Gone Home

Amnesia come avventura grafica fa schifo al cazzo, è pieno di enigmi ridicoli e meccaniche stereotipatissime.
Anche se fosse vero, e non è vero, è essenzialmente un gioco survival.
In questo caso ha un gameplay bello solido.
Amnesia peraltro a me è piaciuto molto in termini di struttura narrativa, si sposa perfettamente con l'obiettivo principe del gioco.
E chi ha parlato di survival o struttura narrativa? Amnesia è un ottimo gioco e non lo metto assolutamente in dubbio, si pone l'obiettivo di incuriosirti su quanto accaduto e farti sudare freddo ad ogni istante e ci riesce alla perfezione. Però, suvvia, non si può negare che il fondamento di avventura grafica che ci sta sotto non sia poverissimo, una successione di cliché e trope da principio a fine: oggetti da ricombinare le cui componenti sono sparse per mezzo livello perché sì, plot door ogni due metri, aggeggi che li provi ad accendere e ti si rompono in mano ma, guarda te, li puoi aggiustare con un tagliaunghie e del filo interdentale e via così (poi tutte le cose in dettaglio onestamente non me le ricordo tanto bene, ora come ora). In generale, voglio dire, ti propone enigmi e problemi da risolvere che, vabbè, a me son parsi un bel po' stanchi ma, soprattutto, palesemente non sono messi lì per il personaggio o per la storia, ma per il giocatore. Io questo l'ho trovato molto frustrante e, quel ch'è peggio, molto nocivo per l'immersione.

Gone Home cade un po' nello stesso errore e la maniera in cui si trovano le combinazioni delle casseforti/armadietti/schedari ne è un ottimo esempio. E' una maniera volutamente semplice di approcciare il problema, ma che risulta banale in questo caso (e amen), stridente in quello di Amnesia (e ne è a mio avviso il difetto principale).


Il discorso di Shocker verteva principalmente su quello infatti l'accostamento all'avventura grafica l'ho trovato stonato.
Amen cmq, ho capito il tuo discorso, ma trovo questo aspetto della cosa meno interessante (principalmente perché riguarda un campo che invece è stato già ampiamente esplorato).

E' una componente secondaria (non così secondaria in Amnesia), ma c'è. La ricostruzione dei fatti è sostanzialmente un grosso rompicapo da risolvere e il modo in cui si prosegue ha diversi punti in comune con le avventure grafiche vere e proprie.

Certo, infatti anch'io sono più che disposto ad abbuonarglielo, però fa comunque parte dell'esperienza.
Gran gioco. Come sempre gli indie pisciano in testa alle altre produzioni da mille mila dollari.
È incredibile come spali merda quasi su tutto, ma vai in estasi ogni volta per i "non giochi".

Guardarsi un film ogni tanto non sarebbe meglio?
iniziato stasera e finito in 3 ore, leggendo tutto, anche le lattine di fagioli.

Non mi è dispiaciuto per niente. Parte tutto che sembra sia successo chissà che, poi ti riporta coi piedi per terra per raccontarti una storia non meno importante, anzi toccante e decisamente realistica. Buona la recitazione, bella l'OST.
La casa, per quanto siano stati costretti a farti sbloccare via via le varie sezioni per permettere di narrare la storia seguendo un filo logico, e le varie lettere anche personali sparse a giro, è resa in maniera credibile. Troppo forte trovare e leggere le cartoline, i post-it, le piccole cose che fanno da supporto alla storia principale.

Ne è valsa sicuramente la pena per 6€ Da non perdere assolutamente a questo prezzo