Di sessismo ingenuo e/o consapevole



Gay luxury space communism.


Io siccome i miei non mi compravano giocattoli ma mi compravano cose come il Topolino mi feci furbo: ad una certa mi feci prendere il Topolino con allegata la torcia elettrica a forma di topo.

Dopo, barattai la torcia elettrica con una pistola a pallini di un mio amico. Dopo di che andai in giro per il paese puntando la pistola (finta) a tutti i passanti. Tempo un'ora, i miei lo vennero a sapere e mio padre mi inseguiva per il giardino cercando di centrarmi lanciandomi le ciabattate


Boh, devo ammettere che io su quello sono più morbida, come sugli * quando si parla di cose che potrebbero avere genere grammaticale femminile o maschile.
Non lo so se sbaglio, magari devo ancora metabolizzare bene la cosa o meno, però il punto è che quello non mi sembra un problema enorme


Solita mentalità da esercito che con la leva obbligatoria è stata il capo saldo di qualsiasi uomo fino ai millennial.
Rovesciare si vuole rovesciare, il problema è lo stigma sociale che ciò comporta.

Non dico che sia così per tutti o ovunque, ma trovo la situazione anche peggiore nel mondo lavorativo rispetto alla scuola.
Quello per cui alcuni utenti mi sfottono (come mi merito alla fine) è purtroppo la norma sociale per condurre affari (Orologio, macchinone, vestirsi in abito da mongolo, fede nuziale al dito, iphone ed altri status symbol vari) o non trasmetti "fiducia".
Risultato, le statistiche lgbt salgono ogni anno ma non perché ne nascano di più, semplicemente ci sono state generazioni e generazioni closeted che si sposavano e figliavano perché senza famiglia saresti stato quello "strano".

Con mia moglie ho un rapporto stupendo eppure ho aspettato nove anni prima di dirle che due volte al mese guardo la finestra ed una parte del mio cervello mi dice "Buttati GnR! Quanta roba noiosa che ti lasci alle spalle se da domani sei un cadavere!!".
Sorpresa di sorprendendo, non mi ha dato della mezza sega come anni di condizionamento mentale mi hanno abituato a pensare, ma mi ha aiutato tantissimo e convinto ad ottenere tutto il supporto necessario per avere delle basi con cui gestire queste emozioni.

Non sono un educatore quindi non saprei come risolverla alla base, così su due piedi mi sentirei di dire di abolire i dress code, lavorare sull'accettazione dell'individualità delle persone e creare ambienti più inclusivi, oltre che comunicare adeguatamente ai maschietti che non è un problema cercare aiuto.


Sì, ma scusa, sticavoli, no?
Anche a me è stato detto a volte di no, perché ho un carattere molto forte e via dicendo, ma questo non mi ferma dall'essere quel che sono. Quando mi è capitato di piangere davanti al mio capo per un lutto grave, non me ne sono fatta un problema tanto quanto in alcune occasioni ho dovuto dirgli che ritenevo alcuni suoi suggerimenti sbagliati e che non li avrei adottati


non mi stupisce sta cosa

scherzi a parte, è un punto focale.
perchè se parliamo di discriminazione, pressioni sociali, lo facciamo sempre in ottica femminile, ma vale il contrario e ne è una concausa.

perchè la società fa pressione anche agli uomini, come diceva GNR giustamente.

DEVI essere forte, economicamente devi essere indipendente, stabile.

altrimenti ti porti il bollino del fallito. ovvero, misuriamo con standard di 30 anni fa come dovrebbe essere un uomo.
hai contratti precari, sei disoccupato, non hai case, macchine e garanzie varie?

non sei all'altezza. sei un fallito. un mezzo uomo. la società, la famiglia ti bombardano costantemente che devi essere uno scoglio inamovibile.
la donna si misura in fighezza/quanto è all'apparenza casta, l'uomo in possibilità economiche di vario tipo. chi non rispetta lo standard, è il paria.

dovresti essere il sesso forte, ma per mille motivi diversi (slegati dalle tue scelte spesso, aka situazione lavorativa) non lo sei e la società/famiglia etc. ti fa pressioni costanti svilendoti in ogni momento come uomo. non sei persona, devi essere un uomo(tm).

risultato? frustrazione, autostima ai minimi termini, ansia e depressione galoppante.

e questa frustrazione ti spinge ad incanalare il tuo odio non verso chi ha creato questi presupposti, ma verso chi in quel momento è più debole ed esposto di te.

quella fa video dove fa la bottana, diamole addosso, così siamo tutti compatti verso il nemico comune del momento. così la gente non mi dirà più che non sono uomo.

anche il concetto stesso che se in una coppia la donna è caratterialmente più forte, è lei che "porta i pantaloni in casa" e quindi l'uomo è visto come la mezzasega, se lei è più forte la colpa è di lui che glielo lascia fare. è cancerogeno.

allora subentra questo meccanismo per cui l'uomo DEVE essere dominante nei rapporti, altrimenti la società lo fa a pezzi. e quindi subentra la frustrazione, di lì la violenza fisica o psicologica. sostanzialmente ne siamo tutti vittime in modi diversi, e i risultati sono lì da vedersi. è un sistema che ingabbia uomini e donne, entrambi con ricatti diversi (sei una troia/sei un fallito).
Il dress code comunque, come i giocattoli ecc, è tutta roba che svantaggia materialmente di più le donne, se non mentalmente. I giocattoli per le donne ti ingabbiano in un ruolo recluso e subordinato, il dress code ti costringe a problemi alla schiena e ai piedi per via dei tacchi.

Diciamo che l'uomo può sempre accorgersi di avere un'autonomia e mandare a fanculo parte dei ruoli di genere con meno conseguenze e con meno danni sociali e fisiologici pregressi.


Questo, so che Crism1 non è d'accordo, e non ho numeri a supporto, e non voglio passare per incel, ma la sento piuttosto vera.

Il ruolo di genere è spesso infuso duramente in entrambi.


Mi stai in culo ma ho rotflato
ma ovvio che il patriarcato sia intriso nella mentalità femminile, non è che siamo solo noi uomini a vedere il mondo secondo quel set di valori, veniamo tutti educati alla stessa cosa per cui ci credono anche molte donne, non penso nemmeno sia una cosa su cui ha troppo senso mettersi a fare la conta, non tutte le donne sono femministe, anzi ultimamente grazie a forti campagne mediatiche l'impresisone è che siano pure diminuendo.


Bhe sì dai che domanda è?

Sappiamo le conseguenze sociali di trasformarci in esseri immateriali di pura coscienza? Hmm no?



Misurare l'entità del "problema" non è banale.
Conosci questa controversa ipotesi?
https://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_di_Sapir-Whorf


Qualcuno ci è andato di all in:
https://en.wikipedia.org/wiki/Hen_(pronoun)
Le conseguenze, ancora da catalogare.


ma nemmeno per il cazzo, questa è una misandrica repressa nella stanza dei bottoni minori



Sì, ma quel che voglio dire è che non può essere un gruppetto di donne a friendzonarti per demotivarti. E' una motivazione troppo debole. Per quanto riguarda la società che ti abbraccia nei tentacoli di machismo ok, ma quella è una motivazione più che valida per uscirne. Dire che le donne ti friendzonano mi sembra poco


Quello è viziato enormemente dai circoli che si frequentano. E' assolutamente norma sociale e culturale la donna critica dei ruoli dell'uomo più dell'uomo stesso, non è più solo appannaggio delle progressiste. Solo che sono carine ed educate e non ci prendono per il culo quando per approcciarle facciamo i maschi maschissimi, perché sotto sotto sanno che siamo molto fragili.

La donna cu esiste, è innegabile, ma esiste solo in pool ristrettissimi e le trovi tutte ai raduni a Pontida.


O a volte postano su NGI (non tu catvet )



A vedere tutti gli incel, redpillati e hikikomori che ci sono in giro, non direi che il problema sia così bypassabile.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk


Ho un concetto che nella mia mente suona bene e non mi sembra offensivo per nessuno ma se lo scrivo sento il fiato della triade agoranense sul collo, me ne sto zitto e magari ti scrivo PM


Ma il concetto stesso di friendzone è demenziale e cu
ma il concetto stesso di incel.

sei un uomo, devi saperci fare con le donne, punto.
non ne imbrocchi mezza, a 25 e rotti anni sei ancora vergine? mezzo uomo.
se scopi tante partner diverse ci sai fare, è materiale d'ostentazione.

nelle chiacchiere anche al lavoro, il classico dei classici è misurarsi con gli altri uomini in base a chi ha più esperienze con le donne da raccontare. chi non ne ha, o banalmente non banfa abbastanza, è strano, è debole, non è accettabile. partono gli sfottò, in faccia o no.

e categoricamente, l'uomo (tm) deve aver scopato tot maiale, ma la donna attuale deve essere la santa. pressione, costante.

sei romantico, sogni l'amore, non sei stronzo con le donne e ti fai ingabolare facilmente, senza concludere niente? magari ti fai friendzonare facilmente? perculato, sia da uomini che da donne.
perchè le donne stesse si fanno portatrici di una certa mentalità che gli è stata instillata, magari col non detto, fin da piccole.
di nuovo, si parla di parità per entrambi, ovvero di libertà di poter gestire la propria vita fuori dagli schemi convenzionali senza che la società ti faccia pressioni in senso opposto.

shpongi giustamente ricorda che in questo gioco malato le donne ci perdono di più, e fanno più fatica a recuperare. sono anche d'accordo, ma è innegabile che le vittime possono esserlo le donne quanto gli uomini.