Esci a Genova ovest e rientri a Genova aeroporto (o viceversa).
Preparati a tirare bestemmie
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cazzo, non ci posso credere 
Toninelli intanto parla di Sensori elettronici per tutti i ponti italiani.
Ma porco cane, parlare solo di soccorsi, aiuti, donazioni di sangue? No?
Propaganda anche oggi?
Ma porco cane, parlare solo di soccorsi, aiuti, donazioni di sangue? No?
Propaganda anche oggi?
nel cervello gli andrebbero installati i sensori, così da poter festeggiare se riescono ad utilizzare piu di 2 neuroni
L'utilità poi? Chiudere continuamente tutti i viadotti?
Vanno controllati tutti con strumenti non invasivi per verificare che rispettino i progetti (se ci sono sempre i progetti), che siano pieni di cemento e che le armature siano coese.
Ma soprattutto quelli vecchi di decenni vanno molto più semplicemente tirati giù e rifatti sistematicamente.
sensori di cosa?
madonnadiddio, non c'ho voglia di far polemiche...
i commenti di lato...
troiaccia e porco...
Ma quelli nel buco sono semplici mattoni?
Per monitorare distacchi presumo e far scattare allarmi.
Trascrizione dell'intervento del Ministro delle Infrastrutture Toninelli al Tg1 di oggi.
Sensori.
da anni si parlava di costruire la gronda, un'altra bretella parallela che doveva fungere da svincolo per milano. tuttto fermo da 10 anni buoni grazie alle amministrazioni precendenti, proteste, etc.
il ponte andra` ricostruito, ma in maniera diversa. 10 anni buoni di lavori, tra smaltimento e costruzione di 2 ponti. se va bene.
eh va beh ma anche se hai i sensori in mano, credo che serva la volontà e il contante per far muovere la manutenzione, lo capisce anche un procione.
Ce ne sono di ponti che cascano a pezzi in tutta italia, basta avere due occhi collegati al cervello per rendersi conto che bisogna intervenire. Le sue sono puttanate politiche, se avesse buon senso direbbe che pensa a un piano di interventi completo e strutturato in tutte le criticità italiane, o qualcosa del genere. Ma non lo farà mai, vai a sapere perché.
Ce ne sono di ponti che cascano a pezzi in tutta italia, basta avere due occhi collegati al cervello per rendersi conto che bisogna intervenire. Le sue sono puttanate politiche, se avesse buon senso direbbe che pensa a un piano di interventi completo e strutturato in tutte le criticità italiane, o qualcosa del genere. Ma non lo farà mai, vai a sapere perché.
Dico così
Magari i parafulmini sui pilastri (che ci saranno stati sicuramente ) avevano qualche problema , forse han scaricato male facendo dilatare il ferro e il cemento e esploso
Potrebbe forse essere ?
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Magari i parafulmini sui pilastri (che ci saranno stati sicuramente ) avevano qualche problema , forse han scaricato male facendo dilatare il ferro e il cemento e esploso
Potrebbe forse essere ?
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Dall'unico video che riprende parte del crollo si intravede un "residuo" di un possibile fulmine caduto pochi istanti prima.
Peccato che metà ponte fosse già crollato, quindi per il momento IMHO è solo una cinica manovra di "distrazione di massa".
Peccato che metà ponte fosse già crollato, quindi per il momento IMHO è solo una cinica manovra di "distrazione di massa".
Quel ponte fallimento dell'ingegneria, deve essere sostituito
Trascrizione per chi non può leggere
«Il ponte Morandi è un fallimento dell’ingegneria». Era il 2016. Due anni prima della tragedia che il 14 agosto ha colpito la città di Genova. Ma già Antonio Brencich, docente in «costruzioni in cemento armato» presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, era stato chiaro. In un’intervista rilasciata all’emittente Primocanale aveva detto. «Quel ponte è sbagliato. Prima o poi dovrà essere sostituito. Non so quando. Ma ci sarà un momento in cui il costo della manutenzione sarà superiore a quello della sostituzione. Alla fine degli anni Novanta erano già oltre l’80 per cento del costo della costruzione».
Era il 1957 quando Riccardo Morandi, «papà» del viadotto sul Polcevera, progettò per la prima volta un ponte di questo tipo. Vinse un concorso bandito dal governo del Venezuela. Il ponte General Rafael Urdaneta vide la luce sulla baia di Maracaibo nel 1962. Lungo oltre 8,7 km, fu colpito da un tremendo incidente, appena due anni dopo l’apertura. «Morandi sbagliò i calcoli - spiega Brencich - una petroliera Esso si incastrò sotto la campata più bassa». Il bilancio: cinque morti.
Nonostante questo, Morandi firmò negli anni successivi altri due ponti gemelli: il viadotto di Genova, finito nel 1964, e il ponte sul Wadi el Kuf di Beida, in Libia, aperto nel 1971. «A quel tempo fare un ponte con questa sagoma - a “cavalletto bilanciato” - spiega Brencich - sembrava un’idea molto innovativa e piacque molto».
Ma anche a Genova i problemi iniziarono quasi subito. «Negli anni Novanta furono fatti molti lavori: gli strali furono affiancati da nuovi cavi di acciaio - ha spiegato Brencich - Indice che già al tempo furono rilevati cedimenti e si cercò di correre ai ripari integrando la struttura originaria per far sì che non insorgessero situazioni di pericolo. E sono tanti i genovesi come me che si ricordano cosa succedeva all’inizio passandoci sopra: era tutto un saliscendi. Morandi aveva sbagliato il calcolo della “deformazione viscosa”. Tradotto: di cosa succede alle strutture in cemento armato nel tempo. Era un ingegnere di grandi intuizioni ma senza grande pratica di calcolo».
Ah beh
Trascrizione per chi non può leggere
«Il ponte Morandi è un fallimento dell’ingegneria». Era il 2016. Due anni prima della tragedia che il 14 agosto ha colpito la città di Genova. Ma già Antonio Brencich, docente in «costruzioni in cemento armato» presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, era stato chiaro. In un’intervista rilasciata all’emittente Primocanale aveva detto. «Quel ponte è sbagliato. Prima o poi dovrà essere sostituito. Non so quando. Ma ci sarà un momento in cui il costo della manutenzione sarà superiore a quello della sostituzione. Alla fine degli anni Novanta erano già oltre l’80 per cento del costo della costruzione».
Era il 1957 quando Riccardo Morandi, «papà» del viadotto sul Polcevera, progettò per la prima volta un ponte di questo tipo. Vinse un concorso bandito dal governo del Venezuela. Il ponte General Rafael Urdaneta vide la luce sulla baia di Maracaibo nel 1962. Lungo oltre 8,7 km, fu colpito da un tremendo incidente, appena due anni dopo l’apertura. «Morandi sbagliò i calcoli - spiega Brencich - una petroliera Esso si incastrò sotto la campata più bassa». Il bilancio: cinque morti.
Nonostante questo, Morandi firmò negli anni successivi altri due ponti gemelli: il viadotto di Genova, finito nel 1964, e il ponte sul Wadi el Kuf di Beida, in Libia, aperto nel 1971. «A quel tempo fare un ponte con questa sagoma - a “cavalletto bilanciato” - spiega Brencich - sembrava un’idea molto innovativa e piacque molto».
Ma anche a Genova i problemi iniziarono quasi subito. «Negli anni Novanta furono fatti molti lavori: gli strali furono affiancati da nuovi cavi di acciaio - ha spiegato Brencich - Indice che già al tempo furono rilevati cedimenti e si cercò di correre ai ripari integrando la struttura originaria per far sì che non insorgessero situazioni di pericolo. E sono tanti i genovesi come me che si ricordano cosa succedeva all’inizio passandoci sopra: era tutto un saliscendi. Morandi aveva sbagliato il calcolo della “deformazione viscosa”. Tradotto: di cosa succede alle strutture in cemento armato nel tempo. Era un ingegnere di grandi intuizioni ma senza grande pratica di calcolo».
Ah beh
quelle sono centraline che esplodono o cavi dell'alta tensione che si spezzano
Probabile.
Solo che sta cosa del fulmine è cominciata a girare pure su RaiNews24... cioè...
A me sembra un bel sistema per dar colpe alle solite cazzate.
Guardavo prima un telegiornale dove spiegava l'enorme quantità di fulmini e saette e salcazzo come se potesse in qualche modo giustificare la cosa.
Ok, una roba del genere, anche fosse, non lo so se è possibile, non dovrebbe comunque crollare per dei fulmini. Non esiste al mondo.
p.s. ma non ho capito, è normale che il centro di quei pilastroni sia bucato con dentro pignatte forati e doppi uno?
Chiedo eh. Non sono un ingegnere.
Guardavo prima un telegiornale dove spiegava l'enorme quantità di fulmini e saette e salcazzo come se potesse in qualche modo giustificare la cosa.
Ok, una roba del genere, anche fosse, non lo so se è possibile, non dovrebbe comunque crollare per dei fulmini. Non esiste al mondo.
p.s. ma non ho capito, è normale che il centro di quei pilastroni sia bucato con dentro pignatte forati e doppi uno?
Chiedo eh. Non sono un ingegnere.
Quello che pensavo anche io, cavi elettrici tranciati mentre viene giu tutto.
Ma anche se fosse un fulmine non ha senso.
Traffico, acqua, fulmine, non parliamo di cazzate.
Di fulmini ne avrà presi a migliaia è un ponte in cemento armato, non un'albero.
Era un ponte di merda.
Ma anche se fosse un fulmine non ha senso.
Traffico, acqua, fulmine, non parliamo di cazzate.
Di fulmini ne avrà presi a migliaia è un ponte in cemento armato, non un'albero.
Era un ponte di merda.
Anche se il ponte è sbagliato non è che lo tieni su aspettando che faccia 200 morti.
E' sbagliato? In un paese normale il responsabile paga per quanto gli è possibile e lo rifai.
Ma in questo pese fanno gare d'appalto anche oggi con ribassi che un altro po' arrivano al 100% per non parlare dei rigiri dietro all'assegnazione dei grandi appalti.
Che il ponte fosse sbagliato è forse la cosa meno grave