Ilva: Ohibo' nessuno ha aperto niente?

Era un pò che non venivo in politica, oggi per caso mi son ricordato... "ovviamente Taranto", ho pensato, "sarà ultra postato... porca leggere tutti i post che tragedia".... e niente!!!!

Ok apro io: quindi?

1) Perdere il lavoro
2) Lasciare le cose come sono
3) Credere che sia possibile un cambiamento senza perdere la produzione.

Ora... ovviamente la cosa top sarebbe sequestrare tutto il patrimonio dei "riva" ed usarlo per avviare piano piano le bonifiche da una parte (quindi i vari settori in 3-5 anni) e dall'altra tenere sotto cura / osservazione i dipendenti e gli abitanti, con diminuzione dell'orario e dei mesi di lavoro a beneficio di altre assunzioni.
- niente tasse (per aver ingrassato la famiglia riva)
- inizi di miglioramento per la gente
- assunzioni

Però... credendo a quanto sopra quanto si possa credere che l'america ritirerà l'esercito dall' africa... voi che ne pensate?
Che dovrebbe fare un tarantese?
Pls la cosa è seria astenersi "impugnare il bazooka" ecc.... tanto si sà che si pensa tutti ma poi non lo fà nessuno e cmq sarebbe inutile...

Io personalmente resterei nel veleno, lo devo confessare.... l'idea di ricercare lavoro nel mondo attuale mi terrorizza, a prescindere dalle qualifiche.
Ovviamente legandomi a QUALSIASI forza che VERAMENTE mi dia l'impressione di cercare di risolvere.
Un pò come quelli della fiom insomma.
Io da come ho seguito la vicenda pensavo che il problema fosse ..
Salute o Lavoro ??

Quello che sarebbe da capire è se sistemare dal punto di vista della salute quel impianto poi lo mantenga anche competitivo ..

un altra cosa che penso non conoscendo bene la situazione e che il problema e stato il posizionamento del azienda e dei paesi , nel mio concept metterei una fabbrica del genere in mezzo al nulla circondata dai boschi , e farei fare qualche km di più per raggiungerla , magari con mezzi di massa.
Purtroppo non si può ne spostare l' azienda ne le case ..
[mi riservo un post]

Ora è tardi ma domani scrivo un paio di cose visto che per vari motivi sto seguendo la faccenda abbastanza da vicino.
Ottimo perche' mi piacerebbe leggere qualche opinione.
La questione non è solo salute o lavoro, chi lavora all'Ilva ha già scelto ed è una scelta come un'altra.
Il punto è che c'è tanta gente che non ha scelto e perde la salute per ingrassare l'universo Ilva, proprietà e dipendenti.

E' una lotta tra interessi contrastanti, entrambi legittimi.

Per centrare il problema bisogna, secondo me, inquadrarlo in questa forma: tocca a chi trae profitto da una produzione pagarne i costi, tutti i costi (esternalità comprese). Se ammazzi di cancro X persone, quelle vanno risarcite. Il problema tecnico è irrisorio (anche se sarebbe la questione su cui tutti farebbero leva in modo da spostare la disputa in un terreno fumoso logicamente e che, lascia piena facolta alla forza -politica ed economica- di farsi valere pienamente) e bisognerebbe tenere saldamente la questione legata a questo principio economico.

Ora come ora, questo principio non solo è disatteso ma è volutamente calpestato. E' fin troppo facile attribuire all'Ilva un alto valore se non viene computata la quota dei costi che criminalmente viene scaricata su chi non ha la forza per far valere le proprie ragioni. Se invece si avesse il coraggio, per onestà intellettuale e correttezza, di includere quei costi, si potrebbe valutare quanto sia produttiva un'istallazione come quella dell'Ilva. In queste condizioni sarebbe molto più facile per gli individui effettuare una scelta economica. E' fin troppo stupido ribadire come non ci sia alcun interesse a concedere questa facoltà a chi vive nei dintorni dello stabilimento.
Più chiaro suck, per cortesia. Non conosco i fatti.
E' uno stabilimento al centro della città? Quanta gente ci lavora?
Si sta parlando della più grande acciaieria d''Euopa, una realtà economica estremamente rilevante, io ci andrei cauto a chiuderla così dall'oggi al domani.

15.000 posti di lavoro:



50% dell'export della regione Puglia:



Si dovrebbe cercare una soluzione che coniughi sostenibilità ambientale e posti di lavoro.

Vendola mi pare che in qeusti anni si fosse mosso in questo senso.

Prima approvando la legge regionale antidiossina:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/17/regione-si-alla-legge-antidiossina-cosi-taranto.html
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/24-marzo-2009/diossina-regione-approva-legge-livelli-emissione-1501115001031.shtml

Poi obbligando l'ilva a seguire un percorso di adeguamento dei suoi stabilimenti con la costruzione di impinanti antidiossina e di aspirazione:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/2-luglio-2009/taranto-via-impianto-anti-diossinavendola-fianco-prestigiacomo-1601526184096.shtml
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/economia/2010/14-gennaio-2010/vendola-inaugura-impianto-aspirazione-ridurra-50-percento-emissioni-ilva--1602290200908.shtml
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2011/5-gennaio-2011/ilva-avvia-impianto-antidiossinaadeguate--emissioni-atmosfera-181198650634.shtml
Nella news del Corriere, tra i commenti, mi ricordo di aver letto un commento che diceva di come negli ultimi anni , con le gestioni più recenti, avessero davvero fatto qualcosa per migliorare la sostenibilità ambientale, COSA CHE NON ERA MAI STATA FATTA QUANDO LA GESTIONE ERA DELL'IRI.
Allora, premetto che quello che scrivo e so proviene da fonti sicure: direttamente dai vertici più alti di ILVA.

Ma prima ancora: ILVA nel bene e nel male è Taranto. Senza ILVA Taranto morirebbe perchè tipo il 40% della popolazione lavora lì dentro o ha in qualche modo a che fare. Chiudere ILVA sarebbe un disastro economico che Taranto, ma anche l'Italia per come è messa ora non potrebbe sostenere.

ILVA però è vero che è sporca e cattiva. Lo è come tutte le acciaierie del mondo: produce scorie e lavora materiali pericolosi.

Il classico cane che si morde la coda: senza ilva Taranto sarebbe più pulita, ma anche in bancarotta.

La situazione però è migliore di quanto qualcuno la dipinge, c'è molta disinformazione causata da ignoranza o malafede. Per esempio, ILVA è stata accusata varie volte di generare il 90% della diossina prodotta sul territorio italiano, in realtà anni fa fu creato un comitato volontario a cui dovevano aderire tutte le aziende che producono diossina: ILVA si iscrisse insieme ad altre 5 aziende, tutte le altre no (e sono centinaia). La notizia quindi si basa sul fatto che prendendo le 6 aziende iscritte, Ilva pesa per il 90%, dato ovviamente falsato dalla mancanza di tutto il resto delle aziende produttrici.
Anche la notizia relativa ai fumi tossici rilasciati nottetempo è in realtà fasulla: fu un reporter locale che basandosi su delle immagini dubbie fabbricò la notizia. Poi successivamente smentita dopo l'azione del tribunale locale.

Ciò non toglie che come dicevo prima i problemi ci sono e sono anche gravi, però l'attuale proprietà è da tempo che si sta impegnando a migliorare la situazione, azione che però richiede molto tempo. Solo sostituire un altoforno ad esempio è un investimento da un centinaio di milioni di euro (e ne è appena stato ricostruito uno).

Se fossimo in un paese serio, lo stato interverrebbe aiutando economicamente l'azienda in modo da accelerare il procedimento di "pulizia" ma purtroppo non lo siamo.
Nel frattempo che si fa questo, questi morti per cancro non li vogliamo risarcire?
Il problema secondo me è tutto lì.

Finché non si parla di questo il resto son ciance, perché non puoi chiudere l'Ilva, quindi o caccia i soldi per i danni che provoca o si sta approfittando indebitamente di "valore" altrui.


*
se inserisci i costi dei risarcimenti nel bilancio, i costi di una futura bonifica ecc. allora chissà se conviene.
Poveri lavoratori.
E' un aut aut: o la pelle della gente o la pelle dei lavoratori.
I lavoratori la loro pelle l'hanno già messa in gioco.
Per loro è una roulette russa che hanno accettato, in cambio di soldi.
morire di cancro o morire di miseria? Ai posteri l'ardua risposta


Ma il risarcimento è il meno, senza nulla togliere ai morti e al sacrosanto diritto dei familiari di ricevere un indennizzo per la perdita a cui sono andati incontro.

Il problema sono i vivi che continuano a respirare la merda che butta fuori, contando anche aveva ricevuto l' autorizzazione integrata ambientale quando, leggendo in giro, ci sono valori dei principali cancerogeni molto più elevati delle dosi soglia. (vedremo cosa dirà il tribunale a riguardo)

Non si può condannare la gente a respirare di tutto in nome del posto di lavoro e dei profitti dell'azienda...


Morire di cancro, magari a 50-60 anni, dopo aver finito di pagare l' istruzione ai figli che se dio vuole non faranno la stessa vita di merda.
Questo credo sia quello che spera ogni operaio.

Tra l' altro niente di nuovo sotto il sole, il discorso del rischio industriale in cambio dei posti di lavoro è una cosa vecchia come il mondo ma c'è una differenza questa volta.
Se ricordo bene l' ILVA non funziona come dovrebbe, o meglio butta fuori più schifezze di quanto dovrebbe una normale acciaieria (che comunque produce veleni) a causa di una serie di mancate manutenzioni e aggiornamenti degli impianti.
Correggetemi pure se sbaglio.

Esatto. E' corretto concedere una scelta, poi se uno vuole rischiare la salute per soldi non ci vedo niente di mostruoso, però essere costretti a perdere la salute per nulla è un sopruso criminale.
A parte che un mondo dove l'alternativa al cancro è non avere nessun lavoro e fare la miseria è un mondo di merda... quello che io non capisco è come mai solo adesso si è arrivati a questa situazione. L'Ilva è là da decenni... solo oggi hanno capito che è cancerogena? E per decenni chi doveva monitorare la salute della gente... che ha fatto?
così a naso avrà intascato mazzette


comunque è un problema enorme, non ho idea di come si possa salvare capra e cavoli.

Boh, si saranno stufati di pagare il pizzo al politico di turno, oppure il prezzo è aumentato, o è cambiato il politico, vai a sapere.
Tra l'altro, che c'entra?


la domanda da porsi è: ma le case vicine al ilva sono abusive o regolari?