Ilva: Ohibo' nessuno ha aperto niente?



Come che c'entra?
Certamente l'Ilva adesso non è più dannosa di quanto lo fosse in passato (visto che dei miglioramenti sono comunque stati fatti), quindi se adesso si vuole chiudere perchè è cancerogena ed è dannosa per la saluta, beh, in passato lo era ancora di più, e quindi sarebbe dovuta essere chiusa molto tempo fa.
Solo io trovo scandaloso che non si sia fatto niente?

Ma no, ovviamente.
Solo che l'avere lasciato stare l'Ilva per tanti anni non è un buon motivo per non affrontare il problema ora, per quello non capivo che c'entrasse.
Ora, quel che è fatto è fatto, che ci vuoi fare, vediamo che si può fare ora.
Beh, c'è Porto Marghera che grida ancora parzialmente vendetta eh.

Se le cose sono andate anche solamente molto meglio all'Ilva rispetto a PM, penso di problemi ce ne siamo comunque una montagna


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Questo post potrei verlo scritto io, la penso allo stesso modo e mi faccio la stessa domanda.




Il motivo è banale (e non giustificabile): fino ad una 20ina di anni c'erano molti meno controlli e ci si poneva molto meno il problema.

Ora, aziende del genere sono strutture talmente enormi e costose che aggiornarle e sistemarle è uno sforzo titanico. Lo stato che non ha vigilato precedentemente dovrebbe intervenire ed aiutare (visto che ne va dell'economia locale e anche nazionale) ma il tipico modus operandi nostrano e anche la congiuntura economica non aiutano in questo senso.

Prima era gestita dall'IRI. Dal tuo amico del cuore

Ecco perché nessuno dice un cazzo. I magistrati dovrebbero andare a prendere i responsabili DEL PASSATO, perchè come dice lo stesso Goran passi in avanti negli ultimi tempi sono stati fatti, dimostrazione dell'esistenza di UNA VOLONTA' DI FAR QUALCOSA.

Volontà che prima invece, GUARDACASO, mancava. Ed è lì che bisogna punire.

L'IRI del tuo amico del cuore


Ok Goran... ma non siamo negli anni 50... posso capire che nel 65 (quando è stato aperto l'impianto a taranto, credo) non fossero in grado forse di stabilirlo.
Ma oggi siamo nel 2012... i 20 anni di cui parli tu ci fanno andare nel 1992... parliamo di era moderna... anzi modernissima. Non è possibile che negli anni 90 nessuno si sia reso conto che qualcosa non funzionava. Per me è scandaloso che solo oggi siano arrivati a quella conclusione... mi domando veramente che hanno fatto tutti... e con tutti non intendo solo i proprietari dell'impianto ma stato, regione, provincia, comune.


Lo stato ha chiuso gli occhi e i proprietari ovviamente non li hanno aperti.
Ma parliamo in particolare della precedente "gestione", ILVA ha cambiato proprietà intorno al '92 infatti e da lì ha incominciato una lenta ristrutturazione.

Diciamo quindi che forse più che 20 sono 30 anni fa ecco, già nel '92 avevano capito che dovevano fare qualcosa, il problema che in strutture del genere nulla è facile e ancor meno veloce da fare, perlomeno se gestito esclusivamente con i fondi aziendali.

Di certo comunque qui in italia fino a non tantissimi anni fa non c'erano veri e propri sistemi di vigilanza e ovviamente le aziende ne hanno sempre approfittato alla grande.
Ma si riuscirebbe a valutare i costi di ammodernamento ??
Sono una tantum o ci sono costi giornalieri ( ad esempio un sistema di filtraggio potrebbe avere un costo di funzionamento con magari sostituzione del materiale filtrante costoso )

Vale realmente la pena ammodernare ??

Io cmq ritengo che se andiamo a valutare qualsiasi lavoro possa portare patologie , allora nessuno dovrebbe lavorare , o lavorerebbe a costi elevati non essendo concorrenziale sul mercato .. ad esempio news recente dicono che i pesticidi usati in agricoltura causano SLA , ma un agricoltura senza pestici non resisterebbe ..
Togli i pesticidi , dimezzi la produzione, dimezzi la produzione e devi vendere i prodotti al doppio , al doppio non li vendi , e li butti , chiudi.

Dai, le acciaierie 100 anni fa erano enormi uguali. Anzi dagli anni 70 con i minimills si sono fatte anche piu' piccole.

Secondo me c'entra qualcosa il fatto che l'acciaio fino a quando non e' arrivata la Cina era un settore da evitare. La domanda, anche nel profondo della crisi, e' aumentata. Il prezzo dell'acciaio e' aumentato del 30% dal 2005 (che e' sorprendente dato che e' l'anno della bolla immobiliare).
Immagino fino agli anni 80 tutti vedessero Taranto come un inutile carrozzone.


Beh lo stato vista la dimensione della ditta ed il numero di dipendenti sicuramente avrebbe dovuto far qualcosa, non ci piove.
E mi sembra veramente scandalosa la cosa, se se ne sono fregati tutti quanti.
Credo che andrebbero processate anche le passate gestioni... dico di decenni. Non è possibile che chi dovrebbe avere come lavoro il badare alla salute dei cittadini (e di chi ci lavora) la passi liscia così.

Va bene tutto ma ci deve essere un limite... io non so come reagirei se dopo 30 anni scoprissi che la zona dove vivo io e la mia famiglia è piena di veleno e chi doveva controllare semplicemente chiudeva gli occhi. Sicuramente non bene (e mi fermo qua).
è la fine? o l'inizio della fine?
al inizio della fine .. aspettiamo le polemiche pe Enel , Eni , Cementir , e le altre realtà locali che inquinano ..
Quello che forse sfugge e' che Impianti Industriali che minimizzino l'impatto sul territorio e sulla popolazione si possono fare benissimo.
L'ILVA e' stata concepita e gestita, sbattendosene totalmente degli effetti a medio-lungo termine.
Un po' come scaricare gli olii esausti direttamente nel letto dei fiumi. Tanto poi va a mare ed il mare e' grande


con costi esorbitanti
I costi per l'ILVA sono ora esorbitanti perche' tra Politici interessati o Politici che si sono voltati dall'altra parte ed affaristi della peggior specie siamo approdati a questo stato di cose.
Comunque riparabile nonostante i costi dato che il denaro lo Stato lo trova al tempo zero.
Dato che se per il pareggio di bilancio, al tempo zero ti elabora una manovra di sole tasse per garantire gli incassi, allora altrettanto a tempo zero fai man bassa di una manciata di sprechi nella Sanita' e nelle Provincie et voila' ecco tutti i milioni di euro che ti servono per intervenire all'ILVA.

Piu' in generale dire che un impianto compatibile con l'ambiente e la salute della popolazione e' realizzabile solo con una quantita' esorbitante di denaro e' una stronzata.
La tecnologia evolve.
La salute delle persone non e' negoziabile. Non sei in Cina.
Pensare che un impianto Industriale possa esistere solo a scapito della distruzione dell'ecosistema che lo circonda e' roba da Medioevo.
La scusante del denaro e' appunto una scusante.

Tutte le volte che si parla di costi in realta' si vuole solo gettare fumo negli occhi dato che sono le stesse obiezioni sollevate agli albori delle prime proposte di DDL per la sicurezza sul lavoro.
Non é una scusante quella dei soldi. Che la bonifica abbia costi veramente alti é un dato di fatto. Soldi che ne l'azienda ne il governo vogliono spendere. Ai riva ha fatto comodo avere un'industria inquinante in europa, in modo da poter essere competitivi con altre aziende. Dubito che si vogliano imbarcare nella bonifica. Inoltre lo stato non é affatto tenuto a mettere mano al portafoglio per risolvere un problema che hanno causato loro.
Mi chiedo più che altro chi sia riuscito a far passare la costruzione di quell'enorme tumore a cielo aperto a Taranto, visto che gli studi di impatto ambientale passano nel progetto definitivo con la Merloni così come in quello di massima della legge precedente, per questo genere di opera.

Bisognerebbe andare indietro e mettere dietro le sbarre quelli che hanno chiuso gli occhi su tutto. Pubblici ufficiali e privati.


Non solo si possono fare, ma ''convengono'' anche, visto che le quote si possono commerciare.

Per esempio dove lavoro io, grazie ad un avanzato sistema che brucia gli ossidi di azzoto prodotti, portandoli ben al di sotto delle soglie legali, vediamo le quote di inquinamento che non produciamo per svariate milioni di euro all'anno


Certo bisogna investire, e le aziende italiane proprio non ci sento da quel punto di vista
Ma cosa vuoi che sentano, l'imprenditore tipico italiano è del calibro di Tanzi: metto via i soldi (in nero) che a 50 anni vado a fare turismo sessuale.