De rerum intellegentia artificialis - estinzione e immortalità degli esseri umani


Si, non è detto che finisca come ho specificato, ma la direzione è quella
Ma è proprio perché l'umanità al momento è concentrata a sviluppare un sistema per appagare il nostro ego, piuttosto che un sistema per mantenere la vita (intesa come vita organica) che potrebbe finire cosí. Se riusciamo a distruggerci più velocemente di arrivare a trovare un metodo per rendere la nostra cultura autosufficiente... Si che sarà come stalker


non è rilevante, ripeto. "tu montex" esisti in quanto racconto, una serie televisiva continua tale e quale (si mantiene la continuity) a prescindere dal fatto che cambi il canale su cui è trasmessa


nessun tasto sbagliato, solo che era un po' un esempio tirato per i capelli.

Poi magari ci può stare eh, ma i vantaggi son tangibili anche nel quotidiano senza scomodare megaviaggi ordinati sul telefono.
Secondo me il tecno utopismo non reincarna la capacità umana di fantasticare un mondo (o anche la propria vita) migliore ma il fatto che si sta perdendo la capacità di immaginazione, sostanzialmente la tecnologia permetterà di fare le stesse cose che si fanno oggi ma meglio e più efficientemente, fanculo un mondo migliore più equo, lavorare di meno, avere meno poteri a cui obbedire, livello delle istituzioni e dei dibattiti politici più elevati etc no il futuro è il porno in VR e giocare a LOL con 2 di ping e vivere fino a 200 anni quando poi li passerai gran parte a fare la fame senza pensione o a lavorare con il catetere.

E ma paghi in bitcoin e scopi con Tinder.


no.


Se è un clone non c'è nessuna "continuity".


Comunque mi sto preoccupando. Non avete ancora nominato un qualche "bias".

Qua su agorò tira un casino.


ma anche trent'anni - o cento anni fa - ci sarebbe stato chi intuiva la questione esistenziale come semplice somma di attività (quelle da te descritte), e chi invece avrebbe imbastito conversazioni analoghe (magari più dottedi noi) a quelle che qui facciamo, seppure in un'altra forma o contesto "colloquiale" o dialogico.

Tutti i temi che abbiamo evocato erano noti già secoli fa, pure i teologi del salcazzo dopocristo dovevano arrampicarsi sugli specchi per risolvere gli interrogativi che sollevi (perché dovevano salvare la baraccata dell'immortalità dell'anima)


un clone di cosa? Se tu sei la tua narrativa (o meglio una precisa narrativa dominante, una sorta di racconto-cornice o macro-trama raccontata dal POV del protagonista), e il resto è un ammasso di atomi che si scambiano il posto in una struttura organizzata, a sua volta mutevole, cazzo te ne frega di un'ipotetica "continuità" biologica?
La ketamina si trova con un click grazie al deepweb. Comunque sono stati cambiamenti quantitativi più che qualitativi.

Poi che il neurallink venga trattato come modo per gestire smartphones invece che per gestire aspetti di umore/soggettivi mostra il pregiudizio di una cultura che vede il cervello come gestire di informazioni (come mi è sembrato anche dall'articolo dandoci una veloce lettura).

La parte più interessante di queste tecnologie e pure più alla mano sarebbe nella gestione del dolore e dell'umore.



Le esigenze non son cambiate, il modo di soddisfarle è cambiato. Si suppone in meglio, ma è difficile stabilirlo vivendoli.

Sono i cambiamenti di impianto di esigenze che fanno più effetto in questo senso: cento anni fa c'era lo stesso di oggi. Sono un po' ignorante in questo senso, ma mi vien da pensare che l'ultimo cambiamento grosso di esigenze dell'individuo medio occidentale sia stato nell'era moderna, con la Chiesa che alleggerisce un po' la presa sui valori morali della società.

edit:

mega *

Che succede se una persona che soffre di depressione clinica si interfaccia con persone ... non depresse?
Come si evolve la disciplina della psicologia?
L'ho detto, roba influenzata troppo da gente con formazione STEM.


Sì ma non siamo onnipotenti. Le nanomacchine come tutto il resto della roba citata non sono molto facili da avere, e non è neanche detto che abbia un senso l'auto-riproduzione, ecc.

Il tuo end point ha così tanti "se" in seno che dire che vorremmo farlo e dire che potremmo farlo sono agli antipodi.


poi ci pensi e ti rendi conto che al dogmatismo religioso, e ai prodotti consolatori che la religione offriva, è subentrato un diverso mercato (per analoghi prodotti): le ideologie salvifiche e rivoluzionarie (solo in apparenza però), la pseudoscienza... non è un caso che il prodotto religioso di maggior successo del novecento, insieme alla new age, sia scientology, che è un brutto prodotto sci-fi

pure le forme del mito sono identiche: l'ai (o la singolarità) che è messia o apocalisse, ad esempio.

Invece dell'angelo sterminatore, nibiru.
Seppellisci un problema e ne nascono altri.

Chiesa caccapupu ha lasciato spazio al politically correct per dire


il lavorare meno, più distribuito, reddito per diritto di esistenza per sopperire alla disoccupazione che avverrà a livelli sempre più alti relegando il lavoro a un futuro "hobby con guadagno extra", son cose che avverranno man mano che l'automazione prenderà il nostro posto in lavoro sempre più vasti.

prima era solo una automazione fisica. Ora sarà anche mentale.

Io non penso in un mega complotto per schiavizzarci tutti, ma al contrario un sistema giocoforza necessario per stare "tutti" un po' meglio. E vista la galoppante tecnologia le cose difficilmente potranno andare diversamente, quindi anche se non previsto, un nuovo modello sociale DEVE per forza emergere.

Indipendentemente dalla bestialità delle persona a cui interesserà solo il calcio/porno in vr, dota e lol.


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ok ora per colpa tua mi sta in testa in ritornello di basshunter e te lo becchi anche tu.




in genere è lo stesso problema, che non era morto, e per prenderti per il culo torna, però travestito (male, con il naso con baffi e occhiali di groucho marx, come gli alieni di zack mckraken ).
Una societa di depressi cronici

Edit: rispondevo a quello sopra

Edit2: montex ti rendi conto che sta storia del "tutti un po meglio" é na minchiata?


La vita quotidiana di un singolo essere umano credo sia sorprendentemente simile anche a quella in epoche molto diverse, tanto più quanto più ci si concentra sui bisogni essenziali.

Ma più si includono persone e si scala nell'osservazione verso gruppi sempre più grandi, più credo che questa storia cambi con il tempo e viene trasformata dall'ambiente e dall'ecosistema tecnologico.

La storia dei singoli esseri umani può essere molto simile in epoche diverse, la storia dei gruppi no.

bonus:



il dramma è che non esiste nessun complotto; è un dramma perché se esistessero i complotti potrebbe pure esistere il disegno divino

in generale esistono le "strategie di potere", che però non sono mai elaborate ex ante da uno o più soggetti: sono proprietà emergenti di qualsiasi società.


la continuità biologica è quella che tiene in piedi (al momento) la mia impalcatura mentale. Togli o disgrega quella e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.


Io purtroppo esisto perché corpo e mente sono un tutt'uno.

Le ia magari non avranno questi problemi, potranno spostarsi facilmente di supporto in supporto. O forse no. Ma una immortalità simulata agli occhi degli altri non mi interessa.


Eh, cambiano i confini del tuo cosmo personale.

Per qualcuno può essere molto, per altri poco, tanto a mezzogiorno, con una maledetta defecatio meridiana, si caca uguale che nel paleolitico.
Ma dipende tutto da come concettualizziate il cambiamento. E' ovvio che non vi metterete mai d'accordo, visto che qualunque fenomeno storico può essere considerato al tempo stesso come cambiamento significativo oppure insignificante, a seconda dei punti di vista.

Io sono di quelli che non è cambiato un cazzo. E non perché il mio punto di vista sia quello dell'animale da bar : all'opposto, è un punto di vista da storico della filosofia. Negli ultimi 2'800 anni non è cambiato molto. E, se avessimo maggiori testimonianze relative al periodo precedente (o se io personalmente conoscessi l'accadico), probabilmente potremmo dire che non sia cambiato un cazzo neppure rispetto a prima
Cambiamenti quantitativi, come ha detto Iroel, semplici fluttuazioni, ma la testa è sempre la stessa. Per me viviamo ancora nell'età ellenistica