diego fusaro

Fusaro ha scritte di quelle stronzate che inizio a credere cerchi solo di attirare l'attenzione della stampa generalista.

Mi mette tristezza e basta.


E' un rossobruno che vuole dialogare con CasaPound e i fascisti europei che, come il suo maestro Preve d'altronde, ha dichiarato più volte che se fosse stato francese avrebbe votato il Front National della Le Pen

Fa propaganda per Grillo e i 5s ed è un accanito sostenitore dell'autarchia economica

Mi basta questo per smontarlo
Vogliamo parlare della sua difesa delle sentinelle?


La difese che Fusaro prende per la "famiglia tradizionale", in funzione anticapitalista e anti-neoliberale, non sono molto convincenti.

E' vero che l'ideologia del libero mercato tende a distruggere i vecchi valori e quindi di fatto ottieni un aumento dei divorzi, una diminuzione dei tassi di natalità etc., tutte cose che possono essere viste dall'esterno come un'estremizzazione dell'individualismo, è anche vero che la retorica della "famiglia" contribuisce alla riproduzione del sistema stesso, basta guardarsi una qualsiasi pubblicità del Mulino Bianco o a come molti padri di famiglia si possano lamentare della scuola pubblica perchè "non voglio che lo stato educhi mio figlio, io voglio passargli i valori che preferisco!","perchè devo alzare le tasse ai ceti alti quando mio figlio, che è per definizione ipersveglio e iperintelligente, ha ottime chance ti far parte di quei ceti in futuro?" etc

Un ottimo articolo del sociologo Corey Robin che secondo me coglie più il rapporto famiglia-capitalismo che le sparate di Fusaro: http://coreyrobin.com/2011/07/19/why-the-left-gets-neoliberalism-wrong-its-the-feudalism-stupid/


scusate il gravedig ma mi è passato sott'occhio fusaro e stavo rileggendo il 3d. Qualcuno può ampliare questo punto?
Io ti creo per soddisfare i miei bisogni
e più diventi bravo nel farlo
più diventi parte di me.

E quando questo coincide con tutto ...
allora si può anche parlare di Dio,
anziché niente!

Con la maiuscola sostenuta senza dubbio
fino a che non si presenti l'atmosfera di un sentire irriducibilmente anomalo e incomprensibilmente altro! -->

"Uno" si isola quando non sa gestare il resto,
perché altrimenti non c'è ragione.

La domanda fatidica:
perchè devo sentirmi male e non posso invece sentirmi bene ?
Un punto di domanda come mezzo cuore, un segno, il promemoria per la ricerca di una cura.

Io sogno le cose reali.
Il mio sogno è la realtà!
Unificata.

Voglio dire: io non sono diventato più ricco, quindi che cazzo è questa storia dell'inflazione?

[...] Forse è per questo che la schizofrenia è quello che ho sempre cercato: il problema della scelta!
Prima di tutto con quale tono e con quale forza? ...E poi:
come fare a scegliere tra tutte queste cose? E quale forza vuole convertire e trasformare la semplice scelta in una complessa decisione sul come vivere per sempre?


È una domanda, in ogni dove un problema, la cui soluzione trova sempre e ovunque felicità eterna!

Con me ti comporti come io con te, così posso vedere me stesso e me stessa e immedesimandomici vivere la mia realtà nel mio mondo; che in fondo sempre, dall'inizio alla fine, in un modo e in un altro scelgo e decido. Sempre e comunque io, chiunque - o qualunque cosa - sia [...]

Cinghiali
e altri animali selvatici
bisogna offrirgli i propri avanzi.
E dove c'è uno sbaglio offrirgli un sacrificio,
nei modi e nei costumi adatti al tempo, questo che consideriamo; il quale e nel quale pensiamo come svolgersi di eventi.

Sempre!
In ogni quando e in ogni dove và tutto in auto-
matico finché si manifesta la scelta di un cambiamento, il momentaneo controllo di una nuova dimensione, che vive finché può, evolvendo e mutando in ogni aspetto, verso l'eterna decisione di un fine mortale.

A ognuna e ad ognuno la singolare gloria di una vista e di una visita, di un sentiero e di un sentire: tutto, di tutto e del tutto, unificato e unico.

--> l' incomprensibile, che fuori dal tempo assoluto è, o diviene, un incompreso solo a quel tempo.
Il tempo è quel senso che devo fare mio, e ciò che devo fare io ed essere.

Il sentire che sempre vuole tutto e niente altro che sé stesso nell'armonia di ogni sua diversa vibrazione. Il tempo è l'ordine dei sentimenti uniti in un senso.