[Fotografia] DSG 000002.jpg e scatti della domenica: farfalle e cuoricini

Bello vedere il 3d prender vita.

Anche se mi sembra sempre di assistere a questo tipo di scena:

-Ragazzi oggi ho fatto i 100m in 11.23 sec
-Ehhh ma Bolt li corre in 9.58


Che poi è un po' il sunto del mio intervento:

- commenti tecnici?
- eh ma manca il messaggio, la comunicazione

Si', ok, ma per il momento non è il mio scopo, per dire.
Il mio obiettivo adesso è rifarmi quanto più pedissequamente alle nozioni tecniche.


+ che porello è ad un passo dall'estinsione

giustissimi sentimenti

Ma anche l' Albanella Reale in Italia è in estinsione eppure le foto di Evisc dello scambio di doni in volo, beh quelle sono didascaliche




Ma io sarei più preoccupato per Munier che per me
Con l' 8K smettiamo tutti di fotografare, ci piantiamo una fotocamera nella testa e un hd da 10tb e poi una IA sceglierà il fotogramma più bello della giornata e in automatico lo upperà sui social , magari ci saranno anche delle foto fantastiche di qualcuno che sta per essere sbranato dall'ultimo orso polare vivente, more drama, chi se lo ricorderà più Munier...

Poi oltre tutto già oggi mal sopporto certe tecniche, fotografo per me stesso, non lo faccio ne per lavoro ne per la gloria , non ho Facebook ne Instagram ho 500px perchè non mi funzionava più Flickr ma quando ho visto che ogni foto faceva la sua vampata di like non c' ho più messo una foto, e lo stesso flicker lo uso per il forum e per la famiglia , raramente metto le foto nei gruppi che sono il metodo più facile di avere i bacini cosa di cui mi frega poco anche perchè poi si innesca il meccanismo perverso che devi rifare i complimenti in automatico e mi sta sulle palle, non fosse altro che non ho tempo di guardare tante foto (vorrei) , la stessa cosa accade su Juza , si tirano i bacettti su certi cessi di foto che sono veramente tristi ... ma è cosi.


Guarda che fraintendi proprio, personalmente non ho mai apprezzato l'astrattismo al quale ho sempre preferito un approccio piu' pragmatico. Mi dispiace che dopo tutti questi interventi ancora non ci siamo capiti. Non ho mai spinto nessuno verso approcci piu' metempirici ne' prevodo di iniziare a farlo any time soon, non ho mai avuto alcun interesse per gli orologi sciolti o per i vari periodi blu o rosa del caso ai quali ho sempre preferito realismo od impressionismo.
Non ti sto spingendo verso la trascendenza, sto solo dicendo di inizare fin da subito ad esercitarsi nel risaltare la componente umana nella fotografia, perche' il lavoro del fotografo non e' quello di mero recording di un accaduto ma piuttosto la sua interpretazione personale.
Te lo dice uno che ha passato anni a concentrarsi quasi esclusivamente sulla tecnica,
e ci sono cascato a pie pari, quando magari se avessi avuto fin da subito un approccio piu' tendente al chiedermi cosa volessi fare con la fotografia piuttosto che ricercare l'ultima tecnica di sharpening in PS, avrei sicuramente fatto progressi piu' velocemente.
Anche perche' la meta' delle tecniche imparate ho scoperto poi essere deleterie e controproducenti il piu' delle volte. Per questo continuo a sostenere fortemente che non dovresti nemmeno preoccuparti della post al momento, ma semplicemente accetare le foto come escono out of camera e spendere il tempo risparmiato in editing in qualcosa di piu' produttivo.
Non pensare di aver bisogno di commenti del tipo "i colori sono scialbi" o "i neri del cavallo sono troppo neri" per crescere artisticamente soprattutto all'inizio.
Perche' e' come concentrarsi sulla pagliuzza nell'occhio senza accorgersi della trave.
Lo ripeto ancora che alzare i neri di una mezza o full stop non serve a una sega.
I problemi di quella foto sono altri,
La luce non gentile sul soggetto, il palo in foreground che fa tangente, il crop estremamente goffo, l'altro cavaliere maltagliato che comunque riesce anche lui a fare una tangente col soggetto e il fatto che tutti gli elementi sono agglomerati sulla destra lasciando meta' frame inutilizzato a sinistra.
Ma sopratutto non si capisce quale fosse la tua intezione, dando cosi l'idea di una foto fatta a cazzo, fatta senza cura il che rende quasi impossibile creare empatia in chi la guarda.
E se io, il viewer, non provo empatia o se non susciti la mia curiosita', o qualunque altra risposta emotiva, io scrollo oltre e la foto finisce presto dimenticata.


C'è sicuramente una parte sentimentale in una foto di un orso polare... ti tocca perché quell'animale è un simbolo. Lo sanno anche i sassi oramai che non se la passa bene. Per l'albanella è un altro paio di maniche, già ti va di culo se la gente la sa riconoscere, poi sapere che è minacciata sul territorio Italiano... beh ti lascio immaginare quanti ne sono al corrente.

Per me il discorso è anche più complesso, il grosso mammifero in un ambiente ostile è più d'impatto, non ci sono cazzi. Quando lo vedi, subito pensi al fotografo che è partito al polo da solo, a soffrire il martirio per portare a casa quello scatto. Vedi una foto d'albanella, pensi subito agli hide privati che puoi affittare per qualche decina di euro al giorno. Stacce...


Sì, allora mi sa che ci siamo fraintesi.
Per quanto mi riguarda, i tuoi interventi li ho trovati sempre estremamente utili, chiari e formativi (che al momento per me è veramente essenziale).
Diciamo che la mia considerazione era in risposta al commento di gigawat, la cui opinione mi è parsa più "+ emozione - ragione" che semplicemente non funziona per me.
Una cosa del genere per me è totalmente inconcepibile, ma per come sono abituata a pensare io.
Capisco il trovare la motivazione e capisco perfettamente quel che dici anche tu sull'empatia, ma io ho anche bisogno di avere una buona base tecnica, proprio per sentirmi tranquilla.
È la mia curva d'apprendimento che funziona così, tutto qua.
A tempo debito, cercherò di inserire anche quello.
Per il momento, le uniche cose che osservo che effettivamente mi danno un senso di piacere sono alcuni scorci o porzioni architettoniche in cui ritrovo simmetria.
Credo anche che mi concentrerò più su quello.
Le persone delle foto di prima erano una prova, in effetti, ma ho sempre prediletto architettura e forme geometriche ben distinte
Umh occhio che, se noi si puzza di hipster con la barba quando parliamo di emozione sopra la tecnica, nulla urla astrattismo spiccio più che dire di interessarsi a 'scorci o porzioni archittettoniche e forme geometriche'
Con la differenza che io non mi sono messa lì a dire che siete hipster con la barba e basta, anzi non l'ho detto proprio. Io ho detto che esistono personalità con la propria parte profonda "più ordinata", ho sempre anticipato che PER ME padroneggiare prima la tecnica è indispensabile, vuoi perché sono fatta io così, vuoi perché sono estremamente razionale per ogni cosa e quindi in ultimo dire che esiste anche questo genere di personalità. Come esistono persone che riescono a seguire più la parte emotiva. Beati loro, io non ci riesco.
Riguardo la fotografia architettonica, forme geometriche e quant'altro di cui parlavo, quello che piace a me è sempre la geometria all'interno di una facciata, un edificio e cose di questo tipo, che a me sembrano tutto fuorché astratte, perché sono vere, solide, con delle forme geometriche precise, simmetriche anche magari e mi piacciono, perché sono costruite bene, fatte bene, mi fanno riposare la mente, ma credo che lo facciano perché è proprio la mia mente che funziona così. Razionalità anche nell'emotività.
Spero di essermi spiegata, anche perché, per il modo in cui ho scritto, ho sempre voluto mettere me come "problema" legato a questo dilemma "tecnica/emozione", perché è per me che è indispensabile utilizzare la tecnica (in ogni cosa eh) per descrivere la realtà.
Se vuoi, indietro nelle pagine ci sono alcuni miei scatti col cellulare che avevo messo e quelli sostanzialmente rispecchiano quello che mi piace nella fotografia, bada bene, non la mia foto (perché sicuramente hanno degli errori), ma il genere di foto.
Mentre facevo quelle foto avevo l'adrenalina a palla e mi piaceva effettivamente quello che stavo facendo, se devo essere sincera, questo slancio per i cannoni e gli eserciti non ce l'ho avuto.


Personalmente, nei casi che hai riportato -e qua ti spiego il mio personale approccio- anche se facessi architettura lo farei nello stesso modo.
Per dire, possono esserci svariati motivi e percorsi interiori che potrebbero portarmi a fare una serie di foto architettoniche, al di là della semplice documentazione e rappresentazione di una corrente estetica o di neotopografia per dire.
Posso trovarmi quindi a fare fotografia architettonica come percorso interiore, e cioè come vettore di rappresentazione di un'idea o una riflessione. Poi può trattarsi di urbex o di capannoni industriali o grattacieli, ma se decido di farlo è perché una serie di fotografie urbex non ha -per me- come soggetto principale gli edifici abbandonati anche se sono quelli che si vedono, ma questi rappresentano un percorso intorpsettivo che in fotografia decido di rappresentare con degli edifici abbandonati.
Questo però vale per me che ho scelto di dare alla fotografia un ruolo medidativo ed introspettivo.
Per questo dicevo ad ardo mi pare che anche al netto delle centinaia di foto casuali fatte per instagram oggi farei le stesse foto, perché non è stato il percorso randomico di due anni a portarmi alle foto di oggi, indipendentemente dalla loro qualità, ma un percorso mentale scollegato dalla fotografia in sé.
Allo stesso modo se mi trovo a fotografare alberi di una pineta o texture di rocce del Romito il fine è lo stesso, rappresentare visivamente una riflessione che conosco io e non chi guarda le foto.
Il mio approccio distaccato alla tecnica quindi è frutto di questo, ed in questa chiave vanno considerati i miei interventi precedenti.
Possiamo dire anche che non stia parlando di fotografia, e come tutti gli altri che hanno scritto qua parliamo di uno scopo personale, non condivisibile, inerente all'atto fotografico.
Però sicuramente è una aspetto dell'arte fotografica, questo potere introspettivo, che mi sento di consigliare di analizzare individualmente.
Ma ce ne sono tantissimi altri, assolutamente più oggettivi, che possono avere altrettanta o anche maggiore valenza.
Io parlo esclusivamente dal mio personale punto di vista.
Si ama il scattare tanto non ti ha fatto minimamente vagliare le tue foto ?
Hai sempre scattato a quello che oggi t'interessa ?
I tuoi gusti non sono mai cambiato ?

Questi intendevo chiederti .


In generale
Io ad esempio , provo un medio interesse a 360° per tutti i generi di foto , ho i miei gusti e disgusti anche per l'imprinting che mio malgrado ho subito a scuola (cosa facevo ? Quadrati e triangolo a manetta oppure ci facevano fare una dima di cartone e posizionandola sopra una pagina di giornale a caso la dovevi rifare con acquerelli acrilico o aerografo ... I paraurti delle pubblicità delle auto andavano forte , gli stessi paraurti che dieci anni dopo i novelli fotografi andavano in giro a fotografare alla ricerca di geometrie , questo inevitabilmente non piacendomi mi ha pure condizionato trovando ridicoli gli hipster che lo facevano in nome dell'arte che è una grande supercazzola quella moderna, per lo più)
quindi non è come ci vuol etichettare Fratta come gearofobi senza cervello , la foto di sentimento è bella e può essere senza dubbio imperfetta o scattata anche con una macchinetta del caffè , MA quello è un modello di fotografie tra i tanti possibili e che riesce bene in primis a pochi fortunati dotati di quel +1 su gl'altri e dio grazie che ancora esiste questa possibilità e non siamo bot , ma nel vostro e mio piccolo mondo di fotografi prima che arrivino le IA a fare il lavoro al posto nostro , per fotografare in qualsiasi condizione e momento devi per forza saperne di tecnica e del funzionamento del mezzo .

Se vuoi fare architettura seria ti serve forse un tilt shift non la filosofia o non solo , se non sai cos'è serve saperlo perché le foto di architettura che vedi son fatte così o con altri metodi ma non a casaccio non c'è so cazzi.



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Ma quello e' la feature di una fotografia con sostanza.
Se hai tanta sostanza ti si perdona la forma.
Concentrarsi solo sulla forma, ovvero il creare immagini "perfette" e' un tipo di fotografia che rimmarra' sempre inferiore ardo'.
Questo perche' al 99% delle volte questo tipo di fotografia ha come fine ultimo il vendere.
E si percepisce mio caro.
La ricerca della perfezione visiva e' tipico infatti della fotografia commerciale e della stragrande maggioranza del cinema pure.
Ma questo tipo di immagine e' vuota, oltre che sollazzare lo sguardo per qualche istante non fa.

Ogni immagine di questo tipo finisce per essere fatta con lo stampino, basta guardare qualunque frontpage di siti come 500px, IG, flicker etc...tutte immagini costruite con lo stampino, che sanno di artificioso, di ore spese in PS a rimuovere questo e quello.
E vuoi sapere una cosa?
La perfezione non solo non esiste, ma in fondo in fondo sta pure sul cazzo alla gente. perche' nessuno e' perfetto, mancano proprio le basi per l'empatia,la catarsi avviene attraverso le pene e il dolore.
In piu' la finta perfezione impone standard impossibili e tende sminuisce chi guarda queste foto facendolo sentire inferiore.
E' solo un espediente del cazzo per nascondere la vanita', la mancanza di un messaggio.
L'imperfezione al contrario e' una caratteristica puramente umana, e cio' la rende automaticamente piu' genuina ed e' molto piu' facile stabilire una connessione con chi la guarda attraverso una serie di imperfezioni piuttosto che con una serie di successi.
Perche' siamo tutti creature fallaci e un po' sfigati in fondo in fondo.


Il mio gusto sicuramente è mutato col tempo, ma in relazione alle foto "pre reset" nessuna di queste mi ha influenzato.
Post reset le mie foto sono progressivamente cambiate, e non solo, ho progressivamente scattato sempre meno, trovandomi sempre di più ad impugnare la fotocamera come risultato di una riflessione, con l'intento di imprimere come se fossero sostanzialmente parole le mie impressioni tramite un'immagine.
E l'approfondimento tecnico è progredito linearmente con questa necessità.
Precedentemente l'approfondimento tecnico era relativo solo alla post produzione e basta praticamente.
Se qualcosa ho imparato in quei due anni di foto random è stato più che altro qualche rudimento e qualche tecnica un po' più avanzata di elaborazione.
Ma anch'essa col tempo è diventata sempre più secondaria al punto che oggi come oggi le uniche cose che faccio come post processing sono solo crop, correzione prospettica e una basilare regolazione delle luci.
Se col tempo sono diventato più minimale, fotograficamente parlando rude o rudimentale, non è frutto di un condizionamento delle centinaia di foto fatte a tramonti, vicoletti, porte o automobili.
Poi, chiaramente si estremizza e generalizza, qualunque cosa si fa influenza più o meno implicitamente le cose che facciamo successivamente. Dividere il proprio percorso in stanze completamente stagne è impossibile.


Perchè continui a buttare tutto dentro lo stesso calderone?

Ce il tempo per lo scatto bello ed infelice e quello per lo scatto ragionato e pulito

Se nell'astro fotografia spari gli iso a 5000 ti dico che mi fa cacare perchè un cielo con troppe stelle A ME non piace , fa perdere equilibrio.

Pensi che questa sia una mia vanità ? Non è una foto con pretese artistiche non lo sarebbe sia scattata a 1000iso che a 10.000iso

E' una tecnica fotografica che piace a chi interessa e io la vedo in un certo modo
a te non interessa e vedere il mio giudizzio ti fa ridere, chi sbaglia ?

La fotografia naturalistica non t'interessa
Quella sportiva penso allo stesso modo
Nella paesaggistica non cambia nulla , hai tutto il tempo di farlo anche pulito.
La ritrattistica va fatta a modo.

Che rimane? Lo scatto occasionale da situazione , e li son daccordo che a quello si può perdonare tutto se trasporta un bel messaggio


Minchia ardo'...
Ti posso rispondere solo a meta' del post il resto ti giuro proprio non capisco che vuoi dire.

L'arte visiva e' tutta un fatto di percezione.
Una foto non deve per forza essere fatta di impulso per risultare genuita e non costruita.
Puoi prendere tutto il tempo che vuoi per farla il piu' ragionato e pulito possibile, che tra le altre cose e' quello che sto a dire da 2 giorni oramai.
Bastava guardarsi un film di kar wai per rendersene conto

Cio' vale per qualunque tipo di fotografia, dalla paesaggistica alla wildlife alla ritrattistica e altro.
Poi dire pretesa artistica fa ridere scusa.
La fotografia e' un ARTE visiva!
Non potrai mai scindere le due cose ardo', stacce.
Se te fallisci nel vedere l'importanza artistica nella fotografia e' una mancanza tua.


però una domanda mi sorge spontanea. se uno produce 10000 foto di scarpe in uno studio per un ecommerce, non è fotografia?


Invece quel che mi chiedo io è: se invece qualcuno volesse cercare di aspirare proprio alla perfezione, per compensare questa consapevolezza dell'imperfezione?
È un po' l'obiettivo che mi pongo io. Chiaro che non è che scatterei per vendere, non mi importa assolutamente nulla.
D'altra parte viviamo di compensazioni: a chi manca il lato emotivo, compensa con la razionalità.
Quel che non capisco è perché una roba del genere, in questo caso, un tripudio della tecnica debba essere per forza bocciato a priori.


E cosa ti sto dicendo ?

Son due giorni che ti dico che a me di trasportare arte nella fotografia non frega una ceppa

Perchè ? Perchè non ne sono capace ma so rendermene conto al contrario di chi pensa di saperlo fare perchè studia qua e la e spara supercazzole in giro.

Quel che mi resta e basta è fare degli scatti che mi soddisfano a livello personale (non ti entra in testa ma si vede )
perchè quello tutti lo possiamo imparare e quello critico, su altri temi filosofici mi hai mai visto metterci bocca ? No e non ci provo

Poi posso anche dire che scatti imperfetti siano anche belli perchè trasportano qualcosa ovviamente , ma sono rari quelli che vedo.

(non mi irferisco a qui , parlo tra flickr , Juza e 500px )


Si ma deve esserci dramma


Sherzi a parte , sarebbe bello poter mettere nelle foto sempre quel +1 di sentimento , ma figa è difficile, ed è anche giusto che sia cosi se no era la fine

io ad esempio sono affezionato a questa foto che , cornice obrobriosa a parte (mi girava cosi nel periodo) può sembrare nutellosa da copertina dei quadernoni a quadretti da supermercato , ma quando ho pensato lo scatto i due stavano tirando i sassi nel lago è stata una sincronia di tempi non cercata

Perche' la tecnica e' un mezzo per arrivare ad un scopo, un modo come altri per aiutare a raccontare la storia, un espediente per superare ostacoli.
Poi senza dubbio ci sono tecniche piu' o meno importanti/vincenti ma dovrebbero essere sempre elementi ausiliari.
Tripudio puro alla tecnica senza sostanza dietro > any marvel studio film - risultato: fra manco 10 anni la CG fara' schifo a vedersi e tolta quella non ci rimane piu' niente.
Tripudio di tecnica a servizio della storia > any Kubrik film - risultato: finche' ci saranno occhi per guardare i suoi film li guarderemo e studieremo a fondo.