Dove destinare il TFR?

Non sono sicuro ma Google dice che c'è la facoltà di passare tutto il TFR lasciato in azienda al fondo, ma se invece è depositato presso l'INPS non puo essere spostato


Si corretto, di norma si compilano i moduli che si trovano sul sito del fondo e si passa tutto all ufficio personale della propria società.
Magari sentite prima la vostra società, a me ad es. avevano richiesto tre moduli in originale per il Fonte
Letto tutto e molto interessante, grazie per i wot.

Ahimè mai fatto i fondi pensione forse ho toppato. Ora sono da 4 anni in unazienda, posso spostare li dentro? ha vantaggio farlo o mi conviene fare solo dal nuovo? (a breve potrei cambiare lavoro)


Il TFR conviene sostanzialmente sempre averlo in un fondo, possibilmente chiuso, rispetto che all'azienda/INPS. Quello su cui si può poi discutere è se conviene versarci altri soldi rispetto alla quota TFR pura.
Comunque non è mai troppo tardi per iniziare a versarlo in un fondo, anche se alcuni benefici dei fondi sono legati a quanto tempo sei dentro quindi vanno un po' a diminuire più tardi ci si entra.
Il vantaggio maggiore è che l'imposta su quando si vedrà la prestazione prestazione passa dall'aliquota fiscale del proprio reddito al 15% (a scendere fino a 9% al 35esimo anno nel fondo ). Per metterla in prospettiva lo scaglione di reddito più basso, tra 15k e 28k, ha un'aliquota irpef del 27%.....

Per quanto riguarda il TFR PREGRESSO pre-fondo, non sono sicurissimo perchè sono casi un po' particolari, ma da google leggo che se lo hai lasciato in azienda e non all'INPS puoi richiedere il trasferimento nel fondo, tuttavia dovresti valutare le tempistiche per le richieste di anticipazione. Quoto quanto avevo scritto sopra:

Per spese sanitarie, non cambia niente, in quanto non ci sono vincoli temporali nel fondo. Per le spese non documentate, non cambia niente, perchè tanto nell'INPS/azienda non avresti potuto prelevare i soldi. Per la casa cambia, perchè partiranno a decorrere gli 8 anni necessari all'anticipo e per questo lasso temporale non potrai richiederli. Se per caso erano già 8 anni che accumulavi il tfr presso inps/azienda invece potresti usufruirne ma aderendo al fondo perderesti questa facoltà per 8 anni.

A parte questa tematica legata alle anticipazioni non vedo altri problemi legati al passare il tfr dall'azienda al fondo. A parte che ovviamente non li vedrai nell'ultima busta paga in caso di dimissioni/licenziamento....



I vantaggi ci sono però se devi cambiare lavoro devi cercare di capire se nel nuovo si applicherà lo stesso CCNL, perchè in caso contrario ti troveresti ad aprire un fondo negoziale chiuso per poi perdere poco dopo i requisiti per aderirvi e dovresti quindi switchare la posizione sul fondo negoziale chiuso del nuovo CCNL.
Nulla di trascendentale eh, ma ci sarebbero un sacco di scartoffie da compilare
Stesso fondo
Quello che a me preoccupa (a naso ma non ho fatto bene i conti, per quanto siano al momento stime) è il fatto che mettendo il TFR in un fondo, alla fine prendi solo una % in liquidità e il resto si aggiunge alla pensione.

Cioè se la pensione dura tanto anche bene ma se ci lascio il penne poco dopo è una fregatura

Capisco che senza numeri alla mano sono solo seghe mentali (poi l'addon del datore di lavoro è priceless) ma tant'è al momento..

Piuttosto stavo valutando se mettere una briciola al mese in qualcosa che segua lo SP500 per i prossimi 30anni di lavoro.. che strumento è consigliato in questo caso?


Giusto per capire se ho capito.

L'attuale azienda per cui lavoro è GDO e aderisce ad un fondo di categoria che si chiama FON.TE.

Se domani cambio azienda e vado in una che fa tutt'altro, non è detto che io possa continuare a versare il TFR sullo stesso fondo e dovrei quindi trasferire quanto presente in questo fondo in un nuovo fondo. Corretto?

Per ora anche io ho sempre tenuto il tfr in azienda comunque, sempre per quella preoccupazione sulla non reversibilità dell'operazione.
io posso dirvi che nel mio settore il sindacato spinge forte per far mettere i soldi nel fondo di categoria (strano visto che ne sono "azionisti" ma poi una buona metà dei sindacalisti in azienda il TFR se lo è tenuto dentro la ditta

Io pure l'ho tenuto in azienda e più passa il tempo più mio convinco che sia stata una buona idea, sia nel caso mi ritrovi tra 10 anni a cambiare lavoro sia che no.

Posso sbagliare, daltronde sfido chiunque a fare una previsione a 30 anni di come andrà un fondo e di come andrà la sua vita sia a livello di lavoro che di salute, per me il tfr in azienda, essendo un azienda molto solida, era l'opzione più sicura


Comunque da quello che han detto fin'ora, se l'azienda ha più di 50 dipendenti il tfr viene versato all'inps, per cui se pure l'azienda fallisse dovrebbe fallire pure l'inps per non rivedere i tuoi soldi.
si esatto anche questa è una sorta di garanzia nel mio caso visto che di dipendenti siamo over 3k

è possibile che col fondo ci avrei guadagnato qualche soldo ma davvero dopo aver visto almeno 10 volte varie dimostrazioni di come sia mega conveniente non sono riusciti a convincermi a farlo

aggiungo però che ovviamente non tutti i fondi di categoria sono uguali, immagino alcuni convengano più di altri
comunque anche in caso di fallimento il TFR è garantito


la menata è che sicuramente non te lo danno subito ma bisogna star dietro tutto all'iter fallimentare dell'azienda
Il vantaggio di un fondo pensione è prima di tutto fiscale in quanto fino a 5.164,57 euro annui è deducibile dal reddito complessivo.
Tale importo verrà poi tassato al momento della liquidazione e l'aliquota sarà da un massimo del 15% ad un minimo del 9% (in base all'anzianità di permanenza nel fondo).
Versare su un fondo (non pensionistico) sicuramente ti da più libertà ma perdi un beneficio fiscale che sul lungo periodo diventa veramente significativo.
Per il discorso dell'erogazione al momento della pensione tieni presente che sopra a determinate cifre la legge impone l'erogazione di almeno il 50% del montante sotto forma di rendita, ma tale rendita non è obbligatorio sia vitalizia: puoi tranquillamente farti erogare l'importo tramite una rendita certa e temporanea (es. Semestralmente per 5 anni).
Questo vale ovviamente per i versamenti volontari, perché il TFR invece è sottoposto a tassazione separata.
Ma il TFR non si ha facoltà di investirlo dove si vuole, si può solo decidere se lasciarlo all'INPS o versarlo a fondo pensione.


Si è vero, infatti l'ho elencato come una delle cose che non mi piacciono del fondo pensione: al pensionamento è possibile richiedere il 100% del montante solo se l’importo della pensione complementare (calcolata sul 70% del capitale accumulato) risulta inferiore al 50% dell’assegno sociale.

Il calcolo è abbastanza complicato e non saprei tirare fuori un numero preciso, comunque diciamo che quando la posizione comincia ad aggirarsi intorno ai 100k euro probabilmente si sarà superato il limite per poter chiedere il 100% della posizione.
Come dici giustamente tu se dopo la pensione vivi altri 30 anni allora la rendita sarà molto convieniente, però se crepi dopo 5 anni ti sarai bruciato un sacco di soldi. E in generale sono soldi miei e vorrei poterne usufruire come mi pare
E' un limite però aggirabile aprendo fondi pensione aperti una volta che la posizione comincia a diventare abbastanza importante. Infatti il calcolo viene fatto per singolo fondo e non cumulativamente per tutti i fondi che si posseggono. Certo è un bello sbatti.

O se no per evitare la rendita si può chiedere anche RITA, una rendita temporanea anticipata prima del pensionamento.



Il Fonte è il fondo di tutto il settore terziario a cui anche io aderisco. E' uno dei fondi più grandi in italia insieme al Cometa e ci aderisce un sacco di gente.

Comunque si, esatto. Se passassi ad es. al CCNL dei metalmeccanici dovresti aderire al fondo Cometa. Avresti diritto al passaggio della posizione esentasse da Fonte a Cometa.
In alternativa puoi lasciare la tua posizione pregressa al Fonte e a) lasciarla li 2) richiederne la liquidazione (50% dopo 12 mesi, 100% dopo 48).




Beh il rischio di fallimento di una società è molto maggiore del rischio di fallimento dell'Italia (Inps) o di un fondo pensione che investe diversificando.
Ti assicuro che in tutte le storie di fallimenti di società importanti i dipendenti erano convinti che l'azienda fosse solida e infallibile. E' un bias molto comune.
Poi il TFR è comunque garantito dallo stato eh, non è che lo perdi, ma le tempistiche di certo non sono brevi.


Comunque quello che dici è potenzialmente vero, i fondi pensione sono fondi a gestione attiva quindi potrebbero essere gestiti male o in conflitto di interessi.
Questo problema non c'è per i fondi più famosi che racchiudono decine o centinaia di migliaia di lavoratori (Fonte, Cometa, Fonchim, etc), ma in generale è buona prassi vedere il numero di contribuenti al fondo e i rendimenti storici per evitare di finire bloccati in un fondo chiuso con poche migliaia di sottoscrizioni e/o rendimenti pessimi.
A tal proposito la Covip pubblica annualmente i rendimenti a 3-5-10-20 anni di tutti i fondi:
https://www.covip.it/per-gli-operatori/fondi-pensione/costi-e-rendimenti-dei-fondi-pensione/elenco-dei-rendimenti


Come dici tu mentre per il TFR hai solo l'opzione INPS - Fondo, e vince a mani basse il fondo a mio avviso, i versamenti aggiuntivi però sono diversi.
Quei soldi li potresti investire in nmila modi.

Siamo sicuri che rendano più in fondo pensione che investiti in un ETF sullo SP500 o sul MSCI world?
Sicuramente il vantaggio fiscale è tanta roba, con un aliquota irpef del 30% versi 5k euro e te ne tornano quasi 2k all'istante che puoi investire in roba liquidabile, ma sono 5k euro che poi rimangono li fino alla pensione.

Secondo me conviene versare i 5k solo se 1) per te sono una briciola del tuo patrimonio 2) sei molto vicino alla pensione e quindi diventa un investimento abbastanza a breve.
Ma non sono sicuro che versare 5k euro a 30 anni nel fondo pensione sia l'investimento migliore che puoi fare con quei 5k. Sicuramente è molto invitante e avrai un bel ritorno, ma forse un ETF ti renderà di piu sullo stesso orizzonte.

La mia posizione è:
- Aderire sicuramente al fondo per la quota TFR, perchè ci sono molti vantaggi rispetto alla scelta INPS/Azienda.
- Per i fondi chiusi, aderire per il versamento minimo aggiuntivo in busta paga, che garantisce il versamento aggiuntivo a proprio nome da parte del datore di lavoro.
- Per i versamenti aggiuntivi oltre alla quota minima in busta paga? Se si è vicini alla pensione sicuramente ha senso massimizzare il ritorno fiscale e versare 5k, ma se mancano 20 o 30 anni? Eh, boh

Casca a fagiuolo un 3d di finanza online di questi giorni, come vedete è pieno di gente che si scanna e nessuno sa dare una risposta definitiva
https://www.finanzaonline.com/forum/etf-fondi-e-gestioni-e-investment-certificates/1979835-chi-vi-da-un-rendimento-annuale-pari-alla-deducibilita-di-un-fondo-pensione.html
cosa si intende dei 5k? i pip? quelli che puoi detrarrre?
Al fondo pensione, oltre la quota TFR, puoi fare anche versamenti aggiuntivi.
Il vantaggio grosso è che i primi 5.164 euro (ex 10 mln di lire ) che versi sono completamente deducibili dal 730.
Vuol dire che ti ridanno indietro la tua aliquota Irpef marginale.

Ad es. se lasci giu un 35% di Irpef l anno versano 5.164 ti abbassi il reddito di tale importo e quindi nel 730 ti tornano subito indietro circa 1800 euro.

Questo rende i versamenti aggiuntivi al fondo molto competitivi ma a differenza del TFR che non puoi investire in altro modo, questi 5k euro potresti destinarli ad altri investimenti.
Probabilmente investendoli in un ETF sul MSCI world o sullo SP500 per 30 anni ti ritroveresti un ritorno maggiore.
Però è anche verso che buttando 5k nel fondo nell' esempio di prima ti tornano 1800 euro che potresti investire in ETF e la differenza si va molto ad assottigliare. Quale opzione delle che è migliori? Onestamente non lo sa nessuno
L'altro svantaggio grosso è che sono 5k euro che rimangono bloccati lì fino alla pensione, a differenza di qualunque altro investimenti.
Insomma ci sono dei pro e contro sul mettere nei fondi altri soldi oltre la quota TFR.


ma è vera questa cosa?

Io so di gente che attende da 10 anni almeno il tfr perchè l'azienda è fallita e non ha i soldi per pagarlo e non li avrà mai.
Li considerano come soldi persi...


ma perchè dicono che i garantiti hanno rendimento negativo?
Se sono garantini come fanno ad avere un rendimento negativo?
Giusto per fare un esempio numerico di come funziona la deducibilità fiscale fino a 5.164,57 del fondo pensionistico.
Ipotizziamo che io prendo 30k. Io ci metto l'1,2% e l'azienda il 2%.
In totale il 3,2% ovvero 960 euro.

Tradotto vuol dire che io pagherò l'irpef non su 30, ma su 29040 euro?
Quindi considerando che la fascia irpef relativa è del 38%, di guadagno effettivo ho 960*0,38=364 euro?



Per quanto riguarda il versamento devi considerare solo l'1,2% perché il 2% versato dal datore non concorre a fare tuo reddito quindi è già completatamente esentasse.

Quindi su 30k sono 360 euro l'anno



Il ragionamento è giusto, i numeri sono imprecisi.
l'IRPEF non la paghi sulla RAL ma sull'imponibile IRPEF che è diverso. Se non sai ricostruirlo dalla busta paga puoi vederlo dal rigo C1 del 730.

Supponiamo per semplicità però che sia 30k, hai versato 360 al fondo quindi la tua base imponibile Irpef nuova è di 29.640.
Poi è vero che lo scaglione Irpef sopra i 28k è 38% euro ma l Irpef è progressiva quindi su un imponibile di 30k il tax rate effettivo è circa il 26%.

Poi ci devi mettere Irpef regionale e comunale che dipendono da dove vivi. Di solito stanno tra 3% e 4% anche se ci sono regioni tipo lazio che sono più alte.
Quindi su una RAL di 30k versi 360, la tua aliquota fiscale complessiva è circa un 30% quindi avrai un recupero di 120 euro in busta paga.