Dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei

Beh quando scegli il cd da inserire nel lettore lo scegli tu...
...dopo che hai ascoltato un cd sarà successo qualcosa...
o no?


pensa che dividono i dischi in base ad una cosa chiamata genere .. in pratica ti dicono prima in quale scaffale andare a cercare qualcosa che ti piacerà ...




uhm...qualcosa in + capisco...ma cosa intendi per fattori? fattori esterni? fattori interni?
scusa per le troppe domende



Quote:
Originally Posted by L3X87
un mio pensiero sulla musica moderna: dagli anni 90 in su per l'obrio dal 2000 fino ad oggi
Per me la musica moderna fa PENA se non fosse per internet a quest'ora starei ascoltando red hot chili peppers, britney spears e cacatine varie che si vedono il sabato su top of the top o meglio top of the trash
mentre ho scoperto gruppi come i QUEEN, Black Sabbath e poi Ozzy, Iron Maiden,Beatles,Elvis,Elthon John, Dream Theatrer, ecc.
Di gruppi moderni per me si salvano solo Evanescence,Eminem, Cypress Hill, qualche altra band rap e Cranberries (dolores 6 mitica) nelle mie conoscenze
La musica italiana per me è come i neri durante gli anni 60 in america
di italiani forse si salvano gli 883 e forse MA FORSE Capareza poi qualcun'altro che non mi viene in mente e que no me gusta
di recente ho scoperto anche i Tierra Santa e il Mago de Oz: Rock Spagnolo
tutto il resto che si canta in questo XXI secolo tra musica italiana & B.S. & co. è trash per me


questa intendi?

Oh, io per esempio sono una persona un po' introversa, e ho una certa predilezione per la musica un po' triste.

Il legame tra musica e personalità è, ribadisco, scontato perchè la musica è veicolo di emozioni. Sta alla personalità di un individuo la scelta di quali emozioni ricercare e in quali momenti.
Se poi ti aspettavi la lista della spesa che a ciascun tipo di carattere associa il genere musicale prediletto, beh, mi spiace deluderti ma il discorso non è così banale


non sei un campione rappresentativo , conosco un sacco di introversi che ascoltano musica "allegra" ( che vorrà dire poi musica allegra ) .. conosco simpatici allegroni sparaminchiate che adorano APSOG ... io riesco ad ascoltare roba tipo Legend dei Saviour Machine ( che come tristezza non è seconda nemmeno ai primi Cathedral che pure mi piacciono ) e poi Stevie Wonder o le saltellanti Helloween songs ... ma nemmeno io faccio campione rappresentativo .. l'umanità è variegata quanto la musica , interlaccia tutte le possibilità e avrai una sorta di rete schematica ...

Ma i momenti non sono la personalità .. gli stati d'animo che ti attravarsano possono pure farsi supportare o veicolare o influenzare dalla musica ma è ben diverso dallo stabilire una connessione tra PERSONALITA' ( che non è uno stato d'animo momentaneo ) con la musica che si ascolta ... ribadisco ci sono personallità del tutto dissimili che amano la stessa musica ... ed è pure logico che sia così perchè appunto ciò che forgia e crea e manipola in un continuo divenire la personalità è la vita intera che è fatta di innumerevoli fattori ...

No è che non c'è nessuna connessione tra carattere / personalità e musica preferita ... nessuno ... il che non significa che se c'hai la minchia storta , metti i Meshuggah mentre se stai felice ti butti su Bon Jovi ... la personalità e il carattere sono cose diverse ... non c'è nessuna connessione sul fatto che un carattere aperto e gioioso incline alle relazioni debba essere più attratto da musica tipo il pop o verso artisti particolari mentre un carattere schivo , introverso e un pò misantropo debba sentirsi attratto da Doom Metal ed affini .... nessuna interconnessione ...


Mio zio (Vincenzo Caporaletti) suonava in quel disco
Io credo che se fossi nato in una comunita' di truzzoidi ora sarei truzzoide anche io... come ho detto e' l'ambiente in cui cresciamo che influenza sia la personalita' che il tipo di musica che ascoltiamo.
Poi entrambe le cose possono evolvere in piu' direzioni col passare degli anni e' chiaro, ma l'impronta iniziale e' fondamentale. Io mi ricordo solo che cambiando frequentazioni da piccolino cambiai anche completamente il tipo di musica ascoltata (la qual cosa in tenera eta' e' abbastanza importante).
Certo una volta che si cresce le cose cambiano e si comincia a sviluppare i propri gusti per conto proprio... Ma, ripeto, un individuo va educato all'ascolto cosi' come a tutte le altre cose, finche' si e' in tempo.

Quindi non esiste ne' correlazione ne' scorrelazione. Cosa ci puo' piacere dipende da cosa gia' conosciamo e dalle esperienze passate.
Io sono cresciuto in un ambiente (casa mia) dove mi hanno insegnato che per apportare critiche costruttive e formarsi un gusto c'e' bisogno in primis di conoscere il piu' possibile cio' di cui si sta parlando: e' per questo che spesso tento di ascoltare anche roba che non piace (meno male che c'e'
internet ). E soprattutto e' necessario sviluppare la dote del saper riconoscere chi ne sa piu' di noi da chi crede di saperne, ma questo forse e' troppo difficile . Ad esempio se io non avessi avuto vicino persone che guardano al jazz come alla forma di espressione musicale piu' avanzata,
probabilmente ora non crederei lo stesso (pur essendo io stra-ignorante di jazz sob )
Alla fine non c'entra niente col topic ma va bene lo stesso

Ecco, ho trovato la conclusione definitiva allo sproloquio: se qualcuno pensa che la sua personalita' limiti la sua possibilita' di apprezzare la musica, questo significa che la personalita' stessa e' limitata.
Ad esempio io non riesco ad apprezzare la musica puramente elettronica, mi fa schifo e la trovo inferiore alla musica "suonata". Ma allo stesso tempo questo lo vedo come un mio limite, un mio difetto.

Se un giorno riusciro' ad apprezzare anche quel tipo di cose avro' fatto un passo avanti, come quello che ho fatto quando ho scoperto di apprezzare una pietanza che da piccolo non mangiavo...
:red:
Credo che dovremmo definire con precisione "personalità"


e questa cosa terribile la fanno addirittura con la letteratura, i quadri, le sculture, gli edifici.. maledetta storiografia.


(scusa il sarcasmo , ma su questo discorso non sono mai stato d'accordo anche se per certe musiche è ridicolo catalogarli, è anche vero che serve, altrimenti noi non avremmo l'opportunità di fare percorsi musicali nostri e di crearci una cultura che non sia caos universale di nomi buttati a caso. )
Para un conto è distinguere, porre punti di demarcazione tra scuole di pensiero e stili che segnano, rispetto a quello che li circonda, precede o seguono, elementi forti di differenziazione. Distinguere tra la musica monodica e quella polifonica ha senso ad esempio; distinguere (che accostamento improbabile! magia del forum) tra metal-x e metal-y (inserire sottogeneri a piacere) solo per la presenza di una tastierina plinkplinkettosa, piuttosto che per il cantato growlato! no con le clean-vocals! no anzi! fatto con la voce di Paperino con un pizzico di chorus! imho è invece figlio - più che del legittimo uso di categorie capaci di fare progredire il discorso e la consapevolezza musicale di chi suona e di chi ascolta, dell'esigenza tutta mercantile di segmentare il mercato per vendere meglio, e cioè il solito vecchio "divide et impera" adattato all'ipermercato.

Non voglio dire che non ci siano differenze (o anche autentico entusiasmo, e perchè no, qualità anche se a volte puramente "artigiana", di chi produce musica di sottogenere "a tutti i costi"); dico solo che il mercato della musica attuale (non solo hard and heavy sia ben chiaro; ed il discorso si potrebbe estendere a tante altre forme creative) di questo concetto ci vive, e gli effetti son tutto men che positivi sia per artisti (veri o presunti: di sicuro per i primi), che per pubblico.

Perchè chi produce musica spesso si fa costringere (spesso più che felicemente: gli steccati sono rassicuranti quando si ha poco coraggio o mezzi per mettersi in gioco: meglio non chiedersi cosa ci sia al di là del recinto, e se si sarebbe in grado di vivere fuori "dall'allevamento") dentro definizioni e limiti che poi durano una carriera; e per chi ascolta perchè spesso forzato a crearsi preconcetti difficili da vincere via via che passa il tempo.

Fortunatamente non mancano gli artisti che di questa suddivisione da gastronomia (un etto di r'n'b ed un paio di fette di drum'n'bass: signo' ho fatto uno e mezzo, lascio?) si fanno beffe, e ci costruiscono un discorso musicale (Patton, occheeei? L'ho detto!); e fortunatamente la lista di chi dice no al "chip della carriera" è comunque sufficientemente corposa da mantenere salva la speranza per la sopravvivenza della Creatività con la lettera maiuscola.

Insomma: elaborare categorie ed operare distinzioni (possibilmente in autonomia di giudizio, non perchè lo dice la rivista, la fanzine, il proprio macellaro tru che quando parla ex cathedra è infallibile o chi altro) ha senso: l'importante sta nel cercare gli elementi giusti in base al quale farlo. Ed i criteri di tassonomia commerciale imho non hanno questo grandissimo valore.
macro sì
micro no
Ah, ovviamente il discorso l'ho portato un po' agli estremi: non volevo cioè dire che non esistano spesso differenze stilistiche e di "storia" (che in alcuni casi legittimano distinzioni e ramificazioni della storia di certa musica) : dico solo che elevare a criterio di elezione di ciò che si ascolta (io non ascolto pop! la techno è una merda! Il metal, roba da sedicenni con l'acne!), o a metro di giudizio dei contenuti il semplice "nome" con cui si etichetta il prodotto (dalla macchina promozionale, dalla stampa specializzata - spesso "imbeccata" dalla prima in questo) non è a mia opinione una pratica "sana"...e perlomeno su questo punto penso che concorderai con me!


si per la classica , l'architettura , etc..etc.. suddividi in secoli , vere e proprie epoce ... nel multimedia store dell tua città suddividono in settimane, qui non stai nemmeno parlando di epoche ne di percorsi storiografici ... quello è mero marketing ... su ..su ...


tutto fuorchè "momentanea sensazione" ti pare ?
il problema è che i generi sono troppo vasti, ascolto metal cioè?

e sono anche poco definiti i confini...


è un po' come per i funghi.... è utile sapere che un galletto è diverso da un porcino... ma non è detto che per forza uno di questi non ci piaccia... prima bisogna assaggiare!




Disco MERAVIGLIOSO !!!!!!!

grazie per avermi cagato


tranqui GP .. era un bellissimo delirio, sei troppo avanti ... ecco troppo .. così avanti che hai fatto il giro e sei tornato indietro.