Heidegger inedito: Shoah era necessaria,ebrei autoannientati

Invece sono seriissimo e ho anche una prototeoria sulla funzione dei neurotrasmettitori in una prospettiva filosofica.
Smetterò di fuorviarti con le asdine.

...
Tu hai un'opinione su quale sia la mia opinione ... e non hai nemmeno voglia di capire ... (cit)


Beh sai com'e` da una parte tu mi chiedi di riassumerti un testo di centinaia di pagine sul forum, dall'altra ti rifiuti di leggerti un riassunto online. Scusa se penso che tu non sia serio nel tuo interesse.
E' già troppo esteso e per di più in una lingua che non decodifico scioltamente.
Mi interessa l'essenziale e trarrei da esso gli spunti per eventuali approfondimenti.
Tu mi proponi questo riassunto come qualcosa di chiaro, ma se per te è chiaro ti chiedo la cortesia di offrirmi il succo del discorso; o perlomeno gli spunti di riflessione che Heidegger ti ispira.
domanda:
a che cosa intende riferirsi Heidegger con l'espressione "senso dell'essere"?
non comprendo il contributo

..nel dubbio riformulo:
che cosa intende Heidegger per "senso dell'essere"?

riflettevo, cercando di capire che cosa può significare quella immagine. Alla fine sono arrivato a vederci te, nell'atto di opporti perché non vuoi che si parli di qualcosa che, per tua natura, non potrai mai capire.


Quando poni la domanda dell'ontologia "cos'e` l'essere?" il senso dell'essere e` la riposta. Quando Heidegger parla di senso dell'essere e` per indicare cio` che dobbiamo capire per rendere comprensibile l'essere in quanto essere, cioe` come, cosi si direbbe in campo analitico, "oggetto" dell'ontologia.

z4nz4r0, ma perché non ti limiti ad abbozzare di fronte a quella che, tutto sommato, era un'uscita scherzosa, invece di provare a rispondere per le rime (o, meglio, con uno di quegli ad hominem dei quali poi immancabilmente accusi i tuoi interlocutori)? Ormai l'avrai capito anche tu che io non la mando a dire.
(Ah, spero che, in considerazione delle tue scarse capacità di comprensione linguistico-letteraria, l'anzidetto periodo ti sia chiaro, visto che utilizzo diverse espressioni idiomatiche).

Quell'immagine esprime la mia disperazione dettata dalla circostanza che tu abbia ripreso a fare le tue domande cretine sul senso delle cose. E non so chi non capisce cosa, qui. Io avrei qualche dubbio su di te, viste le numerose discussioni che abbiamo avuto e che tutti hanno letto, e visto anche lo storico dei tuoi interventi: qualche anno fa millantavi di essere uno studente/studioso di matematica o roba del genere (con risultati anche in quel caso disastrosi), e ora millanti di essere uno studente di filosofia. Nel frattempo hai trent'anni e non si capisce bene di cosa ti occupi o quali siano le tue competenze. Probabilmente nulla. Per questo rompi il cazzo su NGI.

P.S.: quando mi risponderai e mi accuserai di un ad hominem, stai attento a come si scrive. E' latino. A volte sbagli.

Mi era sfuggito il post.
Sì, parlavo dell'Europa continentale, in cui non mi sembra che Heidegger sia stato, né sia tuttora, tenuto in scarsa considerazione.


Però i soldi e i posti di lavoro non sono lì e i giovani lo sanno. E quelli che insegneranno in futuro saranno anche quegli europei che non hanno perso tempo con Heidegger ma con l'introduzione alla metafisica di Loux

Questo è il tl dr? Grazie, è certamente un'informazione molto rivelante.

E' una mia interpetazione personale o vuole dire che oggetto dell'ontologia è il senso*(/sentimento/sensazione...) nelle sue evoluzioni e diverse manifestazioni (cioè l'essere in quanto essere è: sentire. E se ti chiedi "che cos'è l'essere?" stai cercando una ipotetica sensazione elementare (uno sfondo emotivo assolutamente generale ...uno svuotamento della mente secondo le filosofie orientali)?


EDIT:
*sentire
No ma che sensazione, senso qui è inteso come significato. Quello di cui parli è una specie di ficchettoneria
Voglio sapere che cosa ne pensa Iroel, se si conforma a te o no. Rispondo poi.
Ovviamente Iroel parlerà per sé, ma riguardo alla tua domanda per Heidegger l'essere è il modo in cui l'ente è. Ad esempio a proposito della metafisica di Nietzsche Heidegger dice: l'ente è volontà di potenza (in quanto tale ha la costituzione di) e qui si risponde alla domanda "cosa è l'ente?", ma dice anche l'ente è eterno ritorno dell'uguale (è in quanto ente nel modo dell'eterno ritorno) rispondendo alla domanda dell'ente riguardo al suo essere.
mi prendi per il culo?


*

Z: senso nel senso di senso.

Come per dire "quando diciamo la parola 'Essere' cosa diciamo? Cosa capiamo?"

Ora Heidegger non e` un empirista, e quindi per lui il significato delle parole non e` riducibile ad una sensazione impressa sui nostri organi di percezione. Qui devi astrarre da quello che tu credi sia il modo in cui le nostre parole ricevano significato ed affidarti un attimo ad Heidegger se lo vuoi capire. Poi, dopo che hai capito puoi criticarlo.

Quindi fino a qui mi stai seguendo. Senso, come significato di una parola. Gli organi di percezione e le sensazioni non c'entrano.
Vi invito a riflettere seriamente sul significato di "significato".
Che cos'è il "significato"?