Io non capisco bene con quale criterio le case di distribuzione decidano di massacrare e annientare un film, ma in questo caso hanno sbagliato alla grande.
Il film è uscito negli Stati Uniti un anno fa, e nel resto d'europa già disponibile in dvd. In Italia esce nelle sale ora, in nove sale su tutto il territorio nazionale per la precisione, senza nessun tipo di lancio pubblicitario e a ridosso della tragica stagione estiva.
Se avete la fortuna di poterlo vedere, vi consiglio di approfittarne.
La storia è semplice, due americani medi vengono sottoposti ad un progetto sperimentale di ibernazione, ma invece di un anno rimangono ibernati per cinquecento risvegliandosi in un mondo in cui l'evoluzione ha subito una tragica deriva verso l'instupidimento generale.
Il risultato è un film divertente e intelligente decisamente sopra la media, a cui forse manca solo un po' di cattiveria in più per portare un affondo critico che invece non arriva come dovrebbe.
Trailer:
http://www.worstpreviews.com/trailer.php?id=8&item=0
Una scena del film (che nel film in realtà non c'è :\):
http://www.ecinemablog.it/2007/07/25/idiocracy-recensione-e-trailer/
I primi tre minuti:
Enjoy.
un amico me lo consiglia da mesi però purtroppo qui a genova lo danno in un cinema dai prezzi esosissimi e, ovviamente essendo estate e "La gente non va al cinema
", a orari stupidissimi :\
aspetto il dvd ita per affittarlo.

aspetto il dvd ita per affittarlo.
Boh, leggendo la trama qualche giorno fa l'avevo accantonato proprio perchè sembrava demenziale all'inverosimile. Se però dici che merita...boh cos'è che lo colloca, come dici, sopra la media?
Si colloca sopra la media perchè di fatto non è un film demenziale, sebbene ne utilizzi, in parte, gli strumenti. Ma lo fa proprio per portare una critica al sistema americano (occidentale direi io) che sempre di più va verso una semplificazione di tutto: del linguaggio, del modo di ridere, del modo di pensare.
Butterò un occhio anche io al dvd allora.
La ringrazio per il consiglio.
La ringrazio per il consiglio.
Lasciamo stare, 7.70 euro (x2 causa ohhhh ho dimenticato di passare dal bancomat... tu ce li hai anche per me vero?)

Sono due parole che non hanno senso all'interno della stessa frase

questo secondo te è un difetto del "sistema occidentale" ?
a me pare un pregio.

non credo tu abbia capito cosa voglio intendere.
esempio: se pensi che in matematica (fisica, astrofisica, etc) le cose più assurde si traducono in schemi e formule via via più semplici, e se pensi che la matematica è alla base del mondo, ti viene spontaneo pensarla come me.
io non sono un matematico nè un filosofo, ma credo che la semplificazione (e non la superficialità) sia un passaggio fondamentale.
sopratutto quando dice "semplificazione del modo di pensare" io penso che sia una delle cose più genuine che possa succedere alla vita di un uomo, e infatti, col passaggio dall'età adolescienziale a quella adulta, e anche dopo, si diventa molto più semplici. per questo gli anziani sono più saggi e gli aforismi ( non tutte eh) sono perle: perchè hanno elaborato tutte quelle formule compresse e le hanno riassunto in uno stile.
insomma prendere la vita (e se stessi) più semplicemente (il che implica prendersi anche più sinceramente) è alla base di un buon contesto sociale, intrapersonale e affettivo.
esempio: se pensi che in matematica (fisica, astrofisica, etc) le cose più assurde si traducono in schemi e formule via via più semplici, e se pensi che la matematica è alla base del mondo, ti viene spontaneo pensarla come me.
io non sono un matematico nè un filosofo, ma credo che la semplificazione (e non la superficialità) sia un passaggio fondamentale.
sopratutto quando dice "semplificazione del modo di pensare" io penso che sia una delle cose più genuine che possa succedere alla vita di un uomo, e infatti, col passaggio dall'età adolescienziale a quella adulta, e anche dopo, si diventa molto più semplici. per questo gli anziani sono più saggi e gli aforismi ( non tutte eh) sono perle: perchè hanno elaborato tutte quelle formule compresse e le hanno riassunto in uno stile.
insomma prendere la vita (e se stessi) più semplicemente (il che implica prendersi anche più sinceramente) è alla base di un buon contesto sociale, intrapersonale e affettivo.
scusa ma il messaggio artistico è una cosa un po' diversa rispetto al linguaggio matematico, pure volendo prendere per buona l'affermazione. Che poi in realtà è contestabile, visto che anzi tutte le discipline scientifiche vivono da decenni un percorso di specializzazione che deriva proprio dalla stratificazione delle metodologie, dei campi di indagine, etc. 
un messaggio artistico (in senso ampio, come sinonimo di creativo) semplificato e banalizzato si riduce al giardiniere annaffiato o poco più.
quindi no buono.

un messaggio artistico (in senso ampio, come sinonimo di creativo) semplificato e banalizzato si riduce al giardiniere annaffiato o poco più.
quindi no buono.
Visto ieri al cinema.
Abbastanza simpatico ma nulla di che.
Abbastanza simpatico ma nulla di che.
viennetta: e secondo te contestualizzare il sistema in cui vivi è arte?
forse nel '40, e magari da un regista tipo bunuel...
forse nel '40, e magari da un regista tipo bunuel...
non ho capito cosa vuoi dire.
E senza voler passare per borioso, solo per il gusto di discutere del tema introdotto da Les, aggiungo che anche la matematica in se' predilige una certa dose di artisticita' nelle formulazioni. Tenendo conto che spesso e volentieri in matematica anche la semplicita' costituisce eleganza

viennetta: lasciamo stare vah non so spiegarmi meglio 
dico solo che oggi è facile e fin troppo comune fare cose che pretendono di essere artistiche perchè vanno contro il modo di pensare attuale.
se vuoi un esempio riguardati ghost world nella scena dove la protagonista dai capelli mori fa il corso di recupèero di artistica

dico solo che oggi è facile e fin troppo comune fare cose che pretendono di essere artistiche perchè vanno contro il modo di pensare attuale.
se vuoi un esempio riguardati ghost world nella scena dove la protagonista dai capelli mori fa il corso di recupèero di artistica

Senza voler discutere dei meriti effettivi di questo film (che non ho ancora visto) confesso che questo è il tipo di commenti di cui tendo a essere diffidente a prescindere.
Non definisce in cosa peccherebbe questo film, né tantomeno cosa dovrebbe essere un "qualcosa di che".
Sembri stroncarlo solo in base ad un'indefinita aspettativa non rispettata, che forse non aveva nemmeno ragione d'essere. O peggio potrebbe corrispondere ad una formulazione per te vincente ma che ad altri non piacerebbe affatto affatto.
Sì insomma, per dirla semplice è un commento che non significa un cazzo.
Non definisce in cosa peccherebbe questo film, né tantomeno cosa dovrebbe essere un "qualcosa di che".
Sembri stroncarlo solo in base ad un'indefinita aspettativa non rispettata, che forse non aveva nemmeno ragione d'essere. O peggio potrebbe corrispondere ad una formulazione per te vincente ma che ad altri non piacerebbe affatto affatto.
Sì insomma, per dirla semplice è un commento che non significa un cazzo.

cmq ora mi avete messo al curiosità
andrlò a vederlo, tanto sono in ferie e non ho un cazzo da fare
ot: voi quanti film guardate di media in una settimana? io almeno 5, alcune volte arrivo anche a 10
andrlò a vederlo, tanto sono in ferie e non ho un cazzo da fare

ot: voi quanti film guardate di media in una settimana? io almeno 5, alcune volte arrivo anche a 10

Direi di si, te ne puoi rendere conto se ipotizziamo ad esempio (come accade nel film, o come aveva già fatto Orwell in 1984) una società con un linguaggio via via sempre più semplificato. Ad una semplificazione del linguaggio consegue una diminuita capacità di elaborare pesieri complessi, senza le parole che li definiscano determinati concetti e idee diventano fumosi e scompaiono in un processo di progressiva sottrazione.
Ho notato il tuo reply anche nel thread del padrino
