Giunta di Napoli - De Magistris, ti osservo



Dovete da capire che i giochi di potere sono parte integrante della politica, e funziona tutto finche 2 o piu schieramenti si fanno le scarpe a vicenda quando uno dei 2 sgara troppo rendendosi vulnerabile ad indagini e condanne.

Non esiste nemmeno nel piu democratico e "ben funzionante" paese al mondo l'assenza di questo meccanismo eh!

Il punto è se il tal politico o imputato ha commesso o no il fatto, se poi il magistrato o la polizia han indagato perche gli sta sul cazzo l'imputato o no è irrilevante, punto.

Anzi, fa parte del farsi le scarpe a vicenda, mantenendo il panorama politico "decente"...

Se manca questo meccanismo,come manca in italia, il panorama politico peggiora di anno in anno.

Quindi basta co sta storia, non esiste NESSUNO imparaziale al 100%, e oltre a questo l'imparzialità non serve, eh! servono fatti, indagini reali, colpevole o no, punto.

Altra cosa è che è normalissimo che ora la destra e in parte pure la sinistra, attacchino e cerchino di screditare de magistris, è un outsider, sta scomodo a TUTTI... io darei ancora meno ascolto del solito alle sparate sui giornali e in tv...
Personalmente sono daccordo con Napolitano e con Palamara che non sono 2 stronzi a dirla tutta, questa scelta di Narducci come assessore sarebbe stata da evitare, la separazione tra politica e magistratura è qualcosa che va sempre preservato e se esiste un codice deontologico un motivo ben preciso esiste, quello cioè di evitare che nascano sospetti sull'imparzialità della Magistratura
vero che i sotterfugi e raggiri esistano ovunque e che siano una componente della politica stessa
ma occhio che demagistris (e tonino ) acchiappano parecchi voti facendosi portabandiera della legalita ecc

ai fini pratici i voti arrivano (e tonino questo ben lo sa) ma il problema e' che poi devono dimostrare loro in primis di esser onesti e ligi al dovere e spesso qui si nota se si e' mossi da dei veri principi o si prenda per il culo l elettorato ( e tonino preso singolarmente purtoppo ricade nel secondo caso)
per il discorso su napoli beh penso che demagistris doovrebbe fugare ogni dubbio o meglio buttare tentare di buttare acqua sul fuoco rendendo la cosa piu plausibile possibile
fare spalluccie e' la peggior situazione che puo intraprendere


okkio che con questo discorso passi dalla parte pposta perdendo di vista molte ottiche diverse

se domani 2 finanziari incazzati col mondo prendono di mira 1 azienda a caso stai sicuro che qualcosa trovano per quanto caxxata sia

un conto e' tentar di far tutto in regola un altro e' rasentare la perfezione
Terminator io sono di Milano, ma sono più interessato a De Magistris che a Pisapia tienimi aggiornato grazie
per adesso, di SERIO c'è che la lega ha bloccato il decreto nel cmd di ieri che consentiva di portare fuori dalla campania la monnezza in eccesso

ovviamente, la lega adesso deve far vedere al proprio elettorale che loro lo tengono senpre duro...

caldoro già ha annunciato battaglia (ricordiamo, e corregetemi se sbaglio, che l'onere dello smaltimento finale dei rifiuti è affidato alla regione, l'onere di trovare le discariche alla provincia retta da Cesaro e a demagistris, che dal primo luglio ha annunciato l'inizio del porta a porta, spetta la raccolta della monnezza cittadina tramite l'asia)

intanto la monnezza ha ripreso ad accumularsi pericolosamente un pò dappertutto

tra 5 giorni saremo di nuovo al collasso se non si sblocca la situazione


Non so se hai letto il link che ho postato sul altro thread ..
http://www.landino.it/2011/06/l%E2%80%99acqua-che-non-e-acqua-ovvero-l%E2%80%99abuso-di-una-istituzione-democratica-il-referendum/
Non è che ora il referendum del acqua andando ad abrogare la legge Ronchi-Fitto ha modificato un po le cose anche per quanto riguarda i rifiuti ??
wot da sito sconosciuto

no, non ho letto e, pertanto, non lo so

in ogni caso, le elucubrazioni mentali di chi voleva far passare il NO ai referendum sull'acqua non mi interessano

i referendum, per i cittadini, hanno avuto il significato semplice:

1) ACQUA PUBBLICA
2) NO AL NUCLEARE
3) NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO AL PUTTANIERE

tutto il resto è fuffa e qualsiasi altro problema legato ad eventuali norme scrittte in cirillico abrogate dal referendum non interessano e non possono giustificare alcun merdaio
articolo di ieri messo oggi on line dal il mattino

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=152748&sez=NAPOLI

L'intervista/ Sodano: «Cinque impianti compost, differenziata e stop discariche»

di Luigi Roano

NAPOLI - L’ufficio è ancora spoglio, ci sono solo sedie e scrivanie, ma Tommaso Sodano, il vicesindaco con la delega ai rifiuti e la rogna dunque più pesante al mondo nella città della perenne emergenza, è già al lavoro.

Allora Sodano, il ragionamento che molti fanno in città è questo: può un signor no che è stato con il ministro Pecoraro Scanio, altro signor no, risolvere il problema rifiuti a Napoli?
«Per tanti anni sono stato rappresentato come l’uomo dei no e invece io non sono così. Ho solo detto no a una politica sui rifiuti che ha prodotto quasi 18 anni di commissarimento. La fase emergenziale sta diventando maggiorenne, mica è una cosa da ridere».

E come si fa a venirne fuori?
«Semplicemente andando nella direzione opposta. Mi spiego meglio. In 18 anni c’è stato un sistema che ha generato commistioni tra politica e malaffare e una imprenditoria che era difficile distinguere in quanto tale, tanto il ruolo dell’imprenditore legale era simile o confinava con il camorrista. Basta vedere ciò che è accaduto al consorzio C4, ci ho scritto sopra un libro. Oggi per chiudere quella fase bisogna spezzare quel legame e chiudere definitivamente i piani che hanno prodotto emergenza su emergenza».
Le responsabilità politiche di chi sono?
«I piani hanno seguito l’alternanza di governo. Giova ricordare che la fase commissariale nasce con Antonio Rastrelli presidente della Regione e Romano Prodi al governo e finisce con Antonio Bassolino a Santa Lucia e Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Voglio dire che è una questione assolutamente trasversale».

Andiamo nel concreto. Domani ci sarà la prima delibera annunciata dal sindaco de Magistris e sarà appunto sui rifiuti. Cosa conterrà?
«Questo lo illustrerà il sindaco dopo la giunta. Posso dire che nella delibera non ci sarà l’inceneritore, che spiegheremo come arrivare al 70-80 per cento della differenziata e dove trovare i fondi».

Programma impegnativo, lo illustri.
«La delibera no, è una scommessa che riguarda tutta la città abbiamo addosso gli occhi di tutto il mondo perché Napoli ha una immagine brutta e dobbiamo cambiarla».

Capitolo termovalorizzatore, l’Avvocatura del Comune vuole sapere vi opporrete o no alla decisione della Regione.
«Dobbiamo deciderlo, certo l’inceneritore non ci sarà in delibera, anche la questione dei suoli è tutta verificare, siamo pronti a opporci in giudizio, ma noi vogliamo convincere politicamente e concretamente l’ente di Santa Lucia che questo impianto non serve».

Sia più chiaro.
«Intanto a Napoli est ci sono programmi di riqualificazione da fare che con si potranno mai concretizzare se in un’area già provata dal degrado si mette un simile impianto».

Qual è l’alternativa al termovalorizzatore?
«Un impianto di trattamento meccanico a freddo. È una tecnologia di trattamento dei rifiuti indifferenziati o avanzati dalla raccolta differenziata dove non c’è combustione e quello che ne rimane può essere ulteriormente riciclato».

Basterà?
«Servono almeno 5 impianti di compostaggio».

Serviranno ancora discariche?
«All’inizio sì ma con il piano a regime l’obiettivo è discarica zero».

I fondi.
«8,5 milioni li avremo subito, poi c’è la quota parte del piano regionale che vale intorno ai 40 milioni. Infine la quota parte dei fondi Ue. I milioni sono 300: 145 la prima tranche, un po’ di più la seconda».

La Lega ha stoppato il decreto per spedire i rifiuti fuori regione. Sarà di nuovo emergenza?
«Una iniziativa pretestuosa quella della Lega: dire che i rifiuti che vengono dai nostri impianti sono pericolosi è falso. Credo che dovrebbero invece pensare a quanti rifiuti dal nord sono arrivati dalle nostre parti inquinando interi territori. C’è nella sostanza la non volontà di aiutarci».



Martedì 14 Giugno 2011 - 22:48 Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno - 09:59




piccolo commento della parte sottolineata: meno male che lo sai

siete sotto controllo


E' per questo che è sempre bene andare a rileggere gli articoli discussi da un referendum. abolendo la legge Ronchi-Fitto hanno lasciato valida la legge Galli del 1994, che già stabilisce la privatizzazione delle SII, MA hanno tolto l'eliminazione in toto della gestione in-house come stabilito dalla Ronchi-Fitto.

il paragrafo che hai messo in grassetto non è trattato dalla Ronchi-Fitto.
interessante...
sull'acqua bisognerà fare una legge che tiene conto delle direttive europea che impongono che si apra il mercato pure ai privati (questo non vuol dire che la gestione degli acquedotti vada ai privati, sarà il comune di volta in volta tramite bandi pubblici a gestire la cosa)

L'acqua pubblica è uno slogan riuscito e basta

Fine OT


si?

sicuro sicuro sicuro ?


meno male va

p.s.: perchè la gente non si apre un thread se tiene qualcosa di cui parlare non l'ho ancora capito....scuorno? mica si viene mangiati


guarda che gli appalti a privati già esistono. estratto della legge Galli del 1994:


Spoiler

20. Concessione della gestione del servizio idrico a soggetti non appartenenti alla pubblica amministrazione

1. La concessione a terzi della gestione del servizio idrico, nei casi previsti dalla presente legge, è soggetta alle disposizioni dell'appalto pubblico di servizi degli enti erogatori di acqua in conformità alle vigenti direttive della Comunità europea in materia, secondo modalità definite con decreto del Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell'ambiente. Non sono applicabili le norme relative agli importi degli appalti, ivi compreso il limite di importo della concessione medesima.

2. I concessionari e gli affidatari del servizio idrico diversi dalle pubbliche amministrazioni e dalle relative aziende speciali sono considerati come operatori in virtù di diritti speciali o esclusivi ai sensi della direttiva 90/531/CEE del Consiglio, del 17 settembre 1990, e successive modificazioni.

3. Qualora la gestione di servizi idrici rientri nell'oggetto di una concessione di costruzione e gestione, le relative attività sono assoggettate alla disciplina vigente in materia di appalti di lavori pubblici.




difatti la sicilia ha già privatizzato la gestione dell'acqua.

direi che ora (con la spiegazione corretta) si può chiudere l'OT
evviva
Anch'io sono molto interessato a ciò che farà De Magistris, c'è davvero da rivoltare la città come un calzino
e purtroppo serve il pugno di ferro.
la mia speranza è che si inizi dalla POLIZIA.
devono fare multe a chi GUIDA CONTROSENSO a CHI TIRA DRITTO AGLI STOP e in generale a CHI GUIDA IN MANIERA PERICOLOSA.
La polizia qui fa solo multe ad auto in divieto di sosta, le appiccica e se la fila via.
http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=39322

Asìa, nominato il nuovo consiglio di amministrazione

NAPOLI - Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha nominato questa mattina il nuovo consiglio di amministrazione di Asia, la spa per l'igiene urbana di Napoli. Cinque i componenti dell'organo collegiale per l'amministrazione della società : Raphael Rossi presidente, Daniele Fortini amministratore delegato, Raffaele Del Giudice Consigliere.

Il vice sindaco e assessore all'Ambiente, Tommaso Sodano e l'assessore al Bilancio, Riccardo Realfonzo completano il cda restando in carica per il tempo necessario a conseguire le modifiche allo statuto societario con le quali il cda di Asia sarà di tre membri. Così come previsto dall'Amministrazione comunale, gli assessori ricopriranno il ruolo di consiglieri di Asia senza percepire alcun emolumento per il loro temporaneo apporto.

«Forte - sottolinea una nota - la volontà della giunta De Magistris di affrontare le iniziative necessarie alla soluzione del problema rifiuti a Napoli con rapidità, efficacia, innovazione ed attenzione ai costi». Il presidente Rossi ha convocato il primo consiglio di amministrazione di Asia Napoli S.p.A. per questa sera alle 20 «per iniziare a porre in essere i provvedimenti e le azioni utili a conseguire gli obiettivi indicati dal sindaco».
Giovedì 16 Giugno 2011 - 14:46
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/17/napoli-il-gioco-sporco-del-governo-sui-rifiuti-rischio-stato-di-emergenza/118737/

Napoli, il gioco sporco del governo
sui rifiuti: rischio stato di emergenza

Dura telefonata di Luigi De Magistris al premier: "Assumiti le tue responsabilità". Oggi, intanto, la giunta vara la prima delibera sulla monnezza. Il sindaco: "Sarà una rivoluzione". In strada ci sono 1.500 tonnellate di spazzatura.


Servono “ulteriori approfondimenti”, così il governo liquida l’ennesima emergenza rifiuti a Napoli e in Campania. Il decreto per consentire il trasferimento della monnezza fuori regione neppure ieri è stato approvato, troppe le resistenze della Lega e delle regioni del Nord, troppo debole la schiera dei parlamentari campani del Pdl, ininfluenti gli appelli del governatore della Regione Stefano Caldoro e dei presidenti delle Province, tutti del partito di Berlusconi. Ed è proprio al Presidente del Consiglio che in serata arriva una telefonata di Luigi de Magistris. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma anche gli altri, il governo, la regione e la provincia, devono muoversi, è la sostanza del colloquio.

É amareggiato il nuovo sindaco di Napoli. “Prendiamo atto, ancora una volta, che il Governo non ha approvato un decreto legge fondamentale per Napoli e la Campania, nonostante la sollecitazione politica di tutti”. In serata un lungo vertice col prefetto Andrea De Martino, il governatore Caldoro, la Provincia di Napoli, l’Asl e l’Arpac “perchè chi finora non l’ha fatto si assuma la sua responsablità. Se non si interviene subito con ordinanze urgenti anche dal punto di vista della sanità pubblica Napoli si espone a rischi molto concreti”. La riunione è aggiornata a questa mattina, il Comune farà la sua parte pulendo la città e individuando i luoghi dove trasferire i rifiuti in attesa che vengano trattati. Poi toccherà a Regione e governo.

Il rischio è il collasso, a Napoli, con una temperatura che ieri superava i 30 gradi, ci sono 1500 tonnellate di rifiuti per le strade, 10mila nell’intera provincia. E sotto il Vesuvio ancora ricordano la frase di Berlusconi a poche ore dal ballottaggio che decretò il trionfo di de Magistris, la sconfitta dell’industriale Lettieri e l’umiliazione del Pdl: “Se perdiamo poi è inutile che i napoletani vengono a bussare da noi”. Parole che rafforzano il sospetto che sulla pelle della città si sta facendo un gioco sporco. Proprio nel giorno in cui Luigi de Magistris presenta la sua giunta di professori ed esperti, e il primo atto del nuovo governo cittadino: una delibera sulla gestione dei rifiuti che punta su tutto quello che nei decenni precedenti non è stato fatto. Raccolta porta a porta fino a coinvolgere 325mila abitanti, dai 146mila di oggi, differenziata spinta, impianti di riciclaggio e compostaggio. Con un no fermissimo alla spesa di 480 milioni per la costruzione di un inceneritore nel cuore industriale della città.

“Le nostre scelte mettono in discussione affari vecchi e nuovi sull’emergenza rifiuti, il no all’inceneritore fa tremare le lobby del settore, la camorra delle discariche abusive, del trasporto illegale dei rifiuti, si sente messa all’angolo. Stanno reagendo, ecco tutto”. E’ lo sfogo di un giovane consigliere comunale. La situazione è drammatica tanto che lo stesso governatore Caldoro non esclude la proclamazione dello stato d’emergenza. “Non escludo la possibilità che siano le stesse Province e i Comuni a chiedere alla Regione di comunicare al governo la richiesta di stato di emergenza”. É una battaglia, quella che si combatte sulla monnezza, sull’orlo di un nuovo baratro ambientale, civile ed economico.

E’ una guerra tutta politica tra la Lega e il Pdl, e dentro lo stesso partito di Berlusconi. Da una parte alcuni parlamentari campani vicini al governatore Caldoro, come Mara Carfagna, che insieme al ministro Prestigiacomo chiedono che il governo approvi in fretta il decreto sui rifiuti, dall’altro l’ala filoleghista più interessata a mantenere gli equilibri già precari con Bossi e Calderoli che a risolvere il dramma della Campania. Novanta giorni, questo è il tempo che la Giunta de Magistris si assegna per portare la raccolta porta a porta a 325mila abitanti, altri tre mesi serviranno all’Asia, l’azienda dei rifuti ora guidata dal supertecnico Raphael Rossi, per predisporre un piano che estenda in tempi rapidissimi la differenziata all’intera città. É questo il nucleo centrale del programma del nuovo sindaco e del suo assessore all’Ambiente Tommaso Sodano. No ai volantini pubblicitari, alla vendita di ortaggi non defoliati, all’uso indiscriminato dell’usa e getta. Sì alla costruzione delle isole ecologiche con la definizione entro 15 giorni dei tempi della loro entrata in funzione, e alla realizzazione degli impianti di compostaggio, di valorizzazione dei rifiuti ingombranti e della carta. Ma servono soldi. I 400 milioni bloccati ieri dalla Ue, che ha nuovamente sanzionato l’Italia per le inadempienze sulla gestione dell’emergenza rifiuti servivano come l’aria.

da Il Fatto Quotidiano del 17 giugno 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/17/napoli-la-prima-delibera-della-giunta-de-magistris/118791/

impossibile incollare l'articolo perchè è la copia della delibera..è lungherrima

appena posso, la studio