Vabbé, ma date retta a Il Tempo, che è diretto da quel novax\nomask\omotransfobico di Bechis?
Non so se avete notato, ma è qualche anno che a Bechis è esplosa la merda nel cervello, sostiene i Qanon, assume complottisti e licenzia giornalisti scientifici.
Barbero raccontava che nel '500 in tutto lo stivale (era il periodo di lepanto, impero ottomano di prepotenza nel mediterraneo etc) era abbastanza diffuso il concetto di "arriverà il turco!", con significati discordanti in base al contesto in cui era usato.
Non voglio sputare sul lavoro che ha fatto ne sulla persona, ma le ragioni per cui l'hanno insultata sono giuste.
Non è neanche minimamente rilevante come sei arrivata alla condizione di donna, la situazione corrente di donna è la stessa.
A meno che, lo scopo della Aidiche sia di fare a gare a chi ha sofferto di più. Ma anche li, non sono sicuro che la vita di una teeneger cis sia peggio di quella di una trans closeted.
Questa è una cazzata enorme. Le donne trans non sono "nate uomo", sono nate con genitali maschili. La società le ha trattate come uomini, ma loro erano donne anche prima.
Così a occhio sta tizia non ha capito la differenza fra genere e sesso.
Comunque dipende anche dal contesto in cui si fanno certe affermazioni, ma a me sembra che lei in generale non sappia bene cosa significhi crescere essendo trans.
Mi spiego: ovviamente non e' una regola generale, ma tipicamente le donne trans hanno un'infanzia e un'adolescenza in cui sono viste come uomini molto effemminati. Subiscono quindi anche loro l'oppressione del patriarcato, come le donne. Anzi tipicamente gli adolescenti trans subiscono moltissima violenza "di genere", e il problema di affermazioni come la sua fa pensare che invece siccome sono crescuti apparendo come uomini l'hanno avuta facile.
Poi in generale pensieri come questo lasciano il tempo che trovano, perche' non esiste l'esperienza di "crescere come uomo" o "come donna". Ogni esperienza e' diversa, e voler stabilire della categorie cosi' grossolane tra diversi gruppi di donne pretendendo che ci sia una differenza di massima mi sembra un po' voodoo parasociologico.
Sono pochissimi i contesti in cui ha senso fare dei distinguo tra donne cis e trans.
Ovvio che se parli di diritti abortivi o di welfare per chesso' lo screening dei tumori al seno, o le policy sui pannolini/tampax, ha senso considerare solo le donne cis (e gli uomini trans quando e' rilevante).