De rerum intellegentia artificialis - estinzione e immortalità degli esseri umani



Vedi l'accelerationism è reale!!!1one


già, le terapie mediche. E' vero che la mortalità per alcune patologie si è abbassata, ma non in maniera così significativa. Se ti pigli il cancro giusto magari vivi 5 anni in più, ma comunque...

perché in fondo poi c'è il discorso sul costo sociale di garantire (no gombloddi) una vita dignitosa a chi non può più essere produttivo, e alla fine bon facciamo che tra 5 anni musk ci fa diventare immortali, però intanto sarà il caso di togliere la copertura sanitaria perché, insomma, non è che i soldi crescano sugli alberi. E i vincoli di bilancio poi, e il mercato che è perfetto (e allora serve tornare alle assicurazioni private)...


si ma la catenin..ah non sei lui.


Ma lo smartphone gli fa scrivere "qui" quindi tutto quel ben di dio non serve a salvarlo dal grammar nazi.


trasferire la tua coscienza. Il problema è appunto riuscire a TRASFERIRLA e non a farne una mera copia, che vorrebbe dire che di fatto muori e poi qualche tuo simile-clone continua la sua-tua esistenza.


Lo stesso problema del teletrasporto in fin dei conti.


se c'è la continuità dell'esperienza (il problema è lo stesso del teletrasporto) chi se ne fotte, intendo dire che la narrativa sarebbe ininterrotta (ed è l'unica cosa che conta nell'ottica dell'io), il problema esistenziale si porrebbe (o non si porrebbe) né più né meno di oggi. Anche oggi puoi chiederti se la persona che si sveglia è "la stessa persona" che si è addormentata. La risposta è "no"!

il problema a monte, però, è rappresentato da una più banale domanda: "in sostanza, chi se ne frega?".


in realtà sbaglia e acchiappa 3 uomini su tinder che gli fanno la festa.

Malattie aoe e poi l'aereo di rientro esplode. GG.


no. perché dal TUO punto di vista la tua narrativa si interrompe. Chiudi gli occhi e non li riapri più.

Qualcuno di simile a te, con i tuoi ricordi, aprirà gli occhi per la prima volta e da lì continuerà.

Direi che NON è la stessa cosa


madonna a 37 anni l'angoscia della morte (vabbeh che ci penso spesso)

basta, ritorno su blender, andate al diavolo
Comunque sembra di parlare con bambini.

Ma vi rendete conto? Sono riusciti a vendervi il paradigma della tecnologia panacea di tutti i mali quando in realta siamo punto e a capo rispetto a 10000 anni fa, non siamo usciti dalla condizione umanoide: la vita é sofferenza. Pero sono riusciti a convincervi della bonta delle loro idee, che la tecnologia possa tirarci fuori dai guai. (loro = entita astratta creata appositamente a titolo rappresentativo).

Si tratta di un'idea quantomai erroenea. É con la tecnologia che 6 milioni di ebrei sono stati mandati nelle camere a gas, 100 anni prima una cosa del genere nemmeno sarebbe stata possibile. "Eh ma nel 2100 tutte le malattie saranno debellate". E forse avremmo le armi elettromagnetiche di Conan "eh ma l'IA gestira la politica siamo salvi" e magari va in rogue.

Forse non vi rendete conto che il "progresso" ha reso la nostra societa molto piu interdipendente e fragile di fronte ad eventi esterni rispetto a quanto non lo fosse 100-200-500 anni fa.

Ps: scusate scrivo da cell i concetti che espongo sono semplici ma non mi resta altra opzione


ma se tu ti addormentassi (per non svegliarti più), e la narrativa continuasse ininterrotta in una macchina o in un cumulo di materia dall'altra parte dell'universo, sarebbe la stessa cosa

tanto anche "tu" come essere unitario, immutabile, etc. sei un'illusione, sei un racconto, o meglio una serie di racconti. E quei racconti spesso sono in contraddizione l'uno con l'altro.


è la benedizione più grande per l'uomo. Delle due l'una: o siamo davvero parte (seppure priva di feedback) di qualcosa che nella sostanza è "uno", oppure è tutto doppiamente irrilevante (perché l'individualità rimane pur sempre una trappola).
no. Puoi fare guerre cruente in Africa a colpi di macete e quasi zero tecnologia.

La tecnologia è il risultato della conoscenza e del sapere. Sta a noi decidere come impiegare la scienza e il sapere.

Poi se vogliamo scadere nei complottismi, prego, la verità è la fuori.


Dipende dal punto di vista di chi osserva.

Se il punto di vista è quello dell'animale da bar allora tutto torna, e probabilmente torna pure col 1950.

Ma ci sono diversi punti di vista e ne possiamo mettere due su tutti:

1) https://ourworldindata.org/a-history-of-global-living-conditions-in-5-charts/
2) https://en.wikipedia.org/wiki/Hubble_Ultra-Deep_Field#/media/File:NASA-HS201427a-HubbleUltraDeepField2014-20140603.jpg

Nel primo caso la globalizzazione a propulsione tecnologica, con le sue schifezze e atrocità, ha comunque portato per la prima volta nella storia un tangibile miglioramento nelle condizioni di vita dei più e non solo di una elite. Dal 1980 ad oggi la percentuale di chi vive in estrema indigenza si è ridotta di molto, così come il tasso di vaccinazioni, di alfabetismo eccetera...

nel secondo è cambiato il nostro modo di vedere il cosmo e la realtà, siamo un pianeta in un sistema stellare periferico di una galassia tra centinaia di miliardi, e stiamo accumulando sempre più indizi (prima statistici, poi chimico/fisici9 che la vita non sia necessariamente una esclusiva terrestre.

negli ultimi 30 anni è cambiato moltissimo, certo che se la guardi solo con lo sguardo del sempliciotto che magna/beve/scopa/muore ti perdi tutto, con tutto il male che ci circonda viviamo nel periodo d'oro dell'umanità...


Però dalla discussione sembrerebbe il contrario: è cambiato tutto, vado a Madrid, scopo su tinder, mangio e bevo in un locale faccio soldi in borsa.


no. Lo so benissimo che il mio corpo non è immutabile, che le cellule sono un continuo modificarsi e cambiare, ma l'entità fisica e mentale è nel complesso la stessa. Cambia poco alla volta ma quello che forma i nostri ricordi, la chimica, è un fluttuare continuo che si modifica ma è quello.

Se spegni l'interruttore e lo accendi da un'altra parte, NON sei più tu.

Io montex se chiudo gli occhi e mi risveglierò in una macchina non avrò visione di questo passaggio. Vedrò per l'ultima volta quel dannato soffitto del laboratorio, chiuderò gli occhi e STOP. Mi butteranno via col mio vecchio corpo.

Nella macchina ci sarà un mio simulacro, che si ricorda (più o meno) le cose mie, avrà i miei stessi schemi mentali e la stessa emotività impressa dalla mia base.

Ma non sono io. Io sono morto.


Ben diverso è se si riuscisse a trasferire la componente chimica ed elettrica dei neuroni su una nuova base fisica. Forse allora ci potrebbe essere un "passaggio" ma non ne son ancora convinto.
Non é cambiato un cazzo dall'anno 0 ad oggi
In realtà erano esempi di come dimensioni tipo spazio tempo grazie alla tecnologia si siano ridotte di molto e, anche, la maggior disposizioni di risorse utili nella piramide verticale della società.

Ma devo aver toccato qualche tasto sbagliato quindi facciamo finta di niente


Era una trollata


l'idea del tempo fermo è patrimonio anche di visionari come P.K. Dick

ma comunque nell'ottica esistenziale - che implica problematiche nobili ma anche prosaiche, come cagare, mangiare, stare dentro o fuori dalla società (e il come) etc. - l'umanità è sempre uguale a sé stessa, e il cambiamento apportato dalla tecnologia e dal sapere tecnico si è tradotto in larga misura in una rimodulazione (cambiamento solo apparente) delle relazioni di potere. Tipo, di alcune cose si appropria il mercato (che poi gli intermediari delle scopate c'erano pure x secoli fa; vedi tinder, come grande segno del progresso).

Io, come chiunque altro, sono figlio delle epoche che ho attraversato, ma la sostanza dei miei pensieri (pure con il guadagno dei telescopi orbitali), la somma delle cose irrisolte e dei racconti che costituiscono la mia esistenza, sarebbe stata replicabile, pressoché tale e quale, se fossi vissuto tra il 1940 e il 1980. Avrei potuto pensare "non siamo soli!" o fregarmene, e inseguire una qualche forma di appagamento dei sensi e dei desideri che, per definizione, è inappagabile (il parossismo); potrei essermi rifugiato nelle filosofie orientali, essere andato nei bar a cercar troie o non andarci mi sarei pulito il culo pur sempre con la carta igienica, e via così.
beh, mangi, dormi, hai interazione sociale.. e infine muori.

beh sotto questo aspetto non è cambiato molto..

però mangio cose diverse e quando e come voglio, dormo meglio su superfici che mi piacciono, ho una interazione sociale forse migliore potendo scegliere con chi parlare e discutere, e non solo con i miei vicini di banco/capanna/lavoro.

Ecco perché parliamo con gente virtuale sul cellulare e snobbiamo colleghi in carne ed ossa.
Perché di loro, della loro emotività e vita non ce ne frega un cazzo essendo incompatibili con la nostra

Se vedi attorno a te gente che parla solo di scopare/calcio/fottere il prossimo facendo l'arrivista, alzi le mani e ti attachi al cellulare a parlare con persone che reputi migliori seppur immateriali.

30 anni fa mi sarei probabilmente fatto il fegato marcio a starci a contatto senza potermi "isolare" in qualche modo. Oggi me ne fotto e vivo una realtà sociale parallela che mi permette di escludermi dalla gente con cui sono obbligato a star a contatto ma di cui non ho alcun interesse.