Non guardo tutto il video neanche sotto compenso, ma mi pare di capire che il discorso sia: la vittima non ha nessuna colpa, ma che il mondo faccia schifo e che ci siano brutte persone e brutte situazioni da prevenire è un dato di fatto. Io la tv non la guardo e mi rifiuto di salire sul carrozzone perchè di sto giambrullo non me ne frega un cazzo, quindi ho skippato tutto, non ho idea di cosa abbia detto o di cosa pensi.
Ma con il concetto (abbastanza ovvio) sono tendenzialmente d’accordo, la cosa giusta da fare è educare alla responsabilità e a non giustificare i comportamenti di merda. Anzi, insegnare a riconoscerli e a denunciarli. E questo vale sia per i maschi che per le femmine. Si spera che col passare delle generazioni situazioni dell’adolescenza come quelle descritte in sto thread, che erano la norma, cambino piano piano in meglio e di conseguenza cambi la mentalità. Che è il fulcro del problema.
Ma è Boldrin dio bono sticazzi di Boldrin, già è un coglione quando parla delle cose che in teoria gli competono mo tocca pure dargli credito mentre fa mansplaining?
This, il problema è che se apri un qualsiasi telegiornale quando muore una donna ammazzata per qualsiasi motivo anche non legato al genere allora è femminicidio, sempre.
Inoltre, se ne parla costantemente, nel senso che ogni giorno viene data una notizia di questo tipo con le solite frasi “femminicidio, le donne sempre meno sicure”, “non si ferma la strage di femminicidi”, quindi dando per scontato che tutte siano state uccise in quanto donne, che è il classico modo con cui viene fatto giornalismo da due soldi in Italia.
a me sembra che le morti di donne da femminicidio siano semplicemente all’ordine del giorno, se non ricordo male siamo a 78 morti in 8 mesi, quindi quasi 10 donne uccise al mese perchè gli ex non gli cala di essere stati lasciati o vogliono la schiava che soddisfa i loro desideri, per un paese del primo mondo lo trovo un numero assurdo
“se il mondo è fatto di mostri allora la soluzione razionale è trattare ogni altro essere umano, a priori, da mostro.” che poi è letteralmente l’attitudine di ogni donna in ogni contesto della vita praticamente. Hai voglia a dire “not all men”, per le donne cambia niente, chiunque è potenzialmente pericoloso.
E la cosa si aggrava guardando l’incidenza di consanguinei e partner nelle forme di violenza domestica.
Ha moglie, Boldrin? Figlie?
edit: ah ho fatto cave in e cliccato sul link. Thumbnail, dei bicchieri pieni di alcoolici alzati a festa.
A me però nessuno ha mai detto che corro grossi rischi ad ubriacarmi
Il mondo non è fatto di mostri, è fatto di gente normale che di fatto non ammazza la propria moglie o non stupra le donne con cui viene in contatto, non esisterebbe la nostra società se ognuno facesse il cazzo gli pare.
Ma i mostri esistono, ed infatti una persona psicologicamente sana non da fiducia illimitata al primo pollo/polla che incontra, si guarda bene da lasciargli in mano il portafoglio, da dargli le chiavi di casa propria o di affidargli il figlio.
O che cazzo ne so, molestie per strada, catcalling, palpeggiamenti in luogo pubblico, come la incastri la prudenza in un contesto dove il primo che passa prende e ti sbatte contro un muro?
Fare tutti sti giri per responsabilizzare le vittime o l’idea astratta della vittima che guarda caso fa sempre qualcosa di stupido o di scabroso è di uno scemo che la metà basta. È un problema di cultura dominante, punto, tanto anche se domani imponi lo scafandro qualcuno che ti ammazza col topicida perché lo scafandro era un po’ osè lo trovi sempre.
Nessuno sta dicendo il contrario, è un problema di cultura dominante che non ha soluzioni a breve termine praticabili, perciò nel frattempo le persone si devono tutelare come meglio possono, è una toppa, nulla di più
Sì ma come spinni la retorica - ripeto quel che ho detto ieri sera - è fondamentale perché è la differenza tra tra
contestare uno status quo che ci impone compromessi causa bachi al cervello troppo in profondità per essere rimossi con le pinze
e legittimarlo.
Secondo me fa più effetto ricordare che ai maschietti nessuno dice che ubriacarsi sia pericoloso e provare a domandarsi perché, invece che ricordare “cintura di castità ben allacciata, luci accese e prudenza sempre”.
Comunque per stemperare un attimo vi racconto di un aneddoto personale.
Un giorno stavo portando un gruppo (20 persone) a fare una visita guidata in giro per un ex forte austroungarico. Il tutto si svolgeva nel contesto di una serata dedicata all’assaggio di vini organizzata dall’azienda turistica provinciale, quindi la gente che veniva con me spesso aveva ancora calici di vino in mano. Insomma non esattamente il pubblico migliore anche se un po’ di gente ricettiva c’era. Contate poi che era l’ultimo turno quindi iniziavo anche ad essere già con la mente a casa.
Finita la visita guidata mi si avvicina questa ragazza, sarà stata sulla trentina o sulla tarda ventina boh. Mi spiega che lei lavora per chi deve dare l’autorizzazione per lavori o qualcosa del genere e che quando ha fatto un’ispezione su uno dei siti ha visto dei muretti che le hanno fatto venire il dubbio potessero essere legati a fortificazioni ottocentesche.
Io le rispondo, guarda così sul momento non ho presente, vista la zona può essere ma non posso neanche dirti sì o no. Se mi lasci il tuo numero però mi informo, chiedo ad altra gente che conosco e che magari è più ferrata di me e casomai ti faccio sapere ok?
Ora lei era accompagnata da un’altra ragazza che con la coda dell’occhio ho visto fare un’espressione strana ma lì per lì non ci ho pensato. Vedo lei che tira fuori il cellulare, inizia a smanettare eh mi fa “eh sì ma sai non riesco a trovarlo”.
Io in quel momento così:
Le dico “va be dai, ti do il mio, scrivimi nel dettaglio quello che vuoi sapere che altrimenti tempo che sono uscito da qui mi sono già dimenticato tutto quello che mi hai detto”.
Mentre sto uscendo mi torna in mente la smorfia dell’altra ragazza.
Penso “ma perché ha reagito così quando ho chiesto il numer… oh.”
Stranamente non mi ha più scritto.
Quando l’ho raccontata alle mie colleghe sono scoppiate a ridere
(contesto: questa cosa di chiedere il numero a chi mi fa domande specifiche e a cui lì per lì non so / posso rispondere l’ho già fatta quindi lì per lì non ho assolutamente pensato che la cosa potesse avere altre implicazioni)
che poi un modo per tutelarsi a breve termine è anche il femminismo separatista, giustissimo in alcune situazioni, ma agli uomini dà al cazzo pure quello.
è come… è come se ogni soluzione trovata dalle donne per tutelarsi fosse sempre o troppo o troppo poco e gli uomini non volessero mai mettere in discussione lo status quo o migliorarsi o attivarsi per migliorarsi. veramento molto strano, non trovate?
peraltro, il lavoro di educazione e correzione sugli uomini e per gli uomini dovrebbe essere fatto direttamente da noi, non sta alle donne. le donne hanno prodotto letteratura femminista, movimenti e rivendicazioni e sarà pure il caso che noi uomini impariamo qualcosa sul patriarcato, riconoscendo effettivamente cosa sia, studiando, capendo e diffondendo agli altri uomini quel che abbiamo imparato.
ma niente, apparentemente l’atteggiamente da spogliatoio è duro a morire
Sei mentalmente bloccato sul caso specifico dello stupro di caivano, che personalmente mi interessa poco.
A me interessa poter parlare di misure di difesa delle potenziali vittime di crimini, senza essere additato come quello che giustifica o legittima comportamenti criminali.
So bene che la gran parte delle violenze sulle donne si consuma all’Interno delle mura di casa, che il problema principale è ridurre la percentuale di teste di cazzo al mondo, ma nel breve periodo il modo piu efficace è creare consapevolezza nelle potenziali vittime.
