Cultura dello stupro: la società difende i quaraquaqua?

Si ma se la maggior parte dei casi si verifica a casa, la consapevolezza quale sarebbe se non quella che un uomo è un potenziale pericolo, è questo che non capisco.

Perché se comunichi che non bisogna uscire di casa troppo ubriache non stai risolvendo nulla.

Ma non è che qualcuno additi kaioz, è che l’outreach mediatico di un Boldrin che fa un video che ha come thumbnail bicchieri di alcool e che titola “No, le parole di Gianbruno non giustificano gli stupratori” , con questa descrizione

non è un outreach ignorabile; in più, cosa sta dicendo, esattamente?

Cioè, non bastava titolare con “Le parole di Gianbruno sono estremamente controverse e mettono in luce un problema”, tanto per dire?
Ha assunto una posizione politica MOLTO precisa, volente o nolente.

Liberissimo di fare proposte, anziche’ piagnucolare su come dovremmo essere tutti migliori.

Personalmente, la narrativa “uomini tutti stupratori” mi fa incazzare, come quella delle “partite iva sempre evasori” visto che sono sia uomo sia stato partita iva, non ho mai stuprato ne’ evaso, eppure gira e rigira mi ritrovo sempre nel cerchio degli stupratori e degli evasori, e dopo un po’ i coglioni li ho pieni e mendo a cagare chi dice che devo migliorarmi perche’ sono uomo quindi facente parte della schiera degli stupratori.

Quindi patti chiari: di’ cosa ci sarebbe da fare IN CONCRETO o smettila di ventilare stupidaggini qualunquiste da quattro soldi.

Ma non è “uomini tutti stupratori” è “agli occhi della donna ogni uomo è un potenziale stupratore” che ha un altro significato e deriva da una condizione sistematica della società patriarcale.

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Se non lo capisci provo a spiegarti:
non è l’uomo in sè il pericolo, ma certi uomini che attuano determinati comportamenti, che prima minacciano e poi progressivamente mettono in atto.
I casi da cui senza avvisaglia una persona uccide un altra praticamente non fanno statistica.
Quindi le donne devono imparare a riconoscerli e a tutelarsi.

Lo capisco benissimo quello che dici, semplicemente non sono d’accordo, non è né l’uomo in sé né determinati uomini, è la cultura che abbiamo tutti che è da smantellare.

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^ this, il punto è proprio quello, non è una roba isolata ma è una roba culturale. Che poi uno non la eserciti, o vi sia anche apertamente contro, non è in contraddizione con lo status di elemento culturale.

E’ che l’esserne apertamente contro come persona singola in uno spogliatoio medio post calcetto è una roba che ti rende automaticamente paria, quindi manco provi a trasmettere la tua posizione da “sinistrato”/“woke”/“questa nuova sinistra che non vuole responsabilità”/altro a caso a scelta vostra.

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ma l’ho dette le proposte: studiare il femminismo, ascoltare le donne, ascoltare cosa dicono i movimenti femministi, non fare mansplaining alle donne o spiegare loro come comportarsi, perché per come. le proposte sono “dobbiamo imparare il femminismo”, ecco.
Il punto, come sottolineato dopo non è uomini tutti stupratori, ma agli occhi delle donne ogni uomo è un potenziale pericolo. Io cerco di essere presente negli ambienti di non una di meno, insieme alle donne, e quando fanno notare le loro problematiche, non mi metto a puntare il dito e a fare eh questo no quest’altro no, perché io non ho mai fatto niente, semplicemente perché so che seguo le filosofie femministe e non mi sento in colpa per me stesso di cose che non ho fatto o che cerco di correggere, ma so che per loro è un problema quotidiano indipendentemente da me. a me non fa incazzare perché so bene che io cerco di migliorarmi sempre e perché cerco di non avere comportamenti tossici.
cioè, se sei innocente e sai che stai facendo del tuo meglio per essere migliore, perché prendersela sul personale se la cosa non riguarda te nello specifico? anzi, sai perfettamente che riguarda una situazione sistemica.
e devi migliorarti, come io devo sempre migliorarmi, perché siamo uomini, cresciuti col privilegio maschile che per molti anni non hanno riconoisciuto né saputo cosa fosse il patriarcato. abbiamo degli atteggiamenti acquisiti in virtu’ di questo.

vuoi un consiglio? leggiti da parte delle bambine di elena gianini belotti o anche donne razza e classe di angela davis

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ti ha già risposto chuck
aggiungerei che il paragone tra uomini potenziali stupratori e partite iva è un po’ come la somma delle mele con le pere, non si possono mischiare gli ambiti.

Tutti gli uomini sono potenziali stupratori è letteralmente la condizione in cui devono vivere le donne oggi, ed è talmente vera sta cosa che appena sopra la soluzione definita “semplice” a quanto pare secondo motli sarebbe “le donne devono stare attente” se non fosse vera la condizione “tutti gli uomini sono potenziali stupratori” non sarebbe nemmeno possibile sostenere la seconda, le donne devono proteggersi perché se non lo fanno si mettono in pericolo ergo tutti gli uomini sono potenziali stupratori è una condizione reale.

Mi stupisco sempre di come a volte ci si offenda per tematiche di logica, sostenere che tutti gli uomini sono potenziali stupratori non implica in nessuna maniera che tutti gli uomini siano stupratori ne che lo siamo io e te, non ha senso che ti triggeri, prima accettiamo il fatto che quella è letteralmente la condizione in cui vivono le donne oggi e che è talmente vero che la stessa linea che va per la maggiore la considera vra (ma taciuta perché se lo dici ad alta voce suona male quindi bisogna dire di non ubriacarsi e non mettersi la roba succinta senza dire il perché) prima possiamo provare a superare la questione e trovare soluzioni concetre, altrimenti è sempre la solita discussione circolare tra persone che faticano a fare certi discorsi perché il pensiero astratto va allenato.

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il problema è che per te solo killer e stupratori sono il problema. il problema sono tutti quelli che anche catcallano, invadono gli spazi personali, normalizzano le battute degradanti da spogliatoio facendole e dicendo “eeeeeh vabbè è una battuta”. questa è tutta roba problematica ed èy tutta roba che fa parte della cultura dello stupro.
lo stupro, morte è all’apice, tutto il resto la feeda

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Una volta rincasai dopo le lezioni verso le 20. La stradina era fiocamente illuminata. Davanti a me una persona col cappuccio che, ogni tot secondi, si voltava.
Inizialmente non ci diedi importanza, poi alla terza volta iniziai a temere che fosse qualcuno senza qualche martedì.
Dopo qualche metro si fermò di botto.
Io continuai a camminare meccanicamente trattenendo il fiato.
Passandole di fianco notai che era una ragazza.
Sospiro di sollievo… per me.

Lo racconto a delle amiche e mi spiegano alcune cose. Da allora o cambio lato del marciapiede o aspetto qualche minuto prima di continuare a camminare.

ma poi chimay, se uno vuole oppugnare questa frase e andare full scientismo perché è condizione necessaria per una morale, permettimi di esplicare cosa voglia dire:

perché, oh, full scientismo per full scientismo, ogni persona ha il potenziale per lo stupro.

no, vuol dire che a farlo pagano meno conseguenze rispetto a quanto l’atto sia considerato immorale ed indesiderabile in società, e sebbene questo possa essere ascritta a mia percezione (ho detto, andiamo full scientismo), il fatto che quel tipo di interazione tra persone - un uomo che prevarica violentemente su una donna - avviene talmente spesso che a me sembra impossibile non trovarci un collegamento logico con la percezione espressa precedentemente.

once again sta roba non invalida la possibilità che la violenza la subisca un uomo per mano di una donna, o una qualsiasi persona da parte di una qualsiasi altra persona: disclaimer purtroppo obbligatorio.

edit: poi anche io casco nella fallacia di puntare il dito perlopiù a quel che finisca in cronaca nera, ma il thread è “cultura dello stupro” e sta roba si manifesta pure in studi medici, allenamenti sportivi ed altro.

si’, l’hanno raccontato spesso anche a me e tenere la persona davanti è un modo per almeno vedere cosa potrebbe succedere, oltre di solito ad avere il 112 già digitato nel telefono oppure a dire alle amiche dove si è, con chi, condividere la posizione e cose di questo tipo.

Boh una mia amica mi ha pure raccontato di aver subito molestie dal medico di base. una roba terrificante. e mi ha raccontato di essere terrorizzata, perché voleva solo andarsene, ma quello è un medico, la porta è chiusa e se reagisci dicendo “che cazzo fai?” è pure rischioso.

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comunque per me ci sta cringiarsi e pure incazzarsi per ste cose, pure a me faceva incazzare ad esempio che molte donne mi dicessero che non potevo definirmi femminista in quanto uomo, solo ally, poi una ha avuto la pazienza di spiegarmi che ci sono dei motivi reali non è che se lo sono inventato perché rosikavano e bom, accetto sta condizione e guardacaso era di nuovo colpa degli uomini che si dicevano femministi e poi finiva che al meeting femminista andavano gli uomi9ni a dire cosa devono fare le femministe :asd:

Stessa roba la cultura dello stupro, non è che parlare di sta cosa significa che chimay stupra la gente ma essere consapevole che una donna che non mi conosce non solo possa ma di fatto debba vedermi come stupratore in potenza è una cosa che tocca accettare perché è così, è la condizione in cui vivono le donne oggi.

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si’ ma anche perché se hai la coscienza pulita e hai l’apertura di metterti in discussione per cosa cazzo devi prendertela? boh

è un disagio che vivono quotidianamente e mica mi incazzo se per strada una ragazza dubita di me, capisco che è un problema sistemico e la prossima volta cerco di usare un modo di fare più tranquillizzante, sotto suggerimento di cosa è tranquillizzante per loro.

a me molte ragazze hanno detto che trovano molto meglio se a loro venisse chiesto “mi piacerebbe baciarti, posso farlo?”.
all’inizio lo trovavo cringe o un po’ imbarazzante, ma per me, invece tutte le persone che ho frequentato l’hanno trovato molto delicato e assolutamente positivo

… boh contenti voi

Ammiro la vostra capacita’ di estrarvi, come se foste degli esseri neutri che parlano di uomini e donne come se non li riguardasse.

Evidentemente i movimenti femministi da queste parti sono diversi.

un esempio di femminismo in giappone

Come uomo, padre e marito, di default sono sempre additato come “il fannullone”, visto che nello stereotipo giapponese il padre e’ quello che non fa un cazzo dei lavori di casa e dell’accudimento dei figli (quando in casa mia non voglio dire sia il contrario ma ci avviciniamo). E la cosa viene data cosi’ per scontata che quando telefonano per prendere appuntamento per qualche lavoro di casa, se rispondo io di solito chiedono di mia moglie (wtf…). Ed ogni femminista con cui parlo inizia sempre con la ramanzina di come dovrei dare piu’ spazio a mia moglie per farle fare quello che vuole (ma se lavora per scielta sua e - tranne quando ha la maternita’ o i vari riposi che sono prerogative delle madri - quasi ci passo piu’ tempo io coi figli), cosi’, dando per scontato che non faccio nulla. Quindi si’, ho qualche problema quando vengono fatte generalizzazioni che in un modo o nell’altro toccano anche me e il fatto di essere messo nel gruppo degli stupratori mi da fastidio.

Gli stereotipi sono potenti. La cultura italiana sta facendo una fatica immane ad eliminare il ritornello “donne tutte troie” , vorrei evitare di sostituirlo con “uomini tutti stupratori”. E non e’ che con l’asterisco “agli occhi delle donne” cambi qualcosa (del resto pure il “donne tutte troie” portava l’asterisco “tranne mia madre”)

Vabeh ragionando cosi allora siamo tutti potenziali qualsiasi cosa, non è solo per le donne. Infatti “mai dare confidenza agli sconosciuti”.
Il problema è che in partenza il ragionamento dovrebbe essere neutro, non “per me sei uno stupratore/omicida, tocca a te dimostrare il contrario”, altrimenti si vive maluccio.

Occhio a tirar fuori i napoletani che poi partono i ban

oh te lo abbiamo spiegato in 4almeno ma non mi sembra che tu voglia fare lo sforzo strites, non sei uno stupratore, lo sei in potenza e non è una colpa è una roba con cui devi convivere, se incontri una sconosciuta per strada di notte lei ha diritto di avere paura di te perchè è così che funziona e per altro è così che educhiamo le nostre figlie a ragionare, se incontrano sconosciuti di notte deovno stare attente.