Ooh il periodo in cui usavano il kanji per la lettura e non il significato…
Tenendo conto che un kanji si legge in 8 modi diversi, gli studenti che hanno a che fare con quei testi si ritrovano con dei cazzo di rebus in latino (tenendo conto che il “giapponese di allora” era completamente diverso dal “giapponese di ora”)
Beh ma in fin dei conti quella È la difficoltà del cinese.
Nel giapponese hai il “contesto” che porta le parole ad assumere significati diversi, ad usare registri linguistici completamente incompatibili… E quella decisamente è una cosa che è quasi impossibile insegnare
Il mio era un appunto sul mangiare cani, se prendi 100 cinesi a caso è facile che 99 non abbiano mai mangiato un cane così come se prendi 100 italiani a caso è facile nessuno abbia mai mangiato una rana (sono buonissime BTW)… sulla crudeltà già il fatto che a oggi non ci sia una legge contro il maltrattamento di animali la dice lunga.
Però ora è sempre più comune vedere gente che ha animali da compagnia e ovviamente una volta che da cibo diventano animali pucciosi da tenere in casa la mentalità è destinata a cambiare.
Per esempio un paio di anni fa c’è stato un mega outrage di massa perché una guardia in un campus universitario durante il capodanno cinese ha preso un cane e lo ha buttato dal tetto di un dormitorio (tipo 5 o 6 piani) dicendo “beh sarebbe morto di fame e comunque io poi me lo sono mangiato” quindi i giovani hanno molta più sensibilità su questo versante, un 60enne ormai non lo cambi più
Doubt… In Giappone non ha funzionato. Qui l’animale puccioso, se diventa meno picciolo (o se ti crea problemi per andare in vacanza) chiami il comune che se lo prende in carico e lo crema.
Comunque a parte le cazzate di pikkolo e Amon sul giappone troverei molto.piu interessante un ama di guren in cui racconta la sua esperienza in cina e come vede il paese “dal di dentro”, il confessionale c’è ancora ?
Volendo Oranzullo potrebbe aprire una rubrica di interviste semi serie in cui fa tante domande a un utente alla volta (che ovviamente devono essere d’accordo all’idea). Una rubrica fatta per conoscere e per conoscersi, per gioire della leggerezza della vita e per commuoversi della profondità dell’animo
Ovviamente piano piano, sottovoce