L'aviazione militare è sempre stata la mia passione principale considerando che mio padre ha lavorato 40 anni in aereonautica militare ed ho il 4° Stormo Caccia a 1km da casa ed ho passato diversi anni della mia giovinezza ad accarezzare gli F104 ed a godere dell'odore del kerosene. La sfortuna ha voluto che non riuscissi a vincere il concorso per pilota ma vabbè è roba passata

Cmq divagazione a parte, come ormai si sa, la storia degli F35 sta diventando una telenovela bella e buona in puro stile Anche i Ricchi Piangono.
Ne abbiamo già parlato in maniera sparsa su diversi thread quindi credo si possa affrontare questa discussione in maniera specifica dato che la vicenda sta sempre diventando più curiosa

Salto a piè pari l'inizio della storia che vedeva l'Italia ed altri stati nel mondo, come partners nello sviluppo ed investimento dell'F-35. Il tutto prende il nome come Programma Joint Strike fighters F-35.
Nello specifico c'è da dire che l'Italia (come altri stati) partecipa come partners per una % decisamente esigua.
In aiuto è interessante leggere questo:
http://www.camera.it/465?area=13&tema=558&Il+programma+Joint+Strike+Fighter+-+F35
Siccome è una vicenda che è partita molto tempo fa sto cercando di abbreviare il passato e farla estremamente semplice per arrivare al presente.
Quando è iniziata la produzione degli F-35 (ricordo che già volano ma non sono operativi) questo aerei "avveniristico" prometteva una serie di caratteristiche evolute che avrebbero alzato l'asticella del nuovo standard da battere in campo militare per quanto riguarda l'aviazione. Il suo destino era quello di diventare l'alfa e l'omega dei cieli.
Da subito è stato chiaro che i costi di produzione di questo aereo erano altissimi e giustificati dalle prestazioni promesse in capitolato.
Sta di fatto che, nel corso del suo sviluppo ed a seguito dei test, è parso subito chiaro che qualcosa non quadrava e che le prestazioni non erano decisamente quelle promesse oltre ad una serie di difetti gravi.
Curiosamente anche il pentagono ha stilato un rapporto sulla questione F-35 direttamente dal Director of Operational Test and Evaluation.
Ecco il documento...buona fortuna per la lettura

http://timemilitary.files.wordpress.com/2013/01/f-35-jsf-dote-fy12-annual-report.pdf
Tra l'altro il costo degli F-35 è lievitato sempre più in alto in maniera un pò discutibile facendo incazzare i vari partners che hanno iniziato a farsi delle domande.
Altre pillole:
- il canada si è ritirato dal progetto
- australia e norvegia lo tengono in sospeso ma già si sa che si ritireranno
- olanda devono votare
- l'Italia per ora si è solamente limitata a ridurre la richiesta di velivoli ma d'altronde siamo duri come mogano
L'unica che probabilmente non si ritirerà salvo fallimento del progetto (sempre più probabile) è la GB dato che è parners di primo livello come ovviamente gli U.S.A.
In sintesi, si sta verificando quello che molti pensavano ossia che la Lockheed Martin ha pisciato fuori dal vaso pesantemente ma il vaso era vuoto...non so se la metafora rende bene l'idea.
Arriviamo all'Italia.
La domanda che mi sono posto io sin dall'inizio era se avevamo realmente bisogno degli F-35 tenendo in considerazione la nostra operatività ed il nostro ruolo nell'evenienza di un conflitto su vasta scala.
Mi sono risposto questo:
no, non avevamo assolutamente bisogno degli F-35 in quanto abbiamo gli Eurofighters che ricoprono lo stesso ruolo, che costano di meno e che ci autoproduciamo con altri partners europei.
All'inizio il costo degli F-35 era di circa 62 milioni di euro contro i circa 60 dell'eurofighter. Ora gli F-35 costano oltre i 90 milioni di euro

Non ci servono perchè l'Italia è una gigantesca portaerei e nel caso di conflitto sarà una testa di ponte per gli alleati.
Non ci servono perchè per il nostro "uso e consumo", l'eurofighters basta ed avanza ed è un aereo di cui essere seriamente orgogliosi senza contare che in diverse esercitazioni, le ha sonoramente legnate al più blasonato F-22 Raptor.
Acquistare gli F-35 comporterebbe altri costi ossia:
- addestramento dei piloti
- addestramento dell'area tecnica militare
- pagare personale civile per le riparazioni e per addestrare il personale tecnico militare
- modifiche sostanziali agli hangar degli aereoporti a cui saranno destinati gli F-35
- la logistica delirante nel reperire materiale da sostituzione
E tutto considerando che abbiamo UN NOSTRO aereo praticamente equivalente (o cmq sia nell'ottica del nostro utilizzo), rodato ed ancora con possibilità di evoluzione. Il fatto che sia parzialmente stealth al contrario dell'F-35 che lo è conta poco o nulla considerando tutti i fattori e ripeto, l'utilizzo operativo dell'Italia in un possibile conflitto.
Poi basta vedere a livello mondiale quali sono i caccia più evoluti e non è un caso che sono l'F-22 e l'eurofighter.
Sarebbe stato diverso se non avessimo avuto l'eurofighter ed ancora volavamo con IL GLORIOSO F-104 ma non è così quindi i discorsi stanno a zero.
Mio parere personale sarebbe quello di investire una parte dei fondi nell'acquisto di ulteriori eurofighter (tra l'altro sono stati già ordinati non mi ricordo quanti) per sostituire quel cesso dell'AMX e mandare in pensione il Tornado dato che ormai la figura del caccia bombardiere non esiste più ed ormai i velivoli di 4^ e 5^ generazione sono tutti multiruolo.
Finirà questa storia? Per me nel 2013 vedremo il completo affossamento del programma F-35 e non sarebbe la prima volta che nel campo bellico, progetti partiti con promesse fantasmagoriche, si sono rivelate dei mezzi pacchi.
Fondamentalmente mi dispiace perchè il progetto dell'F-35 era veramente avveniristico e l'aereo teoricamente è bellissimo ma la pratica è tutta un'altra roba

Se qualcuno ha avuto il coraggio di leggere questo WOT...
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