Gli effetti della Crysis

che thread stupendo
allora ,accantono un attimo il mio essere dentro questo forum e vado in modalita' seria...

ho una mia casa vuota di grandezza media che non riesco a vendere e continuo a pagarci troppi soldi per mantenerla,i miei hanno 1 casa medio-grande+un buco di 6x6mt in molise sempre pure quello da mantenere

lato lavoro ho una ditta in cui siamo in 4 e il lavoro ci sta' (scarseggia nei peridi freddi ma in quest ultimo no) anche se sono i clienti non paganti il vero problema....
lavoro molto e faccio un lavoro poco reperibile (in pochi sarebbero disposti e in grado a farlo)

non mi lamento ma neanche mi piace questa situazione onestamente

purtoppo il mio essere nel limbo mi ha spinto a pensare a un sistema lavorativo nuovo e tutto mio ma questo non esser preso male misto a un menefreghismo verso il futuro mi ha bloccato sin ora a sviluppare cio' che so fare e che in pochi arrivano a capire-fare (e nonvoglio passare per uno che si vanta anzi)
una volta avviato il tutto molto probabilmente farei soldi a palate e infatti nel piano ho anche idea di andarmene da questo paese portandomi via l attrezzatura

ma mi manca un serio input per partire che non riesco a trovare

dalle mie parti si dice che quando l acqua ti arriva al culo impari a nuotare ma a me fin ora mi e' arrivata massimo alle ginocchia:/

boh vedo il mondo intorno a me impoverirsi via via eppure non mi interessa mentre invece dovrei puntare a qualcosa di meglio


Chi lo ha preso per il culo? parlavo sul serio, una volta tanto il karma ha dato atto di combinare qualcosa di giusto
Personalmente la crisi non mi ha toccato a livello economico (per ora) ma non mi fa sperare bene per il futuro. Ho un lavoro decente in un'azienda molto grande, ma il mio settore è in crisi nera e rivedersi altrove è molto difficile, se la mia azienda fallisce sono rovinato. Per questo motivo sto immobile: non penso a fare figli, di un mutuo manco a parlarne. Vivo giorno per giorno. Quello che mi preoccupa soprattutto è la dilagante mancanza di prospettive ed il deterioramento del tessuto sociale del paese.

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maddai cazzo, manco al call center di indonesiani senza braccia
Io purtroppo non so molto, devo ancora finire la magistrale, ma TUTTI quelli che ho sentito più grandi mi raccontano due storie uguali: 1)se ne vanno fuori e vivono 2) rimangono qui e dopo 1 anno di inattività trovano qualcosa al limite dello schiavismo (gente che lavora per 800 euro 8 ora filate cambiando ogni settimana orario di turno, della serie questa settimana 0 - 8, quella dopo 4 - 12 e così via).

Indovinate cosa farò io
Io ho lasciato l'Italia nel 2011 per un master all'estero (decidendo di mettermi sulle spalle un debito abbastanza grosso), quando l'ho completato ho passato un mesetto a cercare lavoro (da LA a Sydney, letteralmente ), sono finito a Bruxelles per uno stage di 3 mesi a 500 euro al mese in una NGO, poi mi ha assunto una multinazionale per un altro stage e ora ho un contratto con questa stessa azienda che mi permette di togliermi diversi sfizi.
In soldoni, la crisi l'ho sentita poco, ma immagino che avere una mobilita' geografica estesa a tutto il mondo mi abbia aiutato non poco
Il mondo è cambiato troppo in fretta, la maggior parte dei cristiani non sono venuti al mondo per fare corsi di aggiornamento ogni tre mesi lavorando da dipendente o passare venti ore al giorno a studiare metodi per migliorare la propria condizione di vita.

Il declino è cominciato quando alla massa hai tolto le fabbriche da dieci ore al giorno ma con la sicurezza di avere una minestra calda e un letto.

Massimo cinque anni e tutti sti problemi saranno passati.


In che senso ?


Nel senso che c'è un limite a quanto succo puoi spremere da un limone, se veramente per altri cinque anni continuasse l'attuale situazione: cioè che la gente non può progettare di comprare una casa, non ha stabilità economica e non ha i soldi per comprare un balocco al proprio figlio perchè la nonna è morta quindi addio alla pensione con la quale arrivavo a fine mese è evidente che in una situazione del genere o le cose cambiano o ci si muoverà in massa.

O si torna in campagna o veramente si torna a uno stile di vita da pane e acqua ma così com'è ora è impossibile sostenere l'attuale stila di vita delle persone dove un telefonino costa un mese di stipendio

O magari davvero crolla l'UE ognuno torna per i cazzi i suoi e dopo un 2/3 anni di ovvio disagio si torna a stampare la moneta che serve e se ne serve di più si stampa di più
Non è scritto su nessuna pietra che l'Italia debbe riamanere una nazione del primo mondo (in molti campi di fatto non le è) quindi la mia speranza è che l'Unione Europea rimanga in piedi e continui il suo processo di solidificazione mentre il nostro caro paese diviene per l'Unione cio che l'Alabama è per gli USA nella speranza di un transito osmotico di stili di vita e di governo. Alternativamente benvenuti nella nuova Etiopia.

E condivido parola per parola l'opinione di Tofat sulle meccaniche del mondo del lavoro.
Io non faccio un cazzo e vivo con i miei.

Grazie al cielo sono un super nerd e l'unica spesa aggiuntiva sono i watt che consuma il pc


Ma sai l'Italia è un pease molto particolare, a livello geografico siamo importantissimi quindi qualunque sia la potenza mondiale avrà sempre interesse nell'esserci "amica" per convenienza (è stato per l'URRS è ora per gli USA).

Abbiamo il patrominio UNESCU più ampio del mondo (49).

A livello climatico possiamo offrire turismo che va dallo sci al mare, cibo migliore del mondo e via dicendo.

Il nostro è un paese che per morire nel vero senso della parola ce ne vuole ma tanto proprio, non a caso da decenni siamo tra il top del vecchio continente (esclusi gli ultimi 10 anni in cui si salva solo la germania perchè spolpa gli altri).

Guarda le altre nazioni.. il portogallo suca da una vita, la Spagna ha un trend di 50anni di crisi 2 anni di ripresa e ora ancora crisi, poi ci sono germania e inghilterra che se la cavano egregiamente e i paesi del nord idem. Tutto l'est europa ha sempre fatto schifo e così continuerà a fare.

E noi siamo sempre stati più vicini a germania e inghilterra che a spagna e portogallo, è inutile elencale per l'ennesima volta l'eccellenza dei prodotti italiani e della nostra industria.



C'è chi nasce Einstein e c'è chi nasce Stachanov


Appunto siamo rilevanti all'interno di un quadro più ampio e pensare di mantenere l'attuale standard di vita con turismo e buon cibo è furviante; quello che conta ad oggi è pianificazione e stabilità entrambi fattori mancanti nel nostro sistema. Tanto per fare un esempio se salta il Vesuvio l'Italia passa direttamente nella classifica delle nazioni fallite prima che la cenere tocchi il suolo ma ovviamente oltre ad un sommamente ridicolo e lacunoso progetto di evacuazione non abbiamo piani di contingenza reali.

Questo è un paese vecchio che lo sta diventando sempre di più che ha già avuto il suo momento di gloria.


Si è vero, ma rimaniamo pur sempre un paese con delle solide basi storiche, se il portogallo lancia il "Made in Portugal" il mondo gli ride in faccia, se l'Italia investe nuovamente sul "Made in Italy" il mondo si inchina, guardavo proprio qualche giorno fa un documentario sull'industria automobilistica americana: in pratica quando volevano far uscire un modello "speciale" chiamavano in italia per farsi fare la carrozzeria perchè eravamo i migliori del mondo; ed è il più stupido degli esempi.

Noi tra Turismo Ludico(Mare+Montagna)/Culturale + Cultura del Cibo + Made in Italy + Clima + Posizione strategica abbiamo la possibilità di stare in vetta al mondo (che poi non è che ci sia tanta concorrenza).

E' come iniziare una partita di briscola con Asso/Tre/Re in mano
Peccato avere una classe imprenditoriale e politica ridicola nonchè una cittadinanza con un senso civico sotto zero.
Tutte le nostre eccellenze umane sono ormai all'estero
Opinioni sicuramente condivisibili ed oggettivamente vere (per come il mondo è strutturato attualmente almeno) ma tendo a pensare che vedere il duo turismo / "made in Italy" capace di mantenere in piedi una nazione del primo mondo sia comunque una prospettiva ottimistica; il clima ad esempio può e si sta trasformando in un nemico piuttosto che nella risorsa a cui molto fanno affidamento ed il traffico mercantile mediterraneo potrebbe ridursi notevolmente se il programma di ferroviario transcontinetale cinese trovasse interesse. Ci serve industria, energia, peso in campo politico e diplomatico se vogliamo sopravviere a questo secolo e mentre altri si preparano noi continuiamo a perdere posizioni in tutti campi per colpa di logiche campanilistiche e clientelari apparentemente inespugnabili.
I vostri amici/conoscenti che hanno preso il largo come sono messi? Dove si sono diretti e a fare cosa?

Quelli che conosco io sono distribuiti tra USA, Germania, Ungheria, UK in campi che vanno dall'ingegneria aerospaziale, all'economia (marketing - commercio elettronico) e la giurisprudenza. Nessuno ha trovato l'eldorado, ma una situazione molto più accettabile rispetto all'italia, sia come salari che come condizioni di lavoro, prospettive di crescita e relative gratificazioni.

Un telefonino costa anche 15 euro. Se vuoi ce ne sono anche da un anno di stipendio, di un americano.
Nella maggior parte dei paesi del mondo il tenore di vita è peggiore e non si muove nessuna massa.
Il problema italiano è il comparto istituzionale incapace di innovarsi e aggiornarsi.
Quello che deve fare l'italia è esattamente quello che ha fatto la germania che fino al 2004 2005 era il paese europeo dalla crescita più debole.
Non lo si fa perché ogni piccolo settore sociale tenta di difendere quei privilegi di rendita che causano problemi a tutto il sistema economico. Se tutti rinunciassero a questi piccoli privilegi in pochi anni staremmo TUTTI meglio, in un paese più produttivo capace di creare più benessere per tutti. Il problema è nessuno è disposto a rinunciarvi e nessuno si cura dei costi sociali, pesa anche il fatto che la politica si pubblicizza come difensore di queste rendite.
Io conosco gente che generalmente scelse, all'epoca, la Spagna come destinazione ultima e molti sono stati costretti al rimpatrio; migliore la questione degli espatriati in Francia sebbene non abbiano una vita rosea. Sinceramente i conoscenti con maggior successo tra la compagine a me più vicina sono quelli emigrati drasticamente in Australia o Cina, loro davvero hanno intrapreso una strada potenzialmente molto redditizia.


Per la cittadinanza sono daccordissimo, quando abbiamo vinto i mondiali ho visto talmente tanta gente in giro e ad assaltare i bus che se lo facessero per i problemi veri porti a termine una rivoluzione nel giro di un paio d'ore

Per le eccellenze è un discorso particolare, io sono convinto che se metti le persone (eccellenze in questo caso) nelle condizioni di lavorare bene in italia sarebbero contentissimi di rimanere nel loro paese (e parliamo di Italia, non di Uganda e che cavolo!)



E' vero che Turismo+Made in Italy non basta, ma pensa che noi li abbiamo e gli altri no, quindi è tutto valore aggiunto a quanto di buono gli italiani sanno fare.

Peso politico: noi abbiamo sfornato personalità riconosciute in tutto il mondo e che hanno preso parte per decenni al futuro d'europa e del mondo fino a una 30ina di anni fa..

Pare che il golpe borghese sia stato annullato perchè andreotti ha dato la sua parola agli usa che avrebbe fermato il comunismo in italia.. se fosse vero abbiamo avuto nel nostro paese una persona la cui parola mette fine ai piani degli usa per proteggersi dal comunismo.. poi possiamo discutere il personaggio ma è un altro discorso

Nel campo scientifico non c'è bisogno di elencare quanto gli italiani abbiano preso parte alla vita sceintifica degli ultimi 150 anni