I vostri amici
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hahahahs
Frattanto possiamo aggiornare la lista dei fallimenti bancari di rilievo con la dipartita della First Republic Bank, i cui asset largamente depurati dall’intervento pubblico sono stati acquisiti dalla JPMorgan Chase, oramai banca ultra-sistemica per il mercato finanziario statunitense e felice vincitrice di un rapido e mi pare vagamente opaca gara di acquisizione a condizioni piuttosto favorevoli.
Conclusione rilevante per la FRB perché effettivamente chiese ed ottenne tutto il supporto finanziario possibile durante la prima fase acuta del deterioramento creditizio a seguito, appunto, del collasso dalla Silicon Valley Bank, sia privato sia federale, il fatto che nonostante ciò non sia stato possibile contenere o sostenere il deflusso di capitali implica una fragilità sistemica del modello bancario regionale, e l’ineluttabilità del crollo degli istituti investiti da tali tempeste.
Sospetto ne seguiranno altre perché il rischio sistemico continua ad autoalimentarsi da questi episodi.
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Rispetto alle porcate fatte da noi, quella procedura di vendita di banche in crisi è “codificata” dalle regole della FDIC.
JPM ha comunque tirato fuori una somma rilevante per assets che sostanzialmente sono “solo” depositi dei terzi clienti.
La FDIC (e quindi in un certo senso il sistema bancario americano, in generale) ha parzialmente assorbito alcune perdite sulle svalutazioni.
Il problema deriva comunque dall’aver infranto, ulteriormente, un altro dei principi della sicurezza per la stabilità di un modello finanziario di mercato, la concentrazione delle quote dei depositi. Poi chiaramente JPMC non ha certo operato il suo intervento per cause strutturali, ne ha chiaramente beneficiato, sia nell’immediato, come chiarito dal prospetto, sia con ogni probabilità per la sua rinnovata ed accresciuta dominanza quel soggetto di riferimento.
https://www.nasdaq.com/articles/jpmorgan-chase-buys-first-republic-bank-sees-$2.6-bln-gain