[Elezioni USA] Operation orange shitstorm, Neo-Trump vs Agent Harris (Part 1)

ecco, un post sopra :asd:

Guarda sfondi una porta aperta, se vince Trump a questo punto è in gran parte colpa dei democratici, se non al 100%.

@Hickso Il problema del partito democratico è che è retto da una manica di cariatidi che 1. sono convinti che i giochi si facciano ancora nello stesso modo in cui sono stati eletti loro, negli anni 80 se non prima, 2. non riescono a capire che i repubblicani fanno di tutto per vincere, giocano sporco (e qui tra un minuto ti metto un video esplicativo), e 3. alla fine dei conti PER LORO che vincano loro o che vincano i repubblicani più di tanto le cose non cambiano, tanto è la plebe quella che soffre, loro da quello che fa il GOP non vengono toccati.

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le elezioni usa le decidono le megalobby che pompano miliardate di dollari nelle casse della campagna di uno o l’altro candidato a seconda di cosa accettano di fare nel loro mandato per agevolare un’azienda piuttosto che l’altra

da lì deriva l’esposizione mediatica dei personaggi, le lodi della la stampa di parte e tutto il teatro fino al voto, il cui esito rispecchierà più o meno quanto è stato investito in pubblicità

è un po’ naive pensare che i candidati siano lì per rappresentare laggente :dunno:
e per questo una come AOC non arriverà mai in cima
(oltre al fatto che non è un uomo di razza bianco-caucasica, è pro-choice, anti armi, ecc. tutta roba che alle megalobby fasciocristiane sta sul cazzo, per cui imho più di così non troverà appoggi per salire nella scala del potere)

è un sistema marcio? ovvio che si

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Eh ma altrimenti dov’e’ il brio? Il brivido delle elezioni?

Non avevo capito infatti :asd:

Ho opinioni deboli su questo.
Azzarderei che i parametri di valutazione non stiano correggendo il tiro per la frammentazione della società americana. Il gop non ha bisogno di fare niente per apparire masterplan, si son trovati un campione in cui parte della società si identifica fanaticamente e non ha assolutamente bisogno di farsi concorrenza interna se l’unico scopo è vincere le elezioni, al diavolo la fauna interna al partito.

Il partito democratico subisce molto di più la frammentazione perché non c’è ancora uno zeitgest sufficientemente grande in cui possa defaultare. Deve contemporaneamente rispondere a deboli spinte anticapitaliste, a spinte di equità ed uguaglianza, deve rispondere al desiderio di economia lasseiz faire, deve garantire la totale libertà individuale…

Qui il video di cui dicevo sopra:

I democratici (leggasi: la governance del partito democratico) sono ancora convinti che i repubblicani facciano il loro stesso gioco, ma non è così.

imho la speranza nel cambiare radicalmente le cose sta nei gen z, che viaggiano fuori dal circo dei media, si sentono lontani da una classe politica che non li rappresenta e sono più politicamente attivi sui fronti diritti civili, ambiente, salute mentale, ecc.

solo che non hanno un peso sufficiente per incidere (ancora) davvero nei sondaggi

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Si bellissimo, esattamente quello che dicevano nel 2016, perché loro sono quelli che sanno vincere e hanno le idee chiare.
Si è visto

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E’ dal 2004 che i Dem raccattano milionate di voti in più delle alternative Rep, solo che quando giochi contro la banda bassotti vincere non basta e bisogna stravincere.

Il problema è che pensano/vogliono giocare alla pari mentre dall’altra parte non si fanno problemi ad aizzare le folle contro i Democratici.

Che questo sia un problema del candidato che vince le primarie (o comunque scelto per…) mi sembra - sinceramente - una semplificazione.

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finisce che di danno retta e candidano la clinton

Il problema per i Democratici a mio avviso rimane la loro apparente volontà di coprire troppe istanze simultaneamente, dunque con il progressivo abbandono delle posizioni politiche usualmente integrate all’interno di un conservatorismo liberale dei Repubblicani a favore di posizioni sempre meno cripto e sempre più deliberatamente autoritarie i Democratici sembrano nutrire il desiderio di perseguire la moderazione in ogni aspetto ed occupare quello spazio politico apparente lasciato vacante, e questo reiteratamente e cicli concentrici; ne consegue stiano allontanandosi da una visione sociale uniformemente riconoscibile quanto sostanzialmente giustificare e legittimare come apparentemente maggioritarie posizioni che prima magari avrebbero osteggiato.

I Democratici rappresentano l’essenza dello status quo, in una società dove però i cambiamenti e le dinamiche avvengono a ritmo vertiginoso ed appaiono spesso incredibilmente obsoleti pur quando la sensazione dirigenziale sia piuttosto di aver agito in maniera incisiva.

a maggior ragione, un candidato debole come biden forse non è la mossa migliore…
d’altra parte però presentare un candidato diverso dall’attuale presidente vorrebbe dire che il partito non appoggi biden, e quindi sarebbe ammettere una sconfitta

biden avrebbe dovuto dire “sono vecchio e stanco, passo la palla a… [pausa per fare una ricerca su wikipedia] kamala harris, la vicepresidente”
però tipo un anno fa

In genere però il candidato uscente ha una sua forza ed inerzia implicita sostanziale, suppongo i Democratici siano perfettamente consapevoli dell’importanza specifica di questa prossima ventura elezione e la scelta di riproporre il Presidente Biden dipenda sia dalla volontà di sfruttare questa potenzialità di un soggetto noto e riconosciuto con dei risultati da vantare quanto dal desiderio di Biden stesso di riproporsi, poiché certamente, anche in privata sede, non potrebbero certo opporsi alla volontà del Presidente in carica di riproporsi.

Emergessero mai delle evidenti contrapposizioni tra Biden quale candidato ed il suo gruppo dirigente implicherebbe i Democratici non riconoscano la sua persona come fruibile e stabile, e questo sarebbe comunicativamente un disastro.

più che altro per presentare un nuovo candidato sarebbe servita una spaccatura nel partito (vera o appositamente orchestrata), in modo da aver tempo per solidificare la posizione di uno sfidante capace di raccogliere consensi dai democratici stanchi di biden, gente incerta e repubblicani moderati stanchi di trump ma che non voterebbero mai per biden

Raga che dite?

Per l’occasione facciamo tornare a postare Farrentina, for the lulz?

Non ti sapevo amante del genere scat

Eh Gionni… il fatto è che immagino che quelli che decidano abbiano più informazioni in proposito di quante ne avremo noi in tutta la nostra vita.

Quindi dire che “un candidato debole come Biden non è la mossa migliore” è un pour parler Forse Biden è veramente la mossa migliore che hanno :asd:

O la meno peggio, visto lo scenario che si delinea.

m2c.

se il voto fosse solo in base ai numeri generali i repubblicani nn vincerebbero mai, ma qui funziona con i grandi elettori

trump vinse all’epoca proprio xchè dovevano mettere lo schifo supremo ultimo, quindi sono tranquillamente capaci di rifarlo

No, i giochi sono sul congresso, non ci sono magheggi alle presidenziali, se non avere una strategia decente.
Quando la Clinton ha perso di CINQUANTA% rispetto ai sondaggi su Bernie nel 2016, solo un asino col cervello marcio di neurosifilide poteva pensare che non ci fosse niente di strano e Wisconsin sarebbe stato democratico come sempre.
Eppure questo hanno pensato, e tutti ad annuire perche’ loro sono quelli che sanno, sono quelli che vincono.

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penso intendesse che spesso il democratico di turno ha più voti a livello assoluto, ma che non vale nulla perchè alla fine conta vincere negli stati, ma d’altronde non è certo una novità e si sa benissimo che si “gioca” con queste regole.