Aggiungo qualche cazzata alla mia libreria: ma se riusciamo ad estrarre tanta energia da un pochino di plutonio scatenando una reazione a catena, non si potrebbe fare la stessa cosa con l'antimateria?
Sono procedimenti diverse mexe, l'antimateria ha il problema che, come viene a contatto con la materia si annichilisce. (mentre il le reazioni a catena con il plutonio avvengono per fissione dell'atomo)
Se fosse cosi' semplice lo avrebbero gia' fatto, al cern ci lavorano da anni sull'antimateria, e ho letto di recente che sono riusciti ad aumentare la produzione e, seppur di poco, la conservazione prima dell'annichilimento.
In questo momento stanno lavorando alla produzione di energia tramite fusione controllata, ma non si sa quando sara' pronta.
Il problema è che l'energia impiegata per ottenere antimateria è maggiore di quanta se ne ricavi dal suo annichilimento, e così sempre sarà finché dio non deciderà di sovvertire le leggi della termodinamica.
Ma perchè devi dire cose non vere? Io sempre detto: "prima di giudicare dai un'occhiatta a sto video, invece di continuare a sostenere il contrario senza averlo visto?" Ho dato dell'arrogante a chi sostiene, così a partito perso, che il video non ha alcun valore senza averlo visto.
Cosa ben diversa sarebbe stata se dopo averlo visto, allora ognuno avesse sostenuto la propria estranietà o critica alla cosa. E' come se domani viene a casa mia un mio amico con la moto nuova e io senza averne mai guidato una , e soprattutto quella, cominciassi a criticare.
a meno che in un futuro remoto esplorando l'universo si possano trovare sacche di antimateria non annichilite per qualche ignoto motivo. solo allora, avendo l'antimateria già pronta, sarebbe il caso di utilizzarla.
comunque sono sempre dell'opinione che sia il miglior combustibile per astronavi ^_^
In base alle conoscenze, non esistono quantità significative di antimateria in tutto l'universo, con l'eccezione di pochi atomi generati nei laboratori di fisica delle particelle presenti sul nostro pianeta, e nei processi astronomici più energetici.
per "vedere" un positrone abbiamo bisogno di un rivelatore di radiazioni a stato solido e di un'energia tale da dare origine a una creazione di coppia. Il modo più semplice è quello di usare un emettitore gamma con energia sufficientemente elevata, come per esempio Na-24, che ha un decadimento da 2.76 MeV. A queste energie la sezione d'urto per una creazione di coppie comincia a diventare rilevante e oltre al solito effetto compton comincia a esserci generazione di positroni. In particolare ne possiamo misurare gli effetti dell'annichilazione, in particolare l'emissione di due fotoni da 511 keV con forte correlazione spaziale (vengono emessi in direzioni opposti). E' più raro il caso di emissione di 3 fotoni. La vita di un positrone nella materia condensata è dell'ordine dei nanosecondi, in generale meno di 1 ns.
Per quanto riguarda il plutonio, è un prodotto secondario di un reattore fissione alimentato a uranio. Per approfondire ci vorrebbe troppo tempo