima osservazione, lasciatemi verificare nel momento in cui ho un attimo di tempo.
Chiedo scusa preventivamente eh!


EDIT Ahum questo dice 360k
http://www.asca.it/news-Costruzioni__persi_360_000_posti_lavoro__come_72_Ilva-1226107-ECO.html

Quest'altro invece 500k
http://www.agoravox.it/500-000-posti-di-lavoro-persi-nell.html

In entrambi i casi parlano fonti "autorevoli" diciamo...
Però ho paura di aver scritto una cazzata sull'ISTAT sopra, quindi edito che non sono ancora sicuro.
Mi pare improbabile che su 60 milioni di italiani ne lavorino nell'edilizia 24 milioni.
Quel dato dev'essere la perdita totale di posti di lavoro in Italia.
Scherzi ? 24 milioni di muratori li trovi nel solo bergamasco

Sei proprio un KatiFone, ho ammesso di aver detto una cazzata e tu ci marci sopra

La battuta era però notevole!

Oramai, non Bergamaschi ovviamente