Idromele, per Odino!

La mitica bevanda della mitologia nordica, fatta in casa!

Vedendo mio fratello col suo kit per la birra (ha già fatto una buona chiara), mi è salita la scimmia di fare roba simile, e leggendo qua e là mi sono deciso a tentare la produzione dell'idromele.

L'idromele è una bevanda alcolica frutto della fermentazione di un mosto composto da acqua e miele.
La preparazione è tutto sommato semplice, anche se la fermentazione dura più a lungo della birra, si parla di almeno un paio di mesi, a seconda del lievito usato.
Ho scelto di tentare un idromele dolce, moderatamente alcolico (~ 10°) e non frizzante.

Attrezzatura
Dal solito Mr. Malt ho ordinato il lievito Sweet Mead, il suo nutriente ed un gorgogliatore in plastica; dal Castorama ho comprato un paio di damigianette da 15 litri.
Secondo quanto trovato in rete su questo ottimo sito, per i lieviti da idromele dolce, puntando a una dolcezza residua non stucchevole, si consigliano 3-4 libbre di miele per gallone, cioè circa 400 g/litro.
Armato di queste stime, ho comprato 6 kg di miele millefiori da supermercato (a 5€/kg, non malissimo, considerando che all'ingrosso viene 3.5€/kg).

Preparazione del mosto
Dopo aver sanitizzato tutta l'attrezzatura (damigiane, tappi, mestoli...) con acqua candeggiata ho messo a bollire i primi 5 litri di acqua per 10 minuti.
Nel frattempo ho passato a microonde 3 kg di miele per renderlo meno viscoso. Dopo aver tolto la pentola dal fuoco ho versato il miele mescolando velocemente per non caramellarlo.
Dopodiché ho riacceso il fuoco cuocendo dolcemente (bollitura leggerissima) per separare l'albumina (schiumetta bianca in superficie) dal resto del mosto.
Quando l'albumina ha smesso di comparire in superficie ho versato nella damigiana la prima dose, ripetendo poi lo stesso procedimento per altri 5 litri e 3 kg di miele, aggiungendo anche mezzo cucchiaio di nutriente per lieviti.

Inoculo
A travaso completato ho messo a riposare per una notte la damigiana ancora molto calda in un catino di acqua alla stessa temperatura (per evitare di far saltare il vetro) in modo che la mattina la temperatura del mosto fosse scesa dolcemente a 25 gradi.
Nel frattempo avevo attivato il lievito (vedasi sito Wyeast), che, essendo coltura liquida aveva bisogno di un po' di tempo per svilupparsi. La mattina ho trovato il sacchetto bello gonfio, segno che il lievito era pronto.
Ho quindi proceduto all'inoculo, versando il contenuto del sacchetto nel mosto, tappando poi la damigiana e agitando vigorosamente per dare ossigeno ai lieviti.
Ho quindi messo tutto in cantina che ha temperatura stabile di 23 °C.



Fermentazione
Dopo aver scosso il boccione ogni mattina per un paio di giornate ho rabboccato con acqua bollita e raffreddata fino ai 15 litri.
La mattina successiva la fermentazione era partita di brutto, con il gorgogliatore che faceva un blip ogni 2-3 secondi.


Grazie, quando è pronta mandamela. Ci vorrebbero molti più devoti come te

Ma la damigiana in vetro non rischia di esplodere?


Perché mai?

Ne ho usate tante e non è successo mai nien
Che io sappia con la fermentazione il contenitore di vetro è un rischio.
conosco chi regolarmente fa fermentare sidro in damigiane di vetro, ed è ancora vivo.

non so se possa essere un problema di qualità.
Il vetro è più facile da pulire, non essendo graffiabile, a differenza della plastica.
Per quel che riguarda la pressione basta avere il gorgogliatore in cima.

Sulla qualità per l'idromele, che ha fermentazione lunga è bene usare il vetro in quanto non permeabile dall'ossigeno a differenza della plastica (così ho letto).
Per la birra non fa differenza.
ma come fia a tenere la cantina stabile a 23°?
la butto li... è climatizzata?
No è interrata. Essere circondata di terra riduce molto le fluttuazioni termiche, chiaramente d'inverno risulterà più fredda...
vorrei pisciare nel cuio della mia tipa, come devo condire il tutto?
Ai super mod nei paraggi: si potrebbe fare in modo di cancellare simili interventi? Li trovo decisamente fuori luogo.
immensa lode
UPDATE: a 15 giorni dalla partenza della fermentazione.

Sono riuscito a recuperare un tappo di gomma traforato da tubicino in vetro (quelli da chimici) e ho così sostituito il precedente di sughero, che non mi ispirava molto quanto ad igiene. Il gorgogliatore è stato riadattato, e la tenuta sembra molto migliorata.

La fermentazione sta continuando, ho aggiunto mezzo cucchiaino di nutriente per i lieviti qualche giorno fa, poiché mi sembrava lenta...

Per verificare la percentuale di zuccheri non ancora trasformati ho utilizzato un apposito densimetro a galleggiante che misura la densità del mosto relativamente al riferimento dell'acqua (STP).

Dato che inizialmente avevo 6 kg di miele (densità ~1.4) in 15 lt totali di acqua (densità = 1)

gravità relativa = densità soluzione / densità acqua
= 1 + (kg miele)/(lt soluzione) * (1-1/1.4)
= 1 + 0.3 * (kg miele)/(lt soluzione)

Nel mio caso ottengo una OG (original gravity) di 1.120 circa.
Attualmente (~15 gg di fermentazione) ho una gravità relativa di 1.081.

Invertendo la formula di sopra, tenendo presente che nel mosto ora c'è alcol si puo' ricavare una stima per il grado alcolico:

ABV (%) = 132 * (OG - FG)
Attualmente ho circa 5% in alcol per volume (come una birra).
Tenendo presente che i lieviti sono tali da terminare di fermentare circa a 11% ottengo una stima per la gravità specifica desiderata:

FG = 1.120 - 11/132 ~ 1.040

In pratica sono a metà della fermentazione, ci vorranno altri 15/20 giorni.
Credi di cavartela in un mese con l'idromele?
Di fermentazione. Poi ce ne sono almeno 4 di stagionatura in damigiana e qualche anno in bottiglia.
ne prenoto una bottiglia
gg
Cavolo, need idromele! quando ero giovane c'era un bar che lo vendeva e ne ero ghiotto, mo e' una vita che non lo trovo!