diego fusaro

è tempo di animare un po' questa bettola! cosa pensate dunque di questa giovane star dei teleschermi?



per chi non lo sapesse è l'autore del sito filosofico.net e seguace di c. preve, di cui abbiamo un'immagine di repertorio

Spoiler


Mi ha sempre fatto antipatia a pelle, ma mai letto niente di lui.
In dubbio sula laurea? Hai mai pensato a studiare filosofia all'università vita salute san raffaele?
Seriamente: fusaro è molto colto ma quando lo sento parlare mi pare banale ed una persna che crede di risolvere I'll mondo sui libri. Cosa che va bene con uno studente alla trienale ma non un professore. Preve è molto interessante e spesso conordo con le sue analisi metafilosofiche. Però mi da' l'impressione di credere veramente che la dialettica e la ragione possano quadrare I'll cerchio.

Scritto col cell bla bla
filosofico.net è un sito fatto molto bene ed è una buona prima introduzione ai vari autori. Ci sono anche filosofi molto imboscati e poco trattati, tra l'altro.

Per il resto non so, mai letto / sentito nulla.
Se facciamo un thread su Fusaro dobbiamo farne uno anche sul primo che incontro quando uscirò stasera
Ci sto.
Comunque per chi se lo chiedesse, fusaro ha famiglia in bompiani
Ricordo che all'epoca lessi qualcosa di questo tipo (vado a memoria, perdonate le inesattezze):
Qualcuno (Giovanni Reale o Roberto Radice) notò la tesi di Fusaro sulla tesi di Marx (Differenza tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro), se lo presero nella scuola e gli affidarono l'edizione della tesi di Marx nella collana Testi a fronte (Bompiani).

Fu allora che lo presi in antipatia.

Poi scoprii che è la stessa persona dietro uno dei siti con la peggiore grafica che si sia vista dal 1997 a questa parte e fui confermato nella mia antipatia.

Infine vidi una sua intervista in cui parlava del suo libro Essere senza tempo, e la mi antipatia ebbe la conferma definitiva.

Poi magari è una persona meravigliosa, un grande scrittore e filosofo. Non me ne vogliate.


No, aspetta. Davvero ha famiglia in Bompiani?


Così mi han detto in parecchi.

Infatti la sua presenza inizia ancora prima della sua introduzione alla tesi di Marx su democrito.

Nel 2003 uscì in libreria uno di quei volumetti i classici della filosofia per un euro in edicola. Nell'introduzione ai dialoghi di platone l'autrice che scrive l'introduzione menziona, in maniera totalmente inutile, il sito di fusaro come referenza.



E no mica il tuo amico è un filosofo con una pagina di wikipedia! cioè voglio dire se vinci sanremo e hai 20 anni ci credo che ti fanno una pagina di wikipedia, ma se a 29 anni fai il filosofo e ti fanno una pagina wikipedia vuol dire che sei un extra-terrestre o un cantante di sanremo camuffato. Ci sono professori di harvard che non ce l'hanno, la pagina wikipedia.


Quindi volevo sapere le ragioni di questo trionfo, se cioè è una persona fuori dal comune o solo un bravo studente motivato, o ancora se è un ammanicato etc.


Per quanto riguarda le sue idee, ho visto solo i filmati di preve con i suoi commentini quindi non mi esprimo. Ciò detto, oh, sti due si lamentano che tutti odiano hegel e non lo capiscono, e la vera filosofia hegeliana è soffocata dall'epistemologia, dal pensiero unico e non complesso, e che bastano cinque filosofi e gli altri "non servono" (vico spinoza fichte hegel marx) etc; ma io dico, insomma, che a me pare proprio il contrario, che tra zizek, taylor e iroel, io nell'ultimo tempo ho sentito parlare ben più di hegel che di tutti gli epistemologi messi insieme, e che i maggiori filosofi italiani, che sono sini, cacciari, vattimo e severino, sono ben più vicini al metodo e alla sensibilità filosofica hegeliana che a quella analitica o anche solo humeana, così che le loro lamentele mi paiono ingiustificate.


La pagina di wikipedia se l'è probabilmente scritta lui o uno dei suoi seguaci che ha dal sito.



Prendi il tizio più noioso e bravo del tuo corso di filosofia ed hai fusaro.



Beh ma non hanno tutti i torti.
Zizek è solo il più alla moda dei filosofia, fa ridere, è trendy e riesce ad essere interessante. Ma poi alla fine a livello accademico non influenza molto. Certo lo chiamano ovunque, anche alle analiticissime princeton e nyu (non nei dipartimenti di filosofia però) perché porta gente e soldi, ma poi non influenza le politiche dei dipartimenti.

E se in Italia non c'è ricambio filosofico perché è un sistema drogato quello dei dipartimenti di filosofia nel resto del mondo le cose cambiano alla lunga.

Basta guardare tutti i programmi universitari delle Ivy League e ti rendi contro che l'unica che ha dei programmi continentali è solo Brown, e Chicago U (che non è Ivy ma è notevole pur sempre).
Stanford, Harvard, Columbia, Yale, UPenn hanno SOLO filosofi analitici e la branchia di filosofia che sta più crescendo ultimamente è quell'idiozia della filosofia sperimentale.

O guarda cosa succede in francia. Jacques Bouveresse, il filosofo più potente di Parigi, ti dice niente?

Cioè se non fosse così ora starei a fare un dottorato e non passerei le giornate a scrivere recensioni di musica.
Vabbè, dai, su wikipedia c'è quasi più sul pensiero di Diego Fusaro che su quello di Gadamer (non esattamente, ma le proporzioni sono comunque preoccupanti). Sul punto, inoltre, concordo con Iroel.

Sul resto non mi pronuncio, non conoscendo il pensiero di Fusaro né il dibattito su Hegel al quale fai riferimento


Vabbeh ma parlaci di qualcosa che i tuoi post sono sempre fighi e ne fai troppo pochi.
Il fatto che Fusaro sia un hegeliano, mi porta ad associare gli strali diretti da Schopenhauer contro la prosa asinina di Hegel, con il layout asinino di filosofico.net.
A questo punto credo che i miei contributi alla discussione siano in caduta verticale.


ma si scherzavo



Eh si dipende molto dal mondo con cui si ha a che fare. Se fossi negli usa la penserei diversamente, si capisce. Ma in Italia non mi sembra che ci si possa lamentare di un'invasione anglosassone analitica, e con questo non voglio dire che "approccio analitico" e "approccio continentale" (per tranciare, ma d'altra parte è quello che fa Preve) siano legittimi e pertinenti in egual misura e che bisognerebbe consacrare una metà della produzione filosofica al primo e l'altra metà al secondo. Noi facciamo una scelta nei confronti di un approccio perché lo riteniamo migliore, e dunque più meritevole, anche senza precluderci interamente l'altro.
Ma nondimeno noi possiamo considerare entrambi questi approcci come necessari e degni di svilupparsi. E ciò di cui c'è carenza in Italia, a mio avviso, è proprio quel rigore e quella "antipatia" del pensiero analitico ed "epistemologico" (in senso stretto). In Francia da quel poco che vedo c'è un miglior bilanciamento (ho amici a filosofia politica e anche lì insistono moltissimo su Hegel e il post-kantismo, nonostante Bouveresse).

Poi per Fusaro e Preve questo "approccio analitico" è un complotto filosofico, perché alcuni poteri forti se ne servono per instupidire la società, e come sempre la socio-analisi distrugge inevitabilmente il dibattito.
L'italia è una posizione a sé perché come ho detto è una posizione drogata, praticamente si vive di approvvigionamenti statli e assegni strappati ai festival della filosofia. Non c'è movimento né ricambio generazionale se non in modo terribilmente lento e si paga questo essendo estremamente marginali se non per quei due o tre che reggono.

Per il resto non so. Alla fine io sono ostile sia agli analitici che ai continentali.
I continentali sono alla fine il frutto della loro pigrizia, del loro non aver voluto dover essere attuali e dall'altra parte gli analitici sono il frutto della loro codardia.

Credo che nessuno dei due approcci vada da nessuna parte.

Soprattutto l'analitico lo considero instupidente perché parte dal presupposto di essere strumentale e lavora solo nell'ambito di riconfermare i propri pregiudizi. Preve e Fusaro sicuramente esagerano quando parlano di complotto, ma non c'è dubbio che la filosofia analitica è sempre stato tutto tranne che onesta e ha sempre mercanteggiato le sue posizioni.
E' il frutto del pensiero della classe media che ha voluto difendere il proprio stile di vita, i propri privilegi e le proprie piccole credenze come poteva ed ha usato gli strumenti che aveva nei modi più disonesto possibile.
Dall'esclusione dalle riviste di chiunque non concordasse con lei, al famoso scandolo della classifica dei migliori dipartimenti di filosofia pubblicato da un professore di filosofia analitica per pubblicizzare la sua università e poi subito accettato dagli amici dell'APA.
Regà, insomma:

SEGNI PARTICOLARI: Lunatico! Confuso e felice!
COSE PIU' AMATE: Il mare, il sole e ... la filosofia!
SCRITTORE PREFERITO: Italo Calvino (per il suo stile)




Sta bene, resta il fatto che, droga o non droga, c'è un approccio dominante.



Potresti svolgere un po' il tema?

Urge prima una chiarificazione linguistica: quando parlo di approccio "analitico" e "continentale" li intendo in un senso molto generale, e, ad esempio, il primo non si riduce affatto alla filosofia del linguaggio e ai suoi derivati. Inserisco nel primo approccio sia Wittgenstein, sia Popper. Inserisco nel primo Aron, nel secondo Sartre. Quello continentale è l'approccio delle grandi interpretazioni, del discorso sulle totalità (siano esse un'epoca o tutta la storia, un sistema sociale, la musica, l'esistenza, la religione), dei grandi discorsi "non sorvegliati epistemologicamente", come ho sentito dire proprio a Preve in un'intervista. Quello analitico è l'approccio che va per l'appunto a "sorvegliare" tali dichiarazioni e altre ancora, a saggiarne i limiti e le condizioni di possibilità, e che rifiuta tendenzialmente il discorso sulla totalità per concentrarsi invece sulle parti. Tendo a porre dunque Kant nel primo insieme, o più nel primo che nel secondo.
È una distinzione che lascia a desiderare, ma mi sembra quella più essenziale nella filosofia e soprattutto è quella che adottano Fusaro e Preve.

Ad esempio, questa frase

secondo un analitico dovrebbe essere sorvegliata epistemologicamente all'istante (cosa vuol dire "essere frutto di qualcosa"?, cosa vuol dire "classe media"? cosa vuol dire "modo disonesto"? etc)