Se si continua a parlare di destra e di sinistra e non di idee abbiamo cmq già perso.
Alle prossime elezioni perderanno tutti ..
si come no...
prova solo a fare un confronto con lo spread dei 2 periodi...
nel m5s non serve ora coem ora una struttura democratica perche' prima bisogna dare un input ai suoi rappresentati che devono lavorare in un certo modo senno' diventerebbe la solita merda fumante
perche' credi che obblighi tutti a evitre il piu' possibile dibattiti televisivi &simila?
sigh....
1) stai trollando
2) lo stai facendo pure male perchè fu la guerra la causa della ripresa economica tant'e vero che il grosso arrivò una volta appeso il salume sia in italia che a lvl globale.
Mi piace. Con Monti pdr
Ma ti metti a parlare con uno che scrive "Lui" con la maiuscola quando parla della buon'anima? Suvvia... 
E non scadiamo nell'OT pure qua, per favore: si parla del presente.
E non scadiamo nell'OT pure qua, per favore: si parla del presente.
Tabacci ha auspicato una cosa del genere...
Mah...
1)
differenziale interessi securities a 10 anni
fonte ECB qui
italia 2010: +0.52 2011: +2.08 2012: -1.59
grecia 2010 5.99 2011 9.41 2012: -7.55
spagna 2010 1.39 2011 05 2012 0.23
irlanda 2010: 3.62 2011:-0.05 2012:-2.94
portogallo: 2010:2.36 2011:6.13 2012:-5.68
conclusioni: MIRACOLO !!!!!11111!111!!1
con la sola imposizione della fornero ha abbassato il rendimento dei titoli di stato pure in grecia irlanda e portogallooohhhhh11!1!!!1111ONEONEELEVEN!!1
2) non ne ho idea forse perche è un paranoico maledetto ed ha paura delle fronde interne a.k.a. dissenso democratico.
è imbarazzante notare come due guerre mondiali, vent'anni di fascismo ed ottanta di sovietismo abbiano insegnato cosi poco sul valore della democrazia, al punto che basta che l ultimo dei deficienti sventoli il proprio pene in diretta tv e giu tutti a votarlo, poco importa se è un autocrate semi-folle, basta che continui a sventolare il proprio uccello ed a noi sta bene cosi, fanculo le conseguenze
Io sotto sotto spero in un successone dei grillini.
Non perché ne condivida il programma, né perché mi piaccia Grillo.
Ma solo perché i politici nostrani devono capire che non hanno il posto fisso garantito a vita (poltrone varie) e che c'è la pur minima possibilità che entri in ballo un nuovo soggetto politico che possa far traballare tutte le loro certezze.
Non perché ne condivida il programma, né perché mi piaccia Grillo.
Ma solo perché i politici nostrani devono capire che non hanno il posto fisso garantito a vita (poltrone varie) e che c'è la pur minima possibilità che entri in ballo un nuovo soggetto politico che possa far traballare tutte le loro certezze.
Vecchia quanto volete, ma è un evergreen e direi che qua ci stava
Quoto anche gli spazi
Per il resto: bentornato yuri, peccato che ti ho in ignore dai tempi gloriosi che furono di questa sezione
qualcuno pure finirà per crederti.
i lavori pubblici iniziarono con la battaglia del grano nel 1925 poi proseguirono con tutte le altre infrastrutture.
il new deal fu programmato nel 1933, quasi dieci anni dopo i programmi di investimenti pubblici fascisti.
http://en.wikipedia.org/wiki/The_New_Deal_and_corporatism
il resto per me sono chiacchere, gli ignoranti chissenefrega, certi post confermano che la scuola pubblica non serve ad un cazzo.
il mio consiglio e di comprare qualche libro del De Felice, ci sono anche quelli con le figure, per chi non ha tanta voglia di leggere, c'è Storia Fotografica del Fascismo, non costa neppure molto.
il resto per me sono chiacchere, gli ignoranti chissenefrega, certi post confermano che la scuola pubblica non serve ad un cazzo.
il mio consiglio e di comprare qualche libro del De Felice, ci sono anche quelli con le figure, per chi non ha tanta voglia di leggere, c'è Storia Fotografica del Fascismo, non costa neppure molto.
uberlol
1) de felice per quanto storico apprezzabile è potentemente compromesso col fascismo essendo anch'egli (e nell'ambiente è un segreto di pulcinella) un neofascista.
al punto da essersi clamorosamente dimenticato della milionata di morti fatti in etiopia, ma vabbe so regazzini ...
2) se proprio vuoi cercare un antecedente storico al new deal credo che tu abbia maggior fortuna con questo signore piuttosto che con il duce
http://en.wikipedia.org/wiki/John_Maynard_Keynes
3) al di la del "chi ha ispirato cosa" erano le condizioni strutturali dell epoca a spingere per quel tipo di policy tant'è vero che esisti simili si sono verificati in contesti completamente diversi. dalla russia sovietica al new deal alla germania hitleriana all'italietta
si pole pure esse ma imho in questo caso corriamo il SERISSIMO rischio di sfanculare venti padroni per avere uno solo.
btw oggi per puro caso mi sono imbattuto inuna conferenza di questa persona
http://en.wikipedia.org/wiki/Rafael_Correa
onestamente, altro che Grillo. qui siamo proprio su di un altro livello.
Correa è per metà un grande e per metà un troll, ha dello spessore sia come politico che come personaggio, ma non pensare che non sia sotto sotto un DC sudamericanos
Su questo non ne sarei tanto sicuro, vedendo l'andazzo del M5S saranno i suoi deputati che sfanculeranno Grillo prima di tutto
I rischi veri di una ipotetica maggioranza grillina sarebbero lo spread a 600 punti fissi, ingovernabilità, e mezzo mondo che ci ride dietro.
Ma allo stesso tempo sarebbero danni limitati, tanto male che vada si tornerebbe alle elezioni tempo un anno.
E soprattutto:
1. sarebbe una bella lezione per questi imbecilli che ci governano da decenni.
2. ci sarebbero facce nuove in parlamento.
Tanto, peggio di così....
Posso anzi sicuramente sono d'accordo nel riconoscere diversi meriti al politico Mussolini. Ma chi lo ritiene il miglior governatore che l'Italia abbia mai avuto, deve tener conto di un aspetto fondamentale, era un dittatore.
Tralasciando i moralismi, l'essere dittatore comporta la non paragonabilità di Mussolini con qualsiasi altro presidente del consiglio operante in una democrazia.
Non si possono paragonare le cose. è come paragonare due piloti, l'uno alla guida di una Ferrari e uno di una 500. L'uno deve sottostare a determinate regole, l'altro può permettersi di aggirarle, infischiandosene sia del consenso popolare sia della Costituzione, sia dell' opposizione politica.
Faccio un esempio stupido e molto banale.
La riforma dell'articolo dei lavoratori. Ammettiamo che essa sia davvero efficace e sia davvero la soluzione per la ripresa economica. La positività di essa non verrebbe percepita nell'immediato dall'opinione pubblica nonchè da quell'opposizione politica che si fa carico dei diritti della classe lavoratrice. Ciò comporterebbe che in una normale democrazia chi si fa carico di introdurre questa norma dovrebbe:
-scendere a patti con le classi lavoratrici
-ricontrollare e rimodificare tale norma in funzione dei diritti sanciti dalla Costituzione.
Ciò porterebbe ad un notevole stravolgimento della norma, la quale perderebbe una parte di positività e di funzionalità. Con la conseguenza che dopo 20 anni dall'entrata in vigore i meriti che verranno riconosciuti al presidente del consiglio dal revisionismo culturale fatto a freddo, saranno minori in quanto la norma ha perso una parte della sua funzionalità in quanto scremata per i motivi sopra elencati tipici di una democrazia.
Il dittatore può invece applicare in toto tale norma, e quindi dopo 20 anni godere di più riconoscimenti in quanto la norma ha funzionato in toto.
Tant'è vero che nel caso della riforma del lavoro è stato chiamato un governo, sicuramente non dittatoriale, ma che comunque può tener conto di un aspetto in meno rispetto ai 3 sopra elencati, quello del consenso popolare
Tralasciando i moralismi, l'essere dittatore comporta la non paragonabilità di Mussolini con qualsiasi altro presidente del consiglio operante in una democrazia.
Non si possono paragonare le cose. è come paragonare due piloti, l'uno alla guida di una Ferrari e uno di una 500. L'uno deve sottostare a determinate regole, l'altro può permettersi di aggirarle, infischiandosene sia del consenso popolare sia della Costituzione, sia dell' opposizione politica.
Faccio un esempio stupido e molto banale.
La riforma dell'articolo dei lavoratori. Ammettiamo che essa sia davvero efficace e sia davvero la soluzione per la ripresa economica. La positività di essa non verrebbe percepita nell'immediato dall'opinione pubblica nonchè da quell'opposizione politica che si fa carico dei diritti della classe lavoratrice. Ciò comporterebbe che in una normale democrazia chi si fa carico di introdurre questa norma dovrebbe:
-scendere a patti con le classi lavoratrici
-ricontrollare e rimodificare tale norma in funzione dei diritti sanciti dalla Costituzione.
Ciò porterebbe ad un notevole stravolgimento della norma, la quale perderebbe una parte di positività e di funzionalità. Con la conseguenza che dopo 20 anni dall'entrata in vigore i meriti che verranno riconosciuti al presidente del consiglio dal revisionismo culturale fatto a freddo, saranno minori in quanto la norma ha perso una parte della sua funzionalità in quanto scremata per i motivi sopra elencati tipici di una democrazia.
Il dittatore può invece applicare in toto tale norma, e quindi dopo 20 anni godere di più riconoscimenti in quanto la norma ha funzionato in toto.
Tant'è vero che nel caso della riforma del lavoro è stato chiamato un governo, sicuramente non dittatoriale, ma che comunque può tener conto di un aspetto in meno rispetto ai 3 sopra elencati, quello del consenso popolare
Rotfl la rivalutazione economica della Destra Mussoliniana
Quando c'era lui avevamo la Libia, il posto al Sole e i treni arrivavano in orario.
Quando c'era lui avevamo la Libia, il posto al Sole e i treni arrivavano in orario.
è curioso come la storia della politica italiana ruoti inevitabilmente attorno a due personaggi indubbiamente carismatici: Mussolini e Berlusconi.
Solito paragone affrettato? Può darsi ma pensateci bene.
Mussolini ha fatto quello che ha fatto ed è dalla storia del fascismo che è derivato il MSI, ossia il partito di destra italiano, di ispirazione neofascista.
Allo stesso modo è sempre stato il fascismo, e quindi Mussolini, ad essere in qualche modo il collante culturale in negativo della sinistra italiana che è stata una sinistra sempre antifascista e comunista.
Poi dopo tanto tempo è arrivato Mr. B. che ha sostanzialmente rifondato il centrodestra ponendo le basi dell'esistenza stessa di un vasta area politica italiana di "destra"che non fosse relegata al 5% del piccolo MSI e alle sue radici neofasciste. (parallelamente c'è l'esperienza di AN ma è una questione un a parte).
E sempre Mr B. è stato l'unico macroscopico collante per la sinistra, che prima di ogni altra cosa , da antifascista è divenuta antiberlusconiana.
Sembra un paragone azzardato, e per certi aspetti lo è in quanto Mussolini era un dittatore e il Berlu è un politico che bene o male ha sempre rispettato le regole della democrazia, però gli effetti dirompenti nel quadro culturale-politico italiano causati da entrambi i personaggi sono quasi analoghi.
E in entrambi i casi, finita la parabola politica tanto del Duce che di Berlusconi, scompare la destra italiana.
Solito paragone affrettato? Può darsi ma pensateci bene.
Mussolini ha fatto quello che ha fatto ed è dalla storia del fascismo che è derivato il MSI, ossia il partito di destra italiano, di ispirazione neofascista.
Allo stesso modo è sempre stato il fascismo, e quindi Mussolini, ad essere in qualche modo il collante culturale in negativo della sinistra italiana che è stata una sinistra sempre antifascista e comunista.
Poi dopo tanto tempo è arrivato Mr. B. che ha sostanzialmente rifondato il centrodestra ponendo le basi dell'esistenza stessa di un vasta area politica italiana di "destra"che non fosse relegata al 5% del piccolo MSI e alle sue radici neofasciste. (parallelamente c'è l'esperienza di AN ma è una questione un a parte).
E sempre Mr B. è stato l'unico macroscopico collante per la sinistra, che prima di ogni altra cosa , da antifascista è divenuta antiberlusconiana.
Sembra un paragone azzardato, e per certi aspetti lo è in quanto Mussolini era un dittatore e il Berlu è un politico che bene o male ha sempre rispettato le regole della democrazia, però gli effetti dirompenti nel quadro culturale-politico italiano causati da entrambi i personaggi sono quasi analoghi.
E in entrambi i casi, finita la parabola politica tanto del Duce che di Berlusconi, scompare la destra italiana.
si ma figuriamoci però un dc sudamericano vale mille vendola nostrani. infatti ho pure fatto la proposta ad un funzionario del consolato, di prestarcelo e noi gli si corrisponde il poeta del tavoliere (bertinotti e ferrero vengono aggratis), egli è inorridito