MAAAAA LOOOOOOOOLLLLLLLLLLLL!
Troppo lolloso!
Mi son letto i quatro capitoli fin qui postati tutti d'un fiato!
Son filati via lisci e lollosi.
Very compliments.
Aspetto il prossimo aggiornamento.
Troppo forti Cain e Klarisse rantolanti e urlanti a Tristram:
"Incendierò i miei fans!"
"Aiuto, pietà, salvatemi!"
Poooooooovera Electra.
Bella, brava Wri
E anche editare un pezzo alla volta è una bella idea
E anche editare un pezzo alla volta è una bella idea
V
Quando Akara vide il Vegliardo sano e salvo, fu talmente contenta da arrivare perfino a ringraziare le due debosciate.
Ma quando il Vegliardo (che si chiamava Cain) seppe che proprio quelle due erano le prescelte (o qualcosa di simile) per portare a termine una missione il cui esito avrebbe sancito la salvezza o la disfatta dell'intero mondo, per poco non tirò definitivamente le cuoia colto da un coccolone.
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L'altra fece un'alzata di spalle come a dire che tutto questo era irrilevante, e proseguì nella sua personalissima arringa.
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Akara si fece scura in volto. Essendo a capo di una setta di donne, era chiaro che fosse di tendenze femministe, e nonostante l'affetto che provava per il suo vecchio amico, e il rispetto profondo del suo rango di Sacerdote Horadrim, si sentì in dovere di contribuire alla discussione.
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Gli occhi della giovane Zann Esu si bagnarono di lacrime autentiche (era una grandissima attrice), e si andò a rifugiare fra le braccia di Klarisse che l'accolse accarezzandole la testa, mentre le sussurrava dolcemente:
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Effettivamente si mise parecchio male per il Vegliardo che dovette prima chiedere scusa, con tanto di inchini e genuflessioni assortite, e poi ringraziare dal profondo Klarisse ed Electra di avergli salvato la vita.
Del resto, da che mondo è mondo, l'uomo non può vincere una discussione contro due o più donne.
La "pacifica" riunione si concluse con le cosiddette "missioni prioritarie", e qui il Vegliardo svelò quello che sarebbe stato il prossimo compito da dover assolvere abbastanza urgentemente.
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<<...o almeno non gratis!>>
Cain alzò gli occhi al cielo, prese un bel respiro cercando di mantenersi calmo, e poi si decise a dare ulteriori lumi.
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Poi, rivolgendosi al Vegliardo:
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In quella, entrò berciando una giovane Arciera.
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<<...approposito>> bisbigliò Klarisse all'orecchio di Electra, <
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Akara sembrava atterrita e preoccupatissima al contempo, nonché – se la cosa poteva essere possibile – più vecchia di dieci anni.
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Le due, quatte, si alzarono dal loro posto e raggiunsero furtive l'uscita della grande tenda dei convegni.
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...detto fra noi, questa è la parte di storia ke preferisco di più... la più demenziale ke la mia mente abbia partorito sin'ora... dico solo una cosa: tutte le volte ke la rileggo (come anke questa, prima di postarla), rido da sola
...e sì ke non sono mai contenta dei miei lavori, ma questa parte di racconto... la amo in tutta la sua (mia) demenzialità
...e sì ke non sono mai contenta dei miei lavori, ma questa parte di racconto... la amo in tutta la sua (mia) demenzialità
Esiste il termine "kakkio" nel mondo di LoD?
Complimenti per il racconto, veramente divertente e ben scritto.
Il punto dello psettacolino di danza a Tristram è il mio preferito; continua così! Leggerò con molto piacere la continuazione
Il punto dello psettacolino di danza a Tristram è il mio preferito; continua così! Leggerò con molto piacere la continuazione
Grazie, Wri
...mi sono sempre chiesta: Ma tra Akara e Cain c'è stato del tenero?
...a me dà quest'impressione...
...mi sono sempre chiesta: Ma tra Akara e Cain c'è stato del tenero?
...a me dà quest'impressione...
E di cosa?
Semmai sono io ke devo ringraziare voi, xké continuate a leggere i miei vaneggiamenti, e xké li apprezzate, nonostante non avrei mai pensato ke potessero riscuotere tanta approvazione... non dei miei scritti, per lo meno
E vi devo ringraziare soprattutto xké se non avessi letto pareri così... mmm... favorevoli, probabilmente non avrei continuato a scrivere con tanto entusiasmo, così rinnovato, delle avventure dei miei pg skizzati
Quindi, ragazzi, il GRAZIE va a voi ke leggete questo thread e ke, soprattutto, mi allietate e invogliate a scrivere tramite i vostri commenti
...à propos, sono bene accette anke le critike... purké di natura costruttiva, così da migliorarmi
Bella bella
...e questo mi fa tristemente ricordare la prima volta che affrontai il Fabbro col mio piccolo Barbaro, senza un minimo di esperienza e supporto mercenario, e che fu subito trucidato da quel mostro che ritenevo, all'epoca, impossibile da abbattere...
Ma ne è passata di acqua sotto i ponti e di esperienza ne ha fatta eccome il grande Barbaro
...e questo mi fa tristemente ricordare la prima volta che affrontai il Fabbro col mio piccolo Barbaro, senza un minimo di esperienza e supporto mercenario, e che fu subito trucidato da quel mostro che ritenevo, all'epoca, impossibile da abbattere...
Ma ne è passata di acqua sotto i ponti e di esperienza ne ha fatta eccome il grande Barbaro
Che risate, non avevo ancora notato sto topic ... un amazzone maggiorata psicotica e cleptomane insieme ad una maga snob scansafatiche e isterica.
Se trovo un po' di tempo mi metto a scrivere la storia del mio dudu
Se trovo un po' di tempo mi metto a scrivere la storia del mio dudu
VII
Tempo dopo Electra ebbe come un senso di déjà-vu quando vide una folgore cadere dal cielo a picco sui nemici.
Quando l'Incantatrice riprese i sensi, s'avide che non c'erano mostri di due metri per due vicino a lei, né altri pericoli roboanti. Era tutto silenzioso e tranquillo, tanto che pensò quasi di restarsene sdraiata e schiacciare un pisolino prima di controllare d'avere la testa ancora attaccata laddove la gente normale la tiene attaccata generalmente.
Ma poi, visto che la curiosità è femmina, l'impellenza di tastarsi in giro per il corpo ebbe la meglio.
Notò immediatamente che tutto sembrava apposto, a voler ignorare un formicolio diffuso come se un alto voltaggio le fosse passato attraverso, e la quasi totale impossibilità di muovere le braccia.
Arrischiò una levatina di testa dal pavimento.
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Il dubbio era per lo meno legittimo.
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La voce si avvicinò. Electra se ne accorse solo perché sentì uno sferragliare, come di qualcuno che si porta dietro un sacco di latta, e lo trascina perché non riesce a portarlo in spalla.
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Electra non rispose, rimase in silenzio come di rado accadeva.
Anche l'altro rimase in silenzio.
Si guardarono per un po', sempre in silenzio.
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Assunse una posizione eretta e molto professionale, con un braccio davanti e uno dietro la schiena; sul volto scuro si dipinse un'espressione di fiero valore, si tolse l'elmo sfavillante, lo mise sotto il braccio esattamente come si conviene a un Cavaliere d'antica e nobil stirpe, e disse:
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Il Paladino sbuffò e parve arrossire violentemente.
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Electra si zittì. Il suo volto si contrasse lentamente ma inesorabilmente. Il labbro inferiore iniziò a tremolare. Anche morsicandosi a sangue l'interno della bocca proprio non riuscì a trattenersi.
Sbottò in una risata sguaiata, e rise fino a che due lacrimoni grossi come acini d'uva non le imperlarono le gote rosse. Tant'era la forza di quella risata che ripiombò a terra, continuando a sghignazzare senza riuscire (né provandoci minimamemnte) a calmarsi. Il suo corpo si scoteva tutto da cima a fondo, e in men che non si dica i legacci erano sciolti.
Electra si sollevò di nuovo a sedere, asciugandosi le lacrime sotto lo sguardo quasi furibondo e pieno di umiliazione del Paladino.
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Electra scoppiò a ridere immaginando la disastrosa scenetta. Quando l'accesso fu arginato, tornò a informarsi sulla vicenda.
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<<...e c'era anche un'Icona Sacra, antichissima, tramandata di generazione in generazione dai Monaci Horadrim prima, e dagli adepti della Mano di Zakarum poi. Anche quella andò in pezzi.>>
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<<...e naturalmente il leggio sul quale poggiava. Distrutto nella caduta!>>
<<...che potesse accaderti!>>
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Jesus-Renegade rimase interdetto per un po'.
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Pazientemente, Electra, glielo ripeté.
La reazione che ebbe l'altra, non fu molto differente da quella dell'amica: sbottò a ridere sfrontatamente, picchiandosi sul ginocchio con una mano e dondolando il resto del busto avanti e indietro.
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Quando si accorse di non riuscire a muovere le mani perché era ancora legata, si rivolse alla maga: <
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Il poverino, ormai abbastanza mortificato dall'indelicatezza di quelle due, preferì saggiamente non rispondere e abbassò gli occhi al suolo.
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<<...coso, e c'eravate anche voi due... insomma, il tipo grosso sono riuscito a metterlo KO,>> disse, mostrando loro una specie di poltiglia liquida e verdognola, in terra.
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Fu trattenuta a stento da Electra, che l'aveva placcata e agganciata per la vita.
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Electra si guardò attorno un tantino confusa. Le sarebbe spiaciuto, in effetti, che Klarisse avesse abbrustolito quell'impacciato ragazzo, nonostante la sbadataggine, lo trovava spassoso.
Prese l'amica per un braccio, delicatamente, l'allontanò dalle orecchie indiscrete del Paladino, e le disse: <
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L'altra non se lo fece ripetere due volte, ma estrasse una freccia dalla sua faretra, di quelle così magiche che possono continuare a bruciare in punta anche restando dentro la faretra, e non incendiano niente... o almeno finché non arrivano fra le mani dell'Amazzone.
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La punta infuocata della freccia sull'arco tremò istericamente per un istante, poi pian piano si abbassò verso terra.
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Quasi come un gioco di prestigio spettacolare, la freccia scomparve rapidissimamente nel fodero, così come l'arco tornò a cavalcioni della spalla della ragazza.
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Le due si guardarono, poi s'avvicinarono al ragazzo e a quello che stava indicando a terra, fra i piedi ferrugginosi dell'armatura.
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Di nuovo uno sguardo complicemente interrogatorio scattò fra le due.
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Jesus sollevò la testa e le guardò come se non le avesse mai viste; si scrollò dai pensieri, e tornò ad assumere un'espressione un po' meno vitrea.
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Klarisse sembrò riscuotersi a quella frase.
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L'Amazzone si guardò attorno leggermente stralunata.
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Quando Jesus riuscì a calmari e a recuperare una parvenza di dignità, disse: <<...dunque, ora io dovrei proseguire per la mia strada, se non avete ancora bisogno di me.>>
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Lui la guardò un istante, interrogativamente.
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Jesus-Renegade ci pensò su un po', combattuto fra la voglia di darsela a gambe, e lo spirito paladinesco che insegnava la cavalleria e tutti gli altri bei valori.
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Sembrò che, anziché parole, l'avesse colpito un dardo gelante di Electra, giacché si bloccò con il passo a mezz'aria e così rimase per qualche momento.
Piano, molto piano, ritrovò una posizione più umana - per quanto l'armatura glielo permettesse - rilassandosi appena.
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Klarisse, prima di uscire dalla grossa sala puzzolente, s'avvide di raccattare il Malus Horadrim, il prezioso martello di Charsi, lo ripose nel tascapane, e seguì i due.
ghghghghgh.. anche il lampadino....
Ma che bel colpo di scena...la compagnia si allarga
VIII
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Klarisse si grattò la testa osservando il cumulo di membra sanguinolente.
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Ora, va detto che tutta la conversazione avvenne a voce bassissima, quasi un bisbiglio, giusto per non urtare la sensibilità del Paladino che s'era messo alla guida del gruppetto.
In effetti, in quasi due ore di cammino, i tre giovani non avevano fatto altro che entrare e uscire più e più volte dalle stesse quattro porticine posizionate ad anello, all'intento della Caserma.
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L'altra le sorrise, lasciandola andare.
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Regnò qualche secondo di completo silenzio, momenti in cui Electra s'era portata le mani a coprirsi il volto e aveva scosso la testa in segno di profonda contrarietà, e Jesus s'era messo a fissare di nuovo il punto non ben definito fra i due piedi con fare imbarazzatissimo.
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Quando l'Amazzone si fu calmata (ed ebbe scagliato in terra il pezzo di carta), Electra con voce delicata, chiese spiegazioni al Paladino.
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Finalmente, dopo aver lasciato il fatale anello di porticine, tre traverse più in la' trovarono la scala che li portò nelle Prigioni.
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Effettivamente l'ambiente non era dei più spensierati; dava come l'impressione di anime incarcerate che si dibattevano e si lamentavano, mentre lontane echi di torture e mutilazioni s'udivano nel silenzio irreale delle celle vuote.
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<<...che raggio coprono i tuoi... ehmmm... "dintorni"?>>
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Tutti si voltarono come un sol uomo, e videro un'apparizione fluttuante e leggermente fosforescente avvicinarsi.
Sembrava eterea come un fantasma, ma il rumore di sospiro simile a un sibilo che si lasciava dietro, non presagiva nulla di buono.
Klarisse scoccò una freccia contro l'essere; quella lo oltrepassò conficcandosi in una colonna poco distante.
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Meccanicamente la ragazza richiamò a sé il Fulmine che, oltre a dipanarsi dalle sue mani in grosse, lattiginose scariche elettriche simili a fruste, e raggiungere quella presenza spettrale, ebbero anche un altro risvolto tecnico.
L'essere fluttuante cadde a terra ridotto a un cumulo d'ossa che già stavano sgretolandosi, ma le due donne non ebbero il tempo di rilassarsi che avvertirono un nuovo mugolio lamentoso, proprio alle loro spalle.
Si voltarono, pronte a dar battaglia ai demoni dell'inferno, ma trovarono solo Jesus-Renegade senza elmo in testa e coi capelli dritti.
Stava mugugnando mentre tentava di andare a raccattare l'elmo, ma non ci riusciva molto bene giacché sembrava muoversi a scatti, come un robot al quale stan finendo le batterie.
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Da allora, la pelle del volto di Jesus, assunse un bel colorito mogano, tanto che a vederlo di sfuggita sembrava uno di quei tipi da spiaggia tutti lampade e muscoli.
I tre eroi avvistarono altre creature imprigionate in quella tomba di sbarre, che differiva dalle altre solo per una "s", una "r" e qualche lapide.
Non ebbero seri problemi, a parte quando incontrarono un gruppo di Fantasmi piuttosto coriacei, qualche scheletro agguerrito e piccoli e aggressivi Caduti blateranti.
Il dedalo di celle e corridoi si snodava per parecchi metri; non seppero capire se si trovavano ancora al livello della terra, o fossero scesi più in basso. Il posto era umido e puzzava tremendamente di morte e sangue stantio, e quelle prigioni avevano sicuramente ospitato milioni di poveri malcapitati.
Scesero ancora un piano, e trovarono altre celle e altri labirinti. Nessuno parlava molto, e attorno regnava una calma quasi innaturale, era come se il silenzio fosse causato da qualcuno o qualcosa che stesse disperatamente tentando di non fare alcun rumore.
Raggiunsero il terzo piano scovando un altro passaggio che li portò ancora più verso il basso. Sembrava che i cunicoli e le nicchie non finissero più, e che il tempo avanzasse lentamente come se fosse invischiato nella melassa.
Il posto era più buio del piano superiore e di quello sopra ancora giacché non c'era nemmeno l'ombra di lucernai. La poca, flebile luce che vedevano di tanto in tanto, proveniva da fiaccole mezze marcite, che spesso e volentieri si spegnevano al loro passaggio, con il solo spostamento d'aria delle figure.
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Quando si voltarono a guardarlo, videro una cosa abbastanza curiosa: la sua armatura risplendeva impercettibilmente nell'oscurità. Certo, non tanto da fare luce, ma quel poco che - per lo meno - avrebbe fatto scorgere il Paladino in pieno buio.
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Klarisse sbuffò contrariata, mentre Electra disse: <
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L'Incantatrice fece spallucce, poi avvertì: <
Gli altri due si guardarono per un momento, poi Klarisse azzardò: <
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Molti boati non molto distanti dopo, finalmente, s'affacciò dalla mano a coppa dell'Incantatrice una flebile e timida fiammella.
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I due, cacciarono le teste dai nascondigli con molta circospezione; Jesus si alzò da terra senza però abbandonare la sedia che portava sul capo a mo' di ombrello, mentre Klarisse fece un paio di passi trascinandosi sulla schiena il tavolo sotto il quale aveva preso riparo.
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Finalmente trovarono una scala che saliva anziché scendere sempre di più, decisero di imboccarla, felici che sulla sua sommità s'intravedesse di nuovo la luce del giorno.
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Questa riflessione gli provocò due occhiatacce, e comprese che forse era meglio evitarsi domande troppo scabrose in presenza di quelle due.
Il posto sembrava un allegro porticato con fontane e vasconi per le piante. Ancora non era stato devastato come il resto dell'edificio, e non pareva nemmeno infestato da bestie di varia e dubbia natura.
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Ma effettivamente era un po' che non mettevano nulla nello stomaco, almeno le due fanciulle. Jesus non ricordava assolutamente - nonostante gli immani sforzi che facesse - l'ultima volta che aveva messo qualcosa nello stomaco. Iniziò ad avere un lieve sospetto, solo quando Electra tirò fuori dei panini imbottiti e l'odore procurò al giovane un boato nella pancia, un giramento di testa, un rivolo di bava all'angolo della bocca, e uno svenimento. Dopo averne ingurgitati tre in due secondi netti, Jesus proclamò: <
Ripresero il cammino - in realtà si trattò di un girovagare per il chiostro dell'edificio, sotto colonnati e pergolati, fra praticelli fioriti e tagliati all'inglese - ch'erano satolli e rilassati, anche se a detta della maga un buon riposino non avrebbe fatto altro che giovare le loro membra.
L'incanto andò in frantumi quando giunsero dinnanzi ad un grosso portone.
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L'unico errore che commise Jesus, fu - oltre quello di dar retta alle due - di spalancare i battenti dal centro, restandosene sulla traiettoria di fuoco delle due.
Gran parte della sventagliata di frecce dell'Amazzone tamburellò come grandine sulla sua armatura, colpendo prevalentemente le gambe (Klarisse era una fautrice del "fuoco basso"; la unica sua strategia consisteva nello sparare alle gambe dei nemici di modo che quelli non potessero più scappare se non strisciando, e poi finirli infilzandoli come spiedini su di un giavellotto o una lancia, a scelta).
Non fu propriamente ferito, certo, ma la raffica di fulmini a catena che l'investì, quella l'avvertì per bene!
Per fortuna non tutti i colpi delle due si scatenarono sul Paladino, qualcuno riuscì perfino a centrare qualche mostro.
E sì che sarebbe stato difficile il contrario, dato che la Cattedrale del Monastero era gremita di bestiame vario e parecchio assortito.
Le due superarono, schivandolo agilmente, Jesus, facendo attenzione a non toccarlo visto che era diventato la scala uno a dieci di una piccola centrale elettrica... se solo gli avessero ficcato una lampadina in bocca, quella si sarebbe accesa senza problemi, e a giudicare da quanta corrente aveva immagazzinato, avrebbe pure potuto esplodere.
Agguerrite come non mai, si gettarono nella mischia, sparando frecce e magie a più non posso, e i demoni stavano anche indietreggiando per la sorpresa. Ma quando si resero conto del numero (i demoni saranno pure perfidi e senza scrupoli, ma, in quanto ad intelligenza lasciano molto a desiderare), tornarono alla carica consci e forti del fatto che anche se ne avessero abbattuti la metà, ne restava sempre un numero sufficiente per levare di mezzo gli intrusi.
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L'altra le diede poco conto, era ancora intenta ad infervorarsi contro i demoni, a prenderli a frecciate e, quando si avvicinavano troppo, direttamente ad arcate in testa.
L'Incantatrice rimase ad osservarla per qualche istante; non aveva mai veduto nessuno usare l'arco in quel modo!
Lanciò ancora un paio di incantesimi per rallentare i mostri col gelo, e si rivolse di nuovo all'amica chiamandola con maggiore insistenza.
L'altra, senza distogliere l'attenzione dalla mischia, rispose scorbutica: <
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Le due teste si voltarono molto lentamente verso il Paladino, ancora tremante e fremente per l'elettricità accumulata in quel lasso di tempo, e rinnovata ad ogni uso che Electra faceva del proprio elemento naturale.
Forse, se Jesus avesse avuto tempo e modo di scorgere i due sorrisetti sui visi delle fanciulle, si sarebbe salvato... in qualche modo.
Ma non vide nulla. Anzi aveva un certo sentore della battaglia alla quale avrebbe partecipato volentieri (un Sacro Paladino non si ritira mai dalla pugna, è anzi sempre in prima linea per battersi con valore e morire con eroismo!), se solo fosse riuscito a comandare i suoi movimenti, invece di essere praticamente governato da fremiti e convulsioni che gl'impedivano ogni cosa.
Intanto le due, neanche fossero state telepatiche, si stavano avvicinando al ragazzo, stabilendo il piano che le avrebbe portate alla salvezza.
(to be continued...)
Uha Uha Uha
Aaaaaaaaaaaaaaah
Devo ancora riprendermi.......
Povero Jesus.
Che sfigato. Beccare proprio quelle due.............
Eh Eh
P.s. finalmente sappiamo perchè il palado è nero!
Nessuna scelta politycally corretc. SOlo causa di forza maggiore!
Aaaaaaaaaaaaaaah
Devo ancora riprendermi.......
Povero Jesus.
Che sfigato. Beccare proprio quelle due.............
Eh Eh
P.s. finalmente sappiamo perchè il palado è nero!
Nessuna scelta politycally corretc. SOlo causa di forza maggiore!
Effettivamente Jesus non ci sta facendo una gran bella figura...forse è ancora di livello troppo basso
Così come anche a me avevano sorpreso la prima volta che ho notato i caratteri somatici che gli hanno assegnato nel gioco: mi sa che siamo traviati dai troppi film di Excalibur che sfornano ad Hollywood!
Devo dire che la spiegazione che hai dato, Wri, calza proprio bene
Così come anche a me avevano sorpreso la prima volta che ho notato i caratteri somatici che gli hanno assegnato nel gioco: mi sa che siamo traviati dai troppi film di Excalibur che sfornano ad Hollywood!
Devo dire che la spiegazione che hai dato, Wri, calza proprio bene
il fatto è ke il Slmrn è molto piu bello del SdA secondo me
entrambi stupendi
riletti periodicamente