Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)





Trolling sdoganato ormai
vi lancio una fatwā
Nccucdl
Ho finito L'Uccello Dipinto, mi è piaciuto tanto grazie Iroel.
Ho iniziato Il Condominio
Bello il condominio


Cuoricini a manciate!
Neuromante futile anche secondo me, Dick pur avendo una prosa sterile almeno possedeva una visionarietà ancora oggi degna di lettura, imo.



Bello. Ma va letto Crash


Vabbè edito per non dare impressione eccessivamente brutta: Neuromante conta ma a me ha rotto le palle ecco
Miei cari, c'è una locuzione inglese per indicare la divulgazione scientifica in settori diversi da quelli delle hard sciences? Per esempio la divulgazione storica. Mi sembra che la locuzione popular science / pop-science abbia una specifica connessione semantica con le hard sciences. Ce l'hanno una locuzione per altri generi di divulgazione?
Ultimamente ho riletto Agostino di Alberto Moravia. Stavolta mi è piaciuto molto di più, ma non quanto La disubbidienza, l'altro suo romanzo "di formazione"

L'altro giorno ho incominciato Frankenstein di Mary Shelley. Non l'avevo ancora letto e non è affatto come me l'ero immaginato (in senso buono)



Secondo wikipedia per la divulgazione storica esiste: https://en.wikipedia.org/wiki/Popular_history
Huh, grazie!


Arrivo tardi ma val la pena provare: Neal Stephenson, anche se... non so, vai se ti senti coraggioso, ecco. Anathem e Cryptonomicon li consiglieri ad occhi chiusi, ma solo a certi tipi di lettore
per natale mi regalo Hell's Angels di quel gonzo di Thompson, qualcuno l'ha letto?
Io proprio sti giorni sto riprovando a leggere Snow Crash, vediamo se ce la faccio
Non so perchè ma mi ha sempre stufato dopo un po'
Boh io lo trovo illeggibile lol


E' per quello che dicevo "se sei un certo tipo di lettore": oltre alla sua prosa, che è sempre densa, ha idiosincrasie abbastanza particolari. Snow Crash non lo consiglio neanche poi perché è un libro il cui principale punto di forza è l'essere prematuro rispetto al suo periodo - è un libro del 1992 ma quando lo lessi qualche anno fa, poteva benissimo essere appena uscito: diciamo che una persona che esplicita il concetto di meme in narrativa in quegli anni, ha avuto il culo o la visione di interpretare correttamente come si sarebbero evoluti alcuni processi di comunicazione.
Ora, non per dire un'eresia, ma diciamo che ha somiglianze con Pynchon. Pynchon gioca molto meglio con le parole, Stephenson è un autodidatta in confronto, ma che uno sia stato fonte di ispirazione per l'altro è evidente.
Ecco, aspetta, meno pesante è affermare questo: ad un lettore che non gradisce Pynchon, non consiglierei mai Stephenson.

Per quanto riguarda i suoi altri libri, Cryptonomicon, Anathem, o il Baroque Cycle sono molto più maturi, a patto che non risultino pesanti, appunto, le particolarità di Stephenson: esempio, proprio Anathem, gioca sul linguaggio in una maniera che penso possa risultare boriosa ai più. Già nel titolo, che è una parola che in inglese non esiste, derivata da Anthem (nel senso di inno) ed Anathema (nel senso di scomunica) - tutta la narrativa è costellata di concetti che sono espressi con un termine molto somigliante a quello reale della lingua inglese, ma che rappresenta una minima variazione sul tema.
A sentirvi non vedo l'ora di non leggere niente di suo
Io manco so di chi stiate parlando

Ok la smetto
Vi segnalo che fino al 12 gennaio 2018 c'è il 50% su un mucchio di libri della Oxford University Press.

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