peggio. Non è una notizia di merda è una notizia che nessuno si è preso la briga di verificare neanche lontanamente prima di pubblicarla e chissà quante cazzo di volte succede, possa un angelo biblicamente accurato farmi visita se mento bastava guardare lo screenshot per avere dei dubbi, c’è riuscito un cazzo di cuoco ad accorgersi quantomento che lo screenshot puzzava.
Al corriere han fatto copia incolla e via a farsi clicckare tutti gli ads.
Se non lo faceva notare lui l’avrebbe fatto qualcun’altro, che vi credete, era su talmente tanti giornali nazionali che ci sarebbe stata la gara.
Stamina è quasi un’esempio calzante con finale analogo, spari talmente tante cagate che come l’orologio rotto ogni tanto l’azzecchi.
L’esempio di come il giornalismo italiano non verifichi mai una minchia di niente in maniera rigorosa neanche le cose grosse, figurati una recensione, tanto che vuoi che succeda ? e invece è successa una tragedia.
Però ogni tanto bisognerebbe andare da colleghi giornalisti e fare domande anche a loro.
Tipo ma come avete fatto a non accorgervi che stavate fabbricando una notizia su un post palesemente artefatto?
A me sembra prendersela col soggetto più debole per logiche corporativistiche.
onestamente non mi sento di minimizzare la questione della recensione falsa (se l’ha fatta lei, ovviamente) per farsi pubblicità.
Diciamolo chiaramente, fare una recensione falsa per sputtanare un concorrente è diffamazione.
Qui - se è stata lei - si è auto criticata per poter fare la posa e attirare clienti, far parlare della pizzeria etc.
E non mi venite a dire che era una pizzeria locale e la conoscevano in 4. Se ti fai pubblicità - e questo era un maldestro tentativo di farsi pubblicità - lo fai perché ti conoscono in 4 gatti, mica perché sei famoso.
Ciò predetto, l’azione di chi si inventa una rece così per poi mettersi a fare il paladino dei gay e dei disabili è moralmente inaccettabile (alla fine sta sfruttando gay e disabili discriminati per il proprio tornaconto, no?) ed è tutto da vedere come si possa inquadrare dal punto di vista legale. Pubblicità scorretta? Ingannevole? Non credo si possa parlare di penale, ma siamo in un terreno inesplorato.
Liquidare tutta la storia a guastonata mi sembra una roba del tipo eh son ragazzi.
Poi che la stampa prima ci sia andata a nozze (ma poi era quel che si voleva fare con la rece falsa no?) e poi li abbia massacrati è evidente dimostrazione che il giornalismo è portato avanti da degli scappati di casa. C’è anche da dire che - ancora una volta - si vede chiaramente che la gente prima di usare internet non accende il cervello e non si ferma a pensare alle conseguenze ENORMI che si hanno quando si fa la “guasconata” su internet.
Togliete l’ora di religione e mettete un ora di educazione civica su internet.
Ma guarda che anche quando ci fosse una rilevanza penale, la cosa non si trasforma in un evento di interesse nazionale. Se io domani do fuoco all’auto del mio vicino mi arrestano ma non ci fa i servizi su il tg1.
Ti è stato già risposto da altri cmq. Chi ha debunkato la news non l’ha portata sotto i riflettori. Quello lo hanno fatto i giornalisti che hanno preso il post e hanno fatto la news “pizzaiola paladina dei disabili caccia clienti maleducati”. Chi ha fatto la rece ha dato il via a una catena di eventi in cui tutti hanno fatto la loro parte perché andasse tutto in vacca. Dare la colpa alla Lucarelli - per quanto mi stia qui (indico lo stomaco) - mi sembra superficiale.
ma infatti è esattamente quello che si dovrebbe fare.
Ma essendo che sono tutti cosi’ ormai i giornalisti e i giornali in generale è più facile lasciare che la merda se la becchi tutta la Lucarelli e il fidanzato ( che come ho già detto non mi dispiace neanche, almeno si regòla un po’).
Si è anche superficiale pensare che la Lucarelli ed i suoi simili abbiano il riflesso pavloviano al riportare la notizia. È gente che ha fatto del giornalismo spazzatura la propria cifra stilistica e ci ha costruito su un seguito coscientemente, quindi si becca le considerazioni del caso. Poteva benissimo scegliere di dedicare il proprio tempo ad altre notizie, cosa particolarmente vera per lei che è ormai un nome abbastanza noto e presumo goda di una quota considerevole di autonomia nel scegliere su cosa focalizzarsi.