Evasione a Cortina

siamo già arrivati al "è giusto evadere perché lo stato li butta via"?

cazzarola come corre sto thread!

non me ne frega niente se l'imprenditore pensa che darli allo stato sia uno spreco.
gli operai, dipendenti e pensionati le pagano tutte e sopravivono.
le DEVONO pagare pure gli imprenditori.
punto, basta.


Vogliamo parlare di tasse che versa l' imprenditore su quelle di un operaio ?
INPS, INAIL , Ferie , Tredicesime/+ , fesitività , malattie .

Sbaglio o io libero professionista ad esempio non ho la malattia retribuita ??
Neanche le ferie retribuite mi pare ... o sbaglio ??
Non ho le 8 ore fisse, non posso fare straordinari per me stesso ... se io lavoro 8 ore o ne lavoro 12 .. se io lavoro 5 giorni o ne lavoro 7 .. sbaglio o l' importante è solo il totale incassato ??


Tu sei figlio di mammà e hai un negozietto di tabacchi e roba simile, di che ti lamenti?
Puoi sempre chiudere baracca e burattini se il rischio imprenditoriale è così grosso. E iniziare a lavorare come dipendente se è tanto bello e conveniente

Il sistema si autoregolerà e le tasse si abbasserebbero immediatamente se la situazione non fosse veramente sostenibile.


Certo.
Potrei vendere e vivere con i risparmi senza eccessi fino quando ho speso tutto .. e poi si penserà.
Almeno lo stato non prenderebbe più un € da me e avrebbe tutte le spese che gli comporto ..
Per il momento non posso che mia mamma deve per forza andare in pensione che con tutte le tasse che ha versato prenderà un bel botto di pensione ..



ma perche' oltre ad andare a gridare verso l evasore non riuscite ad avere un ottica piu ampia?

e' facile sputare contro chi evade ma e' meno facile capire di che tipologia di evasori si parla e di come fermare in maniera seria il problema...




questa e' terribile veramente

che poi visto il periodo non e' che trovare un posto come dipendente sia cosi' facile se non si hanno esperienze dietro alle spalle

hai aperto questo 3d parlando dei negozi di cortina. ora non ci scassare il cazzo con quelli che hanno le pezze al culo e non arrivano a fine mese. loro sono una categoria.
quelli di cortina (gli evasori) un'altra. criminali. tutti. dal tabaccaio al gioielliere. e senza scusanti.

per quanto riguarda la storia della pubblica amministrazione hai ragione a metà. in italia c'è un grosso problema che riguarda le assunzioni, i concorsi, la nullafacenza e via dicendo del mondo della PA. ma non è che giustificando l'evasione di chi ha un'attività in una località di lusso che si risolve questo problema. e visto che ci siamo ti ricordo che i tuoi amici dell'ex governo non hanno fatto un cazzo in questi anni per migliorare nè la situazione fiscale nè quella della PA. anzi ricordiamoci tutti i loro bei giochetti sulle parentopoli (leggi: brambilla, alemanno).
oppure la non abolizione delle province (70% dei soldi destinati alle province andati in "spese correnti" e solo il 30 alle politiche sociali).


Premetto che sono d'accordo con te che evadere per arrivare a fine mese e evadere per fare la bella vita son due cose diverse eh, però da lì a giustificare l'evasione ce ne passa.

Io se avessi un'attività e vedo che non mi rende abbastanza da pagarci le tasse la chiudo e faccio altro piuttosto che diventare un criminale, non vado avanti decenni ad evadere.
Non per onestà o quant'altro eh, ma che se tutti fanno così poi le tasse aumentano ancora perchè stiamo usando servizi che non paghiamo.

A questo punto allora via tutte le tasse e sistema caymaniano o americano estremizzato, tutto privato e ognuno si arrangia.


per prima cosa la fai facile te' a dire chiudo e faccio altro ma vorrei vederti a 40+anni chiudere tutto e pensare di trovare un altro lavoro (di questi tempi...)
e di esempi simili ce ne sono tanti

il punto saliente pero' e' far evitare in tutti i modi che la gente trovi la via semplice per fare i furbi

non si risolve niente a continuar alzare le tasse con la scusa dell evasione

e' come se uno ammalato con la febbre pensasse di rimettersi in sesto solo con gli antibiotici e se ne sbattesse di fare qualche giorno a riposo evitando sbalzi termici

devi incentivare chi e' onesto altrimenti sembra che sia lo stato stesso a incentivare gli evasori

ripeto

prevenire e' meglio che curare (e guardando altri stati sembra funzionare a differenza nostra)


Io l'altro giorno ho letto un servizio mi pare sul Carlino BO o Repubblica Bo dove IL PRESIDENTE DELL'ASCOM (Associazione commercianti) riportava i dati di negozi chiusi nel 2011. Una buona parte erano negozi di abbigliamento aperti nei 3-4 anni precedenti.

Lo stesso presidente dei commercianti lamentava come molti di questi negozi fossero stati aperti in maniera improvvisata, senza alcun tipo di preparazione commerciale, e di quelli falliti dopo 10-15 anni parlava di commercianti non aggiornati sulle nuove dinamiche del mercato, di gente che portava avanti un modello di business vecchio di 20 anni che nel mercato odierno non ti permettono di campare. Non ha fatto MAI menzione delle tasse alte come causa della chiusura di quegli esercizi.

E questa è la realtà del commercio in Italia. I commercianti che si lamentano delle tasse alte, delle aperture dei centri commerciali, delle chiusure al traffico in centro come di cause indiscutibili del loro fallimento, in realtà sono persone incompetenti nel loro lavoro come ne trovi a milioni tra i dipendenti pubblici, solo che con la scusa che il dipendente pubblico non rischia il proprio capitale privato si sentono migliori e in diritto di criticare.

Il problema è che io non vedo alcuna differenza tra l'impiegato dell'anagrafe che ruba il suo stipendio facendo un cazzo tutto il giorno e il commerciante che tiene aperto a spese dello Stato evadendo le tasse che gli permettono di campare. A me, dipendente che paga il 100% delle tasse, non cambia niente nella sostanza. Devo pagare le tasse per lo stipendio del fancazzista, e le pago al posto del commerciante che evade. IL mio bilancio è comunque negativo, anche al netto della pietà per il povero commerciante stritolato dalle tasse.

E la cosa comica è che se parli con il commerciante medio, trovi una persona ignorante, reazionaria e razzista nei confronti di chiunque non sia un potenziale cliente del suo negozio (quindi negri, barboni, ragazzini sotto i 16 anni sono tutti potenziali delinquenti che andrebbero tutti tenuti sotto stretta sorveglianza dalla polizia). Perchè è ben noto che le regole, dal punto di vista dell'imprenditore, le devono sempre rispettare prima gli altri di lui, perchè lui rischia la sua pilla e giustamente merita il rispetto che una volta si dava ai cavalieri e ai crociati.
Tassisti e orafi, redditi sotto i 16 mila euro
Gli esercenti degli stabilimenti balneari hanno un reddito medio annuo pari a 13.600 euro, i baristi di 15.800 euro

le ultime statistiche fiscali pubblicate dal ministero dell'Economia

Tassisti e orafi, redditi sotto i 16 mila euro

Gli esercenti degli stabilimenti balneari hanno un reddito medio annuo pari a 13.600 euro, i baristi di 15.800 euro

MILANO - I tassisti hanno un reddito medio annuo di impresa di 14.200 euro, gli esercenti degli stabilimenti balneari 13.600, i baristi 15.800, gli orafi 12.300. È quanto risulta dalle ultime statistiche fiscali sugli studi di settore pubblicate dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. Le dichiarazioni sono relative ai redditi dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese che fanno riferimento agli studi di settore dell'anno di imposta 2009. Nel lungo elenco figurano chiaramente molte delle categorie ora al centro dell'attenzione per l'atteso provvedimento sulle liberalizzazioni.

MENO DI OPERAI E IMPIEGATI - Dai dati emerge una lunga schiera di autonomi e professionisti che dichiara meno di operai e impiegati. Tra coloro che vendono le barche, per esempio, il reddito medio di impresa o di lavoro autonomo è di 14.400 euro l'anno. I pasticceri se la passano meglio con 19mila euro di reddito. Per gli istituti di bellezza il reddito medio è di appena 5.300 euro l'anno. Accanto alla casella degli esercizi alberghieri e affittacamere appare un reddito di soli 11.900 euro, mentre tintorie lavanderie avrebbero - almeno secondo quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi - un giro d'affari mediamente pari a 8.800 euro. Giro d'affari sotto i 18mila euro anche per i giocattolai (11.900 euro l'anno), gli autosaloni (12mila euro), i giornalai, appunto a 18mila. I fiorai hanno un reddito di impresa poco superiore ai 12.000 euro l'anno e non cambia molto se hanno il negozio (12.600 euro) e se vendono fiori e piante sulla bancarella (12.300 euro). Tra i professionisti - anche loro al centro del provvedimento sulle liberalizzazioni - si registrano redditi di impresa mediamente più alti: per gli avvocati 58.200 euro l'anno, per gli architetti 30.500, per gli studi medici 68.300.

Redazione Online

www.corriere.it
ma di che cazzo stiamo parlando? e suuuuuuuuu

dovete buttare il sangue....voi e chi difendete.

potremmo essere un gioiellino di paese e invece stiamo una merda...questa e' la pura e semplice verità.

e l'unico problema e' che non rispettiamo (ma peggio) non facciamo rispettare le regole.


L' incompetenza centrerà sicuramente ma non è quello il problema ..

Se uno è incompetente pagherà in termini di profitto ma se chiuderà e perchè le tasse sono alte a tutti i livelli e non sono solo in funzione al reddito .. è proprio quello il problema ...
A volte un piccolo commerciante non è in grado di competere ..

So anche io piccolo negoziante che se compro 100 bilici dello stesso prodotto avrò un prezzo competitivo , ma non ho ne gli spazi ne le finanze per sta cosa, ne le capacità di smaltirle prima della scadenza.
Devi quindi o comprare poco con prezzi elevati e quindi fare prezzi fuori concorrenza , oppure affidarti alle GDO (grandi distribuzioni organizzate )
Quindi va da se che un piccolo non si può muovere ..

Quindi potresti anche avere la competenza commerciale , ma ti fermeresti al punto dove capisci che se non hai 100 milioni da investire , e meglio che non ti muovi.

Tornando al punto quindi e che le tasse se ne fottono di tutti i problemi , il piccolo è il grande sono identici .. e i rischi sono elevati ma da una parte hai società e dal altra magari il piccolo commerciante che ha investito i risparmi.

Arrivo al dunque .. se io sono un povero disoccupato e inizio a vendere sassi , e con i sassi ricavo 600€ al mese .. mi sta benissimo che mi chiedi una % fissa .. ma non puoi venire a chiedermi una serie di impegni fiscali e burocratici al pari di quello che ne guadagna 60.000€ ... Mentre sembra che in Italia tutto abbia un costo .. anche il povero disgraziato dovrà avere il commercialista e fare i versamenti telematici .. e tutto il resto.
Studi di settore , inventari .. cazzi e mazzi non fanno alto che strozzare il piccolo e lasciare il grosso indifferente ..

Quindi mi sembra logicissimo che molti finiscano fuori modello economico ..

Senò potrei permettermi di dire al barista che nel ultimo periodo viveva di videoslot e che ora si lamenta del calo di giocatori .. che è un incapace .. che ora i tempi son cambiati .. che non deve lamentarsi ma che deve aprire una pokerroom virtuale per stare al passo con i tempi.


ma dove sta scritto?

se uno è incompetente CHIUDE perchè non genera profitti.
Il rischio d'impresa allora cos'è... cercare di non farsi sgamare l'evasione fiscale d'azienda?!?


Beh il tuo è proprio il ragionamento del commerciante, mi dispiace dirtelo ma il mondo è duro, e lo è per tutti, anche per chi decide di rischiare il proprio capitale. Non è che se decidi di rischiare di colpo dobbiamo renderti la vita più facile.

L'operaio che faceva le mattonelle, che le ha fatte per 20 anni e si è visto chiudere la fabbrica dalla concorrenza cinese, ha pagato tutte le tasse per 20 anni, si è spaccato la schiena il doppio di qualsiasi commerciante io conosca, eppur per lui non c'è la scappatoia dell'evasione "moralmente giusta". Subisce le leggi del mercato come chiunque, come le dovrebbe subire chi pretende di vendere come lo si faceva 20 anni fa, come se la concorrenza non si fosse adeguata ai tempi e non lo battesse sul suo campo rispettando tutte le regole.

Con la concorrenza di internet, non mi stupisce che molti commercianti siano in crisi. E' GIUSTO che sia così, perchè il mondo cambia e non possiamo permetterci di mantenere un sistema di commercio antidiluviano con costi per il consumatore ingiustificati dalla qualità del servizio che viene offerta.
Anche le stupide opposizioni che si fanno alla liberalizzazione degli orari di apertura sono come al solito un'ostacolo al consumatore e un favore ai vecchi modelli di commercio. Avvantaggiano il grande centro commerciale? STICAZZI! Se entro in un alimentari e trovo gli stessi prodotti che trovo all'Ipercoop, con la controindicazione che costano il doppio, scadono prima e per arrivare al negozio devo parcheggiare in doppia fila, è evidente che quell'alimentari è destinato, giustamente, a chiudere. Se l'alimentari mi offrisse prodotti di nicchia, di qualità superiore al centro commerciale, sarei disposto a pagare il prezzo più elevato. Così come per l'abbigliamento o l'elettronica. E in effetti se ti guardi in giro gli unici negozi che sopravvivono ai centri commerciali sono quelli che offrono un servizio che ai CC non troverai mai, un servizio di qualità, personalizzato e su misura del cliente. Oppure un web-store con consegna a domicilio paragonabile a quello dei grandi siti online, con il vantaggio della possibilità di rivolgersi di persona al negoziante per problemi di qualsiasi tipo.

E' OVVIO che tutto quello che ho elencato prima richiede impegno, dedizione e soprattutto un costante aggiornamento su quello che vuole il mercato e sul come gli se lo può offrire guadagnandoci. Se non sei in grado, non hai voglia o l'età per seguire questo trend, per quanto mi riguarda servi come l'operaio che ha bucato bulloni per 40 anni ed è stato sostituito da una macchina che fa il suo lavoro meglio e nella metà del tempo.
Fatto sta che non si può nemmeno dire "sticazzi, son le leggi del mercato, è il progresso" e lasciare che milioni di posti di lavoro vengano falcidiati senza pietà O meglio, lo puoi anche fare, ma a quel punto o dai loro i sussidi o favorisci il loro reinserimento. Questo al di là dell'evasione, sia chiaro.


il problema è che non c'è nessun "al di là"

evadono e tanti saluti
Era solo un modo per dire che non parlavo minimamente dell'evasione.


Nel caso dei baristi, per esempio, odiano quasi tutti tranne gli alcolisti ed i consumatori compulsivi.

Un raro esempio di etica e morale





La "Pilla"



Edit: mi ha fatto venire in mente mingardi http://www.youtube.com/watch?v=QFNUL3RQmM4


Ma infatti la penso come te sto solo dicendo che le tasse troppo alte amplificano i problemi ..
Possiamo ipotizzare le tasse che chiede lo stato come un affitto.
Se te stato mi chiedi 300€ , io che potrei produrre un reddito di 600€ potrei starci .. alla fine piuttosto che non avere una lira , avrei almeno 300€.
Se te stato mi chiedi 600€ , andrei in pari .. non vale la pena che lavori.
Va a finire quindi che le entrate finiscono nelle tasche di chi è già pieno di soldi è può permettersi investimenti grossi che vanno a coprire le spese.

Va a finire che si fa il contrario delle liberalizzazioni .. un po come dire .. tutti possono fare i tassisti , ma devono comprare dallo stato una licenza che costa 20.000€ anno .. alla fine sarebbe una lotteria capire se si va in pari o no ..
La liberalizzazione giusta dovrebbe essere al limite , tutti possono fare i taxisti .. poi chi prende 5000€ paga le tasse sui 5000€ , chi ne prende 50.000€ paga le tasse sui 50.000€.
Attualmente per le imprese e più simile il primo caso .. costi fissi con reddito ballerino ..