E’ da un po’ che sto approfondendo a scappa tempo questo argomento, ovvero il fenomeno dell’utilizzo di cheat online.
Ad oggi sembra che un buon 30% della player base in generale cheatti.
Ovviamente il mio focus è generalmente su hunt showdown perché è effettivamente l’unico gioco pvp a cui mi dedico, gioco che attualmente è impestato da diverse modalità di cheating. Wallhack, esp più complessi, aimbot, e varie tipologie di exploit (exploit sull’engine e/o exploit che abusano di quelle che per me sono lacune di design, esempio no region lock e ping abuse, e roba non arginabile tipo nvidia inspector)
Porto alcuni esempi inerenti hunt showdown ma il tutto si può auspicabilmente traslare agli altri giochi per parlare in generale del cheating, di come arginare il fenomeno e cosa lo causa.
Partiamo da qua
Huuge è uno degli streamer principali di Hunt, americano, con svariate migliaia di ore nel gioco, specifico questo perché è uno che il gioco lo conosce insomma. Da qualche mese metà del suo stream, quindi 6 ore, è dedicato allo spectating, cioè suicidarsi ad inizio partita e spectare la gente presente in lobby. tl;dr ha creato un excel in cui ha tirato giù gradualmente delle statistiche in merito alla presenza, dedotta dallo spectating, di un cheater, più o meno palese, ovvero da chi palesemente chetta traversando la mappa con i proiettili a chi, meno evidente per un avversario, usa genericamente wallhack. Il dato che ne ha ricavato è che nei server orientali ha ricavato un 30% di presenza di cheater, percentuale più bassa nei server europei/americani. Su questo bisogna considerare che se nel suo orario di gioco specta principalmente cinesi, l’ammontare di partite spectate in us in orario di gioco è molto più bassa e per questioni di fuso in eu i server sono semi vuoti.
Questa percentuale torna un po’ con le evidenze che si possono trovare online negli studi fatti riguardo alla porzione di giocatori online che cheattano.
Altro esempio in merito ad alcuni specifici giocatori di hunt showdown che chettano, fatto da un altro youtuber
In merito a huuge lui ha reportato vari profili che sono stati conseguentemente bannati tramite canale preferenziale, perché il sistema di reporto interno al gioco è praticamente inesistente e si può aggirare semplicemente nascondendo il profilo steam.
Sempre allo stato attuale circa 1/3 dei player che trovi in partita in europa è composto da player cinesi, il che rende le partite un disastro a livello di divertimento per questioni di lag, ping, peek advantage eccetera che non sto a spiegare perché è specifico di hunt showdown.
Lato dev, crytek attualmente non sta facendo assolutamente niente, non parla del problema, non risponde quando viene chiamata in causa, ma nel frattempo continua a sfornare dlc di skin.
I vari bug exploitabili nel gioco (derendering dei muri da lunga distanza, sovraccaricare l’hard disk per non caricare superfici, compenetrare nelle superfici per vederci attraverso e via discorrendo), che sono presenti da 5-6 anni, la possibilità di giocare con 250 di ping con conseguenti vantaggi, continuano a non venir fixati. Su hunt è financo possibile utilizzare file di configurazione custom che il gioco all’avvio legge per eliminare le ombre in gioco, permettendo così ai player di vedere nemici in posti dove questi non si dovrebbero vedere senza config.
Ora, io gioco solo ad hunt online fondamentalmente, quindi non ho il polso della situazione su altri titoli al netto di video come questo.
Da qua ci sono le questioni tecnologiche sui limiti degli anticheat, su come questi vengono aggirati (i cheat al netto di quelli a pagamento si trovano pure gratuiti su gitbub), e sul futuro della tecnologia degli anticheat, e le questioni psicologiche che portano un player a cheattare, dove credo che la crescita in un regime, es. Russia o Cina, porta il ragazzino a vedere il cheating come uno strumento da usare, o uno sfogo fisiologico della propria repressione delle libertà da riversare con rabbia sugli altri player che invece giocano pulito (discorso da approfondire)
L’unica soluzione è quindi direttamente smettere di giocare online, e dedicarsi solo a coop, pve, o pvp su community server se disponibili per un determinato titolo?
E quale è il danno per l’industria in un contesto in cui io giocatore dico fanculo il pvp, i gaas pvp eccetera, nel momento che la situazione fa schifo?
E perché un dev fa orecchie da mercante in merito?