Gli obiettori di coscienza sono il 90% del totale

Adoro la posizione moderata e ragionevole di Fuz.


Ti sbagli veramente di grosso, ma proprio di grosso, il fatto che i medici siano al 90% obiettori, nella cui percentuale rientro anche io, ha a che fare (dalle esperienze che ho avuto io) solo in piccola parte con questioni religiose ma soprattutto con questioni filosofiche e culturali.

Ogni medico riceve un'educazione che comprende anche studi di embriologia e di bioetica, il fatto che a te manchino queste due nozioni culturali t'impedisce di capire perche` il 90% dei medici e` abortista, aldila` di religioni o infiltrazioni di Comunione e Liberazione che non c'entrano proprio niente.

Se tu avessi una minima idea di cosa e` quello che vai a uccidere nell'aborto, sia dal punto di vista cellulare, che dal punto di vista filosofico, faresti parte del 90%, e capiresti che la scelta dell'obiezione e` di tipo logico-razionale e non cattolico-cristiana.

Il fatto che il medico sia libero di scegliere se praticare l'aborto o meno, e` sullo stesso piano della liberta` di scelta che il medico ha nel darti la terapia quando tu la richiedi; se vai dal medico e gli dici che vuoi dei FANS e lui non te li da e` libero di negarti questa terapia semplicemente perche` il medico sa` cosa sono e sa quando darli, ha le competenze che a te mancano, lo stesso vale per l'aborto, a te mancano queste competenze, ed il medico, in base a queste competenze, e` libero di scegliere cosa sia piu` giusto fare, agendo in "scienza e coscienza".
Spiegale queste motivazioni filosofiche.
flame gigantesco in arrivo


faith, non ci credi nemmeno tu a quello che hai scritto e se ci credi allora sei anche un po' ingenuo

e comparare la richiesta di un medicinale con l'aborto


Neanche per un cazzo, l'aborto non è una terapia è una scelta insindacabile.


Ne sono invece fortemente convinto, e sono agnostico.

E no, non sono ingenuo, vedremo a fine discussione chi e` l'ingenuo

E no, non sto comparando la richiesta di un medicinale con l'aborto, non ho mai parlato di quello nel mio post, sto parlando del concetto di aborto in generale, non dei mezzi per ottenerlo.
Comunque ha ragione su alcune cose: si può essere anti-abortisti anche senza essere cattolici.
Peccato che fra le righe (ma neanche tanto fra le righe) mi sembra di leggere che avere certe nozioni di filosofia e di biologia ti porti quasi necessariamente a essere antiabortista... E questa è una sciocchezza.
E comunque la formazione cattolica filtra anche nei non cattolici. Sarebbe interessante confrontare le statistiche italiane con quelle dei paesi protestanti.
Se è una roba filosofica perchè c'è solo in Italia questo fenomeno?


"Non e` una terapia ma una scelta insindacabile" scusa ma mi strappa un sorriso

Chi la classifica come una scelta insindicabaile scusa? E poi scelta di chi? Io la classificherei come una prestazione medica e come tale nel codice dentologico viene fatta rientrare nei binari che devono seguire le terapie, quindi deve seguire i canoni di quest'ultime. (O meglio, il codice deontologico e` un po` ambiguo e lascia all'interpretazione, ma ci sono diversi indizi che la fanno rientrare nei binari delle terapie).
Si ok, vediamo questi argomenti filosofici che dovrebbero spingere verso l'antiabortismo


Massì dai, è il classico fenomeno in cui se sei costretto ad adeguarti a una certa linea di pensiero, o sei psicologicamente saldo e riconosci di essere piegato, o cominci a convincerti che in fondo è tutto buono e giusto.




Un altro thread di 120 pagine in cui ne scalzi uno ne salta su un altro tra i vari cyberintegralisti lawd.


Dare nome falso prima del coito?


Oltre a nozioni di filosofia e biologia direi di aggiungere allora anche una dose di empatia e di umanita`; comunque non mi riferivo di per se` a sole questioni filosofiche che fanno rientrare la morale di mezzo, la morale diciamo e` una conseguenza.

Tu hai scritto "avere certe nozioni di filosofia e di biologia ti porti quasi necessariamente a essere antiabortista... E questa è una sciocchezza", perche` hai pensato che sicuramente io mi stessi riferendo a quali mezzi filosofici? Quelli che indagano la morale?

Sorridi pure


Legge 194 del 1978



Della persona che vuole vedere applicato un suo diritto.


Che sei obbligato a ottemperare (Edit: Che dovresti essere obbligato a ottemperare)


E come tale devi applicare la terapia piu consona alla richiedente che garantisca meno rischi.

C'è altro da aggiungere ?

No, stavo pensando principalmente alla riflessione filosofica sul concetto di persona.


L'empatia e umanità non ti dicono che far passare il mercato dell'aborto al nero, con tutti i rischi connessi, oppure lasciarlo a chi ha i soldi per farlo all'estero è piuttosto pessimo?

Poi ripeto perchè solo in Italia se è tutto così filosofico?


Io sono abastanza d-accordo. Il punto però a sto punto diventa: se il 90% dei ginecologi sparisce, la situazione non cambia.
Mancheranno sempre e comunque medici abortisti.
Sul fatto che un medico possa o meno rifiutarsi io resto ancora d'accordo.
Il compito di un medico di salvare una vita viene prima di un rispetto legislativo, specie quando la stessa legge lo garantisce.
Se una persona considera l'aborto un omicidio penso sia disumano obbligarlo a fare un operazione che non rientra nei doveri fondamentali di un medico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_Ippocrate
(nella versione antica diceva appunto di non praticare l'aborto).

Visto che un ginecologo si occupa di mille cose mi pare insensato per una operazione escluderlo da tutte le altre pechè se appunto il 90% di colpo smettesse di esserlo e rifiutasse di fare ginecologia passando ad altro, non solo si ridurrebbe il numero di abortisti, ma anche di ginecologi totali.
Una soluzione sarebbe avere una figura di abortista puro. il punto é che a sto punto sarebbe un lavoro tedioso e si ridurrebbe ancora di più il paniere di personale.