Food for thought

si ma approposito di "saudita" io non e che veda sta indignazione per i sauditi e sono centomila volte peggio anche solo di Castro, figuriamoci di Chavez, per non parlare dei vari emiri del fanculistan nella penisola araba, oppure della giunta militare pakistana.
coerenza vuole che se ci si scandalizza per chavez, due parole le si possa dire pure su quelli che, ad oggi dopo Assad e Kim jong UN sono probabilmente i peggiori dittatori sul pianeta
Poi se tanto schifa gli USA i suoi investimenti in real estate qui a Miami sono un controsenso. Personalmente preferisco Correa.
http://abcnews.go.com/ABC_Univision/News/ways-chavez-destroyed-venezuelan-economy/story?id=18239956

http://www.cnn.com/2013/03/06/business/venezuela-chavez-oil-economy/

Questo non mi convince tanto sai "But perhaps one of the simplest ways to judge his reign, is to remove the politics and look closely at his economic record."

Tipo quando Berlusconi dice a Monti che ha rovinato l'Italia perché siamo in recessione e la disoccupazione è aumentata. C'è una parte di verità ma...


Fair enough.

Diciamo che se compari Chavez con quello che c'era prima, Chavez vince a mani basse.

Pero', oggettivamente, Monti ha gestito l'economia Italiana per un anno, Chavez per 14. Uno stato ricchissimo di risorse naturali. Il fatto che la produzione petrolifera sia crollata non e' esattamente un segnale di buona gestione.
Se non mi sbaglio, in Venezuela c'e' tutto un problema legato alla malagestione delle raffinerie (non ricordo nei dettagli ma spero qualcuno possa postare qualche info in piu'). Sostanzialmente mentre Chavez svendeva petrolio grezzo sottocosto agli amici Cubani, era costretto ad importare a prezzi elevatissimi diesel e benzina per produrre energia elettrica (attualmente razionalizzata).

Insomma, i soliti problemi dei paesi Socialisti - il mercato e' comunque il modo piu' efficiente per gestire e distribuire le risorse.

EDIT:

http://www.nytimes.com/2013/03/09/world/americas/venezuelas-role-as-oil-power-diminished.html
http://www.eluniversal.com/economia/130226/venezuelas-amuay-refinery-operates-at-52-of-installed-capacity
perche quello che c era prima era libero mercato vero ? pure secondo gli standard neoliberali (tuttaltro che stringenti) quella roba era feudalesimo puro. siamo seri dai ...




Mi pare di essere stato abbastanza chiaro, no?

Ovvio che la malagestione che ridistribuisce e' meglio della malagestione che non ridistribuisce. Ma sempre di malagestione stiamo parlando. Alla fine Chavez era troppo impegnato a comprarsi i voti regalando denaro pubblico ai poveri per prendersi cura del sistema economico del Venezuela. Ed ora siamo arrivati alla situazione paradossale per cui uno dei Paesi piu' ricchi del sudamerica e' anche quello che si risollevera' dalla crisi il piu' tardi.


Sì un attimo ma da Cuba ha ricevuto più di 20000 medici e altrettanti insegnanti per organizzare un servizio sanitario che era inesistente e idem scolastico chebse non erro prima del 1999 il diritto allo studio neanche c'era inella costituzione.

Correa ha fatto anche meglio qua ma partiva da una situazione migliore, loro mi pare ti pagano gli studi all'estero a patto di tornare almeno per 5 anni in Ecuador




E tre.


anche no dipende dalla definizione di "ricco" se per ricco intendi solo gdp ok, se per ricco intendi la diffusione della ricchezza oserei dire che la situaizone non è proprio cosi. nel mondo dei puffi forse sarebbero potuti arrivare i liberali da fumetto che boostavano gdp e non si sa per quale ragione riuscivano a risolvere la miseria estrema con la sola imposizione delle mani, nella realta c era chavez con i suoi pregi ed i suoi difetti. dove tu vedi comprvendita di voti io vedo un progetto politico, con i suoi difetti ma che quella cosa se la può appuntare come un successo.
non è scritto da NESSUNA parte che un progetto politico che mirasse a boostare il pil e le esportazioni di petrolio necessariamente potesse arrivare agli stessi risultati in termini di riduzione della miseria. sti discorsi a pera da economisti mi ricordano sempre la vecchia battuta sul medico che completa l intervento ma ammazza il paziente ...


No, ma non c'e' neanche scritto da nessuna parte che le due cose siano inversamente correlate - anzi, sono esattamente ortogonali.

La realta' e' che Chavez, ironicamente, ha commesso lo stesso errore di chi lavora(va) a Wall Street - maximizing short-term value. La sua gestione e' stata erronea esattamente come quella dell' anarco-liberista che porta al fallimento del mercato (ed in effetti i risultati sono simili).

Insomma, facciamola breve: credi che la ridistribuzione del profitto a la Chavez sia strutturalmente sostenibile? Te lo dico io: no.


credo che bisogni considerare tutta l'azione politica, credo che bisogna considerare la guerra economica che stanno muovendo al venezuela le elite locali e il capitalismo americano. non ha alcun senso considerare il mercato come una forza di natura.
Bisognava scrostrsi dal cazzo le elite feudali venezuelane e questo chavez ha tentato di fare, se poi questo piano andra a zoccole o no si vedra


Si ma non c'e' nessuna guerra economica, rileggiti l'articolo del NY Times. Semplicemente Chavez ha gestito malissimo il settore petrolifero Venezuelano. Parte delle riserve Venezuelane richiedono tecnologia ed alti costi, Chavez ha spaventato gli investitori stranieri che non portano i capitali e la tecnologia necessaria. Avrebbe potuto investire lui per garantire futuro al settore, ed invece si e' comprato i voti dei poveracci come il peggiore dei Lauro. Si e' alienato le raffinerie americane (costruite per raffinare il greggio di bassa qualita' Venezuelano) ed e' costretto a stringere accordi peggiorativi con la Cina.
Che alternative c'erano a Chavez?


At the start of the election run-up, most polls gave Irene Sáez, then-mayor of Caracas' richest district, Chacao, the lead. Although an independent candidate, she had the backing of one of Venezuela's two primary political parties, Copei.
In opposition to her right-wing and pro-establishment views, Chávez and his followers described their aim as "laying the foundations of a new republic" to replace the existing one, which they cast as "party-dominated"; the current constitution, they argued, was no more than the "legal-political embodiment of puntofijismo", the country's traditional two-party patronage system.
This revolutionary rhetoric gained Chávez and the MVR support from a number of other leftist parties, including the Patria Para Todos (Motherland for All), the Partido Comunist Venezolano (Venezeuelan Communist Party) and the Movimiento al Socialismo (Movement for Socialism), which together fashioned a political union supporting his candidacy called the Polo Patriotic (Patriotic Pole).

Chávez's promises of widespread social and economic reforms won the trust and favor of a primarily poor and working class following. By May 1998, Chávez's support had risen to 30% in polls, and by August he was registering 39%.
Much of his support came from his 'strong man' populist image and charismatic appeal.
This rise in popularity worried Chávez's opponents, with the oligarchy-owned mainstream media proceeding to attack him with a series of allegations, which included the claim – which he dismissed as ridiculous – that he was a cannibal who ate children.
With his support increasing, and Sáez's decreasing, both the main two political parties, Copei and Democratic Action, put their support behind Henrique Salas Römer, a Yale University-educated economist who representated the Project Venezuela party.

Chávez won the election with 56.20% of the vote. Salas Römer came second, with 39.97%, while the other candidates, including Irene Sáez and Alfaro Ucero, gained only tiny proportions of the vote.
Academic analysis of the election showed that Chávez's support had come primarily from the country's poor and the "disenchanted middle class", whose standard of living had decreased rapidly in the previous decade, although at the same time much of the middle and upper class vote had instead gone to Salas Römer.
Following the announcement of his victory, Chávez gave a speech in which he declared that "The resurrection of Venezuela has begun, and nothing and no one can stop it."



se dei capitali vengono ritirati da una determinata industria possono esserci due ragioni una "di mercato" (conviene investirli altrove) ed una strettamente politica (volgio danneggiare il mio avversario anche se questo danneggia in parte anche me). Per un oppositore di chavez ragionare in questi termini vuol dire provare a massimizzare l'utilita dell investimento sul lungo periodo, scommettendo sulla caduta del regime.
E' anche vero che chi investirebbe in Venezuela se poi ogni volta che el comandante ha bisogno di qualche voto ti espropria gli investimenti?
ma infatti la questione sta nel mezzo , un po non ci investi perche a quello se gira il cazzo ti espropria, un po non ci investi perche aspetti il collasso per comprare tutto a prezzo di saldo


va anche detto che quando ha nazionalizzato l'ha fatto perche gli accordi commerciali precedenti, in particolar modo le royaltes, erano palesemente a favore delle compagnie americane. "le offerte che non si possono rifiutare.."

altrimenti non si capisce.