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1875-Roma. Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai-Ferretti, salito al soglio come Pio IX, è il primo papa che accetta di farsi fotografare. I precedenti papi credevano che la fotografia potesse succhiare loro l’anima e scappavano nella foresta davanti ad un apparecchio fotografico.

1950-Roma. Operai al lavoro per bloccare le infiltrazioni delle fondamenta della basilica di San Pietro. (Potevo scrivere operai al lavoro per bloccare le infiltrazioni di lacrime dopo la morte del papa ma sono bravo. Certo.)

1943-Roma. Il papa Pio XII si reca nel quartiere San Lorenzo colpito nei giorni precedenti da un bombardamento alleato. Proprio vero che le disgrazie non vengono mai sole.

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1981-Roma. Giovanni Paolo II viene fatto adagiare sulla vettura dopo esser stato oggetto dei colpi di pistola di Alì Agca.

2025-Roma. Un pericoloso terrorista di origine americana riesce ad avvicinarsi al papa e gli causa ferite che lo porteranno alla morte poche ore dopo.

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2017-Roma. Due papi assieme non li avevate mai visti. Papa Francesco e Benedetto XVI si incontrano per gli auguri del natale 2017. Al prossimo conclave si pensa di nominarne assieme almeno 3, per avere le riserve pronte in caso di bisogno.

Pogue in piena papal spree :asd:

E’ una cosa che succede solo ad ogni morte di papa :sisi:

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1916-Francia. La battaglia di Verdun fu una delle maggiori della prima guerra mondiale. In seguito all’offensiva delle truppe tedesche i combattimenti durarono dal febbraio al dicembre del 1916 con pochi relativi attimi di “calma”, portando alla fine l’enorme cifra di circa 400.000 morti e 300.000 feriti.

1800circa-Russia. Vestitino anti orso utilizzato in Siberia. Non ci sono informazioni precise ma pare che almeno in un caso sto coso sia stato utile. Infatti agli orsi pesa il culo a sbucciarsi il cibo. Comunque una sua utilità questo vestito l’ha avuta, sicuramente avrà ispirato la maschera del film Hellraiser.

1956-USA. Unabomber chi? George Meteski, noto come MadBomber, viene processato per 47 attentati dinamitardi compiuti dal 1940 al 1956. Incazzato a morte con la compagnia elettrica che l’aveva licenziato iniziò con attentati alle strutture della ditta ma poi “n’do cojo cojo”. Incredibile come alla fine il bilancio di questi ordigni fu di “soli” 15 feriti.

1973-Los Angeles. Il chitarrista dei Led Zeppelin Jimmi Page con la groupie-fidanzata Lori Maddox. All’epoca la Maddox aveva 15 anni e dichiarava orgogliosa “di aver perso la verginità un paio di anni prima con David Bowie”.

1938-Cecoslovacchia. Ufficiali tedeschi osservano la situazione sul ponte al confine tra la Germania e la Cecoslovacchia.
“Ma volete invaderci?”
“Naaah. Non ci pensiamo nemmeno. Intanto qua però tiriamo su un bel posteggio spianando tutto. A presto”

1944-Francia. “Tesoro, quest’anno facciamo le vacanze in Normandia. Aria buona, cibo sano. C’è la campagna ed a due passi il mare. Sarà meraviglioso.” -“Ma ci sarà affollamento?”-“Ma figurati. Silenzio e pochissime persone”. La zona di Omaha Beach poche ore prima dello sbarco alleato.

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Avere foto e soprattutto filmati originali di combattimento nella WW1 è piuttosto raro.
La gran parte dei filmati che si vedono nei documentati di assalto alle trincee, comprese bombe che esplodono nella terra di nessuno, sono quasi sempre ricostruzioni posticce per cinema di propaganda fatte o dietro la prima linea o nella vera zona di combattimento ma diversi giorni dopo, a battaglia conclusa

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1914-Sarajevo. L’arciduca austriaco Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia escono sorridenti dal palazzo del consiglio di Sarayevo. La giornata è piacevole, la gente è amichevole; cosa potrà mai andare storto? Pochi minuti dopo l’intero mondo lo verrà a sapere.

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1918-Belgio. Soldati della 55th divisione aspettano le prime cure per la cecità dovuta al gas “mostarda”.

1946-USA. William Heirens, omicida seriale con tre casi attribuitigli, colpisce nello stato dell’Illinois. Nel suo secondo omicido lascia un messaggio scritto sul muro con il rossetto della vittima, azione che gli frutta il soprannome di “Lipstick Killer”.

1987-Giappone. Che i japanesi siano amanti di programmi un pò troppo “pesanti” per i nostri standard credo possiamo essere d’accordo tutti ma in questo caso si è decisamente andati oltre. Nella prima edizione del programma Susunu! Denpa Shōnen misero un aspirante comico chiamato Nasubi dentro una stanza per un anno e mezzo. L’uomo era privo di vestiti, cibo e l’unica risorsa a sua disposizione erano delle riviste dalle quali doveva estrapolare dei coupon per partecipare a lotterie settimanali e vincere premi necessari per la sopravvivenza. Riuscì ad avere del riso dopo alcune settimane e dentifricio e spazzolino dopo mesi. Il tutto per un montepremi finale di 1.500.000 yen (7500 € attuali). Ah, dimenticavo. Nasubi non era al corrente delle vere intenzioni del gioco.