Discriminazioni contro gli uomini e loro problemi



Grazie!!! Ora me lo leggo con calma, già dal grafico si vede che c'è qualcosa che non va, vediamo se riescono a spiegare cosa


O peggio i rant sui divorzi.
Ti vedo rant? (cit)
Asd.


- i prof del mio dipartimento scelgono preferibilmente donne come dottorande, perché stanno più zitte, creano meno problemi, si ribellano meno.

- d'accordissimo sul secondo punto, perché tirare in ballo la genetica, quando non si sa neanche come e perché segregano i geni e pensando che questioni sociali così possano essere spiegate con la genetica (oltretutto mendeliana, perché i caratteri mendeliani sono veramente la minoranza della minoranza della minoranza della genetica) è totalmente da folli
La percezione che il DNA sia il manuale di montaggio tipo Lego, ma di un organismo vivente, è molto diffusa.


questo è complementare il paper

(Nota di moderazione: se si crea un discorso più specifico sul sessismo vs donne, lo risposto nell'altro thread. Questo, per motivi che penso siano chiari, è moderato in maniera leggermente più permissiva, ma comunque guardato a vista.)


Secondo me è perché non c'è cultura scientifica. O meglio, c'è ma del 1700-1800. Ci pensavo ultimamente. La scienza contemporanea ha superato da un pezzo il paradigma deterministico, o della contiguità di scala. Persino in politica economica si continua a tirare fuori l'attore razionale ecc.

Forse perché la scienza sette-ottocentesca è più facile da capire, o più strumentale a certi fini, o tutte e due.


Sì, scusa, in realtà io volevo rispondere principalmente sulla questione genetica, però la cosa del dipartimento in risposta a sheika era solo perché era esattamente il contrario, ma è totalmente irrilevante rispetto al punto genetico che volevo sottolineare


Secondo me invece è perché è incredibilmente più difficile andare a scavare e a scartabellare su una cosa che ti interessa in prima persona: la società e come ti ha modellato. Ci sei già dentro ed è difficilissimo poter scindere la soggettività dall'oggettivita. Con la biologia hai la risposta semplice: viene considerata lineare da chi non la studia, che hai dato->risposta sensata e la vedi come cosa "separata" dalla tua mente da studiare.
Catvet, hai mai considerato come opzione quella di fare informatica? Se no perché?

Comunque che le donne non siano portate è una stronzata, la.mia esperienza dice che tra le giovani leve mentre per i maschi "basta che funzioni" le donne cercano di fare il lavoro "bene"

Infatti fosse per me (e ce ne fossero) farei prendere donne a lavorare con me


Ma tutto è considerato lineare da chi non lo studia.

Persino Aresius che fa ricerca sulle reti neurali diceva che l'AI non esiste al momento, mentre chi non le studia ma al massimo le usa per lavoro si incazzava con la stessa idea.

Ed è sempre lo stesso paradigma, che sia in biologia, fisica, informatica, matematica (pensa a chi non è consapevole dei teoremi di Godel, o dei problemi attuali in logica e fondamenti assiomatici), economia: sempre ricondursi al paradigma sette-ottocentesco della linearità, del determinismo analitico e della contiguità tra scale.


perche' e' scienza "delle merendine" non richiede sforzo per essere compresa, ma basta leggere il titolo o la frasetta ad effetto nell'articolo e la conclusione e' dogmatica.

non so quante volte mi son sentito dire dai miei "amici" che io non so di quello di cui sto parlando (roba su cui ho lavorato durante il mio PhD e continuo nel postdoc) perche' loro hanno una certa idea basata su un trafiletto letto 2 anni fa.

con questo non voglio dire che la scienza e' solo per gli intelligenti, ma che richiede uno sforzo per andare piu' a fondo delle "merendine" e questo la gente oggigiorno non vuole/e' nelle condizioni di farlo purtroppo.

@catvet: si anche da me in dipartimento c'erano piu' donne per quel motivo, ma il mio ex-lab ha avuto uno shift dopo una PhD selection in cui due ragazze hanno avuto veramente problemi seri con il supervisor (una ha cambiato lab dopo 6 mesi di angherie e dopo che tutti nel lab hanno cercato di trovare un modo di risolvere la situazione) e ora il lab conta una donna su 10 persone


Ti ho scritto in privato, perché ho pensato fosse incredibilmente OT.


Questo è un punto molto importante. C’è da dire che socialmente si tende a minimizzare i disturbi mentali in genere, minimizzando o negando il fatto che costituiscano reali e gravi problemi. Lo stesso si vede dal trattamento che il welfare pubblico e privato riserva a tali disturbi: non vengono trattati se non con terapia farmacologica per casi gravissimi.

La psicoterapia te la devi pagare tu, e se non hai i soldi cazzi tuoi.

Però questo non è un tema maschile: riguarda tutti indistintamente.



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Non "solo per gli intelligenti", piuttosto "solo per i non pigri intellettualmente".


Però combattere la pigrizia è dura, perché poi ti chiedono cosa voglia dire "aver isolato un virus", e te devi provare a spiegarglielo, ed è frustrante da entrambe le parti non poter rispondere alla domanda "perché ti mancano le basi", o perché non c'è la mezz'ora-quaranta minuti necessari a spiegare le basi necessarie a poter provare ad affrontare il concetto.





Questo completa il quadro: per me è che le basi per poter dire di aver "capito" un concetto, anche semplificato, richiedono una cultura esponenzialmente più estesa rispetto a quel che serve per capire la scienza dell'800. Ma guarda che anche l'economia che ha bisogno di un concetto di "attore razionale" se lo deve mettere in discussione perché la definizione originale è obsoleta.
Thanks, si ormai come dicevo non so più quale sia il thread corretto, siccome la discussione si è spostata qui avevo continuato qua


No spe non è vero, in Italia puoi richiedere psicoterapia dal SSN. Non è per forza farmaci.