GW, Japan.
Così diventa proprio una montagnetta orribile.
minchia sì è orrendo
Gli danno una mano di bianco se la situazione dovesse perdurare
19 ottobre 2024
Astratto
Noi sottoscritti siamo scienziati che lavorano nel campo della ricerca sul clima e riteniamo sia urgente richiamare l’attenzione del Consiglio dei ministri nordico sul grave rischio di un importante cambiamento della circolazione oceanica nell’Atlantico. Una serie di studi scientifici degli ultimi anni suggerisce che questo rischio è stato finora ampiamente sottovalutato. Un tale cambiamento della circolazione oceanica avrebbe impatti devastanti e irreversibili soprattutto per i paesi nordici, ma anche per altre parti del mondo.
Firmato 44 massimi esperti sulla circolazione oceanica.
Riepilogo
Prof. Guðfinna Th Aðalgeirsdóttir, University of Iceland, Faculty of Earth Science
Prof. Nathan Bindoff, University of Tasmania, Australia
Dr. Halldór Björnsson, Icelandic Met Office, Iceland
Prof. Andreas Born, Bjerknes Centre for Climate Research and University of Bergen, Norway
Prof. Niklas Boers, Potsdam Institute for Climate Impact Research and Technical University of
Munich, Germany
Dr. Rei Chemke, Weizmann Institute of Science, Israel
Dr. Lijing Cheng, Institute of Atmospheric Physics, Chinese Academy of Sciences
Prof. John Church, University of New South Wales, Australia
Dr. Femke de Jong, NIOZ Royal Netherlands Institute for Sea Research, Netherlands
Prof. Peter Ditlevsen, University of Copenhagen, x`
Prof. Sybren Drijfhout, University of Utrecht, Netherlands; University of Southampton, UK
Prof. Matthew England, University of New South Wales, Australia
Dr. Georg Feulner, Potsdam Institute for Climate Impact Research, Germany
Dr. Kikki Flesche Kleiven, Bjerknes Centre for Climate Research, Norway
Prof. Áslaug Geirsdóttir, University of Iceland, Faculty of Earth Science, Iceland
Dr. Sjoerd Groeskamp, NIOZ Royal Netherlands Institute for Sea Research, Netherlands
Prof. Steingrímur Jónsson, University of Akureyri and Marine and Freshwater Research Institute,
Iceland
Prof. Caroline Katsman, Civil Engineering and Geosciences, Delft University of Technology,
Netherlands
Dr. Torben Koenigk, Rossby Centre, Swedish Meteorological and Hydrological Institute, Sweden
Joseph Henry Lacasce, University of Oslo, Norway
Prof. Tim Lenton, University of Exeter, UK
Prof. Anders Levermann, Potsdam Institute for Climate Impact Research, Germany
Prof. Wei Liu, University of California Riverside, USA
Prof. Gerrit Lohmann, Alfred Wegener Institute, Germany
Prof. Michael Mann, University of Pennsylvania, USA
Dr. Gerard McCarthy, Maynooth University, Ireland
Dr. Elaine McDonagh, NORCE and Bjerknes Centre for Climate Research, Norway, and National
Oceanography Centre, UK
Prof Trevor McDougall, University of New South Wales, Australia
Dr. Joonas Merikanto, Finnish Meteorological Institute, Finland
Prof. Sebastian Mernild, SDU Climate Cluster, University of Southern Denmark
Ulysses Ninnemann, Bjerknes Centre for Climate Research and University of Bergen, Norway
Prof. Stefan Rahmstorf, Potsdam Institute for Climate Impact Research, Germany
Prof. Markus Rex, Alfred Wegener Institute, Germany
Prof. Katherine Richardson, University of Copenhagen, Denmark
Prof. Johan Rockström, Potsdam Institute for Climate Impact Research, Germany
Dr Anastasia Romanou, NASA Goddard Institute for Space Studies, and Columbia University, USA
Associate Prof. Angel Ruiz-Angulo, University of Iceland, Faculty of Earth Science
Prof. Thomas Stocker, University of Bern, Switzerland
Dr. Didier Swingedouw, French National Center for Scientific Research (CNRS), France
Prof. David Thornalley, University College London, UK
Prof. Petteri Uotila, University of Helsinki, Finland
Prof. Yulia Yamineva, University of Eastern Finland, Finland
Dr. Chenyu Zhu, Institute of Atmospheric Physics, CAS, China
Qui in italiano:
Variazione media annuale della temperatura in uno scenario futuro idealizzato di raddoppio della CO2
in cui l’AMOC è completamente crollato.
Praticamente potrai decidere se arrostirti o congelare.
Pensa di essere a londra, esci alle 18 col cappottino per l’ape, fai tre metri, ti si spegne l’iphone e poi ti cade un coglione in necrosi nelle mutande.
Se invece stai a milano esci sempre alle 18 in camicia, fai tre metri e ti esplode l’iphone nel culo, ti cade sempre un coglione in necrosi nelle mutande per rinculo.
Se invece stai a palermo, esci alle 13 per il pranzo, fai sempre tre metri, ma ti decomponi in un puff non resterà manco la dentiera per identificarti.
Non ci saranno più le mezze stagioni.
"c’è una media sicurezza che la circolazione oceanica atlantica non si bloccherà bruscamente prima del 2100,
quindi noi almeno questo scenario non lo vedremo
il paragrafo dopo:
Lo scopo di questa lettera è di richiamare l’attenzione sul fatto che solo una “media sicurezza” che l’AMOC non si blocchi non è rassicurante e lascia chiaramente aperta la possibilità che succeda addirittura durante questo secolo.
sì chiaro c’è la possibilità ovviamente
Considerando che tutti questi modelli si stanno dimostrando estremamente ottimistici, io non ci conterei.
Per altro si, noi non ci beccheremmo il peggio del climate change (cioè il totale collasso della società), ma i vostri figli si. Per noi il problema principale sarà che beni primari come acqua e cibo diventeranno la componente principale del nostro budget.
Io ho sempre l’impressione che molti pensino a questo collasso come ad un ON/OFF, il giorno prima avevi i grattacieli e il giorno dopo Atlantide è sommersa.
Ma la realtà è che stiamo parlando di un lungo deterioramento delle condizioni di vita, dove sicuramente ci saranno momenti di cesura ad esempio nei conflitti, per lo più sarà un lento peggioramento.
bhe perchè per quanto sia veloce il GW rispetto ai cambiamenti climatici naturali, rispetto alle vite dell’essere umano è cmq “lento” ed è uno dei tanto motivi per cui faremo la fine della famosa rana
cmq giusto per la cronaca, 2 novembre, e si sta con le finestre aperte e 24 gradi in casa, nelle pre-alpi neanche in qualche pianura/mare ecc.
intanto a Valencia continuano a estrarre cadaveri
dio stronzone tanto chi deve capire non è rimasto nel fango
cmq il parcheggio sotto terra del centro commerciale ha tipo 6k di posti disponibili , quel giorno era aperto e non si pagava… non oso pensare quante persone stanno la sotto…
bhe qui quando ci fu l’alluvione 30 anni fa, l’unico ponte che rimase in piedi era un ponte medioevale a 3 campate, tutti quelli moderni spazzati via
poi fortunatamente hanno costruito la diga sull’olona e ci sta salvando il culo ad ogni evento estremo per ora.
Stamattina finalmente si è acceso l’allarme gelo nella macchina
+2°C
Eh anche qua fa freddo.
18 gradi previsti oggi.