Credo che il pezzo che ti manca è che la commemorazione delle foibe è sempre stata una commemorazione dal significato fondamentalmente politico.
Perché hai assolutamente ragione quando dici che di brutalità si è trattato e che fare una gerarchia delle vittime è sempre un esercizio terribile. Ma il punto è la narrativa in cui va a inserirsi il ricordo delle foibe, e cioè una caratterizzata dall’immagine dell’italiano all’estero come “brava gente”, quando la realtà non è stata questa. In Jugoslavia il Regio Esercito, e non solo gli alleati nazisti, misero in atto una brutale repressione nei confronti sia dei partigiani che dei civili accusati di aiutarli.
Questo vuol dire che le foibe furono giustificate? No, certo. Ma concentrarsi su questo evento, presentando gli italiani in toto come vittime innocenti, e allo stesso tempo fare finta di niente quando si tratta delle atrocità che commisero nei confronti della popolazione di quei territori è una scelta politica ben chiara, non un caso.
io avevo un compagno del liceo nipote di esuli istriani fissato con le foibe, adesso organizza eventi per il giorno del ricordo
Aveva il calendario del duce non ho mai capito come mai fosse così empatico verso la sofferenza degli esuli del nordest e contemporaneamente tenesse in palmo di mano un dittatore responsabile di ancor peggiori atrocità, è una cosa stranissima
L’episodio delle foibe si presta molto a certi tipi di uso politico perché non è ben chiara la grandezza (si passa da poche migliaia di vittime certificate a 10-15.000 vittime che però stanno solo sulla carta, in un fenomeno che ricorda molto la “fantastica” ricerca di Pansa sulle vittime dei partigiani che se vai a scavare sono per lo più inventate e senza uno straccio di prova) e non sono certi i motivi. In mancanza di informazioni certe, la destra ci sguazza macchiandosi essa stessa del delitto di strumentalizzare delle morti accusando la sinistra di volerli dimenticare.
Ma andiamo oltre…
I morti non sono tutti uguali.
Giù nel fosso ci hanno mandato agenti politici fascisti, spie, simpatizzanti del regime, gente che ha collaborato per sei anni con un esercito di occupazione che si è macchiato di delitti orribili. Per queste persone, onestamente, non voglio sprecare mezza lacrima. Ricordiamoli per quello che erano: persone orribili che facevano cose orribili e hanno trovato una sorte orribile per mano di gente che nei fatti non si comportata meglio di loro, ma se non altro aveva un buon motivo per essere incazzata.
Poi ci hanno mandato probabilmente anche altra gente che c’entrava molto meno o nulla. Vogliamo ricordare loro? Mi sta benissimo. Ma chiariamo che io mi rifiuto categoricamente di osservare un giorno di commermorazione per qualsiasi fascista aguzzino abbia trovato la fine che si è cercato.
Basterebbe che una certa destra avesse il coraggio di ammettere che chi semina vento poi raccoglie tempesta. Sarebbe un buon inizio per parlare di quelli che non c’entravano nulla e ci sono andati di mezzo.
Infatti la mia intenzione non è tacere sulle atrocità fatte dalle truppe italiane, ma appunto ricordare chi poi ne ha subito la rappresaglia
Senza fine politico, perché sti cazzi, non sono di FdI, CasaPound, Lega, ecc ecc
Non so se in Slovenia, Croazia, Bosnia e Serbia ci siano commemorazioni, in caso dovrebbero farle, ma trovo incredibilmente ingiusto che questa gente (che non erano solo fascisti o aguzzini) sia stata dimenticata per 50 anni dalle istituzioni per motivi politici
@anon63311209 nulla da dire, ma potrebbe essere pure una reazione distorta al trattamento riservato agli esuli e al silenzio che potrebbe far dire che a loro ci ha pensato solo lui
Ovviamente è sbagliato, non credo ci sia bisogno di dirlo
@xEnd3r ho già scritto che non mi interessa ciò che fa la destra, sono vermi, ma penso che i civili ammazzati lì meritino di essere ricordati nonostante tutto
Il cortocircuito sta nel fatto che è proprio il fascismo ad aver causato la faccenda delle foibe, è una cosa che mi manda ai matti quando vedo fascisti ed affini che ci sbraitano sopra.
Facciamo così. Mettiamo tutti i morti civili non fascisti nell’elenco dei morti (diretti e indiretti) per mano del regime fascista (con le vittime delle fobie - quelle che non erano implicate nello sterminio e nella repressione dei cittadini jugoslavi - in buona compagnia con la gente mandata nei campi di concentramento, degli etiopi bombardati con armi chimiche, dei partigiani trucidati, degli oppositori “mandati in vacanza” e dei civili morti sotto i bombardamenti alleati). Istituiamo un giorno della memoria per le vittime dello scellerato regime fascista e allora ci sto. Mi vedrai trascinare la mia stanca figura in piazza a sfilare.
Per me sta bene, ma mi sembra una visione un pelino semplicistica, inoltre stiamo andando fuori contesto
Qui non si parla di riabilitare il fascismo, ci mancherebbe
Questa gente è stata ammazzata da partigiani titini (comunisti), se poi mi dici che i fascisti hanno menato per primi, io ti posso dire merde i primi come i secondi
Ma perché chi ci è andato in mezzo (morendo o perdendo tutto quello che aveva) non lo devo ricordare?
Come ho scritto prima penso e spero che ci siano commemorazioni anche negli ex stati jugoslavi, come è giusto che sia
Ti ha risposto già Brom.
Il giorno della memoria è stato istituito per raccontare una certa narrativa distorsiva. Frega un cazzo a nessuno delle vittime delle foibe, ma servivano per raccontare tutto in chiave anti-antifascista e anticomunista, nascondendo sotto lo zerbino le decine (tante, ma davvero tante) di migliaia di vittime certe che l’esercito regio e i gerarchi fascisti avevano sulle mani.
Per me è un discorso sterile perché chi l’ha iniziato aveva in mente uno scopo politico ben chiaro.
Piuttosto, sarebbe interessante capire - ma è facilissimo, quindi non c’è poi tanto da discutere - perché la sinistra ha lasciato spazio alla destra per “scoprire” le foibe e usarle a proprio vantaggio. C’è sempre stato un forte imbarazzo da parte della sinistra italiana nell’affrontare le violazioni dei diritti umani e i crimini perpetrati dai regimi comunisti, a partire da Stalin, le foibe, per andare avanti con la Pimavera di Praga e via dicendo.
Tra l’altro il cortocircuito è tutt’ora vigente e basta guardare la sinistra estrema italiana per vedere come non riescano ad accettare che un Putin qualsiasi - che pur essendo erede dell’URSS, è comunista tanto quanto io sono cattolico - sia in sostanza solo un criminale con giacca e cravatta e un millimetro di pittura di anti-americanismo.
Partendo dal presupposto che entrambi gli schieramenti totalitari hanno le mani lorde
A me personalmente non frega dei motiviper cui i politici lo hanno fatto dopo (probabilmente gli stessi per cui non l’hanno fatto prima)
Io sono anche d’accordo con il tuo post, ma immedesimandomi per quanto possibile nei panni di chi stava a casa sua, vedendo la Storia passargli davanti e se riuscito a sopravvivere a dover prendere quello che riusciva e andarsene verso ovest e poi boh
Ma francamente, di chi è la colpa originale, cosa me ne frega? Rende la cosa in sé più comprensibile? Condivisibile? Come ha scritto Brom, no
Ma perché 250.000+ esuli e 5-10.000 morti non si meritano una menzione, o appunto un ricordo?
Perché non penso fossero tutti, dei pericolosi fascisti assetati di sangue
Ci sta ma va aggiunto un layer al tutto, in periodo di guerra fredda era quasi più interesse degli atlantisti non parlare troppo delle foibe perché bisognava tenersi buono tito in ottica anti sovietica (vedi tutte le faide con stalin, i non allineati etc) che sapientemente teneva il piede in due scarpe
