Global warming (Part 1)

tipo qualsiasi cosa trovi in questo sito:

http://www.ipcc.ch/


Non hai letto la pagina ma solo il dominio, l'articolo ti dava ragione


ma... non e' vero...


Ma esiste ancora dopo scandali vari eetc....?

Mi ricordavo che era un ente fantoccio tra parentesi che si basa ancora su modelli di decenni fa totalmente superati (ovvero che il gw previsto da quei modelli era eccessivamente catastrofico rispetto alle misurazioni della nasa fatte negli ultimi 15 anni).


L'articolo dice che l'argomento "anche gli altri pianeti si stanno scaldando" è falso perchè i dati non dimostrano affatto questo.

Quindi l'articolo dava ragione a darth nel dirmi che non ero informato correttamente
Ok non avevo capito cosa volevi dire


non so niente degli scandali

che usino modelli datati non credo, nel senso tutto il processo dura sempre 4/5 anni per cui i modelli posso essere leggermenti inferiori allo stato dell'arte pero tieni conto che essendo questo l'ente principale sul cambiamento climatico includono praticamente tutto lo stato dell'arte dei modelli al momento della selezione. Inoltre non usano un solo modello ma tutto e' costruito su medie di decine di modelli in modo da evitare bias dei singoli modelli


errore mio, parto sempre un po' prevenuto verso siti casuali


Chiaramente stavo descrivendo i miei ricordi sintetizzando.

Se avrò abbastanza tempo riprenderò a cercare info in giro.

Ad ogni modo sono convinto che il problema non è tanto nel chi è causa del gw (uomo, sole, alieni) ma la gestione degli effetti, e la nostra civiltà non è molto famosa nell'essere lungimirante verso se stessa...


Già, questa fu la prima strategia che impiegarono, ed alcuni persistono nell'utilizzare, per dissuadere l'argomentazione dalla scena pubblica; oggi sono vagamente più sofisticati e piuttosto che negare l'esistenza del problema lo riconoscono pubblicamente e rassicurano di "star lavorando al problema", e riempiono il marketing di termini come "green", "eco friendly", "emissioni zero".
Per non sapere né leggere né scrivere io farei le seguenti cose.

Nel breve termine:

- limitare il più possibile l'allevamento di mucche e sostituirlo con allevamenti i canguri (le mucche producono tantissimo metano, i canguri non ne producono).

- eliminare carbone, petrolio e gas il più possibile, sostituendolo con energie rinnovabili e nucleare.

- ripensare l'isolamento di tutte le costruzioni, molte abitazioni/uffici sono uno spreco energetico in mattoni.

- tassare violentemente le automobili (a benzina/petrolio) e cercare di portare tutto su trasporti pubblici.


Nel medio periodo:

- Ripiantare foreste e verde ovunque si può

- usare l'idea dell'Intellectual Ventures di creare una coperta di zolfo che limiti il passaggio dei raggi solari di qualche decina di punti percentuale (essenzialmente ricreare le condizioni atmosferiche dello scoppio di un grosso vulcano).

Lungo periodo:

- diminuzione della popolazione, tipo essere la metà entro 50 anni


Il fatto è che i politici si preoccupano solo dei sondaggi su 3 mesi successivi, qualsiasi cosa rientri in un arco temporale più lungo è evitata.

E' abbastanza probabile un collasso generale dell'umanità, un'estinzione di massa credo sia quasi impossibile, ma una riduzione del 90-95% dell'umanità no. E' già successo in passato (Maya, Isola di Pasqua...). Per farsi un'idea di cosa possa succedere, date un'occhiata a Collasso di Jared Diamond (in before Jared Diamond merda).


eh, una strategia alternativa ma simile è quella che io chiamo "strategia South Park"

Prendi il più inutile idiota nazianimalista che si veste solo di fibra sintetica e lo metti a dibattere con il più inutile idiota al soldo di Exxon e poi fai capire al pubblico come "vedete? gli estremi che si toccano, il giusto che sta nel mezzo omg la verità non sta mai da una parte capito la lezioncina eh eh?"





il problema secondo me, è che paradossalmente l'economia (capitalistica) guadagna sulle differenze di ricchezza e sullo spostamento di denaro (diciamo il commerico).
Un disequilibrio così marcato di risorse creerà posti di lavoro e zone più ricche di altre. Ma in decine di anni, e quindi l'uomo avrà modo di "adattarsi" in qualche maniera senza essere decimato.
(forse?) (boh... indimostrabile... )

Al contrario anche il mantenere l'equilibrio costerà e farà girare l'economia (la green economy per intenderci) che è comunque in mano a The Seven Sisters (il cartello del petrolio).

Alla fine visto dove stanno scommettendo le grandi aziende, direi che quello scenario è quello che farà guadangare loro più soldi e non
sono troppo convinto che sia anche quello migliore per l'umanità (magari sì, ma la dimostrazione è ardua, forse ci stanno pensando).

quindi secondo me spingeranno l'economia del petrolio fino a un certo punto (finchè il rapporto profitto mercato sarà massimo) e poi si convertiranno al green
(quando il rapporto profitto mercato sarà massimo) ( difatti che il pianeta si stia scaldando da quanto lo hanno dimostrato 40 anni? )

Il processo di conversione economica durerà decenni ed è già iniziato (cioè hanno già inziato ad investire pesantemente sul green)
settore che sta diventando trainante e che negli ultimi anni sta crescendo a due cifre.
(l'unico insieme all'IT).

che poi se ci fosse qualche palentologo mi piacerebbe sapere che temperature c'erano sulla terra nel giurassico? o nel cetaceo o quello che è...
( prima che tutte quelle foreste fissassero la CO2 in cellulosa e che i batteri la trasformassero in petrolio
e che l'uomo bruciando il petrolio rimettesse tutta quella CO2 nell'atmosfera ).

il mio ragionamento è ipotetico ed è fondato su alcune ipotesi quindi
Il problema non è unicamente l'aumento della temperatura ma la velocità con cui sta avvenendo.
Presumibilmente le prime vittime della crisi ecologica sono e saranno le specie appartenenti alla megafauna, perché si adattano più lentamente ai cambiamenti. Ma non è detto che non arrivino brutte sorprese anche da organismi con cicli riproduttivi più veloci (e che in genere rappresentano la base della catena).
Purtroppo una soluzione semplice non esiste.


Spoiler

Mi cercavate?
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Se questo global warming comporta l'inondazione della pianura padana fino a, diciamo, Cremona, a me sta anche bene...

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Reinvestire quel trilione di $ spesi in armamenti nella fusione calda? O detto in altri termini, massiccio spostamento delle risorse pensanti e ingegnerizzanti solo su quel singolo problema? Magari in 10 anni lo crackano.

Il fatto che il nuovo corso tenuto al PoliMI dal papà di Climalteranti si chiami "Mitigazione dei cambiamenti climatici" dovrebbe già far capire la vana speranza, ormai, di avere vere e proprie soluzioni.


Purtroppo la ricerca non funziona in maniera lineare. Si potrebbe pensare di aumentare il numero di centrali a fusione, ma serve anche una maggiore comprensione del fenomeno, che ora non c'è.


come dire che un progetto da 300 gg/uomo non si fa in 1 giorno con 300 uomini?