Di sessismo ingenuo e/o consapevole, parte 2

Penso che in realtà il narcisismo stia esplodendo nella società (ci sono dati che sia in aumento, specialmente tra le donne che ora lo sono quanti i maschi mentre storicamente veniva considerato un problema più maschile) perché semplicemente la nostra cultura, o il modello sociale/economico che sia lo promuove come ottima risposta adattiva (cosa ti aspetti quando é costantemente premiata l'autopromozione e la competizione) e in generale ci sono le condizioni anche negli ambienti familiari (bambini e ragazzi caricati di aspettative, a volte trascurati a volte viziati e iperprotetti da genitori che non hanno tempo per stargli dietro).

Il fatto che le sex workers soffrano più spesso di disturbi psicologici (ma non necessariamente narcisismo)secondo me é abbastanza probabile, però allora bisognerebbe discutere di come se hai problemi allora tenersi un lavoro stabile full time spesso può essere estremamente arduo. Cioé spesso lo é per una persona normale figurarsi. In certi casi vendere il corpo può essere vista come una soluzione alternativa.
E di nuovo non si può parlare di scelte (o tantomeno colpe) personali
Comunque su una cosa ha ragione GNR, e che non ci si può basare al 100% sul consenso accademico perché alla fine è solo demandare ad un’autorita’ con la sua agenda politica.
Ma il problema è che quel consenso devi conoscerlo per criticarlo
Secondo me la problematica nell'invocare un consenso accademico quando si parla di temi sociali complessi è un'altra: ossia che non esiste una "scienza" univoca che tratta di quelle cose ma esistono al più tantissime discipline scientifiche ognuna con le proprie basi metodologiche ed epistemologiche con i propri iper-specialisti che però non spesso non comunicano sufficientemente (o proprio per nulla) tra di loro.

Quello che è reputato "consenso" rispetto a, che ne so, l'impatto della biologia (piuttosto che dell'ambiente) sull'orientamento sessuale non è esattamente lo stesso nelle scienze biologiche, nelle neuroscienze, nella psicologia (e nelle varie scuole di pensiero che la compongono), nei gender studies etc. e spesso, specialmetne nelle discipline più "soft", il consenso varia anche su base geografica e in base alla moda/agenda politica del momento.

Questo discorso non lo puoi fare quando si parla di novax perchè lì un consenso deciso nel campo dell'epidemiologia c'è (nonostante ci siano fior di esperti e pure dei nobel antivax), al massimo ti puoi chiedere quanto il lockdown sia giusto o meno e lì dovresti coinvolgere anche sociologi, economisti, psicologici, educatori/pedagogisti, etc.
Si ma c’è anche un consenso diffuso che le donne non fanno le veline perché sono troppo pigre per vincere Xfactor, una roba che è stata letteralmente detta qui dentro ieri
Se ti riferisci ai miei post di ieri, il senso non era quello.


E' letteralmente quello che hai detto

Eh ma i risvolti psicologici/personali (???)
Io posso rispondere di quello che scrivo, non di quello che viene (mal)interpretato : non ho parlato di pigrizia, ho fatto un discorso di scelte ed abilità. Premesso che il soggetto in questione sia interessato a lavorare nel mondo dello spettacolo, se sa ballare farà provini da ballerina, se sa cantare farà provini da cantante, se non sai né ballare né cantare ma sei di bell'aspetto le opportunità si riducono a velina/valletta. Se poi suddetto soggetto è un'ottima cantante e una ballerina provetta ma decide per un qualsivoglia motivo di fare un provino da valletta, in quel caso dovrebbe essere consapevole del fatto che sta vendendo alla rete non le sue skill ma la sua immagine. Successivamente ho fatto il paragone con l'ambiente sportivo per sottolineare che in qualunque contesto, se ti mancano le skill, sei limitato a raggiungere livelli non di eccellenza (e mi pare pure ovvio).

Il discorso delle "donne troppo pigre per vincere xfactor" non so come tu possa averlo tirato fuori dai miei post.
Ma che senso ha sto discorso? La metti come se le donne vengono teletrasportate nel mondo dello spettacolo dopo essere state create in laboratorio 50 nanosecondi prima.
Tutto è partito da questo post:al quale ho risposto così:volendo sottintendere che, pur essendo presenti le pressioni ambientali (banalmente, la NECESSITA' di avere un lavoro) l'individuo ha comunque un margine di scelta. A seguire mi hai fatto notare (correttamente) che la situazione non è così semplice:La mia risposta ha introdotto il discorso sul mondo dello spettacolo a titolo esemplificativo:Ma il discorso sul mondo dello spettacolo poteva essere sostituito con qualsiasi altro ambiente. Prendi quello scientifico: ti posso assicurare al di là di ogni ragionevole dubbio che io non riuscirei MAI a raggiungere i tuoi livelli nel campo della fisica, perché pur piacendomi la materia non riesco a spingermi oltre un certo livello (confermato da anni di chiacchierate con un amico fisico in treno).

Quindi la mia perplessità sul discorso dell'incanalamento è: è la società che mi ha "incanalato" lontano dalla fisica, o sono io che sono una zappa e ho consapevolmente scelto altro, laddove "altro" si adatta maggiormente alle mie capacità?
Mi sembra che praticamente niente del tuo discorso regga. Dal fatto che il mondo dello spettacolo ha delle dinamiche molto particolari e difficilmente traslabili al fatto che alla fine si ricada alla scelta del singolo.

Troverai delle donne che fanno le veline? Si, le troverai sempre. Troverai anche sempre della gente che entra nell'esercito per avere una prospettiva per il futuro, date condizioni di disagio economico abbastanza forti (vedi in USA ad esempio, soprattutto uomini di colore).

I modelli che si basano su scelte personali per lo piu' non funzionano e servono solo a trovare modi per giustificare situazioni di asimmetria di potere. Un po' come tutta la roba libertarian per altro.
Sono d'accordo sul discorso dell'esercito come uscita da una situazione economicamente difficile.

Quando parli di asimmetrie di potere, che intendi per "potere"? Quando l'ho letto ho istintivamente pensato a uno come Cristiano Ronaldo, lui ha più "potere" (quantomeno mediatico, economico, ecc) perché sa giocare a calcio MOLTO meglio di me. Ed è un'asimmetria che non ha senso andare a livellare, perché non ha senso andare a livellare le skill personali. E' un esempio calzante su quello che intendevi o sono fuori strada?
No, in realta' lo intendo in maniera un po' fumosa qui.
Anzitutto c'e' il fatto che queste persone (che siano le donne che fanno le veline o i poveri nell'esercito) sono persone che hanno un orizzonte di scelte davanti molto limitato. Certo, potrebbero anche fare altro, ma non tutti, e finisce che statisticamente anche solo per caso qualcuno finisce in queste direzioni. Questo non e' vero per chi sta dall'altra parte, che sia il business che ha bisogno delle veline per fare soldi, tipo mediaset, o l'esercito che ha bisogno di uomini per difendere lo schiavismo necessario nel terzo mondo per permettere al capitalismo di prosperare.

Dall'altro, devi mettere anche i condizionamenti sociali, contro cui e' molto difficile combattere, e fanno parte delle forme di potere. Le veline di oggi sono cresciute a non e' la RAI (in realta' pure a roba peggiore, perche' sono molto piu' giovani e non e' la rai non l'han mai vista) e a tutto un sistema che ne ha preparato la mente a vedere la prospettiva di fare queste professioni come preferibile a tante altre.

Ce ne sono di donne che fanno il gesto dell'ombrello? Certo, e pure tante, ma mica serve al macchinario che tutte le donne accettino questa condizione di sudditanza. In una societa' di milioni di persone se metti abbastanza pressione dal rubinetto te ne usciranno quante vuoi.

In tutto questo la liberta' personale c'entra poco.
mi viene in mente Barbero quando racconta di Christine de Pizan che scriveva "vedete che se le donne le fate studiare sono brave tanto quanto gli uomini?" e gli uomini dell'epoca che rispondono "grazie al cazzo, secondo te perchè non le facciamo studiare?"


Bhe la caccia alle streghe era spesso un pretesto per perseguitare donne emancipate o indipendenti.

Questa è una buona lettura, ispirata dal libro Calibano e la strega di Silvia Federici, che personalmente consiglio.

Ovviamente ci sono sempre ennemila fattori per cui si è voluto tenere la donna in posizione subordinata, ma penso che in società dove si fa la guerra un giorno si e l'altro (e comunque basate sulla scarsità di risorse) viene visto più conveniente indirizzare le risorse educative a una ristretta cerchia di maschi che si occuperanno degli "affari pubblici", gli altri maschi li mandi a morire in guerra e le donne a casa a cagare e allevare i prossimi soldati.

Per quanto riguarda l'istruzione comunque le cose si stanno lentamente (in Europa e NA almeno) ribaltando: ora solo le donne le più scolarizzate, quelle che vanno meglio a scuola, subiscono meno bocciature e sono meno a rischio di dropout e per cui i professori sembrano avere più bias positivi. Tra l'altro la DAD e l'apprendimento a distanza ha danneggiato di più gli alunni di sesso maschile.
Mi assento 3 giorni e torno col donnetuttetroie se ti spogli sei cagna, ma che è

qua è tutto tranne che inconsapevole lol


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Same here.

Mi sono domandato "ma che, il vampiro del Pillon ha morso altra gente?"
No ma non serve una legge contro l'omofobia

Picchiata da coetanee, arresterei i genitori
E' anche per quello che parte del DDL zan e' dedicato a campagne di educazione