Se non avete idea di cos'è, è un "disordine psicologico" in cui il soggetto è distratto, impulsivo, fa fatica a concentrarsi, e quindi a studiare o essere produttivo sul lavoro.
Una volta si parlava di ragazzi e persone vivaci, ora è una vera e propria malattia

Comunque sia questo deficit si cura tramite sostanze stimolanti regolarmente prescritte (dalle anfetamine ad altri stimolanti meno potenti) e c'è un sacco di gente che li prende regolarmente per sentirsi "normali".
I più famosi sono l'adderal e il vyvanse (amfetamina) e il ritalin (metilfenidato), e sono comunque sostanze che a lungo andare non sono propriamente salutari, specie con un uso continuativo.
Il punto a cui volevo arrivare (sorry per la prolissità) è che le persone prendono queste sostanze per sentirsi normali.
A me sta venendo il dubbio la percezione della realtà si stia spostando, e l'essere normali di una volta non sia più quello odierno.
Facendo l'esempio degli states (in cui guardacaso la diagnosi di questi deficit e il consumo di stimolanti prescritti è il più alto), l'ambiente scolastico e lavorativo è sempre più competitivo e versato sulla produzione, grazie al capitalismo sempre più sfrenato.
Quindi sembra sempre di più che l'idea dell'uomo "normale" sia quello in realtà di un superuomo efficiente in tutto.
Insomma ti dicono che non sei normale perchè DEVI essere super, e tu prendi stimolanti per sentirti come gli altri ed essere "al tuo posto nella società", ma in realtà è una posizione parecchio spostata dallo stato di attività mentale normale umana.
Molte di queste persone in realtà non hanno un cazzo, ma prendendo stimolanti si sentono normali credendo di avere qualche disturbo.
Che ne pensate?

PS - capitalismo caccapupù se non si era capito
