Discriminazioni contro gli uomini e loro problemi

potete discutere qui liberamente di tutte quelle discriminazioni che l'attuale società moderna opera contro l'essere vivente di sesso maschile e in generale dei problemi del maschio che vengono a volte minimizzati o non trattati con la giusta serietà

un primo spunto suggerito dall'utente Simeon è il tasso di suicidi sugli uomini, cui fornisco un link a riguardo

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/02/23/suicidi-la-la-mortalita-cala-dal-1990-ci-due-cattive-notizie/?refresh_ce=1



Sarebbe interessante capire perchè in questo caso il gender gap è così evidente, sentiamo le vostre opinioni
Anche solo a guardare il noto covo di femministe di wikipedia, il gender gap nei suicidi è ampiamente studiato.
Esempio dalle citazioni (una literature review, quindi contiene altri link ad altri studiosi qualora si volesse approfondire - io non sono un esperto, riporto e basta)

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165032711001492?via%3Dihub


Il Journal of Men's Health propone

https://www.liebertpub.com/doi/10.1016/j.jomh.2007.11.002





Altro articolo
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00406-003-0397-6



E questo è solo un inizio. Ma dovevamo per forza affidarci a www.donnetro.ie per i nostri dati.


le donne sono la causa
Se questo step di aprire il thread a parte in maniera consona fosse stato fatto in precedenza sarei stato molto più propenso a discutere più serenamente di tante cose che mi stanno a cuore.

La cosa che hai fatto tu, cioè di prendere una fonte più "autorevole" e neutrale per quella statistica, è esattamente la cosa che avrei fatto io (moltiplicato per il numero di topic che mi interessano) se avessi saputo che sarei andato incontro alla shitstorm solo per la provenienza del sito (di cui non mi sono assolutamente interessato).

Probabilmente sto thread cadrà nel dimenticatoio e qualcuno sarà pure in grado di interpretare la cosa come "vistoh? non c'è nulla da dire!".


Quindi siamo arrivati alla stessa conclusione dell'altro topic: il maschilismo fa male anche agli uomini.

Shocking vi dico
Non sono d'accordo, c'è un utente molto quotato su http://tutteputta.ne che la pensa in modo diverso e secondo me dovremmo ascoltare cos'ha da dire.
Questo tema fra l'altro mi sta molto a cuore, ed è per questo che mi sono rivolto esclusivamente a un sito internet gestito da una setta che ha come obbiettivo la sottomissione delle donne e il ripristino del loro status come proprietà per capirlo. Non si poteva fare altrimenti, stante la totale penuria di interesse scientifico a riguardo.


Inoltre so che questo thread sarà subito dimenticato, visto come nessun altro ha delle fonti da postare o di cui discutere. E quindi ahinoi, continuerà imperterrita questa persecuzione nei confronti degli uomini senza colpo ferire.


Si, moltissimo, e vorrei le cose potessero cambiare.

Purtroppo l'idea che mi son fatto è che non sia solo un qualcosa di socio culturale, ma ad un livello più inferiore.
Mi spiego meglio, una donna non trova un uomo vulnerabile attraente, nella maggior parte dei casi. Anzi, ne è sessualmente schifata. Questo ovviamente limitatamente alla mia esperienza, nelle volte in cui ho avuto la forza di esprimere quel che avevo dentro, rispetto a quando mi son tenuto tutto stringato.

Non è solo colpa degli uomini che si odiano, forse è biologicamente forzata la cosa.


No, è esattamente il condizionamento culturale patriarcale di cui si parla, il modello di uomo socialmente accettato è il totem maschilista, e questo danneggia anche gli uomini.
Sia perché è - appunto - un totem, non una realtà, e quindi tende ad avere caratteristiche finte, romanzate o esagerate.
Sia perché è assolutamente lecito maturare in maniera diversa e quindi finire a non voler coincidere (né magari avvicinarsi) a suddetto totem.

Tant'è che quel che dici di base è dimostrabilmente falso, non è vero, non esiste "le donne trovano attraente questo", se fosse una componente biologica non esisterebbero eccezioni o sarebbero mosche bianche: non è così.

Poi chiaro, la biologia è la risposta facile: è così, non possiamo farci niente.
Ma la realtà poi presenta un'immagine diversa, in cui praticamente chiunque si accoppia se mette il naso fuori di casa, in cui società diverse premiano aspetti diversi della persona, e via dicendo.
come mai nell'Europa dell'est è così alto?ho la sensazione che uno dei motivi sia l'alcool
Sarebbe interessante vedere anche i tentativi di suicidio quanti sono. Uno psichiatra che conosco mi ha detto che all'ospedale in cui lavora ne arrivano quotidianamente e sono tutti legati a stati depressivi duraturati o esplosivi (i casi di sputtanamento sui social per esempio, una cartella di equitalia, un fallimento improvviso, ecc.).
Comunque è appurato che la depressione si scatena in modalità diverse tra uomo e donna.
Esempio più diretto: la depressione post-parto.
La biologia risposta facile? Casomai é il contrario


Dipende da come la intendi. Non è una risposta facile nel senso che è pressoché impossibile da dimostrare, ma questo più che altro tende ad implicare che non sia una risposta affatto, o che nel migliore dei casi sia una componente ridotta (se non completamente trascurabile) della risposta finale.

E' una risposta facilissima invece in termini di implicazioni, se qualcosa è biologico viene molto facilmente giustificato e non richiede azione (è così, cosa puoi farci?) tant'è che si è cercato in continuazione di dare risposte biologiche per giustificare le discriminazioni.


ma infatti è estremamente interessante vedere e cercare di comprendere la differenza tra varie regioni del mondo, dove ci sta un tasso di suicidi estremamente alto, anche se attualmente in decrescita quasi ovunque

prendiamo per esempio il giappone

https://it.wikipedia.org/wiki/Suicidio_in_Giappone



difficoltà economiche, ma anche fortissimo stress da lavoro e in generale sensazione di non sentirsi accettati dentro la società dove si vive sono tra le principali cause, poi tra i giovani ci stanno anche i casi di bullismo a scuola o sui social


Chiaro che tu tema che venga utilizzato come scusante per mascherare altri intenti o giustificare comportamenti e fai bene a rimarcarlo, ma effettivamente la biologia e la biochimica non hanno risposte facili, considerando che ancora oggi ci chiediamo il perché le molecole si comportino in un certo modo e diano origine alla vita (non potevano farsi i cavoli loro? ).


però il problema è che se si pensa che sia un problema esclusivamente INDIVIDUALE e FISICO quello che succede è che la società ti rimpinza di psicofarmaci e basta.
Secondo me invece il problema è molto più complesso di così e in buona parte dipende anche dagli stimoli che la stessa società ti presenta, una società rigida e con inquadramenti sociali ben precisi rischia di alienare a se parte della popolazione che non si trova a suo agio in quegli schemi sociali, col conseguente risultato che o ti adatti o scappi se ne hai le possibilità o cominci a pensare a farla finita con la vita.
Queste problematiche legate a come è strutturata ogni società nel mondo è particolarmente evidente appunto guardando le differenze sul numero di suicidi per regione geografica, se fosse esclusivamente un problema biologico dovremmo avere numeri pressochè omogenei e invece ci sono differenze grandissime in base al continente o alle tradizioni pregresse.

Un altro aspetto che secondo me è importante è il welfare state, se hai un sistema sociale che ti prende in tempo e ti fa sentire protetto anche nei momenti peggiori della tua esistenza (per esempio quando perdi un lavoro o una persona cara) ecco che l'istinto a farla finita non diventa per te l'unica opzione


Non puoi saperlo. O meglio: sappiamo che c’e una componente biologica. Non sappiamo in che misura essa determini certi comportamenti o attitudini. Ed é materia difficilissima, é molto piu semplice l’altra risposta, ovvero “é frutto del condizionamento culturale/patriarcato/vattelpesca”. Poi beh dire che la biologia é “semmo fatti cosi” é una risposta demente tanto quanto dire “é la societá”, ma quella non é biologia


Ma non è neanche il maschilismo, quanto il sistema economico. Da uomo devi essere alfiere del capitalismo (o prima ancora del puro potere economico e politico, prima che esistesse il capitalismo moderno), se per qualche motivo non lo sei rappresenti un fallimento. Tutte le caratteristiche che potrebbero distanziarti da dinamiche predatorie sono debolezze.

È un qualcosa che va al di là di eventuali inclinazioni maschili e femminili che possono essere presenti per ragioni evoluzionistiche, discorso totalmente diverso.


Il medico ti somministra psicofarmaci perché in realtà della depressione e delle patologie mentali non ci capiamo ancora una ceppa, ma sappiamo per esperienza che la molecola X ha un qualche effetto benefico.
Il problema della depressione è che ti altera il cervello in modo tale che potresti arrivare sulla strada del non ritorno, compromettendo anche le tue capacità mentali in qualsiasi altro settore.
Sempre il medico che conosco mi ha detto che, inspiegabilmente, un tentato suicida a volte si trova completamente guarito. L'aver tentato il passo ed aver preso coscienza di cosa significasse, lo rinsavisce e non si sa ancora perché.

Comunque io sono d'accordo al 100% con quello che hai scritto.


Eppure le eccezioni esistono sempre, anche per fatti puramente biologici. Chi nasce attratto dal suo stesso sesso per esempio. Non è un fatto culturale, gay si nasce. Da sempre, in tutte le ere e culture. Non si diventa, avoglia a star ad ascoltare retoriche su quanto faccia schifo la figa e quanto sia bello il cazzo, se non ti piace a priori non ti piace, fine.

Non è che un fatto biologico implica che non possa esistere una eccezione.

E non mi pare sia vero che chiunque metta il naso fuori di casa si accoppi. Non può esserlo, la selezione naturale esiste da sempre ed è inevitabile.