beh, che dire: fan service totale ed è esattamente ciò che volevo
quindi 1:1 col gioco, direi ci siamo
C'è gente che il gioco non l'ha giocato e non lo giocherà mai, se la storia è bella e vi è piaciuta dovreste solo essere contenti che venga apprezzata da più gente, o sbaglio?
No, onestamente a me non me ne frega un cazzo
Sono contento che c'avete il diesel.
Nuovo trailer
Sembra fatto bene
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bello il trailer ho delle aspettative discretamente alte
rrobe è carico a pallettoni.
"Dunque: il pezzo lungo e di approfondimento, sto finendo di scriverlo ma, ve lo anticipo, di questa serie parlerò tantissimo, anche commentando settimana gli episodi messi a disposizione di tutti.
Vi dico però una cosa subito: se di mezzo c’è la HBO, Craig Mazin (il creatore di Chernobyl) e il coinvolgimento diretto del creatore della saga videoludica, Neil Druckmann, è ovvio che non ci troviamo davanti al solito, sciatto, adattamento televisivo di un videogioco, ma di una produzione di prestigio, con aspirazioni alte.
Aspirazioni che non vengono deluse, perché la serie televisiva di The Last of Us non è solo il miglior adattamento di un videogioco mai fatto (quello era un obiettivo abbastanza facile da raggiungere), ma è anche una magnifica serie a prescindere dalla sua discendenza, scritta con una sensibilità, un’intelligenza e un coraggio, rari, e portata a schermo in maniera eccellente.
Vi anticipo però quello che non è: non è un The Walking Dead fatto bene. Qui gli infetti sono a dir poco marginali nella storia e l’unica cosa che conta sono gli esseri umani e le loro storie.
Non è una serie semplicissima, perché sfida lo spettatore sotto molteplici punti di vista, prendendosi degli azzardi enormi nello sviluppo narrativo, andando a disattendere le aspettative del pubblico più tradizionalista (già mi aspetto enormi lamentele per un’episodio che è una lunga storia d’amore e null’altro).
Non è una serie fedele al materiale originale nella maniera più ovvia. Intendiamoci, la storia del primo capitolo (e del DLC) di TLOU è ripresa e portata a schermo in tutto e per tutto e ogni frase e momento chiave ci sono e hanno il giusto valore. Ma tutto quello che funzionava solamente nel videogioco, è stato eliminato, negando ogni spettacolarizzazione, e limitando l’azione, i botti e i mostri al minimo, per concentrarsi su quello che in The Last of Us conta davvero: Joel, Ellie e la gente che incontrano.
Ora vado a finire il pezzo lungo, con il cuore e la mente ancora pieni di meraviglia e orrore, disperazione e speranza.
Grazie HBO, grazie Mazin, grazie Druckmann, grazie Pascal, grazie Ramsey".
"Dunque: il pezzo lungo e di approfondimento, sto finendo di scriverlo ma, ve lo anticipo, di questa serie parlerò tantissimo, anche commentando settimana gli episodi messi a disposizione di tutti.
Vi dico però una cosa subito: se di mezzo c’è la HBO, Craig Mazin (il creatore di Chernobyl) e il coinvolgimento diretto del creatore della saga videoludica, Neil Druckmann, è ovvio che non ci troviamo davanti al solito, sciatto, adattamento televisivo di un videogioco, ma di una produzione di prestigio, con aspirazioni alte.
Aspirazioni che non vengono deluse, perché la serie televisiva di The Last of Us non è solo il miglior adattamento di un videogioco mai fatto (quello era un obiettivo abbastanza facile da raggiungere), ma è anche una magnifica serie a prescindere dalla sua discendenza, scritta con una sensibilità, un’intelligenza e un coraggio, rari, e portata a schermo in maniera eccellente.
Vi anticipo però quello che non è: non è un The Walking Dead fatto bene. Qui gli infetti sono a dir poco marginali nella storia e l’unica cosa che conta sono gli esseri umani e le loro storie.
Non è una serie semplicissima, perché sfida lo spettatore sotto molteplici punti di vista, prendendosi degli azzardi enormi nello sviluppo narrativo, andando a disattendere le aspettative del pubblico più tradizionalista (già mi aspetto enormi lamentele per un’episodio che è una lunga storia d’amore e null’altro).
Non è una serie fedele al materiale originale nella maniera più ovvia. Intendiamoci, la storia del primo capitolo (e del DLC) di TLOU è ripresa e portata a schermo in tutto e per tutto e ogni frase e momento chiave ci sono e hanno il giusto valore. Ma tutto quello che funzionava solamente nel videogioco, è stato eliminato, negando ogni spettacolarizzazione, e limitando l’azione, i botti e i mostri al minimo, per concentrarsi su quello che in The Last of Us conta davvero: Joel, Ellie e la gente che incontrano.
Ora vado a finire il pezzo lungo, con il cuore e la mente ancora pieni di meraviglia e orrore, disperazione e speranza.
Grazie HBO, grazie Mazin, grazie Druckmann, grazie Pascal, grazie Ramsey".
Da quelli di Chernobyl io do una chance a tutto da qui fino alla fine del universo. 
The Last of Us nuovo Star Wars quindi?
Nuovo Game Of Thrones caso mai
Ha 100% su rotten tomatoes
Ho il cazzo duro
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Già mi pregusto stagione 2 puntata 1
Azz, non ci avevo pensato. Mi chiedo come potranno gestire quella situazione, è troppo grosso come evento per proteggere gli spettatori dallo spoiler mastodontico. E poi, anche in promozione/marketing, come la gestisci?
Questa recensione non e' altrettanto entusiastica, anzi...
con tutto il rispetto per MP, ma che recensione è? E perché la doppiano con questa voce impostata
Ma poi la principale critica è che l'adattamento del gioco sia... troppo adattamento
Per una volta che TUTTI elogiano finalmente una trasposizione di un gioco che sembra essere fatta con grazia, la critica qui è che sia troppo aderente al materiale originale. Però la fotografia fa schifo, perché non è uguale a LOU. Ma andate a cagare, dai
MP ha fatto una recensione in cui critica la qualità visiva dalla quarta puntata quando c'era il disclaimer chiaro che diceva che dalla 4 non erano definite le color correction e la FX
ma di che parliamo
ma di che parliamo