Cosa stai leggendo adesso? (Part 2)

Sto leggendo “Mandibula” di Monica Ojeda.

Sono davvero scosso, un libro-fiume come non ne leggevo da anni, i temi affrontati sono pesantissimi, il rapporto madre-figlia, la nevrosi, la perdita dell’innocenza durante l’adolescenza, la scoperta del desiderio e come esso possa consumarti, la memoria, l’inconscio & altro.

Scritto e raccontato in un modo davvero particolare, lo stile della Ojeda deve piacere, viene peccata di essere pretenziosa (un po’ lo è, delle ragazzine che sono a fine liceo parlano come fossero Nietzsche a momenti) però WOW, è tutto così infuso di weird e di un horror psicologico che è molto compassato e ti cuoce man mano che procedi con la lettura.

E poi c’è il personaggio di Clara, la docente di letteratura, la descrizione delle sue ossessioni e dell’ansia che la divora è così vivida, così sanguinea.

L’incipit è semplicissimo, una ragazza si sveglia in una cabina fatiscente in mezzo alla foresta, è stata rapita dalla sua professoressa di letteratura.

Sono solo a metà libro, ma per ora è 1000/10, se non diventa una vaccata posso dire con tranquillità di reputarlo una delle migliori letture del '24.

La cosa migliore è che TUTTI i personaggi sono disfunzionali, e sono sia vittime che carnefici di loro stessi, mi rimarrà stampato nel cervello il nomignolo “Vitella” che da la madre di Clara (imho il personaggio più disgustoso del romanzo) alla figlia.

Davvero bello, non c’è che dire.

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mi hai convinto, me lo segno

Ti dirò, sono arrivato al 70% e sta diventando progressivamente più strano e sconnesso :asd: Devo finirlo per dare un parere oggettivo, resta sempre molto accattivante ma è un po’…ripetitivo, forse, le digressioni sulla psiche dei personaggi e le loro riflessioni iniziano ad essere pesanti (però c’è da dire che lo sto leggendo in un’unica tirata perché mi ha preso molto, forse leggerlo più con calma potrebbe stemperare queste sensazioni)

Mi mancano 20 pagine.

Allora, devo rimaneggiare l’opinione originale.

Il libro è fottuto nel cervello, è molto forte e crudo e tutto inizia a zampillare copiosamente da metà in poi, spiccano molto accesamente due temi imho.

La dicotomia tra bellezza/purezza e orrore/violenza, e il tema della manipolazione e di come gli adolescenti siano facilmente plasmabili.

C’è ad un certo punto un saggio di una studentessa che viene letto da Clara, e più o meno funziona come deus ex machina a dare una chiave di lettura (sebbene da parte di un narratore inaffidabile) al libro, non tanto per quello che il saggio espone, quanto per il sottotesto che porta a trarre determinate conclusioni su chi ha scritto il saggio.

Io penso che il tema della suggestione e della manipolazione sia il perno cardine del libro, e la mia tesi si rafforza prendendo anche come riferimento i comportamenti e le neurosi dell’unico personaggio con una voce “narrata” adulta adulta, e cioè Clara.

Il libro alterna 2 punti di vista (quasi sempre in 3a persona), quello di Fernanda, la ragazza rapita, e quello di Clara, con alcuni intermezzi che ossevano dall’esterno alcune situazioni.

Se il libro va a parare dove penso andrà a parare, non muterò la mia valutazione, che passa da un 10 ad un 8.5, ci sono alcune scene molto crude e quasi gratuite, probabilmente servono nell’economia del romanzo a voler dare quasi un imprinting di quanto l’abietto e la psicosi si annidino fin dalla tenera età, però a volte ho faticato a non saltare delle descrizioni prolisse, per lo meno la prosa di Ojeda è piacevole.

Finito, i temi affrontati sono davvero tanti, l’abuso e l’elaborazione del trauma sono anch’essi molto presenti (sebbene con una tinta di follia), per me una frase che è presente nel libro riassume bene il tutto: “Quando viene meno l’idea del bene e del male, l’unica cosa che rimane è la natura e la sua violenza”, è un libro molto violento e carnale in un certo senso, la prosa alterna momenti di delicatezza con sferzate in pieno viso, c’è un personaggio che è davvero abominevole ma tratteggiato con grande cura e che ho odiato con tutto me stesso (oltre alla madre di Clara), è un libro che mi ha disgustato, e come ho già detto in passato, per me i libri che lasciano emozioni forti sono libri scritti bene e concepiti meglio.

Sicuramente molto ambizioso, non ho nemmeno parlato di tutte le chiavi di lettura che si possono dare, è senza ombra di dubbi una fortissima invettiva contro i dogmi e le religioni, è ambientato in una scuola privata cattolica, e l’impronta giudeocristiana si sente parecchio stridere contro il comportamento anticonformista di alcuni personaggi, insomma, è pieno di roba e sicuramente a me è mancato qualche riferimento.

Chakra, molla reddit

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Ma cosa centra Reddit? L’ho trovato tramite i consigliati di goodreads :asd:

Figa, è un bel libro e mi sto sperticando per provare ad invogliare qualcuno a leggerlo :vface:

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Ho letto “La vita è uno schifo”, noir di Leo Malet, considerato il padre del noir Francese, è il primo di una trilogia detta “Nera”.

Non è lungo, saranno 150 pagine max, non avevo mai letto un noir od un giallo prima d’ora, mi è piaciuto molto, molto pulp, pieno di sangue e violenza, con personaggi disperatissimi e reietti, Jean (il protagonista) è caratterizzato davvero bene per giunta, pecca un po’ grossa è che il libro ha una spiccata vena “psicanalitica” di stampo Freudiano, si parla molto di complessi di inferiorità riguardanti il sesso, genitori assenti etc, però è davvero godibile e si legge in un bicchiere d’acqua, un onesto 7.5 imho.