Elezioni USA mid term: 2 novembre 2010


Il vero problema dei repubblicani e' che si sono radicalizzati.
Le tre anime del partito: big business, evangelici e libertari hanno tolto tutti i freni. Tax Loopholes? Aiutano i "job-makers". Aborto? No, e nemmeno i contraccetivi. Cibo sano a scuola? No, la pizza e' un vegetale.

Pero' poi vincono, quindi che vi devo dire


magic america, stiamo esportando democrazia noi di là, mi sembra semplice

il problema è che radicalizzandosi, per come la vedo io, qualsiasi cosa va a puttane. radicalizzarsi è una forma di estremismo, e gli estremismi non mi sono mai piaciuti.


Ah ok, avevo letto male e frainteso.

Comunque sono abbastanza d'accordo sul resto




Io ho capito molto quando mi han detto che gli americani si credono tutti middle class (tranne l'1% si intende). E infatti si è visto anche negli slogan di #occupy.


What? Io sono favorevole al vaccino.

E comunque, il mio candidato ideale ho detto più volte che è questo:

I Repubblicani distruggono. I Democratici ricostruiscono.

Abbiamo bisogno di entrambi: "true capitalism is about disaster and recovery"


Credeteci a questa storiella, eh.
Obama: voglio un'America piu' giusta, piu' tasse per i ricchi
Nel suo discorso sullo stato dell'Unione il presidente Usa attacca l'ostruzionismo: la nazione faccia squadra
25 gennaio, 11:41


NEW YORK - Un'America piu' giusta, ''costruita per durare''. Un'America dove tutti tornino ad avere le stesse opportunita', dove le regole siano uguali per tutti, dove le imprese che creano posti di lavoro siano premiate e quelle che delocalizzano penalizzate. Dove ogni imprenditore che rischia possa aspirare a diventare il nuovo Steve Jobs. E soprattutto dove i ricchi paghino piu' tasse, per investire di piu' in istruzione, sanita', ricerca. E' la sfida che Barack Obama - nell'attesissimo discorso sullo Stato dell'Unione pronunciato davanti al Congresso - ha lanciato all'intero Paese a dieci mesi dalle elezioni presidenziali. Rispolverando anche il glorioso slogan che lo porto' alla vittoria nel 2008: 'Yes we can', ''Noi possiamo fare questo, io so che possiamo''. E affermando con determinazione: oggi l'America e' piu' forte del 2008, anche se la grande sfida resta ''mantenere vive le promesse''.

Un discorso, quello dello Stato dell'Unione, di solito bipartisan. Obama invita tutta la nazione a ''fare squadra'', come fecero i Navy Seal nella notte in cui fu ucciso Bin Laden. Ma il presidente - nel discorso durato poco piu' du un'ora - tira fuori soprattutto una grinta da campagna elettorale, adottando una visione che il Wall Street Journal a caldo definisce ''nettamente populista''. Nel mirino ci sono i rivali repubblicani: quelli che in Congresso bloccano il cambiamento e quelli che si sono candidati per la presidenza, che accusano Obama di voler portare il Paese allo sfascio. ''Voglio combattere l'ostruzionismo con l'azione. Mi opporro' a ogni tentativo di tornare alle stesse politiche che ci hanno condotto fino a questa crisi'', ammonisce il presidente tra gli applausi. In prima fila, accanto al vicepresidente Joe Biden, e' seduta la First Lady Michelle. Dietro ci sono anche Lauren Powell, vedova di Steve Jobs, e l'ormai famosa segretaria di Warren Buffet, quella che - come ha denunciato lo stesso 'oracolo di Omaha' - paga piu' tasse del suo datore di lavoro miliardario.

E Obama rilancia con forza la cosidetta 'Buffet Rule', proprio nel giorno in cui il miliardario Mitt Romney si e' finalmente deciso a presentare la sua dichiaraziomne dei redditi, dalla quale emerge che paga solo il 15% di tasse. ''Se guadagni piu' di un milione di dollari l'anno - tuona Obama - non puoi pagare meno del 30% in tasse''. Giu' applausi, anche da una parte del pubblico repubblicano ''Un quarto di tutti i milionari adesso pagano meno tasse di milioni di famiglie della middle-class'', sottolinea il presidente: ''Vogliamo mantenere questi tagli fiscali per gli americani piu' ricchi? Oppure vogliamo mantenere i nostri investimenti in altre cose, come l'istruzione e la ricerca''? ''Dobbiamo cambiare il nostro regime fiscale in modo che gente come me e un incredibile numero di membri del Congresso paghino la loro giusta porzione di tasse''. Poi il lavoro, altro chiodo fisso di Obama che su questo delicatissimo campo si gioca gran parte delle sue chance di essere rieletto. Il presidente - dopo aver ricordato come l'industria dell'auto 'made in Usa' sia tornata ai vertici con General Motor, Chrysler e Ford - respinge tutte le critiche degli avversari: ''Nel 2008 il castello di carte e' collassato'', con tutte le conseguenze del caso. ''Nei mesi che hanno preceduto il mio primo mandato abbiamo perso circa 4 milioni di posti di lavoro. E ne abbiamo presi altri quattro milioni prima che le nostre politiche avessero effetto. Ma negli ultimi 22 mesi - rivendica - le imprese hanno creato più di tre milioni di posti. Lo scorso anno hanno creato il maggior numero di posti dal 2005. Questi sono i fatti''. Sulle prossime elezioni incombe anche l'incognita Iran. Obama ribadisce: ''L'America e' determinata ad impedire che l'Iran ottenga l'arma nucleare, e io non tolgo alcuna opzione dal tavolo''. Una risposta anche a chi lo definisce timido in politica estera.


qui i punti in inglese

http://www.cnn.com/2012/01/24/politics/sotu-key-points/index.html?hpt=hp_c1
3 anni in ritardo.


No, ti spiego.

Essere di destra moderata è una cosa, essere un fondamentalista di destra è un'altra.
La differenza sta nel fatto che noi prendiamo i princìpi buoni di destra e li perseguiamo senza crederci ciecamente e facendo autocritica dove serve, e valutando anche opzioni diverse, mentre i fondamentalisti vanno di pura fede cieca nel loro credo, non esiste l'autocritica, non esistono compromessi, chi è contro è un nemico etc.

Quindi io preferisco sicuramente un semi-sinistrino moderato come Obama a un fondamentalista di destra invasato, perchè seppur quest'ultimo rappresenti i miei ideali molto di più, non ha la salute mentale di gestire una nazione.
La ragione deve sempre trionfare sull'egoistica ricerca di creare un mondo che funzioni solo ed unicamente sotto i propri ideali.

Al momento in America mancano alcune cose importanti, ovvero la tassazione dei ricchi (che ora pagano meno di un cittadino normale) con conseguente detassazione della middle class, e la situazione della sanità.

Purtroppo al momento in America c'è carestia di repubblicani moderati quindi mando giu il rospo e scelgo l'altra opzione


io posso anche accettare (ma non condividere) una posizione simile, quello che non si può sentire però è il definire obama un "sinistrino moderato". se obama è un moderato, clinton cosa era, un estremista di destra? obama è probabilmente il presidente più a sinistra di molti decenni.

e romney è sicuramente più centrista di lui (e nessuno osi citare il fatto che guadagna un sacco di soldi... tutti i presidenti sono ricchissimi... da kennedy in poi... non è che obama perchè è nero è un povero africano che fa la fame... basta guardare lui e sua moglie che lavoro facevano... almeno romney non è un ipocrita da 4soldi come michelle che si fa vedere fare la spesa nei discount dei poveri di washington...).

credimi, è molto più strano uno che si definisce di destra e che preferisce obama a romney, di uno che vota berlusconi (visto che me lo hai rinfacciato).
perchè per un italiano obama è centrodestra.
Il Centro Destra in Italia non è altro che un ammasso di bovari democristiani e socialisti; difatto, una forza di centro; e fanno schifo; bene, obama nemmeno di centro qua sarebbe.

Qualcuno glielo spieghi, che a dispetto della sua insistenza con ste immaginine stronzine non c'è una sola persona sana di mente sul pianeta che rimpianga Bush.


i sondaggi in realtà mostrano che ce ne sono parecchie.
Ma infatti ho parlato di sani di mente.

Comunque, per chi se la fosse persa: State of the Union 2012.




Balle, comunque. Sostiene le stesse cose da sempre.
Durante lo State of the Union dell'anno precedente ha rivendicato parte dei medesimi punti e pare chiaro che stia facendo ogni sforzo per concretizzarli.

Sembra si dimentichi sempre, però, che il futuro non dipende interamente da lui e che un ruolo fondamentale lo giocheranno quanti ne vorranno seguire le direttive nei due schieramenti.
Certo, finché la parola d'ordine resterà "ostruzionismo" hai voglia ad aspettarsi le rivoluzioni copernicane.
Di Americani idioti?
Dimmi qualcosa che non so.
Un bell'articolo che fa capire quanto le misure di austerity auspicate dai repubblicani siano out of touch:

http://www.nytimes.com/2012/02/12/us/even-critics-of-safety-net-increasingly-depend-on-it.html?pagewanted=1&ref=todayspaper
è ancora convinto che si possa fare peggio di bush, dando il sogno americano in pasto agli squali della finanza e mandando truppe alla cieca a saccheggiare paesi random.
ti risolvo subito il problema: se il prossimo presidente fosse ronald mc donald, sarebbe ancora più serio e competente di bush jr.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2012/02/08/visualizza_new.html_75723293.html

cresce la fiducia in Obama. Agli Americani piace la tassa sui ricchi nella finanziaria la Buffet rule. Buffet al momento paga una percentuale di tasse inferiore alla sua segretaria
So much win