Dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei



nn ho capito bene...puoi spiegare meglio?
Ascolto di tutto: dalla musica classica al metal, la musica italiana però la denigro
per la precisione:
Black Sabbath,Evanescene,Iron Maiden, Queen, Cranberries,Eminem poi gli altri che ho e non me ne tiene di fare la lista a volte
Beethoven e Mozart rOx
Cranberries
imho siamo tutti influenzati dall'esterno, più degli altri i 13enni di oggi, facilmente condizionabili. Questo è valso anche per me. Fine anni '90. techno, rave, trance hanno incontrato pian piano le mie orecche e ne sono rimasto sicuramente influenzato. nel modo di comportarsi, di vestire etc etc. Non è colpa mia, non è colpa di nessuno. dopo 5 anni sono molto cambiato ovviamente, ascolto un po' di tutto. anche se prevalentemente techno rave e trance

questo per spiegare come imho tutti noi siamo per forza un insieme di esperienze. probabilmente se fossi nato a new york preferirei che so il rap o il grunge o cazzoneso..

Poi i gusti si raffinano e si incomincia ad ascoltare musica più di nicchia(psytrance, goa, rave tech-house etc etc) e si matura. e proprio maturando uno sceglie di testa propria cosa gli piace ancora e cosa non gli piace più. senza più influenza dal mondo esterno.

in parole semplici: a 12-13 anni probabilmente importa se la società propone Tommy Vee. a 18 non più si spera.



guarda che se non fosse per internet a quest'ora starei ascoltando b.s. e cacatine italiane varie*** mentre ora a 18 anni ascolto di tutto, praticamente di tutto *made abroad*
fino a qualche anno fa di musica con la M non ne sapevo niente e forse come hai detto te può influenzare l'aspetto (infatti sto curando il mio nuovo look: mi voglio far crescere i capelli alla Ozzy )


come posso non usare la parola vis-a-vis in una frase se me ne è data un occasione



se elimini evanescence , iron maiden e e eminem otteniamo un typsyno


Se musica e carattere sono strettamente legati allora io sono schizzofrenica... dopo circa 540 concerti visti e per la maggior parte scelti e piaciuti, data la varietà di generi che ascolto, non posso arrivare ad altra conclusione... sigh
nah, secondo me personalità e gusti musicali non sono correlati.

ad esempio io vado da vivaldi ai pantera, da infected mushroom a enya.... e non sono uno psicopatico.


l'unica cosa sicura, è che chi ascolta britney spears è stupido.
escludendo eventuali blocchi mentali e pregiudizi riguardo certi tipi di musica, la musica che una persona ascolta rispecchia, a seconda delle situazioni, l'emozione che la persona sta provando, o ne è l'opposto, e in tal caso la musica serve a equilibrare lo stato emotivo, così come uno può ricercare nella musica una perturbazione a uno stato di equilibro emotivo, tipo:
1. sono apatico in sto momento, me vojo caricare, metto su del metal, skin o' my teeth dei megadeth

2. sono apatico in sto momento, voglio pensare qualcosa, voglio rinchiudermi in un monologo introspettivo, voglio sprofondare nella mia anima, voglio deprimermi, voglio farmi dei viaggioni, metto su gli enigma

3. sono triste, fanculo al mondo, adesso metto su deftones dei deftones!

4. sono depresso, fuori c'è brutto tempo, che merda, adesso metto su qualcosa di allegro, tipo la colonna sonora di sailor moon, che ci sono quelle simpatiche musichette stupide, così mi ripijo

5. sono stanco, metto su della ambient a manetta che sprofondo

6. son felice, metto su bob marley

7. sono carico, metto su i megadeth

8. sono rilassato, metto su gli enigma

9. sono incazzato nero, non posso sfogarmi perchè sono in condominio, e non posso uccidree mia madre che vado in carcere, metto su i carcass o i fear factory.

10. la glo non me la dà, sabato è andata con un tipo, sono depresso, metto su i carcass che mi incazzo.

ora analizziamo i punti:

1. il soggetto in questione è una persona che in stato di apatia scegliendo un brano carico dimostra una fondamentale felicità della vita, sto periodo della mia vita ci sta, bella. son carico, sarà l'estate.

2. il soggetto in questione in stato di apatia, facendo una scelta musicale riflessiva e/o deprimente, dimostra un fondamentale disagio esistenziale, lieve o intenso, o perchè si sente vuoto in quel periodo, e ha bisogno di riflettere sul significato della sua vita, o altri cazzi, oppure si sente nero in quel periodo, complessivamente ha avuto un periodo tendente al negativo, cioè le sue esperienze l'hanno coinvolto più nel negativo che nel positivo, e cerca riflessione e recupero spirituale.

3. depressione profonda, il tipo è incazzato, ma non incazzato cattivo e attivo, incazzato depresso, incazzato succube degli eventi, e i deftones sono il suo pianto represso. ciò non significa che la persona sia necessariamente depressa, magari è solo il periodo.

4. individuo estremamente represso, fa uso della musica per alterare il suo stato emotivo in meglio, ma è una forzatura, a livello profondo resta cmq depresso. spesso individuo ansioso e sclerotico

5. essere normale, capita a tutti di essere stanchi, la ambient lo aiuta ad amplificare l'abbandono tipico della stanchezza, nulla da diagnosticare

6. essere normale, anche qui la musica come amplificatore di un'emozione che non è negativa, in questo caso tendente al positivo

7. idem, musica come amplificatore emotivo

8. idem

9. individuo represso, musica come sfogo dell'emozione repressa, non descrive nulla a livello profondo della persona

10. alterazione dello stato emotivo grazie alla musica, l'individuo modifica uno stato negativo passivo in uno stato negativo attivo, non descrive nulla a livello profondo, è solo immediato

qui ne risulta che la musica può essere utilizzata:

a. come amplificatore emotivo di un'emozione positiva, per ovvi motivi; per un'emozione a carico emotivo nullo, per motivi riflessivi o di esplorazione della propria persona; per un'emozione negativa, per 2 motivi diversi: 1. forzo ulteriormente l'emozione per avere l'effetto contrario in seguito: uno è superdepresso, si iperdeprime in modo che poi quando si ripiglia l'effetto contrasto lo fa ancora più ripreso, un po' come uno che per sentire del fresco quando ha caldo si scalda ancora di più, per godere ancora di più del fresco. 2. per sprofondare definitivamente, e ciò descrive una reazione nichilistica della persona alla situazione del momento o a quella globale della vita.

b. come equilibratore: di solito quando l'emozione da equilibrare è lieve.

c. come perturbatore della stabilità emotiva: uno non ha voglia di essere in apatia, tipo sono in casa non sto facendo un cazzo non sono ne triste ne felice ne carico ne depresso, che pacco! mi squoto un po' che mi diverto, mi drogo.


queste regole direi che sono applicabili al periodo breve dell'ascolto, cioè la musica che uno ascolta in sè non spiega la profondità della persona, bensì lo stato d'animo della persona nell'immediato. poi se uno in un certo periodo della vita ascolta principalmente un certo tipo di musica, per esempio, triste, allora significa che in quel periodo della sua vita è a livello profondo principalmente triste. e se uno nella vita ascolta principalmente musica, per esempio, triste, significa che è una persona fondamentalmente triste. ma gli stadi emotivi sono soggetti a variazioni molto di frequente.

me so inventato tutto orora, è una mia teoria.
Il fatto che la personalità di un individuo influenzi i suoi gusti musicali mi pare scontato, sinceramente.
Il che non implica automaticamente il preferire un genere piuttosto che un altro, ma più che altro l'apprezzare il tipo di emozioni che la musica porta con sè.

Ovviamente poi sta alla sensibilità ed alle esperienze individuali il vagliare quello che il panorama musicale ha da offrire, staccandosi più o meno dalla diffusa banalità superficiale.
i gusti musicali sono chiaramente influenzati dall'ambiente che ci circonda e in cui cresciamo, come e' gia' stato detto. Quel quid che qualcuno/qualcosa lascia dentro di noi mentre stiamo crescendo non scompare mai...

Ad esempio per me avere uno zio musicista (forse qualche appassionato dei 70's conosce pierrot lunaire) e degli amici che mi hanno indirizzato su una certa strada e' stato fondamentale, altrimenti adesso non sarei neanche lontamente somigliante a quello che sono diventato (un imbecille )
Conosco gente di tutti i tipi che ascolta musica di tutti i tipi, non riesco a trovare un collegamento vero e proprio... So soltanto che a me rimarra' sempre un pregiudizio, quello contro il truzzo
Se vedo uno che passa con unzatunza appalla e i finestrini aperti non posso fare a meno di pensare che sia un idiota.. Chi di voi direbbe lo stesso di uno che passa con beethoven a manetta?

A parte scherzi, la cultura musicale viene formata e matura cosi' come ogni altra. Si puo' essere educati alla musica cosi' come all'enologia o al galateo.
Ma se quelli che ci ronzano intorno bevono da sempre tavernello tutti i giorni, c'e' poco da fare
tutti quelli che trovano correlazione o legami ... non li vedo però tirarli fuori sti legami , loro ne suppongono l'esistenza ... addirittura sono "scontati" ... ma guarda caso di associazioni pratiche di questo legame tipo musica > personaità e viceversa non ne portano nemmeno un esempio stracciato .... bah ...


Dipende da quello che hai mangiato?
Peperonata per gli emperor,per i radiohead fate voi


Unendo questo reply al thread dei pensieri sulla musica di oggi otteniamo una risposta perfetta a questo stesso thread
Il problema sta quando la musica diventa un limite per la personalità.
Quando la musica serve da classificazione per ogni sentimento, fino ad arrivare ad una musica che li raccolga tutti.
Questo lo trovo terribile.
Pierrot Lunaire nn era un'opera di Schoenberg?


Si, ma ovviamente lui si riferisce all'omonimo gruppo degli anni '70



Nel senso,quando e quanto la musica è correlata con l'animo?Quando intervengono i fattori invece del VOLER essere?

Forse mi son spiegato peggio di prima...


Purtroppo è la realtà di oggi...



Grandi i Pierrot Lunaire