Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)



The Game? Se si, fammi sapere che ne pensi, io l'ho sempre visto come un libro super provinciale di un autore che si e' svegliato alla realta'



Secondo me e' sta due-tre gradini sotto a Q, ma Venezia


anche io avevo piu' o meno questa idea prima di leggerlo, provinciale come e' provinciale l'italia comunque.

gli va dato atto che al momento, che io sappia, e' l'unico che si e' cimentato con temi simili, il che fa di lui un'avanguardia italiana penso ( ahime ), quindi si un autore che si e' svegliato dalla realta' in ritardo ma comunque ben avanti ai suoi conterranei contemporanei

La mia idea principale era leggerlo piu' per vedere cosa si pensa in Italia di determinati temi piuttosto che trovare spunti veri e propri in realta'.

per il momento comunque direi che e' ok. Lui e' il primo ad essere relativamnte umile nell'ammettere la sua ignoranza. Devo dire che si pone con un atteggiamento abbastanza franco di ignoranza/curiosita', per quanto rimanga sempre baricco ovviamente

updato quando finisco


Costantinopoli
Comunque se ti e` piaciuto Q secondo me un altro libro simile ed abbastanza bello e` il cimitero di praga di Eco


? Tutta la prima parte se non ho totalmente perso L memoria è ambientata a Venezia e ho il distinto ricordo di ri-essermi innamorato della città
Bon finito Baricco. Devo dire che sono stato piacevolmente sorpreso.

Di base ne consiglio la lettura a tutti. E' un tema che sicuramente tocca tutti noi, e' una visione che per quanto provinciale a quanto ne so e' una delle uniche prodotte dal nostro paese, e, infine, sinceramente secondo me non sfigurerebbe neanche troppo tra i vari altri critici della societa' digitale da New York Times Best Seller.

Scrivo qui alcuni punti che ho trovato interessanti.

Mi e' piaciuto il suo punto di vista molto neutrale. In primis e' molto lontano dal mio che e' estremamente piu' critico. Secondo, questo gli permette di cogliere molti aspetti, magari positivi o quantomeno interessanti, e di fare una critica alla tradizionale critica della societa' digitale molto puntuale. Esempio tematiche come la generale superficialita' del nostro tempo, il suo punto di vista sulla post-verita' ecc.

A mio avviso riesce a sviluppare una visione tutto sommato coerente che va dagli anni 70 ad oggi, alle volte forse un po' forzata, e quantomeno idealizzante, ma che devo dire piu' o meno tiene. Di fatto e' una idea gia' vista e sentita, quella degli hippy della silicon valley ecc, incorpora pero' tutte le idee di base e le idiosincrasie della societa' contemporanea: mancanza completa di ideali, desiderio di smantellamento di ogni tipo di elite, modus operandi che si stanno sempre piu' replicando in ogni ambito della vita (gamification, tooling tooling tooling ecc).

Il tutto purtroppo tende ad avere una prosa che puo' risultare urticante ai piu', ed e' anche condito da parecchi sbrodolamenti, che ci potevamo sicuramente aspettare da Baricco, ma diciamo non aiutano il lettore a lettere piacevolmente ecco.

Piccola nota finale perche' un tema a me caro: il suo punto di vista sull'intelligenza artificiale mi ha un po' spiazzato. Sostanzialmente dice che tutto quello che succedera' sara' nient'altro che un riprendersi di quanto abbiamo visto finora con la digitalizzazione dei vari campi. Di fatto dice che abbiamo gia' visto e accettato tutto, quindi tutto quello che verra da un punto di vista di schemi mentali e' gia' qui. Sono perplesso ma ci sto pensando.
Io di Baricco ho letto solo Oceano mare e mi ha dato l'impressione del parolaio di professione e di vocazione. Da allora, anche ricordando alcune recensioni della sua interpretazione dell'Iliade, provo una sensazione di fastidio ogni volta che sento pronunciare il suo nome. Ha scritto anche roba decente?
Anche io avevo letto solo Oceano Mare precedentemente, e mi aveva dato la stessa sensazione, d'altro canto avevo 15 anni per cui mi era anche piuaciuto

Sicuramente non e' il genere di romanzi che mi metterei a leggere

Questo libro mi incuriosiva piu' perche' di fatto e' l'UNICO stronzo con un certo peso che abbia scritto una cosa del genere in Italia, che io sappia.
Esattamente. Ma richiama le stesse sensazioni anche quando la narrazione si sposta a Bisanzio (tutta la seconda parte se non ricordo male)
Non sapevo da dove iniziare con Bauman, e ho comprato "Vita Liquida", ho sbagliato?
Sto leggendo Limonov, che dire
Mi quoto per dire che si sta rivelando una delle letture più illuminanti della mia vita.

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Ultimamente sono interessato al sonno: esistono saggi accessibili che parlano di esso?

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Io ho letto Why We Sleep l'anno scorso.
E' parecchio lungo e a tratti anche un po' pedante ma in generale mi e' piaciuto molto.
Tantissimi spunti interessanti, mi ha anche fatto abbastanza impanicare con molte statistiche


mmm posso chiedere perchè?

Io sto leggendo invece perdido street station
Una domanda a tutti: quale libro avete considerato per più tempo e letto più volte?
Il nome della Rosa, penso sia il libro che più ho letto e riletto
Raramente rileggo un romanzo. Cioè, non è capitato quasi mai. E' anche vero che, per me, la letteratura "d'intrattenimento" è difficilmente costituita solo o principalmente da romanzi; le mie opere preferite sono per lo più poemi, raccolte di poesie e opere teatrali (spesso in versi ), più vari romanzi, ma proporzionalmente non preponderanti.

Comunque, i libri che ho "considerato per più tempo e letto più più volte", naturalmente, sono alcune delle cose che studio; e, siccome ho la fortuna (e il coraggio) di studiare quel che mi piace, credo di poter rispondere in questo modo alla ratio della tua domanda. Pertanto, direi che i libri che ho "considerato per più tempo e letto più più volte" probabilmente sono Omero, Platone, i tragici greci, e Virgilio.


Nessuno, ma vorrei rileggere Think fast & slow di Kahneman. Prima devo finire qualcosa come 200 libri peró
Qualcuno ha consigli di libri sugli anni di piombo/br e pure qualcosa sul gladio e la destra extraparlamentare?